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Cosa ho capito della vita fino ai 22 anni


Akira93

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Akira93

Per prima cosa vorrei ringraziare: Zema, .Screen, Comeback, Anonimo.92, alphabeta, Aivia, Taurus, GTC, Paolo1986, Fraz, Amnesiac, Witcher, Vanhalen, Sennar, e anche altri per tutte le discussioni che avete aperto nel forum e per le risposte date a quelle aperte da me e per il materiale che avete tradotto. È stato d'aiuto confrontarmi in/direttamente con voi.

Questo post sarà un lungo riassunto con riflessioni di quello che mi ha segnato fino a qui.

Ho deciso di legare i miei pensieri alle esperienze da cui sono causati, poichè penso il riferimento al reale sia imprescindibile, e magari voi mi potete dare un'interpretazione differente.

Non interesseranno solo le donne ma c'è uno sguardo a 360 sui vari aspetti della vita.

0-15 anni: Infanzia

Sono un ragazzo normale che va a scuola e frequenta il campetto sportivo sotto casa e conosce quelli che saranno gli amici del paese della mia infanzia/adolescenza.

Ovviamente i contatti con le ragazze sono assenti.

Alcuni episodi di bullismo leggero nei miei confronti.

A parte ciò sono tranquillo e spensierato.

Citando un utente di questo forum: ''I luoghi fanno le relazioni tra le persone''.

Figura chiave in questo periodo, oltre a mia madre, è mio padre che in due occasioni riesce a cambiare quello che è il mio pensiero sulla vita:

-Mi tira uno schiaffo (l'unico tiratomi in tutta la vita) poichè avevo sputato nel piatto in cui ho mangiato.

-La frase che mi ripete ancora oggi: ''Segui quelli migliori di te'' (credo da li sia scaturita la mia voglia di crescita personale, il suo è stato un modo elegante per dirmi copia i più bravi per esserlo a tua volta)

16 anni: Inizio liceo

È l'inizio della friendzone per una mia compagna di classe che mi accompagnerà per tutto il liceo, la quale nonostante capisse ciò che provavo per lei mi trattava gentilemente e mi invitava a passare il tempo con la sua comitiva poichè mi stimava, ma quando poteva ribadiva che eravamo amici.

Contemporaneamente raggiungo una pessima forma fisica (che ultimamente ho raggiunto di nuovo)

Oltre a ciò arrivano problemi economici in famiglia, dato che mio padre non trovava lavoro ed era l'unica entrata finanziaria nella nostra casa.

Questo momento l'ho vissuto veramente male poichè mi sono sentito limitato, proprio in quel momento che volevo studiare uno strumento musicale.

Mi alieno con videogiochi e studio pur di non pensare alla mia situazione.

Tuttavia il mio spirito si sente troppo oppresso, e decido alla fine del secondo anno di liceo di dare una svolta al flusso degli eventi.

Ispirato dal parkour, inizio un allenamento da autodidatta nella pineta del mio paese, andando con qualche amico per tutta l'estate lì.

Arrivato a settembre sono l'unico che ancora si allena, tutti i miei amici invece lasciano perdere.

''L'allenamento è nulla, la volontà è tutto'' cit. Vabbè lo sapete chi

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Akira93

17 anni: Primi contatti

Arrivo al nuovo anno scolastico con 10 kg di meno e molto propositivo.

Qualche ragazza mi nota e mi contatta su facebook e inzio a uscirci, ma oltre a qualche bacio non vado oltre.

I miei amici, eravamo una comitiva di soli ragazzi, non mi presentano nessuna donna quindi decido di buttarmi in maldestri approcci a freddo, anche per cercar di uscire dalla friendzone.

Dopo due, tre tentativi riesco a prendere il numero di quella che sarà la mia prima ''fidanzatina'', e il primo K-close vero e proprio, lei mi segnerà parecchio dal punto di vista emotivo. (Purtroppo sottolineo che anche oltre i baci non si arriva lontano)

Inizio a fare l'arbitro di calcio, per cercare di mantenere la forma fisica.

Questa sarà una delle esperienze più formative che ho fatto nella mia adolescenza, in cui m'imparo a gestire da solo, a essere disciplinato, più autorevole e ad essere meno permaloso.

Soprattutto imparo che se non ti mostri convinto non appari congruente con le tue azioni.

Grazie anche al risvolto economico di questa attività riesco con grande soddisfazione a pagarmi parte della patente.

