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Comportati come ti piacerebbe comportarti. Non è che se lei dice che per prendersi ha bisogno di conoscersi per 6 mesi allora è la regola... come del resto tu stesso non mi sembri dello stesso avviso eppure vacilli un pochetto di fronte all'eventuale idea di scommettere.  Tu prova ad impostare le cose come vorresti senza verbalizzarle (anche perché quello che contano sono i fatti), se vedi che non sei corrisposto vedi che lo scazzo o il dispiacere ti aiuterà a lasciare la presa... se invece vai di "fiducia" ed "aspetti" rischi anche di coltivare risentimento oltre che assicurarti di cuocere a fuoco lento senza sapere se arriverai al traguardo.

Bisogna capire il tipo di amicizia, per alcune persone trombare è incluso nel pacchetto

Concordo in pieno, infatti qualche messaggio fa avevo scritto che contano più i fatti delle parole. E i fatti dicono che non è interessata, non c’è molto altro da aggiungere a mio avviso. Lei rimarrà nella sua comfort zone fatta di amiche e palestra, io cambierò bersaglio pur restando sorridente e amichevole quando ci vediamo.

mi piacerebbe chiederti una tua visione riguardo a questo come devo fare?

Ora la parte della considerazioni: Partiamo dalla fine, sono sotto un treno, mi rendo conto di aver mollato io per primo ma solo perché ho imparato dalle One ITIS quando ero giovane che più tiri avanti ste cose e peggio fai, mi rendo conto però che il mio gesto è stato più nella speranza di cambiare la dinamica del rapporto, spero in un passo indietro da parte sua, che mi restituisca un po' di potere all'interno della coppia, anche se è un gioco pericoloso(magari lei invece non vedeva l'ora di sentirsi libera) Allo stesso tempo, sempre per esperienza, so che per quanto soffro non morirò, che troverò altro, ma ora come ora è un pensiero molto appannato perché non voglio altro che lei, per l'intesa che avevamo, per la persona che è, anche se il rapporto oggettivamente faceva schifo. Sul perché il rapporto facesse schifo mi pongo le ulteriori domande, tendo ad addossarmi forse anche troppe colpe, sempre incredulo di come io sia cambiato rispetto alle ultime relazioni, sembravo tornato il 20enne innamorato che ero da ragazzino incurante di come certe dinamiche di sottomissione uccidano il rapporto, però non mi era mai capita in vita mia di ricevere segnali così tanto contrastanti di amore e rifiuto(almeno interpretato così dal mio inconscio) in vita mia, forse lei è "troppo" almeno per me, e con il suo push and pull molto natural dovuto probabilmente a qualche disturbo psicologico di suo(non riesco a considerare troppo normale tutta questa necessità di isolamento e l'ansia per programmare cose) riesce a mettere in dubbio le mie certezze, tirando fuori tutti i miei problemi e la mia insicurezza, non riesco a non pensare che se fossi stato granitico nella mia autostima e avessi mantenuto il mio frame le cose sarebbero andate in modo molto diverso. D'altronde ripenso a quanto negli anni precedenti abbia odiato il fatto che le ragazze mi si attaccassero come cozze e tentassero di togliermi il respiro, lei mi lasciava tutte le mie libertà, potevo fare quello che volevo, potevo risponderle quando volevo, ma forse non ho saputo gestire questa troppa libertà che pensavo di volere. O forse ancora semplicemente non è la ragazza giusta per me, perché per quanto abbia avuto relazioni in cui mi comportavo io da "evitante" sotto sotto ho sempre pensato che a un certo punto mi sarebbe piaciuto fermarmi un po' e vivere insieme una relazione appagante e duratura, anche se mi domando se davvero anche lei non la voglia, mi sembra la classica situazione in cui passa 9 mesi a dirmi che non vuole convivere e magari tra 2 mesi è che convive con un altro. Nel frattempo mi fermo e rifletto, mi mangio le mani e non scrivo(almeno a lei) anche se la voglia di trovarla sotto casa mia, che mi dice di essere pronta a scendere a compromessi pur di ricominciare, sarebbe tanta, ma per il suo orgoglio, e come le ho lasciato impostate il frame della relazione, la vedo dura.   Come da titolo, se così non sarà spero almeno di imparare qualcosa per le prossime relazioni, mi sentivo arrivato, diventato quasi immune a questa specie di One ITIS, ma questa doccia fredda mi ha fatto capire che non lo siamo mai per davvero.

