Vai al contenuto

Come e in cosa dovrebbe cambiare la SCUOLA ?


leavingmyheart

Messaggi raccomandati

LorenzoVonMatterhorn

Bellissima domanda. Io ho visto tanti sistemi diversi in giro per il mondo, ma bisogna fare attenzione perché questi sono legati molto strettamente alle società locali e spesso sono difficilmente esportabili.

Copiare i modelli altrui non funziona mai.

In Italia ho avuto un'ottima formazione dalle elementari all'Università che mi permette di lavorare ovunque a testa alta.

Perché la definisco ottima? Perché sono sempre stato libero di fare le mie scelte e di indirizzare i miei studi come credevo fosse corretto.

Nessun professore è mai riuscito ad obbligarmi a studiare ciò di cui non mi fregava niente, e con il senno di poi evitare di perdere tempo con il latino (5 ore a settimana per 5 anni, una idiozia) e concentrarmi sull'informatica (sto parlando degli anni 80 eh!) è stata la scelta migliore.

Tuttavia questa libertà non è per tutti: chi non studiava latino per andare a giocare a calcio non ha fatto un grosso affare. E questi sono il 90% delle persone.

All'Università la stessa cosa: sono sempre riuscito a svicolare le materie che non mi interessavano e questo mi ha lasciato il tempo per aprire una startup in parallelo.

Ora, se avessi studiato in Germania non avrei potuto fare ciò che ho fatto: sarei un Project Manager molto migliore, come centinaia di miei colleghi, ma non sarei l'uomo di punta dell'innovazione e della comunicazione... e altre cose simili.

Ripeto: bellissima la libertà, ma la maggior parte delle persone non saprebbe come usarla (in ambito accademico). Dipende anche molto dal contesto familiare, ovviamente.

L'importanza delle materie è relativa, io invece grazie al latino sono in grado di imparare nuove lingue facilmente.

E' molto anche talento naturale, non lo nego, tutti mi dicono che sono portatissimo, però credo che aiuti

In ogni caso c'è troppo nozionismo, quando su google trovo tutto in un minuto.

il problema opposto invece è che la gente non sa cercare le informazioni e non sa

-riconoscere le cazzate dalla verità

-non sa ragionare

dopo guardi facebook e sembrano tutti scemi, perchè lo sono.

antivaccinisti, scie kimiki ecc

Inoltre non c'è spazio per la creatività, è pieno di automi che sanno le nozioni, ma sono totalmente idioti.

All'universita invece ho notato che è terreno fertile per i raccomandati e per i baroni...

Link al commento
Condividi su altri siti

JustDani

Provo a dire la mia.

Ho fatto il Liceo Scientifico e per 5 anni ho fatto latino, sia traduzioni che studio degli autori. Premesso che tradurre mi faceva letteralmente schifo, i primi due anni di latino mi sono serviti a capire infinitamente meglio la lingua italiana. Paradossalmente ho imparato la lingua viva (italiano) da una lingua morta (latino). Gli ultimi due anni li ho passati a studiare gli autori: è stato abbastanza interessante dal punto di vista storico/politico.

Il latino ci vuole, magari non tutti e 5 gli anni, ma aiuta tantissimo.

La scuola dovrebbe essere una struttura più moderna ed efficiente (edificio, laboratori, computer etc) e dovrebbe già dare una panoramica di quello che sarà il mondo del lavoro.

Soprattutto deve chiarire, più o meno bene, la strada che si deve intraprendere dopo la maturità. Non tutti hanno le idee chiare sin da subito.

Per esempio organizzerei quanti incontri possibili con delle industrie o illustrerei come si svolge un colloquio di lavoro .

La scuola va cambiata a partire dalle elementari.

Link al commento
Condividi su altri siti

^X^

Vorrei far notare una cosa: in molti hanno le idee chiare su come dovrebbe essere la scuola, spesso anche contrastanti.

Ma è giusto così, perché le necessità individuali sono molto diverse.

