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Avere sempre un frame alto


Cheva87

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avete per caso qualche testo da consigliarmi ?

Come trattare gli altri e farseli amici scritto da Dale carnegie e pensa che l'ha scritto prima degli anni 50 ed ancora è molto attuale.

Lo trovi su IBS a qualche Euro. I migliori soldi che tu abbia mai speso.

Se vuoi di Carnegie ci sono altri testi se poi ne avrai bisogno te lo dico.

Nota bene una cosa però.

Con questa lettura non imparerai a conquistare donne, ma come ci si dovrebbe comportare quando siamo con gli altri.

Nel testo troverai la parte in cui mi riferivo io stesso, buona lettura.

Modificato da Akak
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GiacBar

Ora ho capito cosa volevi dire.

ho detto: convinciti di avere un frame alto ed avrai un frame alto.

Appunto, e qui sbagli: a parte il fatto che il frame denota più la struttura mentale che lo stato d'animo, non si può mantenere a lungo uno stato mentale ottimale senza feedback, fine della storia.

Puoi autoconvincerti quanto vuoi, ma senza esperienze vissute, senza pratica, il castello prima o poi crolla.

L'autostima non la si crea mai su autoconvinzioni costruite sul nulla; non funziona così.

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Appunto, e qui sbagli: a parte il fatto che il frame denota più la struttura mentale che lo stato d'animo, non si può mantenere a lungo uno stato mentale ottimale senza feedback, fine della storia.

Non so se hai capito quello che volevo dire, ma credo di essermi spiegato male:

Non saprei dire se c'è una differenza sostanziale tra i 2 concetti (frame e stato mentale), anche se così fosse è senza dubbio che il primo ha bisogno del secondo.

E' ovvio che se lo consideri come singolo elemento attraverso cui ottenere un risultato, non è sufficiente.

Come una persona che si convince di essere un avvocato, va in tribunale per esercitare la professione, il risultato ottenuto è quello di essere deriso perchè non è un avvocato.

Attenzione però(il mio concetto chiave): Se la persona si convince che può diventare un avvocato o un medico, con il programma idoneo ed il giusto stato mentale, chi lo fermerà?

Perchè?

Perchè se hai la predisposizione mentale positiva con cui credi di poter riuscire di raggiungere il risultato, i feedback soprattutto i negativi automaticamente ti daranno le giuste indicazioni per arrivare al successo. Diventa quasi impossibile non arrivarci

L'autostima non la si crea mai su autoconvinzioni costruite sul nulla; non funziona così.

Cosa intendi per autostima?

Se intendi una valutazione positiva delle proprie capacità, va capito su quali capacità fai riferimento se sono quelle che debbono essere ottenute come obiettivo(quindi qualcosa da raggiungere come la capacità di leggere di 550 pg. un libro in 3 minuti) non ho mai avuto niente da obbiettare sin dall'inizio, perchè devi lavorarci con il giusto atteggiamento positivo.

Modificato da Akak
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GiacBar

Attenzione però(il mio concetto chiave): Se la persona si convince che può diventare un avvocato o un medico, con il programma idoneo ed il giusto stato mentale, chi lo fermerà?

Perchè?

Perchè se hai la predisposizione mentale positiva con cui credi di poter riuscire di raggiungere il risultato, i feedback soprattutto i negativi automaticamente ti daranno le giuste indicazioni per arrivare al successo. Diventa quasi impossibile non arrivarci

Sì, ma questo è ovvio: grazie tante che se si ha una mentalità volta all'insuccesso, non si va da nessuna parte.

Il discorso è che, autoconvincersi di poter diventare seduttore non è sufficiente per mantenere uno stato mentale positivo perennemente.

Ci vogliono feedback, ci vogliono fatti: la sola convinzione non basta, nemmeno per essere sempre propositivi.

La mente umana non è un processore a comando: in molti si illudono di questo, ma la questione è molto più complessa.

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Sì, ma questo è ovvio: grazie tante che se si ha una mentalità volta all'insuccesso, non si va da nessuna parte.

Il discorso è che, autoconvincersi di poter diventare seduttore non è sufficiente per mantenere uno stato mentale positivo perennemente.

Ci vogliono feedback, ci vogliono fatti: la sola convinzione non basta, nemmeno per essere sempre propositivi.

