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Come e in cosa dovrebbe cambiare la SCUOLA ?


leavingmyheart

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leavingmyheart

Tutte le materie sono valide e allo stesso tempo inutili, dipende dall'obbiettivo che si vuole raggiungere.

Se uno stato vuole che dalle scuole escano tanti bei soldatini e schiavetti ragionieri architetti e impiegati perche' le aziende hanno sete di dipendenti obbedienti e preparati tecnicamente allora impostera' la scuola, il programma e le materie adatte allo scopo.

Vi sembra questa la situazione del lavoro nell'Italia di oggi? Le aziende sono in forte sviluppo e c'e' domanda di lavoratori?

A me sembra l'opposto.

A me sembra che ci sia bisogno di imprenditori piu' che di lavoratori. Quelli abbondano e si scannano per i pochi posti di lavoro rimasti.

Specialmente dopo che cinesi e indiani si sono resi disponibili...

Vorrei farti solo un piccolo appunto qua...

La singola persona puo' benissimo ambire a non svolgere un lavoro da dipendente a vita, ma questo non puo' essere spalmato sulla societa' tutta.

Perche' comunque la casa in cui vivi l'hanno costruita dei lavoratori dipendenti,

l'impianto gas/luce/acqua l'hanno fatto dei lavoratori dipendenti,,

tua figlia impara a leggere e fare di conto a scuola, dove ci sono lavoratori dipendenti a insegnare, e altri lavoratori dipendenti che le scuole le puliscono ogni giorno,

se stai male vai in ospedale dove ci sono lavoratori dipendenti che ti assistono,

il servizio postale e' possibile perche' ci sono lavoratori dipendenti che ti portano il pacco,

...

quindi che la scuola tenda a formare lavoratori dipendenti e' naturale, perche' servono. Senza di loro il mondo di oggi non ci sarebbe. Non ci sarebbe proprio un mondo in cui vivere, saremmo rimasti nella giungla.

la scuola che forma imprenditori e' una favola, uno per i motivi suddetti, due perche' molte persone non hanno le attitudini.

Ovvio che la scuola dell'obbligo dovrebbe essere pensata per venire incontro al maggior numero di persone possibili.

Fatta questa precisazione, hai sollevato punti interessanti...

ha davvero senso un sistema di valutazione come quello odierno? esiste realmente una differenza sostanziale tra un diplomato con 90/100 e un diplomato con 95/100?

la scuola deve venire incontro piu' alle esigenze del mercato del lavoro del paese, o del mercato del mondo? qual e' il riferimento attualmente?

tutto e' utile, ma cosa e' indispensabile oggi?

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Barney95

Sono uscito 4 mesi fa da un liceo scientifico (considerato uno dei migliori del Sud Italia, da fuori ha una buona nomea, dall'interno è tutt'altro), quindi ti rispondo "fresco fresco".

Per come la vedo io mi sento di aver preso e buttato quegli anni nel WC. Non ho imparato niente, assolutamente niente. Ho quasi la stessa preparazione di cultura che avevo quando sono uscito dalla scuola media. Le cose che si studiavano erano rivolte solo ed esclusivamente al compito in classe, o all'interrogazione. Passato quello, venivano prese e cancellate dal tuo cervello. Nozioni, nozioni, nozioni e ancora nozioni.

Solo noi stiamo ancora a studiare il latino in un liceo scientifico, che col latino non ci azzecca proprio niente. Posso capire al classico, ma non allo scientifico. Perdere ore e ore a capire come funziona la grammatica, tradurre versioni..per cosa? Dicono "per allenare la mente, il latino ti aiuta anche nella matematica" (?!) ma meglio fare più matematica (e informatica) che fare il latino per aiutarmi nella matematica!

Parentesi sull'esame di stato scritta appena finita la terza prova, te la copio-incollo.

Questo esame è stato, è, e sarà, per sempre, una delle più grandi farse dell'Italia. Non premia chi non studia. Non premia chi studia. Premia chi ha fortuna, nient'altro.