Pertanto la scuola migliore non può essere disegnata "one-size-fits-all" ma deve essere estremamente flessibile a vari modelli. Quasi individuale.

Ora oggettivamente la scuola italiana è già abbastanza così, non certo per disegno ma per accidente di percorso. Occorre che i ragazzi (e i loro genitori) ne sappiano approfittare.

Di una cosa sono graniticamente certo: il modello anglosassone sta mostrando dei forti limiti. Non nella preparazione delle élites, dove funziona bene, ma nella preparazione delle masse.

Se pensate che gli italiani siano mediamente dei Boccaloni sciachimicari, non avete ancora visto l'infimo livello angloamericano...

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Marlon

Se non sbaglio c'era un topic interessante qui su sui modelli scolastici alternativi. I programmi o le competenze da sviluppare c'entrano poco. Anzi: nulla. Non è guardando il cosa che si innova, ma il come. Se trattiamo l'impostazione della scuola come un problema di ottimizzazione guadagniamo in efficienza, ma perdiamo in creatività. Ci vuole empatia e saper adattarsi sul sistema di apprendimento degli alunni. Tipo così. Una scelta degli insegnanti che premi il mindset e non la rigidità. Insomma, non basta una presentazione in PP con la grafica oscena e i contenuti pressoché nulli per costruire qualcosa di veramente innovativo. Anche se è una generalizzazione, perché ci sono piacevoli eccezioni anche da noi. Per approfondire sulla crisi del modello anglosassone/ammerigano, c'è questo libro.

E' vero che da noi c'è già una certa dose di flessibilità, ma non credo sia un incidente di percorso: è l'influenza del Metodo Montessori.

Modificato da Marlon
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

S.Barney

Bella domanda.

Tutto, secondo me.

A partire dai professori, spesso impreparati tanto nella loro materia quanto nelle abilità comunicative, per passare ai programmi, alla distribuzione delle ore, ai sistemi di valutazione.

Sono d'accordo con chi dice che la scuola (la mia esperienza è relativa a quella superiore) sia incentrata sul puro nozionismo. Un nozionismo tendenzialmente inutile, che premia chi studia a pappardella e penalizza chi, invece, si concentra sulla comprensione della materia più che sul suo studio parola-per-parola.

E i programmi, parliamoci chiaro, sono ridicolmente lenti, inadeguati, indietro di anni e terribilmente lacunosi sostanzialmente in tutte le materie.

A partire da quello di italiano, che prevede lo studio di decine e decine di autori da parte di studenti che non sanno coniugare un congiuntivo (spannometricamente un 25% abbondante).

Dell'attuale scuola superiore non salvo nulla.

Modificato da S.Barney
Link al commento
Condividi su altri siti

S.Barney

Un'ulteriore riflessione.

Nel mio primo anno di superiori, ho frequentato un liceo scientifico che all'epoca era riconosiuto come uno dei migliori 5 in tutta Europa.

Basandomi sulla mia esperienza, e su quella indiretta che ho accumulato grazie ai rapporti che ho mantenuto anche dopo aver cambiato istituto, posso dire senza timore di essere smentito che la differenza tra quella scuola e le altre non stava nella qualità degli studi, ma nella quantità degli stessi.

Era semplicemente un nozionismo accelerato e portato all'esasperazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

S.Barney
Oltre a questo bisognerebbe incoraggiare i ragazzi a formare la propria autostima e acquisire indipendenza, ma la scuola al contrario contribuisce a formare la gabbia in cui la società ci rinchiude. Il pensiero critico viene sempre ostacolato.

Ottima riflessione.

Il punto è: come puoi aiutare un ragazzo a trovare sé stesso nel momento in cui tu sei il primo che ne avrebbe bisogno?

Link al commento
Condividi su altri siti

Jumpy

In ordine sparso.

Togliere latino e greco antico nei Licei e inserirlo direttamente nelle università in facoltà di indirizzo (tipo lettere classiche, archeologia e via dicendo).