La mente umana non è un processore a comando: in molti si illudono di questo, ma la questione è molto più complessa.

No. non è ovvio e per me probabilmente non è stato compreso bene quello che voglio dire.

Se vuoi essere un certo soggetto(avvocato, medico, giornalista di successo, etc.etc.), non basta convincerti di questo per riuscire, perchè sono necessari:

1)Un obiettivo

2)La voglia di raggiungerlo

L'atteggiamento positivo "perenne" serve?

Per me chi vuole riuscire deve avere questo atteggiamento positivo perenne per avere la determinazione necessaria per continuare a lottarre ed a migliorarsi.

Avere il frame alto per me è possibile se entri nell'ottica che quando ricevi un rifiuto, quello non è un fatto negativo di cui rattristarsene, ma un passo verso il successo perchè ti insegna che l'atto che hai espletato ha poca probabilità di darti il successo; ricevendo questo con gratitudine e mente aperta, sapendo che così la meta sarà sempre più vicina.

P.s.

E' sottointeso che io mi riferisca sempre a questioni che rientrano nell'ambito legale, non sto consigliando a nessuno di violare la legge.

Modificato da Akak
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TheItalianBull

La motivazione è la premessa, ma è l'esperienza che costruisce l'inner-game.

La prima, senza la seconda, è aria fritta.

Senza la prima la seconda non la fai, come ne usciamo?

Io capico quello che vuoi dire ma allora non esiste via d'uscita secondo te...l'autoconvincimento non è convinzione di essere il migliore è dire "io devo riuscire a diventare il migliore"...il mondo del "motivazionale" è secondo me il più grande aiuto per le persone che versano in difficoltà...li aiut a fare il primo passo e a prenere consapevolezza di poterne fare tanti altri...

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karien

Senza offesa ma state sprecando tante chiacchiere per nulla. E' ovvio che per iniziare un qualcosa di nuovo, anche riverniciare l'auto (e non si sa proprio come fare), serva un frame alto, ossia sentire quasi una smania che ti permetta di sopportare 5 ore di dolori alla schiena, non a caso un proverbio dice "chi ben inizia è a metà dell'opera".

E questo concetto vale più di ogni altro campo nel Sarging: come puoi pretendere di intrattenere delle persone se ti senti inadeguato, una sera? E se non ho alcuna esperienza (o feedback) non avrò ma un punto di inizio? E' un po' un paradosso secondo quanto abbiamo studiato, non credete?

Poi, quando hai esperienza, puoi anche fare le stesse cose anche se ti senti giù, perché hai tutto un bagaglio di esperienze e feedback e tutto ti risulta più automatico.

Modificato da karien
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GiacBar

No. non è ovvio e per me probabilmente non è stato compreso bene quello che voglio dire.

Se vuoi essere un certo soggetto(avvocato, medico, giornalista di successo, etc.etc.), non basta convincerti di questo per riuscire, perchè sono necessari:

1)Un obiettivo

2)La voglia di raggiungerlo

L'atteggiamento positivo "perenne" serve?

Per me chi vuole riuscire deve avere questo atteggiamento positivo perenne per avere la determinazione necessaria per continuare a lottarre ed a migliorarsi.

Avere il frame alto per me è possibile se entri nell'ottica che quando ricevi un rifiuto, quello non è un fatto negativo di cui rattristarsene, ma un passo verso il successo perchè ti insegna che l'atto che hai espletato ha poca probabilità di darti il successo; ricevendo questo con gratitudine e mente aperta, sapendo che così la meta sarà sempre più vicina.

P.s.

E' sottointeso che io mi riferisca sempre a questioni che rientrano nell'ambito legale, non sto consigliando a nessuno di violare la legge.

Tu continui a fare un discorso teorico-motivazionale, ma dimentichi i fatto reali: per raggiungere traguardi ambiziosi, occorre una grande forza di volontà, una mentalità propositiva, è ovvio; ma pensare di mantenere ''perennemente'' uno stato d'animo positivo è semplicemente DISUMANO.

Tutti hanno momenti di sconforto qualche volta, è normale.

Ma continuo a ripeterti che il solo autoconvincimento NON BASTA; ci vuole di più.

