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<<Non si trova lavoro>>....<<hai ragione, però perché dovrebbero prendere proprio te?>>


IO.SI.TU.NO

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-Grey-

Tenete sempre presente questo: a furia di coccolare ideologicamente le "aziende", questevsono riuscite a scaricare tutto il rischio imprenditoriale sui lavoratori.

E la cosa ormai è difficilmente reversibile, perché anche chi propone soluzioni semplicistiche non capisce che occorre uno sforzo coordinato a livello mondiale per almeno 10 anni, per riportare lentamente un po' di potere contrattuale alle persone.

Oppure una guerra.

L'abominio del lavoro moderno è questo

l'azienda investe, ha tante risorse, ne investe poche

se perde, perde poco

se vince, vince tanto

fair trade

il dipendente non ha niente, non può investire, prende su di lui l'investimento

se vince, vince poco

se perde, non vince niente, ma nemmeno perde

non può perdere fisiologicamente, perchè non ha niente, se avesse qualcosa investirebbe lui, sarebbe un'azienda

così ha senso ed è stato naturalmente così da sempre

ora, non ha più alcun senso

le aziende con le risorse chiedono ai dipendenti senza risorse di investire risorse che non hanno e prendersi il rischio di perdere tutto (cose che nemmeno hanno) se va male e vincere comunque le briciole se va bene, mentre l'azienda pretende di essere nella posizione di vincere poco se va male e vincere tanto se va bene

un'investitore lo si tratta da investitore, non da dipendente

non ha senso come non ha senso che un dipendente che prende lo stipendio sicuro al di là dei rischi pretenda i guadagni aziendali se l'azienda prospera, continua a prendere il suo stipendio, non le cifre dirigenziali

è come se le banche che gestiscono i tuoi soldi, invece che proporti un interesse basso ma fisso, ti proponessero un interesse basso SOLO se gli investimenti frutteranno e un rischio altissimo, di perdere 10 volte quello che hai investito se le cose vanno male...

le tue poche risorse usate come i grandi capitali della banca alle stesse regole

certo che non funziona e si arriva a una guerra entro i prossimi 10 anni

è come caricare un lanciarazzi con dei piombini

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Nakama

è come se le banche che gestiscono i tuoi soldi, invece che proporti un interesse basso ma fisso, ti proponessero un interesse basso SOLO se gli investimenti frutteranno e un rischio altissimo, di perdere 10 volte quello che hai investito se le cose vanno male...

le tue poche risorse usate come i grandi capitali della banca alle stesse regole

Non ditele certe cose, potrebbero prendervi sul serio

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The President

Le aziende in italia offrono questo tipo di contratti anche perché a causa della legislazione il mercato del lavoro non è flessibile (all'estero è tutt'altra storia) ed è praticamente impossibile mandare via qualcuno a tempo indeterminato...senza poi parlare anche del carico fiscale. Hai voglia a dare la colpa alle aziende cattive che nonostante tutto stanno tendendo a galla la carcassa Italia.

Modificato da The President
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^X^

Le aziende in italia offrono questo tipo di contratti anche perché a causa della legislazione il mercato del lavoro non è flessibile (all'estero è tutt'altra storia) ed è praticamente impossibile mandare via qualcuno a tempo indeterminato...senza poi parlare anche del carico fiscale. Hai voglia a dare la colpa alle aziende cattive che nonostante tutto stanno tendendo a galla la carcassa Italia.

Non è più così dagli anni 90, e infatti ve ne lamentate.

Le aziende non sono cattive, fanno solo ed esclusivamente gli interessi del capitale.

Non c'è nulla di male che le persone invece cerchino di fare i loro.

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Nakama

la flessibilità è un bene solo se tutto il sistema è flessibile.

Alle banche il mio lavoro flessibile non piace, se non dai garanzie solide nessuno è disposto a prestarti 1€.

Guardacaso la flessibilità piace solo ai datori di lavoro, chissà perchè...

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Nakama

Peccato che il lavoratore da 1000€ rappresenta la quasi totalità dei consumatori.

Quelli da 100'000€/anno sono una percentuale così piccola da poter essere trascurata in un'analisi di massima.

Il punto è che ognuno guarda solo i propri interessi, ed è giusto così, ma lo stato non può schierarsi, deve vedere l'insieme e fare gli interessi della collettività.