Studiare le lingue seriamente, nel resto d'Europa parlano inglese (quasi da madrelingua) anche i barboni sotto i ponti, ed alla fine delle superiori conoscono bene almeno due lingue.

"Bene" nel senso che, in un paese straniero, capiscono, parlano e si fanno capire abbastanza bene da poterci studiare/lavorare.

Un maggior contatto con la realtà e la vita di tutti i giorni, anche lavorativa.

Chi ha mai sentito parlare di Irpef o IMU o Unico o di Catasto o di Agenzia delle Entrate a scuola?

Ma anche, molto più semplicemente, chi sa compilare un bollettino postale? Chi sa come si spedisce una raccomandata o un pacco?

E chi lo sapeva fare a 16-17 anni?

Un minimo... minimo di cultura generale.

Quando io ero alle medie un paio d'ore a settimana leggevamo il quotidiano in classe.

Ora mi son trovato alla maturità ragazzi di 19 anni che credevano che il Presidente della Repubblica era B€r£u$coni..

Un minimo di alfabetizzazione informatica.

Il 99.9% degli adolescenti usa il pc per Facebook e cazzeggio, ma non saprebbe spedire un'email o scrivere una lettera in Word o far di conto in Excel.

Nel resto d'Europa, imparano a programmare.

I programmatori che conosco sono autodidatti: gran parte delle cose che fanno non le han viste neanche all'università.

Queste almeno le cose più clamorose che personalmente ho imparato da solo o che han imparato da sole persone con cui sono direttamente in contatto, ma che mi sarebbe piaciuto se me lo avessero insegnato a scuola :)

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Stng

Inizio con una contro-domanda : e' sempre esistita la scuola? Perche' e' stata creata?

Rispondo al thread dopodiche' ritornero' su questa domanda.

Il quesito sta in questa sezione perche' e' direttamente connesso col mondo del lavoro e di come viene affrontato dopo la preparazione scolastica.

Come da titolo, secondo voi come e in cosa dovrebbe cambiare il sistema scolastico in italia?

cosa funziona e cosa non funziona?

quali materie scolastiche andrebbero eliminate, ridotte e introdotte?

eventuali aggiornamenti dei programmi scolastici?

Stiamo parlando della scuola dell'obbligo?

Ecco cosa non va secondo me della scuola (italiana e non):

- dura troppi anni. 5 elementari+3 medie + 5 superiori fan 13 anni! 13 anni per formare un ragazzo son troppi. La mente e il mondo del lavoro viaggiano molto piu' veloci. La scuola frena lo sviluppo dei ragazzi.

- il sistema dei voti. Va abolito. La vita non funziona in questo modo. La scuola inculca il concetto che se sei 'bravo' (a giudizio del maestro) vai avanti. Se non sei bravo non vai avanti. Nella vita non ottieni risultati solo perche' una sola persona ti da' un voto. Ottieni risultati perche' hai capito 'come si fa' e perche' sai farlo.

- la disposizione fisica dei banchi. Dovrebbero essere disposti in modo da favorire l'interazione tra gli alunni.

- l'anti-socialita' che c'e' in classe. Nella vita e nel mondo del lavoro, il lavoro di team e' piu' potente del lavoro in solitaria. Provate voi da soli a vincere contro un team. Non ce la fate. In classe viene sviluppato esattamente l'opposto. Se parli coi tuoi compagni durante la lezione stai perdendo tempo o disturbando.

- i compiti in classe e i test. Vanno aboliti. Sviluppano il lavoro in solitaria in vista di un voto che dara' il professore. Nella vita e nel lavoro (specialmente se devi avviare un business) secondo voi funziona cosi'?

- i compiti a casa, specialmente quelli delle vacanze estive. Vanno eliminati perche' non servono ai fini dell'apprendimento. La mente va svuotata ogni tanto. Non si puo' riempirla continuamente. Non e' possibile caricare i ragazzi di cosi' tante informazioni tutte insieme.