Il 90% è fortuna.

Tanto per cominciare dalla commissione che ti capita:
Se becchi la commissione "menefreghista" (non si alzano, non girano per i banchi ecc.) puoi copiare tutto a tutte e 3 le prove, e prendere un voto che non meriti. Copi perchè ti trovi in quella situazione, non sai niente e ne approfitti, copiando. Oppure puoi aver studiato e andare comunque bene, e se proprio non ti ricordi qualcosina farti suggerire perchè tanto la commissione chiude un occhio, e anche due (tipo nel caso dei cellulari).

Se becchi la commissione "severa" non copi niente a tutte e 3. Speravi di prendere un 30-32 totale con qualche aiuto e invece ti ritrovi con un 25, che ti scrive in faccia il 60 finale. Puoi aver studiato ma magari non ti ricordi qualche dettaglio, o una formuletta. Quel 15 alla seconda e terza prova può diventare un 11-12 ad entrambe, per dei dettagli.

Terza prova: ingiustizia più totale.
-C'è chi ha una tipologia a risposta aperta chi a crocette, e ovviamente più facile perchè oltre a poterci arrivare per esclusione è anche un milione di volte più facilmente suggeribile. (suggerire 18 A è più semplice di dettare 10 righi)
-C'è chi ha i prof che non dicono quali saranno le materie.
-C'è chi ha i prof che dicono quali saranno le materie.
-C'è chi ha i prof che dicono proprio le domande.

Orale:
c'è chi ha i prof che dicono già le domande fuori percorso che ti faranno.

Commissione menefreghista: ti fanno dire la tesina senza interromperti, se poi non punti al 100 qualche domandina e ti mandano a casa.

Commissione severa: ti bloccano dopo 5 min della tesina, ti riempono di domande in qualunque caso.

Ora mi chiedo: TUTTA QUESTA FARSA, CHE SENSO HA?

La scuola non deve servire come cultura fine a sè stessa. Se voglio prendo un'enciclopedia e me la leggo da solo. La scuola deve preparare al mondo del lavoro, e non lo fa. Quindi, per me, ha completamente fallito.

Ripeto che sento di aver buttato gli anni del liceo e che se tornassi indietro farei l'alberghiero, mi appassionerei alla cucina e appena finito scapperei dall'Italia. Mio cugino, un anno più grande, ha fatto così. Diplomato a luglio, a settembre senza uno straccio di contratto è andato a Londra e l'hanno assunto il giorno dopo in una pizzeria. Ora sta lì da 2 anni, si trova benissimo, e tra un pò si vuole trasferire in Australia. Secondo voi tornerà mai in Italia? Io credo proprio di no, sarebbe già tornato da un pezzo altrimenti. Io invece faccio l'università nella speranza tra qualche anno qualcuno mi assuma. E per come stanno le cose, la vedo difficile.

E aggiungo che fare il professore non è un lavoro come lavorare alle poste o in fabbrica. Per farlo ci vuole PASSIONE. Se devi venire "scazzato" la mattina per problemi tuoi personali, stai a casa che fai un favore a tutti. E a molti dei professori che ho conosciuto (sia direttamente, come miei prof, che indirettamente, prof di miei amici) ci vorrebbe un'analisi psichiatrica. Non sto scherzando.

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Whitesun

Pure io, potessi tornare indietro farei altro, tipo il turistico.

Più semplice farsi promuovere, più cose utili.

E via all'università a fare ingegneria con nozioni e ABILITA' NON apprese al liceo scientifico.

Lo scientifico fino ad ora mi ha dato solo tanta noia e perdità di tempo, non l'ho saputo sfruttare? Può darsi.

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Jumpy

Il punto è che i bambini (e mica solo loro) hanno più bisogno del confronto e della compagnia dei coetanei, che di una buona istruzione.

Si, infatti, la scuola/università è un punto di riferimento sopratutto sociale.

Dove nascono amicizie, amori e, all'università eventuali collaborazioni di lavoro.

