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Dare to dress


Midnight

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Midnight

Immaginate un ragazzo impacciato, un po' sovrappeso, che fatica a mettere qualcosa che vada oltre la felpa e i pantaloni con le tasche.

Ora immaginatelo quando una sera capisce che ha vissuto tutta la sua vita nascosto tra gli anfratti più in ombra della società e dice a se stesso: domani metto un braccialetto.

Questo ragazzo ora scopre che, nonostante questo radicale cambiamento del suo essere, in realtà è rimasto la stessa persona della sera prima - vede il mondo con gli stessi occhi e sente con le stesse orecchie.

Pensate a quel giorno che dice: oggi metto la cravatta con i jeans. Alla pressione sociale che sente addosso, alle risoline che pare sentire ogni volta che gira l'angolo, alla voglia di strapparsi di dosso quel marchio di vergogna che porta e tornare a crogiolarsi tra le ombre della società che per lungo tempo gli hanno dato dimora.

Immaginatelo quando comincia a mettersi addosso qualunque cosa stravagante o fuori schema riesca a trovare per casa, pur di darsi una nuova sfida ("Vediamo se ho il coraggio di uscire di casa con questo addosso") e quando per tutte le persone che frequenta è sempre quello "vestito un po' strano".

Questo ragazzo ora scopre che ciò che prima era una cosa temuta, ora è una cosa ricercata: ogni sguardo è un segno di interesse, ogni risata sommessa è una breccia in un cuore, ogni commento è una prova di riconoscimento.

Ora questo ragazzo da mostra di sè in ufficio con una camicia bianca e un paio di jeans usurati, dopodichè torna a casa e si veste in nero e pelle per un concerto. E gli torna in mente il corso di stile che ha frequentato poco tempo prima e una parola uscita in mezzo al discorso

"OSATE"

e gli torna in mente quando, molti e troppi anni prima, ha osato uscire di casa con un braccialetto. E ora si preoccupa di capire quale profumo gli starebbe meglio in che occasione.

Mi rivolgo a voi, che avete ascoltato quella parola, e anche a chi ancora non ha avuto occasione di incontrare Cassim. Quando avete iniziato a osare?

Modificato da Midnight
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Lordjulian

Ricordo con tenerezza la prima volta che sono uscito di casa con 2 anelli (mi sentivo un ribelle!!!ROTFL.gif).... la prima volta con la giacca e jeans.... la prima volta con il paltò, la prima volta con lo smocking.... la prima volta con la cravatta.... la prima volta con i jeans strappati.... la prima volta con un profumo da donna.... la prima volta con il borsello..... la prima volta con i capelli biondi.... la prima volta con la maglietta con stampato un doppiosenso, la prima volta con un vero gioiello al collo, la prima volta con un tribale dipinto in faccia indossando uno smocking....

GRANDE MIDNIGHT!!!

dirol.gif

Modificato da Lordjulian
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GiorgioCatania

La prima volta che mi è venuto in mente di osare è stata quando ho ricevuto dei suggerimenti in un post che ho aperto proprio per migliorare il mio look. Tantra mi suggerì di fare un piccolo risvolto sull'orlo dei pantaloni, di cercare delle scarpe più cool e di osare molto di più con i colori, in particolare quelli delle sciarpe e di utilizzare delle calze curate. Ricordo che inizialmente non mi passò nemmeno per la testa di seguire i suoi consigli, erano troppo per me :D ma un bel giorno decisi di tentare alcuni di quei cambiamenti: andai a comprare delle calze un po' particolari e feci quel risvolto nei pantaloni - premetto che dalle mie parti tuttora non lo vedo a nessuno, forse siamo un po' indietro :) - e uscii, timoroso del giudizio degli altri come non mai.Eppure tutto filò liscio. Poi, seguendo alcuni semplici consigli di Cassim, ho iniziato a girare per i negozi e a provare sempre cose nuove, colorate, particolari.

Ad oggi sono ancora all'inizio di un lungo percorso, ma c'è una cosa fondamentale che ho capito: non "osare", vestire in maniera semplice e non particolare, equivale semplicemente a sopprimere la nostra personalità. Tutti noi abbiamo una particolare personalità, unica e diversa da tutte le altre, e "osare" è solo la strada per esprimerla al meglio attraverso il nostro stile e il nostro look.

Qualcosa mi dice che scriverò ancora in questa discussione :)

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Gran bel tema :)

Ricordo la prima volta che mi misi un anello. La sensazione era quella di sentirmi giudicato, specialmente dalle persone che conoscevo bene. Non ero sicuro di quello che stavo facendo. Più tardi ho scoperto che invece erano solo stronzate e frutto di mie seghe mentali. Ora indosso due anelli e mi piacciono molto :)

Un'altra occasione in cui ho provato una sensazione affine, è stata la prima volta in cui sono andato a farmi un giro in centro con la camicia :pardon:

Molto più recentemente, dopo il corso di stile per la precisione, ho iniziato ad indossare più capi di abbigliamento che prima trascuravo. Prima avevo 3 - 4 total look che funzionavo, piacevano a me e agli altri, così tendevo ad utilizzare sempre gli stessi con al massimo piccole modifiche. Un altro limite era definito dalle marche: l'abbigliamento firmato (o costoso) lo privilegiavo sempre e se un capo non era di marca, cercavo di evitarlo o comunque utilizzarlo in occasioni piuttosto tranquille (non per uscire la sera, ad esempio).

