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Profonda crisi voglia di mollare tutto.


wolfavb

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wolfavb

Ci sto pensando perche non ho piu la forza e non so se il gioco vale la candela.

Prova a metterti nei miei panni.

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gelsomino

Ci sto pensando perche non ho piu la forza e non so se il gioco vale la candela.

Prova a metterti nei miei panni.

mi ci sono gia messo... sono andato anche un po' piu' in la....qualche anno ...circa 20 B-) ... e farai un lavoro del cazzo...se lo farai ...se sarai sopravvissuto ai tuoi

demoni....e penserai che le cose possono essere facili o difficili..possim ao vivere per gli altri...possiamo anche vivere le emozioni di altri

possiamo fare mille calcoli ...prendiamo una strada e ci ritroviamo da un'altra parte... e "rimodelliamo" tutto il nostro cammino sulla strada

che stiamo percorrendo ora e ci perdiamo completamente.. e dimentichiamo da dove siamo partiti...chi eravamo...chi volevamo diventare!

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PURPLE BLACK

Si nelle famiglie povere si tende a spingere in quella direzione, in condizioni di scarse disponibilità bisogna tentare di contribuire perché se i fondi non ci sono c'è poco da fare. Non avrei dovuto iniziare infatti è stata una follia pagata a carissimo prezzo.

La laurea triennale alla mia età è inutile forse perché ci sono tantissimi ragazzi molto più giovani e freschi di me, tuttavia non è che la magistrale dia certezze probabilmente non potrò spendere ne una ne l'altra.

Si tratta di guardare pro e contro e della fattibilità.

Ma porca la zozzina....29 anni 4 esami famiglia "povera" e chiedi a noi se li devi fare?? CERTO CHE LI DEVI FARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per te e per i tuoi che ti hanno sostenuto. vuoi veramente "buttare via" tutto questo tempo e denaro? Vuoi di nuovo "pentirti" di non aver concluso qualcosa?

Ora invece di stare qui a leggere,

1) se hai una ragazza va da lei e .... scopala

2) se non hai la ragazza trovatene una e .... scopala

3) ora stai decisamente meglio e puoi metterti a studiare per finire questi 4 cavoli di esami!!!!!!!!!!!!!!!!!

Modificato da PURPLE BLACK
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webpe

se sei arrivato fin là dubito che tu non riesca a superare questi 4 maledetti esami......

bene o male con un pezzo di carta in più ai qualche possibilità in più di trovare un lavoro rispetto a non averlo....

non dare questi 4 esami significa buttare 10 anni della tua vita e tutti i sacrifici che ci stanno dietro

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La vita non si fa coi se e coi ma. Credo fermamente che una volta scelto un percorso per la propria vita, tornare indietro con la mente a pensare se un'altra determinata scelta non sarebbe stata meglio per noi non ha molto senso, perchè per come si è fatti si è portati naturalmente a scegliere la direzione che sia a noi più congeniale fin dal primo momento. Quando sento frasi situazionali come "Tu cosa avresti scelto al mio posto?/ La persona x non avrebbe mai scelto questo/ ecc." mi perplimo perché di base non ha senso crearsi dei rimorsi per scelte che QUALCUN ALTRO avrebbe fatto al posto nostro.

Credo di sapere cosa stai passando wolfavb. Forse non ho vissuto il periodo con la medesima intensità emotiva che leggo tra le righe in questi tuoi post, ma conosco la difficoltà nell'intraprendere e tentare di finire un percorso in cui non ci si è infilati per propria volontà, ma più per volere di terzi, e so che non c'è differenza alcuna in questo caso tra il primo e l'ultimo esame.

Io a differenza tua non sono nemmeno laureato. Vengo da una famiglia di laureati, e dio solo sa se ci ho provato. Non sai quanti soldi ci ho buttato. Quanti sforzi e quanto lavoro mi ci sono voluti per liberarmi di tutto il masochismo mentale cui mi sottoponevo. Poco dopo aver finito scuola, ho iniziato a lavorare e ho provato di tasca mia a portare avanti gli studi in parallelo, fallendo miseramente. Questo perchè mi sottoponevo a una scelta che di base non era la mia, ma una volontà dei miei traslata su di me. Nonostante non me l'abbiano mai fatto pesare, era un obbligo che ho sentito gravare su di me per anni, fino a quando poi, per non prendere ulteriormente in giro me, i miei e il mio portafogli, ho scelto di smettere definitivamente e continuare a lavorare.

Detto questo: mi chiedo mai se al giorno d'oggi non guadagnerei meglio se avessi sbattuto di più la testa sui libri?

Lo strascico che mi porto dietro c'è, e lo avverto ogni volta che amici o conoscenti mi dicono che hanno fatto un esame, hanno finito una sessione o si stanno per laureare. Sono naturalmente contento per loro, beninteso, ma una parte di me si sente sempre un po' in colpa al giorno d'oggi quando sente queste cose.

Sono pentito? No. No perchè è stata forse la prima scelta importante che ho preso per conto mio sulla mia vita. Giusta o sbagliata non importa, l'unico che ci farà i conti sarò io quando sarà il momento, perchè solo io so cosa è meglio per me e con le responsabilità delle mie azioni devo e dovrò farci i conti soltanto io. Sicuramente meglio che rimanere parcheggiati in un angolo di biblioteca a prendere in giro se stessi e le persone che ci vogliono bene. Credo che diventare adulti sia anche questo.

I rimpianti hanno senso se la propria vita è stata condizionata da scelte effettuate da altri per noi, ma quando siamo noi stessi a scegliere non ha senso interrogarsi sul giusto o sbagliato.

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Leopold

Ciao Wolfavb,

io vado leggermente controcorrente e credo che mollare gli studi potrebbe essere la scelta migliore. O meglio, io farei il possibile per prepararmi a trovare un lavoro, e se ti avanza tempo proverei anche a studiare.

Ho tanti esempi di amici che avevano fatto la triennale "così-così" e hanno deciso di trovarsi subito un lavoro e adesso se la passano bene. Certo con la triennale ormai non puoi puntare a posizioni "fighe" sulla carta dalle quali verrai escluso a priori, ma ci sono altre professioni per cui una magistrale non è condizione necessaria.

Tutti ti dicono che 4 esami sono pochi, ma in realtà spesso una magistrale ne ha tipo 8-10 di esami, quindi sono circa un 50% e poi c'è la tesi che prende almeno altri 6 mesi. In sostanza della magistrale ti manca non poco, al riguardo provi sensazioni molto negative e secondo me potrebbe dilungarsi infinito.

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domy

Mio padre si laureò in Chimica e Farmacia nel 1947,quando l'Italia era pronta ad uscire dal baratro ed al boom. Poteva diventare ricco,invece per carattere e per la mamma che lo ha sempre frenato,ha fatto l'impiegato per tutta la vita.Non ha avuto il carattere del vincente.Mio fratello si laureò in Farmacia nel 1983 e pur essendo sua moglie titolare di una farmacia non ha mai voluto " dipendere", ha scelto di fare l'informatore medico,ed avendo il carattere giusto è stato conteso da diverse industrie. Adesso si è rotto i coglioni di essere sempre con il culo su una macchina ha mollato ed ha aperto una parafarmacia. È tutta questione di carattere e di palle. E di fortuna.

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