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Come soffrono le donne durante una Oneitis? La differenza con l'uomo


lorenzodesa

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silkreflex

Per ogni donna che mi potete segnalare in one-itis, vi posso trovare altri cinque uomini in one-itis.

Inoltre credo che le donne siano geneticamente predisposte per soffrire molto meno di one-itis.

Questo per un fatto biologico.

La donna è programmata per portare avanti una gravidanza - perciò l'evoluzione naturale le ha conferito un meccanismo che le permette di 'resettare' e ripartire senza perdere tempo nella ricerca di UN altro uomo. Notare, UNO. Tanto, 'mater semper certa est'.
E' un fatto di convenienza biologica. Leggere il manuale di Franco.

Mentre l'uomo è programmato per diffondere il proprio seme presso un numero alto di donne. Se un "rivale" si trova al suo posto, interviene un meccanismo di sofferenza che -ai tempi in cui eravamo animali, s'intende- aveva lo scopo di indurlo allo scontro fisico. Questo per vincere la gara della diffusione dei propri cromosomi.

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Blego

Silkreflex non soni d'accordo con te.

Seguendo la tua teoria biologica dovrebbe essere, a rigor di logica, esattamente l'opposto.

La donna è portata a investire su UN uomo poiché la deve supportare durante e dopo la gravidanza pertanto tale investimento è, sempre a livello biologico, molto più grande rispetto ad un uomo. Perdere l'investimento causerà un forte dolore.

Per un uomo che passa di fiore in fiore, banalizzando, conta più il numero che la qualità al fine di garantire la prosecuzione dei propri geni.

Credo che il discorso sia ben più complesso...

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narciso9

Proprio l'altro giorno un mio collega parlava di questo: del fatto che noi donne soffriamo per amore all'ennesima potenza,

o meglio che per quanto pensiamo di essere le sole a soffrire davvero,

in realtà non siamo le uniche a cui crolla il mondo,

ma che il fiato manca anche agli uomini e sentono un nodo alla gola per molto molto molto tempo, finchè non arriva o s'incontra l'altra...

Il fantasma dell'amore passato non va via neanche dopo tanti anni ,a suo dire.

Morale:Soffriamo tutti! é impossibile misurare il dolore, e poi ognuno ha i propri tempi per guardarsi avanti e conoscere nuovi amori.

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silkreflex

Blego:

Silkreflex non soni d'accordo con te.
Seguendo la tua teoria biologica dovrebbe essere, a rigor di logica, esattamente l'opposto.
La donna è portata a investire su UN uomo poiché la deve supportare durante e dopo la gravidanza pertanto tale investimento è, sempre a livello biologico, molto più grande rispetto ad un uomo. Perdere l'investimento causerà un forte dolore.


Vedi, il discorso che fai tu è più in accordo con la visione idealizzata dei sentimenti che la nostra società ha modellato nel corso dei secoli per indorare la pillola.
Dall'altro lato, invece, c'è la visione cinica, alla Shopenhauer, secondo la quale l'amore è l'inganno della natura per permettere la prosecuzione della specie.

Ammettere che il dolore, come l'amore e le passioni, sono meccanismi biologici che spingono gli animali e gli uomini verso strategie di massimizzazione della distribuzione del patrimonio genetico, può essere fastidioso e cinico.
Anche a me piacerebbe che non fosse così. Ma negarlo non cambia le cose.
Quindi, credo che il dolore per la perdita di qualcosa sia un meccanismo che la natura ci fornisca per spingerci a reagire in qualche modo.
Non ha a che fare col "valore" in assoluto che quella cosa aveva, ma al valore che potrebbe avere (o che potrebbe aver avuto) in senso non idealizzato, ma utilitaristico.

Perciò:

Per un uomo che passa di fiore in fiore, banalizzando, conta più il numero che la qualità al fine di garantire la prosecuzione dei propri geni.