È tutta una questione di compromessi per raggiungere i giusti equilibri, altrimenti dalla crisi non si uscirà mai

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zerozero

Non è più così dagli anni 90, e infatti ve ne lamentate.

Le aziende non sono cattive, fanno solo ed esclusivamente gli interessi del capitale.

Non c'è nulla di male che le persone invece cerchino di fare i loro.

Le aziende fanno i loro interessi economici così come le persone fanno i loro interessi economici, quindi tutta questa discussione non ha senso.

Giusto e sbagliato sono relativi, il fatto è che c'è poca domanda di lavoro rispetto all'offerta quindi le condizioni sono pessime, non è nè giusto nè sbagliato. Domani magari sarà vero il contrario, i lavoratori potranno fare come gli pare e pretendere di tutto e di più.

E' solo una questione di mercato, di domanda e di offerta di lavoro.

Modificato da zerozero
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-Grey-

Non ditele certe cose, potrebbero prendervi sul serio

ti piacerà sapere, allora, che, con modalità molto ninja, lo stanno già facendo

Le aziende in italia offrono questo tipo di contratti anche perché a causa della legislazione il mercato del lavoro non è flessibile (all'estero è tutt'altra storia) ed è praticamente impossibile mandare via qualcuno a tempo indeterminato...senza poi parlare anche del carico fiscale. Hai voglia a dare la colpa alle aziende cattive che nonostante tutto stanno tendendo a galla la carcassa Italia.

il tempo indeterminato è sempre stato un abominio, perchè è un'esasperazione dall'altra parte, infatti si è estinto come i mammuth

non si controbilancia con un'esasperazione opposta, però

un'azienda che non investe, un datore di lavoro che si fa pagare (!), una banca che non gestisce il capitale... non tengono a galla un bel niente

restano niente di più che associazioni a delinquere

Peccato che il lavoratore da 1000€ rappresenta la quasi totalità dei consumatori.

Quelli da 100'000€/anno sono una percentuale così piccola da poter essere trascurata in un'analisi di massima.

Il punto è che ognuno guarda solo i propri interessi, ed è giusto così, ma lo stato non può schierarsi, deve vedere l'insieme e fare gli interessi della collettività.

È tutta una questione di compromessi per raggiungere i giusti equilibri, altrimenti dalla crisi non si uscirà mai

Quelli da 100'000 non hanno bisogno di prestiti o di qualcuno che gestisca il loro capitale, se la cavano molto meglio da soli senza dover pagare nessuno

il fattore chiave è che lo stato non esiste e non esisterà mai

e le illusioni che crea questo miraggio svaniscono presto, non c'è numero di regolamentazioni che tenga

perchè già il fatto che qualcosa abbia bisogno di essere regolamentata, non è che un campanello d'allarme che qualcosa non funziona

e invece che metterci un cerotto dopo l'altro, sbandando di qua e di là da una follia all'altra in un senso o nell'altro, bisognerebbe fare un passo indietro e tornare a un punto di ripristino, quando il sistema non era in crash

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Bisogna anche considerare che quello tra capitale e lavoro non è l'unico "conflitto", anche le aziende stesse hanno intressi contrapposti.

La situazione ottimale per l'azienda A è pagare poco (o non pagare, o farsi pagare da) i suoi dipendenti mentre le altre aziende (competitors e no) strapagano i loro, così da comprare lavoro a niente e vendere cari i prodotti.

Se tutti fanno così non conviene a nessuno, ma essere l'unico a pagare il lavoro quando gli altri lo hanno gratis ti uccide.

Quindi l'interesse delle "aziende" è contro l'interesse di una qualsiasi singola azienda.

Un po' come la storiella degli alberi che crescono crescono, ma alla fine prendono tutti la stessa luce di prima.

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Nakama

Purtroppo devo darti ragione Gray, ma, senza regole si ritorna al medioevo col signorotto e la servitù.

È vero che le leggi sono da un certo punto di vista contro natura, ma lo sono pure gli ospedali, le automobili e tutto quello che la scienza ha prodotto.

Sicuramente c'è un prezzo da pagare, ma se i benefici sono maggiori degli effetti collaterali perchè rinunciarci?

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