''La perseveranza ti ripaga''

18 anni: Il sovraccarico

Deluso dalla fine della prima storiella che ho avuto con l'altro sesso, voglio capire cosa ho sbagliato e qui, durante la vacanza da nonna in Russia, mi avvicino alla crescita personale e alla seduzione (di cui però diffidavo dalle tecniche perchè le cosideravo cose da manipolatore). L'ispirazione me l'ha data un vicino di casa che mi disse che attraverso un libro imparò a saperci fare con l'altro sesso, aihmè non ho mai capito quale fu il libro.

Mangio con gli occhi qualsiasi cosa trovo su internet e mi appassiono al linguaggio del corpo.

Nel mio essere nerd dedico tutta l'estate alla mia ricerca e divento da qui in poi (anche adesso) sono ossessionato dal miglioramento personale.

Si affianca a tutto ciò anche la musica rap che alimenta la mia voglia di riscatto (adesso ho capito alimenta anche il mio gigantesco ego)

''Nell'assorbire troppe informazioni non faccio passi avanti''

Ritornato a scuola faccio contemporaneamente un corso d'inglese (fallito alla fine), la patente, allenamenti di corsa e arbitrare partite di calcio.

Non ho più tanto tempo libero e da qui inizio a distaccarmi mentalmente dai miei amici di paese. Infatti da qui in poi quando sono con loro mi sento soffocato (un pò anche adesso quando torno nel paese e li rivedo).

L'estate lavoro con mio padre ogni tanto come manovale, in più faccio alcuni giorni di volantiaggio.

''Non mi posso dedicare a troppe cose, disperdo troppe energie''

19 anni: L'anno delle domande

Dall'esperienza dell'anno precedente decido di non dedicarmi nulla oltre la scuola; ed inizio a chiedermi cosa fare all'università, di questo periodo ricordo i prof fantastici che attraverso svariate attività in aula, dibattiti e tematiche varie mi aprono la mente.

Riesco svariati mesi dopo la fine della prima storia con una ragazza del mio liceo, ma sta volta troppo preso da questa tipa, sono poco discreto e ciò pone fine alla breve relazione.

Quello che mi è rimasto è la soddisfazione di aver gestito il primo appuntamento alla perfezione fino al k-close, tanto che a fine serata lei mi dice ''oh hai fatto tutto tu, bravo!''.

Decido la facoltà che voglio fare in piena libertà, dato che per il mio percorso di studi i miei mi hanno sempre dato carta bianca, e visto che stavolta ho l'opportunità decido di andare a vivere da solo l'anno dopo.

I miei acconsentono accompagnato dalle parole di mio padre ''Non tornare qui piangendo però''.

Questa è stata una delle scelte di cui sono più fiero nella mia vita e di cui adesso comprendo l'importanza.

Per amore di me stesso decido di allontanarmi dalla tipa della friendzone, ma prima mi dichiaro apertamente dopo svariati anni (farlo mi ha liberato di un peso incredibile).

Decido di andare da solo, per una giornata, a un evento di parkour a Roma, dove conosco quello che è un mio grande amico di adesso. Fiero di essere andato fino in fondo a quello che volevo.

''Le risposte sono dentro di te ma le devi ascoltare attentamente''

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Akira93

20 anni: Nuova vita a Roma

Mi adatto a una nuova realtà affrontandone tutte le novità e i drammi che comporta.(Tuttavia ci sono problemi che ci si porta sempre appresso non scompaiono se non le combatti)

Imparo a gestirmi in casa, una grande soddisfazione poichè mi sento meno passivo.

Sono fortunato che capito con due coinquilini tranquilli, di cui uno è diventato una sorta di fratello maggiore da cui traggo molti insegnamenti e mi porta a maturare come persona.

All'università inizio a frequentare varie ragazze, ma la mia poca esperienza mi porta a non concludere, inizio a deprimermi e a trascurarmi.

Una volta stavo per arrivare al f-close ma ho dei problemi di erezione, dovuti all'ansia da prestazione.

Nonostante tutto ciò mi ha fatto bene a uscire con queste donzelle poichè ho passato serate interessanti e ho imparato molte cose, anche su me stesso.

Il tempo libero inizia a mancarmi perchè l'università mi prende in pieno e non trovo il tempo per me.

Appena posso vado a qualche centro sociale per avere un approccio dal vivo con la cultura hip hop di cui ero affascinato, a parte per due amici con cui mi tengo ancora in contatto, tuttavia rimango deluso, poichè credevo bastasse avere una passione in comune per stare in sintonia.

Incontro il forum di IS e inizio a scrivere post tristi e lamentosi.