Del resto basta vedere quanti, qui su questo stesso forum, si lamentano che, giustamente, uscita dal giro della scuola/università, non sanno come entrare in contesti sociali nuovi.

Sono uscito 4 mesi fa da un liceo scientifico (considerato uno dei migliori del Sud Italia, da fuori ha una buona nomea, dall'interno è tutt'altro), quindi ti rispondo "fresco fresco".

[...]

E via all'università a fare ingegneria con nozioni e ABILITA' NON apprese al liceo scientifico.

Ho fatto anch'io Scientifico, il più rinomato della mia zona... tolto il primo, il terzo e il quinto dove ho studiato un po' più seriamente, il secondo e il quarto non ho fatto praticamente un cazzo.

Lo studio poi, confrontato con quello dell'università, me lo ricordo molto blando, ho studiato con ritmi ed intensità paragonabili all'università giusto i 3-4 mesi prima della maturità.

Il resto me lo ricordo come una vacanza/cazzeggio e qualche maratona/studio di tanto in tanto,ogni tot settimane, per le interrogazioni o per i compiti in classe.

Un po' mi è servita matematica e fisica, filosofia e storia dell'arte le studiavo perché mi piacevano... il resto tabula rasa.

Latino? Chi se lo ricorda più.
Lingua straniera tedesco... l'inglese l'ho imparato da solo e perfezionato dopo l'università.
Informatica.... ahahahaha... buona questa :D
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Whitesun
Informatica.... ahahahaha... buona questa :D

Per la cronaca, anche i pochi che possono farla (con l'indirizzo scienze applicate, -latino +informatica) non fanno praticamente nulla di utile ^^

Cioè, è utile giusto per chi non sa minimamente cosa sia la programmazione (perchè si fa sostanzialmente programmazione).

E praticamente 4 anni di informatica al liceo si possono assimilare a un corso intensivo di 7+7 giorni, per chi è lento nell'apprendimento.

Appena so che succede in quinto ve lo faccio sapere ahahah

P.s. sulla falsariga de "La scuola come ambiente sociale", parlavo del turistico perchè unisce la mole impressionante di figa del linguistico alla nullafacenza pratica dell'alberghiero.

Modificato da Whitesun
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michele78

Personalmente ritengo che la scuola Italiana sia di buon livello, competitiva con quella delle altre nazioni, superiore in molti casi. La scuola Italiana, sia a livello di istruzione di scuola secondaria che a livello universitario, non ha nulla da invidiare alle scuole estere e ci tengo a sottolinearlo vista la tendenza ed il desiderio di molti a trasferirsi per studiare all'estero. I corsi di laurea non hanno un valore maggiore solo perchè le lezioni sono tenute in inglese.

Ciò che mi piacerebbe vedere nei prossimi anni, per quanto riguarda gli anni liceali, è la possibilità di scegliere alcuni corsi in base alla futura carriera universitaria. Questi non dovrebbero essere considerati semplici corsi di approfondimento, ma vere e proprie materie di studio (ad esempio, una o due materie dell'esame di maturità a scelta dello studente).

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Stng

Il punto è che i bambini (e mica solo loro) hanno più bisogno del confronto e della compagnia dei coetanei, che di una buona istruzione.

Infatti, a scuola il momento per socializzare e' la ricreazione oppure andare ai cessi. :D

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Stng

Ma scusate, in molti dicono che la scuola non e' capace di preparare i giovani al mondo del lavoro e non deve educare i ragazzi perche' non e' sua responsabilita' bensi' dei genitori.

I genitori pare che siano troppo occupati a lavorare e a giocare col telefonino.

Infatti si vede lo schifo sociale che c'e' in giro...

Ma allora a che cazzo serve la scuola? A far passare chiuso in una stanza i giorni migliori della vita di un bimbo/ragazzo?

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Albbo

La scuola dovrebbe essere un luogo di formazione per dare ANCHE personale capace alle aziende ; il problema è questo, industrialmente l'Italia che piano ha?

Chimico ?

Automotive?

Informatico?

Terziario?

