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Quasi tre anni, storia a distanza


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Lei è la cugina di un'amica che ogni anno viene in vacanza dalle mie parti, appena conosciuta non l'ho calcolata più di tanto, avevo altre cose per la testa, poi l'ultima settimana ho cominciato a stuzzicarla e da come reagiva vedevo che mi considerava uno stronzo, quindi ero sulla strada giusta, la invito ad uscire, usciamo e lo facciamo, io non riesco a dare il meglio e neanche la sera dopo, l'ultimo giorno lo trascorriamo a mare e più ci conosciamo più stiamo bene, il pomeriggio lei parte e torna nella sua città.

Io sinceramente mi ero risentito per la brutta performance e sia per questo sia perché era subito nata una certa complicità, cominciamo a sentirci, questa cosa va avanti per un paio di mesi, e poi lei viene da me (universitario fuori sede), una settimana di sesso e coccole, dove lei mi chiede di fidanzarci, io subito rifiuto, le elenco i problemi di un rapporto a distanza, ma lei non capisce e ci resta male, io ragiono su quanto sono stato bene nello scoparla (intensità e complicità che entrambi non avevamo mai provato) e nel sentirla, nel modo in cui ragionava e tutto il resto, non mi faccio sogni, so che prima o poi finirà, ma decido che ne vale la pena.

Da li in poi quasi 4 anni insieme, io sempre molto tirato con complimenti e attenzioni, ma dimostrando comunque interesse, non ho mai studiato nessun libro di seduzione ma me la sono giocata più che bene nonostante ci vedessimo poco, riuscivo a farla sentire sia santa che puttana, adulta e bambina.

Dopo un anno ammettiamo di essere innamorati, entrambi ci andavamo cauti, io perché leggendo il forum ho ben presente la discussione sull'orrore, lei perché avendo vissuto da bambina il trauma dell'abbandono da parte del padre aveva seri problemi ad affezionarsi.

Col tempo notiamo che problemi e incomprensioni le risolvevamo subito, ci vedevamo per 10 giorni ogni mese e mezzo, o anche meno, e tutto cominciava ad essere più di un semplice fidanzamento, ci sentiamo davvero più uniti, lei mi dice che con me è riuscita davvero a sbloccarsi, che le ho fatto capire cosa volesse dire sentirsi amata, che le ho fatto provare amore come mai ci era riuscita e visti i problemi avuti col padre era felicissima di questo.

Li io penso di aver cominciato a cedere, ero più dolce, più accondiscendente, più fidanzatino insomma, ma allo stesso tempo rendendomene conto, ero anche più duro per bilanciare, forse troppo, e questo ha cominciato a portare guai, lei in quei periodi non si sentiva amata e per il trauma avuto era difficile. Ma io non lo capivo o comunque non cedevo oltre.

Il tempo passa e si comincia a pensare al futuro e alla città in cui vivere, e nonostante io in un'altra abbia più agganci lavorativi, lei mi convince a scegliere la sua una volta finita l'università.

Nell'ultimo anno si fanno progetti, si parla delle zone dove andare a vivere e tutto il resto, io per la prima volta in vita mia comincio a pensare seriamente come sarebbe farmi una famiglia con lei, ovviamente lei non l'ha mai saputa sta cosa, ma per me fu una grossa sorpresa perché non ci avevo mai minimante pensato.

Comunque tutto questo fino a gennaio, dopo la befana non ci vediamo più. A dicembre la sua più cara amica viene lasciata senza nessun motivo dal convivente, e da metà gennaio comiciano ad uscire portandosi anche ad un'altra ragazza, amica dell'amica, ma un po zoccola, e che la mia ragazza ha sempre insultato, io non dico nulla, ma lei mi sente infastidito, e dice che mi sente diverso, le dico che non è vero ma si vede che non mi regolo e sono più duro con lei.