Buongiorno a tutti, scrivo qui qualche riga(forse anche più di qualche),perché mi piacerebbe un confronto, della serie se non "vinco" almeno che imparo. E già scrivere e mettere giù la storia mi aiuterà a metabolizzare. Inizio classico, io 36 anni lei 28 conosciuti a inizio dell'estate scorsa. Io venivo da anni di quello che credevo essere un buon game e un rapporto soddisfacente con l'altro sesso, esattamente dal 2019 ultimo tentativo di storia seria(durato poco più di 6 mesi) con una pazza per cui la rottura mi aveva pesato ma non troppo, avevo frequentato sporadicamente ragazze senza mai sentire particolari vincoli, diciamo che avevo sempre almeno un paio di ragazze pronte se volevo del buon sesso e vivevo la mia vita in modo abbastanza equilibrato. Ovviamente non attaccandomi e avendo sempre il controllo della situzione la maggior parte di queste "sognava" la storia seria con me che io non potevo dare, e con dispiacere devo ammettere che più di qualcuna ha sofferto per questa cosa. In particolare una, con cui ho fatto un tira e molla durato qualche anno, in cui era lei puntualmente a tornare, io mi frequentavo per un po' e lei sperava nella storia seria, per poi puntualmente allontanarmi io. Ci tengo a specificarlo perché soprattutto nell'ultimo periodo prima dell'estate scorsa questa storia mi ha un po' provato psicologicamente, perché lei era la classica che mi mandava 2000 messaggi al giorno, si incazzava se non rispondevo, voleva sempre vedermi, voleva venire a vivere a casa mia ecc(queste tematiche torneranno più avanti nel racconto) e un certo punto io non reggevo più e ho chiuso per l'ennesima volta, che doveva essere la definitiva. Pochi giorni dopo(probabilmente troppo pochi) conosco la ragazza a cui dedico questo post, in circostanze completamente casuali, e ci inizio a perdere la testa, lei bellissima con tutte quelle caratteristiche che piacciono a me(magari a un altro no) molto semplice, mai truccata, occhi dolci fisico che toglie il fiato, mai troppo preparata tanto che qualcuno dei miei amici la definiva "figlia dei fiori". Ci vediamo un paio di volte e già alla terza scoppia la passione, sesso incredibile persino per strada, dico senza problemi che pur essendo stato a letto con un po' di ragazze non avevo mai trovato un intesa simile, ci piace tutto, e poi i suoi odori hanno qualcosa di inebriante per me, persino quando si allena a casa mia il suo sudore è come un profumo ai feromoni per me, e almeno a suo dire, ma ci credo abbastanza, per lei è lo stesso. Passato il primo mese di passione in cui lei era molto presa parlava a tutti di me, iniziano però già i primi scricchiolii, nel senso che lei inizia a dire che dopo due storie serie di 2 anni l'una in cui in entrambi i casi ha mollato lei perché era arrivata a non provare più niente ha preso la decisione che non vuole storie serie, con tanto di farneticate sull'idea del poliamore, e inizia a raccontarmi come per lei l'unica priorità nella vita sia il suo gruppo di meditazione con cui aveva appena passato 2 settimane di ferie e con cui mensilmente si trova per un seminario. Io all'inizio non ci do molto peso, alla fine io per primo sono quello che entra in qualsiasi relazione, anche quelle che poi si rivelano serie, con il mindset "non voglio niente di serio", inoltre le tematiche della meditazione, per quanto io sia pessimo a praticarla per davvero, mi sono affini e le trovo affascinanti. Il vero problema inizia a essere nella pratica del rapporto, lei inizia, probabilmente inconsciamente, a fare un push and pull mostruoso, in cui in certi giorni è dolce tenera dice che non vede l'ora di vedermi e stare con me, altri sparisce completamente, annullando anche weekend programmati da passare insieme, con la scusa che non se la sente e ha bisogno di chiudersi in casa. Questi atteggiamenti iniziano a diffondersi, spesso preferisce stare da sola a leggere o meditare, a volte si isola, altre mi dice che non ha piacere di dormire da me perché russo(peso 68kg ma russo...) e ha bisogno di riposare bene, vederla diventa a volte difficile. Voglio darmi un po' una giustificazione con la relazione precedente, nel dire che ero abituato ad avere la ragazza ai miei piedi che insisteva nel vedermi e sentirmi, e in generale era sempre un po' cosi nelle precedenti, e quindi mi sento