''La merda che ho in testa è proprio tanta''

21 anni (anno scorso): Un passo avanti

Imparo a disegnare discretamente, questo mezzo è un'arma in più che sento di possedere e nel dover imparare questa abilità ho capito l'importanza del contatto con il reale, se non si è ricettivi e non ti lasci ispirare non riesci ad essere creativo.

Inizio a comprendere che la procrastinazione spesso vince su di me.

Mia madre cade in depressione, cerco di essere più uomo possibile per essere un punto fermo per lei affinchè si riprenda. E si è ripresa, ho capito quanto è combattiva questa fantastica donna.

Dopo l'ennesima storiella universitaria in cui finisco per fare l'amante needy decido che non devo più essere zerbino per le donne.

Poco dopo cado in una pseudo LTR di 6 mesi, con una ragazza che mi accompagnerà per parecchie uscite.

Capisco che comunque una relazione comporta parecchi impegni e che se non hai un buon lifestyle non ci sono le basi che un rapporto duri, e diventa gravosa questa condizione. Soprattutto ho compreso che se non guidi tu (uomo) la relazione va a finire piuttosto presto.

Lei però non rompe le scatole con sms e mi dice di guardare anche le altre (mi stavo avviando a essere needy/beta).

Durante questa frequentazione conosco un'altra ragazza che mi stravolge, piena ONE-ITIS che non mi capitava dalla friendzone, ma qui mi faccio prende talmente tanto che dopo aver fatto le cose come si deve, averla corteggiata e ci siamo conosciuti in profondità, non la bacio.

Lei dopo un po' scomparirà e non mi contatta più, manco salutandomi all'università.

Sottolineo adesso visto non l'ho fatto prima, tutte le ragazze con cui ho avuto a che fare dall'uni in poi sono sempre coetanee fidanzate. Non per mia scelta mi capitano queste.

All'università comprendo quanto sia importante il lavoro di gruppo. Da soli da soli si arriva fino a un certo punto, ma per stare in un gruppo bisogna portare valore personale.

''Se affogo, affogo solo, se salgo saliamo tutti''

Comprendo che nelle uscite con i miei amici se non ho iniziativa, loro si perdono, o meglio non esprimono a pieno il loro potenziale. L'iniziativa è imprescendibile per essere il leader del gruppo, e anche se non vuoi annoiarti, altrimenti sei alla mercè degli altri, non sempre conviene.

Ritrovo l'unione famigliare quando mio padre torna a casa per le ferie dal lavoro e passo tempo con i miei ritrovando con loro un dialogo che sentivo mancare.

L'importanza di avere dei buoni rapporti con i genitori è fondamentale.

La mia socialità nell'ambito accademico porta frutti, poichè imparo molte più cose che da solo e mi vengono suggerite occasioni e opportunità che fanno crescere la mia visione sul futuro professionale.

Dopo l'ennesimo appuntamento in cui la lei di turno dopo il k-close scappa via dicendo che ''è stato un errore'', capisco che per il momento è meglio lasciar stare la seduzione e mi dedico ad altri aspetti della vita.

''La consapevolezza ti permette di poter scegliere''

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Julian89

Io ho iniziato da poco e leggere questo tipo di post mi fa essere fiducioso per il futuro. Grazie ;)

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Anonimo.92

Grande Akira93!

E grazie per aver condiviso con noi le tue esperienze.

Mi ritrovo molto nelle tue parole, nelle tue situazioni di vita, nel tuo percorso.

Emerge chiaramente la tua voglia di rivalsa, il tuo coraggio nell'affrontare la vita. E sono sicuro che riuscirai a piegare al tuo volere il tuo proprio destino.

Mi sento di darti tuttavia un consiglio, che cito direttamente dal mio post "Sconfiggi te stesso, e rinasci" che hai letto, perché sono fermamente convinto che rileggerlo e metabolizzarlo, potrebbe esserti utile, spero:

- "Non rimproverarti continuamente. Le parole con cui parli a te stesso sono importanti.

Le persone che si vogliono bene utilizzano spesso parole come: coraggio, forza, successo, azione, intraprendenza. Te ne eri accorto?

Comincia a parlarti come parleresti alla tua ragazza, ad una persona che stimi, che rispetti...

In ultima analisi, tu vai bene così come sei. Vai bene così. E Non permettere a nessuno, MAI, di dirti il contrario."

Non puoi, non devi permetterti il lusso di parlare a te stesso scrivendo:

- "Ancora mi sento un AFC"

- "paura di sentirmi inferiore e non essere all'altezza della situazione"

- "Non mi conosco a fondo."