Il punto è proprio qui: l'uomo può volare 'di fiore in fiore' e cercare di fecondare quante più donne possibili. E certo, la quantità, come dici, è un fattore importante.

Ma, diversamente dalla donna, quale certezza ha che i bambini che nascono siano I SUOI???

Quindi corre il rischio che il proprio patrimonio genetico si perda, se non fa qualcosa per impedire alla donna di accoppiarsi con gli altri che le ronzano attorno.

E il dolore per la donna persa è il meccanismo che la natura gli fornisce per spingerlo a reagire. Ai tempi in cui eravamo animali, questa reazione poteva essere una lotta violenta, per esempio.

(A proposito. Preciso che non sono geloso. Ma riconosco che la gelosia è una primitiva reazione di 'difesa' ed allerta, in tal senso).

Per una donna, invece, reagire per recuperare un uomo che vuole fecondare/ha fecondato un'altra, ha molto meno senso in termini di bilancio energetico.

Vuoi una dimostrazione al modo dei teoremi matematici? Prova "ad absurdum": immagina che i tuoi cromosomi ti programmino in modo che tu non senta alcun fastidio a vedere che la donna che ti piace, si accoppi con un altro uomo dopo di te, anzi, al contrario, incentivali, mettili in contatto su facebook, sii allegro se hanno incontri clandestini, festeggia le tue corna, etc. Quante possibilità avrai che, andando avanti così, nascano bambini con i tuoi cromosomi?

Dall'altro verso, invece, mater semper certa est. Ovvero: il pool genetico della donna è sempre salvo, non appena un singolo maschio la feconda.

Certo, anche qui può subentrare la sofferenza come spinta a cercare un uomo con un buon pool genetico, e/o un buon provider. Ma è un meccanismo diverso.

(Mi spiace togliere il romanticismo a questi meccanismi di amore/gelosia/one-itis, vorrei anch'io che funzionasse tutto come nei romanzi rosa o nelle poesie del Petrarca, invece funziona tutto come nei documentari della BBC sulle scimmie).

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michele78

Condivido ciò che ha scritto Silk (sebbene la mia visione non sia tanto cinica quanto quella di Schopenhauer) per quanto riguarda le strategie di massimizzazione di distribuzione del patrimonio genetico. Lo scopo ultimo della nostra vita è sopravvivere con i nostri geni, quindi è giusto massimizzare le possibilità di tramandare il nostro patrimonio.

Detto questo, non sono d'accordo sul discorso sul dolore, perchè ritengo che sia impossibile parlare di sofferenza da one itis per gli animali. Le emozioni e gli stati d'animo che noi uomini proviamo sono una gamma più ampia rispetto a quelle degli altri animali. Anche gli animali possono essere gelosi (e possono, come detto, reagire con la forza), ma non penso si possa fare un discorso di gelosia, sofferenza e tentativi di recupero della femmina protratti nel tempo.

Per farla breve, non penso che il leone respinto dalla leonessa non riesca a dormire la notte per le pene d'amore, così come non penso che la leonessa incinta e lasciata dal leone vada a piangere dai parenti. In questo topic si parla di questo e, non per egocentrismo della specie, tutto ciò riguarda esclusivamente l'uomo.

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Connor

Tralasciando i casi specifici, generalmente dopo la prima tranva seria, quella adolescenziale, le donne nextano con piu' facilita', vuoi per la presenza di zerbini a gogo' che aiutano la ricostruzione dell' ego, vuoi per il modo di affrontare la vita che e' quello innato di cercare sempre qualcosa di migliore e piu' stimolante.

Ho amici maschi che dopo mesi sono ancora li', le amiche invece in genere si fanno vari giri di giostra, anche se sporadicamente tornano a pensare agli ex.

Esistono anche studi sull' argomento (Eric Barker ne ha citati diversi sulla rubrica che tiene sul Times e sul suo blog "Barkin' up the tree") e confermano quello che dici. Condivido appieno anche per le esperienze che vedo fare ai miei amici/amiche.

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