spaesato e inizio a fare la peggior cosa possibile: compensare correndogli dietro io, e cercando di organizzare spesso io per vederla e passare del tempo insieme. A fine estate abbiamo il primo scazzo, litighiamo perché in qualche occasione mi dà buca agli appuntamenti già prestabiliti, a volte anche a banalità tipo "sta sera dormo da te" per poi all'ultimo dire "scusa ma preferisco dormire da me sta sera", e a me ste cose iniziano a pesare sullo stomaco facendomi il magone, tirando fuori probabilmente insicurezze che avevo seppellito avendo sempre giocato il ruolo di quello che comandava nella relazione, sta di fatto che lei si giustifica dicendo che aveva sempre detto che non voleva niente di serio, che non vuole considerarsi in coppia, e che ha bisogno con me di sentirsi "libera" dalle pressioni sociali e di potermi dire anche all'ultimo momento se non se la sente, che probabilmente io non cerco una cosa così e dovrei trovarmi una ragazza che mi dia le attenzioni e la stabilita che cerco, si propone scherzosamente in caso di fare il ruolo di amante dopo che sarò sposato. Io allora gli dico che lasciamo perdere e lei senza troppi ripensamenti prende e se ne va di casa mia, purtroppo questa tematica resterà a logorare la nostra relazione. Qualche giorno di silenzio più tardi mi scrive lei, che mi pensa, che le manco, che ha pensato e vorrebbe un confronto, e nel confronto se la cava minimizzando con un "ma io voglio assolutamente continuare a frequentarti, hai capito male". Io gongolo nel sentirlo dire e come un idiota mi ributto a capofitto, complice anche il fatto che scopro che probabilmente a fine anno si trasferirà all'estero, e siccome non credo minimamente nelle relazioni a distanza, applico il "viviamola al massimo fin che c'è n'è" convinto che sarei stato costretto a chiudere dalla situazione da la a pochi mesi. A posteriori dico che però il suo ritorno non è segnato da un vero cambiamento, e le dinamiche restano simili, da idiota mi butto e capofitto e conosco la famiglia sua, lei la mia, cosa che non avevo praticamente mai voluto fare con nessuna ragazza perché avevo sempre voluto mantenere una certa distanza, ma lei fa avvenire queste cose in modo molto naturale, salvo poi sminuirle nel dire che per lei non sono cose così importanti come per me. Scopro che io suo pattern di isolamente è diffuso a tutte le sfere della sua vita, soprattutto a quelle con cui ha più confidenza, sfugge e da spesso buca agli appuntamenti con gli amici, mal sopporta quelli con la famiglia, e in generale per quanto i suoi messaggi con me sono molto sporadici(soprattutto rispetto a tutte le altre ragazze con cui ero abituato che erano perse di me) con la maggior parte delle altre persone sparisce proprio e non risponde per giorni e giorni. Spesso mi dice che dovrei apprezzare il fatto che lei con me si sforza di non essere come con gli altri, che nonostante non volesse una relazione era la con me da mesi, che non guardava nessun altro ragazzo, e che prova un sentimento per me(guai a sbilanciarsi a dirlo....) e che quindi dovrei sentirmi fortunato.....che frame di merda che si era impostato....aveva praticamente la relazione in mano... A capodanno andiamo via insieme(mio regalo di natale) e si lascia un po' andare, dice che tutto sommato possiamo considerarci insieme, viviamo un bel momento, ma appena tornati rincominciano gli scazzi. Invece di andare all'estero alla fine trova lavoro in zona e inizia a cercare casa, quasi prima che io potessi dire niente esclude categoricamente l'idea di venire a vivere da me, dicendo addirittura che lei proprio non riesce a intravedere la possibilità di voler convivere in vita sua, perché ha bisogno dei suoi spazi, non vuole famiglia non vuole sposarsi. Ora al dila del matrimonio e figli, cosa su cui ho piu di qualche dubbio anche io, l'idea che non avrò mai una convivenza in vita mia fino a 90 anni mi pesa, perché come detto anche a lei anche successivamente, al dilà di quanto uno può adorare svegliarsi con la persona amata, la convivenza rappresenta anche un vantaggio economico e gestionale non indifferente, dividersi spese e gestione della casa è per me un gran vantaggio, e lo dico dopo 8 anni in cui vivo da solo. Sta di fatto che trova casa letteralmente a 5 minuti a piedi da casa mia, ma di nuovo litighiamo