La cosa assurda e' che il bambino crescendo ha sete di informazioni che colma facendo domande, un mucchio di domande.

Quindi ha bisogno di risposte.

A scuola avviene l'opposto: il professore parla e fa le domande all'alunno per vedere se ha capito. L'alunno deve dare le risposte.

Sulle materie potremmo discuterne, ognuno avrebbe ragione. Cosa facciamo ? Eliminiamo la matematica a favore della filosofia?

Togliamo la scienza ? Mettiamo economia e finanza personale alle elementari?

Tutte le materie sono valide e allo stesso tempo inutili, dipende dall'obbiettivo che si vuole raggiungere.

Se uno stato vuole che dalle scuole escano tanti bei soldatini e schiavetti ragionieri architetti e impiegati perche' le aziende hanno sete di dipendenti obbedienti e preparati tecnicamente allora impostera' la scuola, il programma e le materie adatte allo scopo.

Vi sembra questa la situazione del lavoro nell'Italia di oggi? Le aziende sono in forte sviluppo e c'e' domanda di lavoratori?

A me sembra l'opposto.

A me sembra che ci sia bisogno di imprenditori piu' che di lavoratori. Quelli abbondano e si scannano per i pochi posti di lavoro rimasti.

Specialmente dopo che cinesi e indiani si sono resi disponibili...

Ora ritorno alla domanda iniziale:

e' sempre esistita la scuola? Perche' e' stata creata?

Cercate su google quando e' nata la scuola cosi' come la conosciamo oggi e scoprirete tante belle cosine...

In Italia la chiamiamo scuola dell'obbligo, ma in realta' non e' obbligatoria la scuola , bensi' l'istruzione.

Io ho una figlia di 2 anni e mezzo, mi sta facendo ogni giorno miliardi di domande su tutto.

Fa domande sul sole ,sulla luna ,sulle stagioni, sui numeri, sui colori, sulle emozioni.

Mi chiede perche' sono triste , perche' rido o perche' sono arrabbiato.

Riesce a toccare tutte le materie semplicemente perche' VIVE! E' curiosa della vita e io le do' le risposte che cerca.

Piu' le rispondo, piu' lei vuol sapere, sale di livello con le domande.

Mi viene la morte a pensare che dovrei mandarla in una classe (pubblica o privata che sia) in cui il professore non potra' star dietro a tutte le sue domande perche' dovra' seguire un programma che deve finire per forza entro 9 mesi.

Dovrei rinchiuderla in una classe in cui viene spiegata una lezione che se lei ha capito, non puo' passare alla lezione successiva, ma dovra' aspettare il suo compagno ritardato di turno, che magari fa fatica a seguire proprio per i motivi che ho esposto prima.

Per questi ed altri motivi mi sto informando sull'homeschooling. In Italia.

Voglio che impari a PENSARE e a procurarsi da sola le informazioni che le serviranno nel resto della sua vita.

Dopodiche' se vorra' fare l'architetto, si iscrivera' a qualche corso di studi, quello non posso certo insegnarglielo io poiche' non ho le competenze.

Scusatemi se mi sono dilungato , sono forse andato oltre il thread, ma io la scuola cosi' com'e' non cercherei di migliorarla, ma la raderei al suolo perche' e' proprio il concetto di scuola ad essere contrario all'apprendimento poiche' e' stato concepito proprio per impedire lo sviluppo degli individui e quindi della societa'.

Inoltre oggi risponde solo per un 10% alle necessita' del paese perche' e' stata concepita quando l'Italia era in una situazione ben diversa da quella di oggi.

Modificato da Stng
Link al commento
Condividi su altri siti

S.Barney
Per questi ed altri motivi mi sto informando sull'homeschooling. In Italia.

Il punto è che i bambini (e mica solo loro) hanno più bisogno del confronto e della compagnia dei coetanei, che di una buona istruzione.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...