In una settimana cambia tutto, lei dice che vedendomi così duro nei suoi confronti, e vedendosi abbandonata le scattano delle difese che la fanno allontanare da me, io comincio con lo starle ancora più addosso, come non ero mai stato, lei si sente oppressa e mi dice che la cosa la allontana ancora di più, mi dice che è confusa ed io una sera al telefono crollo totalmente, avevo già avuto storie intense, un'altra di 4 anni, ma mai come questa, mi cade tutto il mio mondo.

Il giorno dopo mi dice che vuole una pausa, ma era stata sempre contro le pause, e per me è assurdo fare una pausa in una storia a distanza, bisognerebbe vedersi invece, ma io crollo e non vado fisicamente da lei, mi dice anche che non è sicura di quello che prova e se si considera ancora la mia ragazza, che le ho fatto troppo male allontanandola perché ha rivissuto l'abbandono, provo a chiamarla ma rifiuta la chiamata, a me, al suo amore, per me è un calcio allo stomaco, un pungo al cuore che me lo ha fatto schizzare a terra pieno di sangue, reagisco continuando a chiamarla ma imposta il blocco, cazzo per me è impossibile, una cosa assurda, le scrivo messaggi dove le dico di ricordare chi sono, chi siamo noi e che rapporto speciale avevamo, lei mi dice di smetterla che non esisto solo io. Aspetto 10 minuti e le scrivo di aver avuto un momento di calo mentale, che l'unica cosa giusta per lei è che prenda una decisione che sia il meglio per lei, che io soffrirò ma che mi passerà, le dico di scegliere quello che la rende più felice.


Passo un paio di ore di vero inferno, avevo già sofferto in passato, avevo previsto che accadesse, ma questa volta ho provato cose mai provate, non sono stato così male neanche al funerale di mio nonno, il mio preferito. La sera le scrivo, le dico che la lascio io, perché ho ormai capito che lei non ne ha il coraggio, che non mi va bene stare con una persona che non sa di amarmi, che conoscendo il coraggio che ci vuole per lasciare una persona importante, ho voluto evitarle questa ulteriore sofferenza, non mi risponde.

Quella notte non chiudo occhio, ho passato l'intera notte sotto le coperte a tremare dal dolore, un dolore proveniente dal cuore e dallo stomaco, un dolore mai provato, non riuscivo a star fermo ed era come se fossi a 0°C, so che quel mio messaggio dove la lasciavo l'ha destabilizzata, ma non resisto, ci ho provato cazzo, ma non ce l'ho fatta a resistere e le ho scritto un altro messaggio, dove le dicevo come stavo, che speravo che l'ultimo msg avrebbe scosso i suoi dubbi, ma che dalla mancanza della risposta presumevo che forse li avevo solo consolidati in certezze, e che in base alla reazione avrebbe capito se mi amava, se aveva provato senso di libertà o dolore. Ad un certo punto la vedo connessa alle 7 e vedendola online decido di inviarle queste ultime frasi, per lei quello è un orario non abituale ed era sveglia perché stava male, era sveglia perché c'era qualcosa che non andava, per di più lei il cell lo spegne ogni notte, e quella volta invece lo aveva riacceso.

Non risponde neanche a quello, visualizza e si disconnette, a pranzo le mando un altro messaggio ( lo so troppi ma ero completamente disconnesso, mi avrà visto come un minchione per sta cosa ) le dico che questa sua reazione è causata dalla paura di soffrire, di passare quello che ha passato col padre, e che anche la mia reazione è stata causata da quello, nessuna risposta.