Alimentare?

Agricoltura?

Il problema è che ogni governo ha la propria visione ed un business plan di 20-30 anni è inattuabile

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Stng

Vorrei farti solo un piccolo appunto qua...

La singola persona puo' benissimo ambire a non svolgere un lavoro da dipendente a vita, ma questo non puo' essere spalmato sulla societa' tutta.

Perche' comunque la casa in cui vivi l'hanno costruita dei lavoratori dipendenti,

l'impianto gas/luce/acqua l'hanno fatto dei lavoratori dipendenti,,

tua figlia impara a leggere e fare di conto a scuola, dove ci sono lavoratori dipendenti a insegnare, e altri lavoratori dipendenti che le scuole le puliscono ogni giorno,

se stai male vai in ospedale dove ci sono lavoratori dipendenti che ti assistono,

il servizio postale e' possibile perche' ci sono lavoratori dipendenti che ti portano il pacco,

...

quindi che la scuola tenda a formare lavoratori dipendenti e' naturale, perche' servono. Senza di loro il mondo di oggi non ci sarebbe. Non ci sarebbe proprio un mondo in cui vivere, saremmo rimasti nella giungla.

la scuola che forma imprenditori e' una favola, uno per i motivi suddetti, due perche' molte persone non hanno le attitudini.

Ovvio che la scuola dell'obbligo dovrebbe essere pensata per venire incontro al maggior numero di persone possibili.

Fatta questa precisazione, hai sollevato punti interessanti...

ha davvero senso un sistema di valutazione come quello odierno? esiste realmente una differenza sostanziale tra un diplomato con 90/100 e un diplomato con 95/100?

la scuola deve venire incontro piu' alle esigenze del mercato del lavoro del paese, o del mercato del mondo? qual e' il riferimento attualmente?

tutto e' utile, ma cosa e' indispensabile oggi?

Zuckerberg ha abbandonato l'universita' dopo due anni.

Steve Jobs l'ha abbandonata dopo un semestre.

Questo dimostra che non e' un voto a renderti istruito, ma e' l'istruzione stessa, la voglia di istruirti.

Io non dico che tutti debbano diventare Zuckerberg o Jobs, ci mancherebbe.

Pero' se ai bimbi fosse data almeno l'opportunita' di apprendere liberamente fino ai 12-13 anni, secondo me avremmo ragazzi piu' maturi, piu' intelligenti di oggi.

Apprendere liberamente non significa cazzeggiare, ma seguire uno sviluppo umano, con un programma, ma non con i ritmi della scuola, bensi' con i propri ritmi.

Magari studiando 1 ora e poi uscendo fuori, poi studiando di nuovo un'altra oretta oppure andando a un museo (senza aspettare che la scuola abbia il budget per organizzare la gita!), oppure giocando coi bimbi che abitano nel quartiere.

Non ci sarebbero stupidi orari da seguire. Un bimbo potrebbe studiare al pomeriggio dopo che la mattina ha fatto una passeggiata nel parco.

Quante volte ci siamo appassionati a un argomento e ce lo studiavamo persino di notte?

Ora io non dico che un bimbo debba studiare di notte, ma questo e' un esempio che fa capire che quando lo studio e' fatto in modo divertente e non stressante, non c'e' un orario preciso in cui farlo.

Avremmo Ragazzi di 13 anni che sanno usare il loro cervello e saprebbero scegliere molto meglio di come fanno ora.

A quel punto emergerebbero davvero i migliori talenti, che diventerebbero i nuovi Zuckerberg e Jobs.

Per tutti gli altri (la massa) che desiderano ricevere un voto per avere conferma delle loro capacita' ci sarebbero le superiori e le universita' , ma a quel punto sarebbe una loro scelta e non un'imposizione, quindi ci sarebbero dottori, infermieri e architetti come risultato di una scelta consapevole e appassionata.

Io pero' son convinto che se lasci un bimbo libero di apprendere e' difficile che dopo desideri ricevere un voto scolastico per sapere che e' bravo...

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