e di nuovo proviamo una separazione, ma io arrivato a questo punto della storia sono sotto un treno, e l'idea che finalmente avremmo abitato vicinissimi e che sarebbe restata un Italia inizia a logorarmi con il famoso "quello che potrebbe essere se le cose andassero bene", la storia ai miei occhi potrebbe diventare reale e potenzialmente a lungo termine. Sbaglio tutto e ci riavviciniamo, anche da parte sua per carità, ma con meno ardore da parte sua rispetto alla prima volta, io le dico che vorrei vedere come va vivendo vicini, che magari le cose andranno meglio, promettendo che nel momento in cui questa situazione mi fosse pesata avrei chiuso io, lei dice di sentirsi un po' in colpa perché sa che con me sta bene, ma sente come se il rapporto fosse più basato sulle sue necessità che sulle mie, e che sente che io vorrei qualcosa di più che lei non riesce a darmi. Piccolo excursus su questa questione, io mi sentivo, e mi sento, a disagio a cucirmi addosso questo ruolo, perché io da anni ero quello che viveva la situzione al contrario, che non voleva i rapporti seri, non voleva convivere, non voleva parlare dei sentimenti, e trovarmi quasi senza rendermi conto nella posizione contraria mi fa sentire veramente strano, Dio solo sa quali traumi abbia triggherato in me per portarmi a essere il contrario di quello che ero. Detto ciò andiamo avanti un altro po', ma lei è ancora più distaccata, riparte con la storia che non siamo una coppia(e a me pesa e glielo faccio pesare) anche se alterna sempre il push e pull passando anche giornate fantastiche, del sesso incredibile per sua stessa constatazione, per la prima volta ammette di amarmi, passiamo il tempo con le rispettive famiglie, però poi sparisce interi week end ritirandosi con i compagni di meditazione in cui si fa sentire con il contagocce. Mi sale una gelosia mai provata in vita mia, anche a questa non ero abituato nelle precedenti relazioni, anche perché non riusciamo a organizzare niente, un week end insieme, le ferie estive, sembra che tutto triggheri in lei una certa ansia per il futuro, ogni scusa è buona che non ha tempo con il lavoro, non ha soldi, ma spesso i week end è via per meditare. La goccia che fa traboccare il vaso diventa però il fatto che con tranquillità prenota 2 settimane estive in ferie con il gruppo di meditazione e improvvisamente i soldi e la voglia appaiono per quello. Finiamo a fare discussione ovviamente, in cui mi ribadisce per l'ennesima volta che lei mi ha sempre detto che per lei la cosa più importante è quella, e quando su esplicita richiesta se fosse più importante anche di me la sua risposta affermativa tira fuori l'ultimo briciolo di orgoglio e gli dico che voglio chiudere in modo definitivo(sono passati 9 mesi). Ci rivediamo il giorno dopo per parlarne con più calma perché dice che ha tanta voglia di vedermi, ma resto nella mia posizione, in versione super tranquilla e motivando con calma e pazienza la mia scelta, lei invece piange, mi dice che gli mancherò e che sarà dura senza di me, ma accetta la decisione senza contestarla(probabilmente sapeva che prima o poi sarebbe successo) e mi dice che lei avrebbe voluto continuare ma si rende conto che non mi da quello che cerco, quindi prende e se ne va. Da quel giorno è passata una settimana di quasi freeze, dico quasi perché per non voler fare l'offeso ho risposto ai suoi messaggi con cortesia, me ne ha mandato uno subito il giorno dopo per domandarmi il nome di un posto, a cui ho risposto, venerdì sera per chiedermi come stavo e sottolineate che mi pensava, al quale ho risposto che andava tutto bene e solo una battuta "ma mi pensi bene o male?" senza dire che la pensavo anche io, ieri lunedì mi ha scritto che deve passare a portarmi vestiti e chiavi di casa, se preferivo che lo facesse quando non c'ero, ho risposto cosa preferisse lei e mi ha detto che lei preferiva vedermi, e se anche io avevo piacere, io ho risposto solo che preferivo esserci per controllare cosa prendeva(ero serio) e lei mi ha fatto la battuta su rubarmi un giochino sessuale lamentandosi che se lo meritava perché l'avevo abbandonata a se stessa dopo averla abituata così bene con le mie mani bocca e....cosa che quando ci frequentavamo ripeteva spesso, poi sparita nel nulla, quindi so che ci dovremmo vedere, ma non so neanche quando.