La sera m contatta la cugina dicendomi che mi sta vicino perché lei ha passato la stessa cosa due anni prima ed io l'avevo aiutata, la mia ex non aveva chiamato lei per dirglielo, ma la zia, perché la considera una delle poche figure di riferimento che ha, per me la zia stravede, la conosco da tempo per la figlia e l'ultima volta che ci eravamo visti mi aveva confidato anche problemi suoi che aveva con la figlia, insomma la convinco a chiamarmi, sia io che lei mettiamo subito in chiaro che di questa nostra telefonata nessuno dovrà mai sapere nulla. Mi dice che anche per lei è assurdo, che quando capirà cosa ha fatto starà veramente di merda e crollerà, ma che adesso la vede convinta, le ha confidato che sta bene con le amiche e che in realtà non era sicura del nostro rapporto già da un mese, ma io non ci credo, cioè ok che questi giorni sono fuso e quindi ci sta che sbagli, ma l'ultima volta che ci siamo visti, ero lucidissimo e lei non mi avrebbe mai potuto nascondere una cosa del genere, io rispetto a lei sono sempre stato ad un altro livello, capivo tutto, anticipavo tutto, la stupivo, e lei non se lo spiegava, rimanendone affascinata. Insomma per me non è vera sta cosa, il cambiamento c'è stato solo quando l'ho visto io ed ho cominciato con l'essere più duro, me ne sono accorto con i messaggi e le telefonate, figurarsi se non me ne accorgevo dal vivo.

Per la zia ( acquisita, e milfona 50 enne ) è solo un periodo, non capisce la situazione, mi dice che le ha detto che vuole uscire con le amiche (cosa che io non ho mai vietato, e ne lei a me, entrambi abbiamo sempre mantenuto la propria vita sociale) e che con la mia reazione si era sentita oppressa, le dice che mi aveva detto più volte di cambiare un nostro problema (secondo me si riferiva al fatto che ero molto duro) ma che invece è continuato, insomma per me e per la zia lei si è ritrovata con le amiche single, sofferenti per essere state lasciate, vedendo in lei un rapporto che fino ad una settimana prima invidiavano e usavano come riferimento (quindi per me per non farsi carico dei problemi delle loro storie, hanno preferito rovinare la nostra, così da avere la coscienza pulita perché è il mondo che va così e le storie belle non esistono).

La zia le chiede se è successo perché ha conosciuto qualcuno, lei dice che non ce nessuno in particolare, che non me lo avrebbe mai fatto, che uscendo si conosce persone ma che non è per quello.

Allora io mi dico ok, già una volta ho perso una ragazza per colpa delle amiche, avrà conosciuto qualcuno, capita, non so i dettagli ma tutto si rifà alla discussione sull'orrore, allora decido di inviarle un ultimo messaggio, questa volta audio, per farle sentire il mio tono calmo e per nulla sofferente, forse dispiaciuto questo si sarà passato, ma non sofferente ( dentro invece mi scorreva lava nelle vene dal dolore )


Le dico che questo genere di cambiamenti avvengono sempre a causa di nuove conoscenze, che ha conosciuto qualcuno che le è interessato o che ha trovato fastidioso frenarsi e controllarsi anche senza aver conosciuto qualcuno in particolare, che da li era nata la sua indecisione su tutto il resto.

Le ho detto che speravo solo fosse una decisione sua e che non c'entrassero nulla le amiche, ma anche quando lo capirà, di tenersele strette perché non lo avevano fatto di proposito ma solo perché donne, quindi rancorose con il mondo. Di non farsi frenare di quello che provava per me o per come stavo, che avrei superato anche questa perché sono forte, che ho accettato di avere questo dolore quando mi sono fidanzato e innamorato, ma che comunque ne era valsa la pena, perché il rapporto era stato fantastico, fantastico in tutto, nella crescita reciproca, nel sesso, nei sentimenti, nella fiducia e via dicendo.

Le dico di godersi il momento, che la colpa per me non è del rapporto col padre, ma è proprio della monogamia, che non esiste (nel rapporto le avevo parlato di quanto sia innaturale, e l'avevo messa in guardia sul fatto che prima o poi sarebbe successo qualcosa) le dico che so che non mi ha mai tradito, la ringrazio per il rapporto che mi ha dato, la fiducia, il rispetto, e tutto il resto, sempre.