Ora stò riscoprendo il mio armadio, faccio nuovi abbinamenti con capi (belli) ma che trascuravo perchè non erano tra i miei total look "standard", acquisto pezzi a poco prezzo, ma che in qualche modo li sento "miei", mi piacciono e mi rappresentano. Questo mi fa sentire molto più allineato con la mia personalità.

Osare per me è fondamentale per trovare un look che mi rappresenti e che mi piaccia davvero.

... e poi è piacevole cambiare un pò ogni tanto! ;)

Modificato da igaF
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Schopenhauer

Torno giusto ora da 1 bel pomeriggio di shopping in compagnia del mitico Giorgio! Che dire quello che si rifletteva nello specchio del camerino non sembravo io eppure mi sentivo così bene...dannatamente bene con me stesso...ammetto che non ho avuto le palle di osare fino in fondo e di acquistare il cappelo consigliatomi da Giorgio , ma sono molto soddisfatto dei miei acquisti...approfitto del forum x ringraziare pubblicamente Giorgio x la sua disponibilità e x far notare 1 aspetto che potrebbe spingere coloro che sono ancora titubanti circa la loro partecipazione al prossimo corso di stile a risolvere il dubbio in senso positivo. Il corso non si esaurisce il giorno dell'incontro , ma è 1 work in progress infatti Giorgio si rende disponibile x qualsiasi consiglio. Se qualche mese fa fossi uscito dal negozio con gli abiti che ho acquistato sicuramente mi sarei dato del pazzo , ma se essere pazzo vuol dire migliorare e vestirsi senza pregiudizi stupidi desidero rimanere pazzo da qui in avanti ;) Oggi ho osato uscendo dai miei schemi limitanti e ho deciso di impegnami x migliorare ancora e chissà magari tra qualche tempo tornerò in quel negozio e acquisterò qul cappello!

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Fournine

Osare... è proprio la parola giusta!

Prima di conoscere Cassim mi sono sempre rifugiato nella mia piccola zona di comfort, che mi ero ricavato con gli anni e che mi faceva illudere di essere speciale.

Giorgio mi ha ripetuto questo concetto più volte durante le nostre lunghe chiacchierate. Io me ne ero reso conto, ma sono sempre stato troppo debole per tentare di cambiare, a parte alcuni pallidi tentativi.

Poi la giornata di shopping con lui mi ha aperto gli occhi. Uscire di colpo dal mio "rifugio" psicologico, vedermi letteralmente sbattuto davanti ali occhi il "nuovo me".. è stato praticamente uno shock. Ed è stato solo l'inizio. Per me, che vestivo sempre e solo di nero e con jeans e t-shirt, inventare nuovi abbinamenti è diventata una divertentissima sfida che raccolgo ogni giorno.

E la cosa più bella è che tutto questo si sta riflettendo in maniera positiva in tutta la mia vita. Venire approcciato da una ragazza, ricevere proposte di lavoro... Sono solo alcune delle conseguenze di un cambiamento che a poco a poco ha stravolto in meglio la mia vita, ma che senza Giorgio non avrebbe mai avuto inizio.

Grazie, amico mio. Dal profondo del cuore.

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Osare... è proprio la parola giusta!

Prima di conoscere Cassim mi sono sempre rifugiato nella mia piccola zona di comfort, che mi ero ricavato con gli anni e che mi faceva illudere di essere speciale.

Giorgio mi ha ripetuto questo concetto più volte durante le nostre lunghe chiacchierate. Io me ne ero reso conto, ma sono sempre stato troppo debole per tentare di cambiare, a parte alcuni pallidi tentativi.

Poi la giornata di shopping con lui mi ha aperto gli occhi. Uscire di colpo dal mio "rifugio" psicologico, vedermi letteralmente sbattuto davanti ali occhi il "nuovo me".. è stato praticamente uno shock. Ed è stato solo l'inizio. Per me, che vestivo sempre e solo di nero e con jeans e t-shirt, inventare nuovi abbinamenti è diventata una divertentissima sfida che raccolgo ogni giorno.

E la cosa più bella è che tutto questo si sta riflettendo in maniera positiva in tutta la mia vita. Venire approcciato da una ragazza, ricevere proposte di lavoro... Sono solo alcune delle conseguenze di un cambiamento che a poco a poco ha stravolto in meglio la mia vita, ma che senza Giorgio non avrebbe mai avuto inizio.

Grazie, amico mio. Dal profondo del cuore.

Sono felice di vedere questo tuo scritto, è quello degli altri ragazzi è una grande sodisfazione per me.

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dr.feelgood

La prima volta che ho osato è stata quando mi sono fatto crescere i capelli per un paio di anni, poi ho scoperto che non mi piacevano più e che mi vedevo male e di punto in bianco me li sono tagliati molto corti. In seguito ho preso un cilindro per sfizio e ogni tanto lo indosso, non molto spesso a dire il vero, ma è sempre una sfida piacevole avere tanti sguardi addosso. Ho anche comprato una giacca un pò particolare ma stò aspettando di comprare una camicia adatta per indossarla: mettere oggetti particolari è un bene ma se sono abbinati male diventano orribili e vistosi.

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