Non esiste realmente un AFC, un Pick-up Artist, un non so che altro. Queste sono etichette.

Tu puoi scegliere le etichette con cui descriverti. Cosciente di ciò, scegline altre.

Perché non provi con "Determinato" (e lo sei abbondantemente) "Maturo" (lo si evince chiaramente) ed altre simili che ti diano valore, invece che toglierlo?

Non sei inferiore a nessuno. A meno che tu non decida arbitrariamente di esserlo, questo dipende solo da te. Sei sicuro di sentirti così? Io non credo. ;)

Non ti conosci a fondo?

Va bene così. Migliora giorno dopo giorno, datti tempo, datti fiducia. E nel frattempo goditi quello che sei ed il percorso che hai intrapreso.

Per quanto possa dominarti ed arrivare a conoscerti un giorno... potrai sempre scoprire ed aggiungere qualcosa di nuovo.

In ultima analisi, non ti preoccupare troppo, preoccupati il giusto.

Buona fortuna caro, o, come diciamo in Spagna:

Mucha Suerte caballero!

*Andrés*

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Connor

Bel thread. Come dice Vandras,questo forum è la cosa più vicina a un fight club che si possa trovare.

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comeback

Ciao Akira, grazie per avermi menzionato tra i ringraziamenti, io a mia volta citerei tanti altri utenti che danno un contributo importante a questa community. Siamo tutti utili in questo forum, ma molto meno quando ci si intestardisce (me compreso) in discorsi troppo complessi, quasi di manipolazione di tutte le variabili della vita (ne saranno milioni?) o ci spinge verso un flusso eccessivo di informazioni.

Risultato : è come prendersi tutte le controindicazioni dei farmaci.

Ti dirò una cosa : tu non hai bisogno di noi. Tu non hai bisogno del forum e non hai bisogno di nulla che già non ti appartenga.

Ognuno ha dentro di se la forza giusta per sperimentare al meglio la propria vita, il vero problema sta nel mediare con noi stessi e collaborare costantemente con il proprio io, al fine di ottenere il meglio per se stessi.

E' come una gara agonistica, il coach ha una squadra di persone capaci, ma deve tirar fuori in loro il meglio. La particolarità della tua gara, è che tu sei il coach e sei il giocatore allo stesso tempo. Nessuno riuscirà a motivarti meglio di te stesso, e nessuno riuscirà meglio di te stesso a dialogare con il tuo io. Per fortuna non hai disabilità fisiche o mentali, che ti precludono quella che oserei definire capacità di discernimento.

Hai ripreso in questo post le fasi della tua vita : bene. La verità? Non serve.

Quello su cui devi focalizzarti oggi è il tuo presente, hai solo quello, e ti dirò di più, non hai nemmeno il futuro. Il futuro lo costruirai con tanti oggi, e il passato è l'unico asse temporale in cui proprio non puoi far proprio nulla.

Guardare indietro tende o all'esaltazione o alla commiserazione, ma in entrambi i casi nella tua vita non porterai nulla di buono, perchè nel primo caso attenderai immobile che la vita che ti restituisca qualcosa (e non è detto che lo farà), nell'altro finirai per trasferire nel presente frustrazioni e malessere e non condurrai bene il tuo gioco.

Stai imparando a comprendere non tanto la seduzione, ma la vita. Prepararsi alla vita è prepararsi alla seduzione, ma hai già abbastanza elementi su cui lavorare. Abbandona gli ormeggi, e le paure e vai in mare.

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Grimoaldo

Akira i tuoi post sono interessanti, bravo. Però stai viaggiando con il freno a mano tirato. Finché devi fare qualcosa che non ti espone troppo con gli altri ci dai dentro e fai passi avanti. Ti fai le domande giuste e cerchi risposte. Poi arriva la sfera interpersonale e hai troppa paura. Sei ambivalente verso la seduzione, le relazioni sessuali e le amicizie. Il mondo non sta lì pronto a giudicarti. Ora come ora credimi, al mondo non frega un cazzo di te. Buttati con sta crew, allarga il tuo giro e se incontri qualche persona con cui state bene e non vi giudicate allora sappi che hai messo le basi per la vera amicizia. E cercati delle donne senza idealizzarle e cercare quella che ti piace un casino quando nemmeno la conosci (che poi ti fai venire le ansie da prestazione).

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comeback

Per esempio non ascoltare Grimaldo!

Scherzo, sottoscrivo quanto ha detto, credo che è una condizione un po' comune. Stiamo anche bene, ma non affondiamo il colpo, o non sempre.

Buon intervento.

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