Che a me sta situazione stava bene, perché la amo, e perché ho sempre visto l'amore come libertà, quindi se non stava bene con me allora era giusto che aveva fatto di tutto per lasciarci e che per questo la amavo ancora di più, perché sarebbe stato peggio continuare e fingere. Le dico che non la odio, perché l'amore non si combatte con l'odio, le dico che un domani ci risentiremo e ci racconteremo le nostre nuove vite, che non dobbiamo lasciarci come due estranei, e che vorrei farle 1000 raccomandazioni, perché come ben sa nel nostro rapporto non ero solo il suo ragazzo, ma una persona che si era fatta carico del suo bene, ma che capisco che non vuole più che me ne occupi.

La saluto dicendole sempre di ricercare la felicità e l'amore e dicendole che l'amavo.


Cioè capitemi, io in quel momento ero morente e sanguinante, come non mai, ma le ho detto quelle cose, sia per mettere in chiaro le cose, sia perché volevo che quel messaggio le lasciasse una visione della persona che aveva conosciuto e amato e non quella degli ultimi giorni, e che magari in futuro le farà capire lo sbaglio.

Successivamente saprò che questo messaggio l'ha fatta crollare e piangere (saputo dalla zia).


Lei a questo messaggio finalmente risponde, mi dice che sbaglio a pensare che tutto è nato perché sente qualcuno, che magari può farmelo accettare meglio ma che la cosa non è questa, che molto probabilmente proprio perché il nostro rapporto andava oltre quando mi ha sentito diverso (secondo me duro) e lontano le è crollato tutto, giura che non se l'aspettava e aver dovuto pensare da sola a se stessa ed al suo benessere ha fatto scattare qualcosa, che sicuramente dovrà lavorarci per superare i demoni del padre, ma che ancora non è pronta.

Mi conferma che la parte successiva è verissima, che sono la persona più importante della sua vita, che le ho dato piu di quanto potesse sperare, soprattutto da un rapporto a distanza, che sono una persona bellissima, che per lei sono sempre stato l'unico, e quindi non è successo x colpa di qualcuno, che avendo la crisi dell'abbandono mandare questo tipo di messaggi la uccide, che mi augura il meglio, che le mancherò veramente.


io a questo punto rimango sbalordito, cioè mi accusa di averla abbandonata, di non aver pensato al suo benessere, continuo a dirle che non è vero, che lei semplicemente si è dimenticata chi eravamo, e che adesso si rifiutava di amare, ma che capisco che per la prima volta in vita mia non posso aiutarla, la ringrazio per tutte le belle parole, per quello che mi ha dimostrato e per tutto, e che la ricorderò sempre cosí


lei mi risponde che lo stesso valeva per lei, e che per dimenticarsi di me dovrà essere drastica, cancellando foto, eliminandomi da facebook e via dicendo


io da quel giorno ho smesso di farmi sentire, era il 30, ma già da quando non rispondeva più il dolore era aumentato, mi vergogno a dirlo ma sono crollato in un modo epocale, pianti che neanche da bambino, dolori che manco un'incidente, mancanza di sonno, perdita di peso, e tutto il compendio immaginabile.


queste sere ho continuato a sentire la zia, e ieri mi ha detto che l'ha sentita serena e convinta della scelta, che sta bene così. Per la zia si è solo stancata e il padre non c'entra nulla, ma lei non sa i maltrattamenti psicologici che le faceva il padre da bambina.

Mi consiglia di vederla, da quanto ha capito lei non vorrebbe, ma dice che servirebbe a me, perché vedrei la realtà della fine e della sua convinzione, perché se io penso che lei vedendomi possa capire di amarmi, e la cosa non accade, allora me ne farò una ragione.


A questo punto sono dubbioso su tutto, non capisco se la colpa è mia, se ha conosciuto qualcuno, se le amiche hanno influito, se mi ama ma per testardaggine si rifiuta di amare, se è confusa sul nostro amore e se vedendomi può cambiare idea, non so che fare, lei ancora non mi ha eliminato da nulla, ma so che lo farà, me l'ha sempre detto che lo avrebbe fatto, è testarda e se dice una cosa la fa, anche andando contro se stessa

Non so se salire, se salire adesso oppure tra un paio di settimane, ma se aspetto troppo e lei conosce qualcuno? se salgo adesso e lei ha ancora rifiuto per me visto il mio accanirsi ?


il freeze credo serva a ben poco in una storia a distanza, e con le amiche che la portano sempre in giro a divertirsi, so solo che sto come un cane e che la amo, vorrei recuperare il rapporto ma non voglio che torni con me solo perché sa che sto male, oppure perché mi vede, io non ho voglia di fare nulla, ho dovuto lasciare anche la preparazione di un esame, mi sento apatico, per ora l'obbiettivo è riuscire a dormire e mangiare, stanotte sono riuscito a dormire per 3 ore e mezza, oggi proverò a mangiare più di mezzo piatto di pasta, spero anche di alzarmi dal letto, ormai sto vivendo sti giorni guardando film, mi sento diverso, io non sono così, devo solo metabolizzare la cosa, ma non ho brutti ricordi o errori suoi a cui attaccarmi, e lo stesso sarà per lei.


spero di cominciare la prossima volta con una donna che voglia fare scambismo, sono sempre più convinto che è l'unico modo sano per far crescere e mantenere un rapporto ed un sentimento con una persona

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nessuno che sa aiutarmi ?

sono davvero alla frutta, non pensavo di potermi sentire così male, mi viene da vomitare, non riesco a chiudere occhio, eppure non è la prima volta che soffro, non so cosa fare cazzo

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Sungroove

Buk, purtroppo non c'è molto da dire riguardo alla tua storia. È un copione che si presenta e ripresenterá nella vita di tutti gli uomini.

Non c'è nessuna soluzione e non c'è nessuna colla magica che potrá aggiustare i cocci della tua storia. Puoi solamente raccoglierne i pezzi con scopa e paletta e buttarli via.

Ti servirá tempo e dedizione a te stesso.

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ti ringrazio di aver letto tutto, davvero grazie, è stato importante, purtroppo non ho brutti ricordi a cui attaccarmi, non è mai stata il tipo di persona ascrivibile alle incertezze femminili, la cosa assurda è come tutto può cambiare in una settimana, cioè che ci siano cali in una coppia è normale, ma se ne discute e si affrontano, e comunque sono cose che durano più di una settimana, anche a me è successo in passato in altri rapporti, succedeva che mi annoiavo e piano piano svaniva tutto, ma ci stavo mesi per capirlo e cercavo di affrontarlo

forse il rapporto conflittuale con il padre ha influito ed io non riesco a farmene una ragione perché valuto con riferimenti che non sono adatti alla sua situazione mentale, ma la mancanza di voler affrontare la cosa, dimenticare quello che eravamo, il suo essere serena è una cosa che mi distrugge, in una settimana ho visto una persona diversa da quella che conoscevo io e da quella che mi aveva sempre descritto essere se stessa, poco prima litigava anche con la madre (suo grandissimo riferimento) perché anche lei le diceva che stava cambiando, e che le amicizie la stavano rendendo diversa

io sento proprio il cuore spaccato, si pensa sempre che andando avanti e avendo più esperienza sia più facile accettare e affrontare il dolore, ma a questo giro di giostra io ci sto rimettendo la salute, il fisico ha reagito malissimo, troppo, la mente non si è mai fatta troppi sogni, ripeto leggendo il forum ero a conoscenza che non esiste il grande amore, l'ho sempre saputo, non ci ho mai creduto, me lo ripetevo ogni giorno, cercavo di tenere il timone, ma lei non ha fatto altro giorno dopo giorno, per quasi 3 anni di dimostrarmi il contrario, dava il massimo in tutto, amore, rispetto, sesso, sentimenti e tutto quello immaginabile, per me è stato uno shock rendermene conto, mi rendevo conto che era tutto diverso dalla realtà del mondo, per la prima volta in vita mia ho pensato di farmi una mia famiglia, cosa assurda per me ed il mio modo di pensare, nessuno mi crederebbe se lo dicessi, neanche lei mi crederebbe nonostante le abbia dato tutto il mio amore, e proprio per questo non l'ho mai detto a nessuno, dietro un piccolo angolo del mio cuore, l'idea era nata e adesso sento che proprio quell'idea mi sta spaccando, sento il cuore proprio fisicamente spaccato e dolorante, mai successa una cosa del genere, mai provate certe cose

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megres84

Nonostante l'esperienza purtroppo questo è quello che succede quando si cominciano a prendere le cose troppo sul serio, quando cominci a crederci veramente.

Ora non puoi fare niente, devi solo lasciar correre il tempo e freezare come se non ci fosse un domani. Dimenticarla.

Purtroppo amore e sofferenza sono due facce della stessa medaglia.

Il punto è che o ti vivi una cosa a metà mantenendo consapevolmente un investimento emotivo medio-basso, o accetti il rischio che, facendoti totalizzare dal sentimento, puoi stare da cani dopo.

Come ti sta capitando.

L'importante è far sempre si che la donna investa molto più di te nel rapporto. Loro sono predisposte a fare questo.

Se capita a te (uomo), sono cazzi amarissimi.

L'importante è non ricaderci in futuro o, quantomeno, caderci consapevolmente. Magari a 50/60 anni per cercare di trascorrere una serena vecchiaia.

p.s. ti parla uno in freeze da 8 mesi e che è ancora in one-itis, che ha perso/perde parecchio sonno.

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Me lo ripetevo ogni giorno che poteva finire da un momento all'altro, lo sapevo che tutto poteva precipitare, che le storie d'amore eterne non esistono, che prima o poi tutto finisce, sono sempre stato con i piedi per terra, se mi sentivo di darle 100 le davo 90 sempre, senza mai cedere, anche lei all'inizio per paura di soffrire, ma conoscendomi ha capito che poteva darmi tutto, ha investito sempre più di me, leggermente, ma di più.

Pensavo che la cosa mi avrebbe aiutato in questa situazione ma in realtà non serve... avrei preferito che mi tradisse cosi da avere qualcosa per odiarla e dare un senso a tutto

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so che inizialmente lei dimagriva, ha perso svariati kg e non dormiva, stava male quanto me insomma, adesso "dice" alla zia di essere serena e che vuole uscire con le amiche, ma non so se le dice così perché sa che io la conosco o per nascondere tutto, vorrei andare a vederla di persona, penso che capirei se mi ama ancora o meno, certo sarebbe un gran colpo per me, ma me ne farei una ragione, capirei...

allo stesso tempo non so se vedendomi mi rifiuterebbe ancora di più, non vorrei che veda la mia presenza come la conferma che penso solo a me stesso invece che a lei e alla sua serenità

la realtà è che spero sempre che mi chiama e si renda conto, ma so che è testarda e non avendo mai affrontato il trauma del padre, non affronterebbe questo, rifiutandosi di amare e preferendo star male

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Uccidi la speranza e sparisci...lei ha fatto una decisione...giusta o sbagliata che sia tu la devi accettare. Ci sono passato molte volte...l'unica cosa da fare è non fare niente. Non parlare con nessuno della sua famiglia/amiche/amici tanto la maggior parte delle volte fanno il doppio gioco.

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sarà una cosa che mi perseguiterà sempre sapere che se forse andavo da lei la cosa si risolveva, o che almeno vedendo che non mi ama comincio a farmene una ragione

non so se spero mi sento meglio, il magone ed il senso di oppressione va via, sono sempre stato una persona romantica anche se lo nascondevo, ho 1000 dubbi e non so che fare, conoscendo cosa eravamo spero sempre in suo ritorno

Modificato da Buk
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megres84

Non andare, non fare niente.

Non sei lucido, se andassi sarebbe solo un macello delle tue carni.

Un suo rifiuto ti ridurebbe in miliardi di pezzi e staresti ancora peggio di come stai ora.

Questo è il momento più difficile, sarà sempre un'altalena di momenti positivi e momenti neri.

Resisti, stringi i denti e pian piano rinascerai.

In bocca al lupo.

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