Razionalmente, chiunque è in grado di comprendere che il rifiuto è formativo, ma tu trascuri il fatto che non tutto dipende da ciò che si deduce dalla logica; esiste anche un aspetto emozionale da considerare, che è tutt'altro che irrilevante.

Soprattutto nel momento in cui si devono eliminare tutte quelle convinzioni sbagliate inculcate negli anni e ''riprogrammare'' il proprio cervello secondo un modello nuovo che, non può essere costruito e sostenuto dalla sola autoconvinzione, ma prima di tutto e soprattutto da FEEDBACK, per non correre il rischio di ritornare alle vecchie strutture mentali, una volta che il castello di convinzioni edificate sul nulla crolli da solo alle prime difficoltà.

Senza la prima la seconda non la fai, come ne usciamo?

Io capico quello che vuoi dire ma allora non esiste via d'uscita secondo te...l'autoconvincimento non è convinzione di essere il migliore è dire "io devo riuscire a diventare il migliore"...il mondo del "motivazionale" è secondo me il più grande aiuto per le persone che versano in difficoltà...li aiut a fare il primo passo e a prenere consapevolezza di poterne fare tanti altri...

Senza feedback, l'autoconvinzione è aria fritta; senza autoconvinzione, non si ottengono feedback.

Su questo non c'è dubbio.

Come risolvere il dilemma?

Nessun dilemma: è proprio per questo che occorre agire su ENTRAMBI I FRONTI.

La motivazione è fondamentale, ma non è sufficiente a sostenere prennemente uno stato mentale positivo; sostenere il contrario, è una pura utopia.

Senza contare che il ''frame'' denota più la struttura mentale che lo stato emotivo in sè.

La consapevolezza che il rifiuto è positivo, così come i feedback negativi in generale, NON può nascere da un discorso solamente motivazionale, perchè le resistenze che si oppongono al cambiamento NON SONO LOGICHE.

OCCORRONO ESPERIENZE CONCRETE PER FORMARE IL FRAME.

La fallacia del vostro discorso sta proprio nel fatto che usate la logica con la pretesa di vincere le resistenze, che logiche non sono.

Modificato da GiacBar
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Parlo brevemente per esperienza personale, premettendo che sono stati avvenimenti ovviamente soggettivi, anche non relativi al sarge.

Secondo me, una persona motivata e che riesce a non farsi travolgere dai propri sentimenti può arrivare a fare qualsiasi cosa voglia.

Certo è che però, nella realtà, mi è sembrato di vedere che sono indispensabili entrambe le cose: autoconvinzione-PNL e feedback.

Banalmente, il feedback non può esistere senza l'autoconvinzione per raggiungere un obiettivo (può in realtà esistere, ma sarebbe comunque un feedback casuale non motivante).

L'autoconvinzione specialmente è utile per compiere i primi passettini, ma alla lunga ha bisogno di feedback per rimanere sensata (se mi autoconvinco che posso volare sbattendo le braccia forte forte, non avrò mai un feedback positivo).

Premesso ciò, secondo me NON è possibile avere sempre un umore alto, ma si può ricorrere ad azioni/pensieri/persone che aiutano, volta dopo volta, a farlo tendere in alto sempre più velocemente.

Se non fosse così, vorrebbe dire che ogni persona lasciata, rimarrebbe a piangere in eterno.

Modificato da King84
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Tu continui a fare un discorso teorico-motivazionale, ma dimentichi i fatto reali: per raggiungere traguardi ambiziosi, occorre una grande forza di volontà, una mentalità propositiva, è ovvio; ma pensare di mantenere ''perennemente'' uno stato d'animo positivo è semplicemente DISUMANO.

1° non urlare.

2° Non è disumano, è volere.

Può accadere che ci si senta giù? Certo ma è possibile far risalire su il proprio stato d'animo ed anche velocemente.

Tutti hanno momenti di sconforto qualche volta, è normale.

Ma continuo a ripeterti che il solo autoconvincimento NON BASTA; ci vuole di più.

Razionalmente, chiunque è in grado di comprendere che il rifiuto è formativo, ma tu trascuri il fatto che non tutto dipende da ciò che si deduce dalla logica; esiste anche un aspetto emozionale da considerare, che è tutt'altro che irrilevante.

Soprattutto nel momento in cui si devono eliminare tutte quelle convinzioni sbagliate inculcate negli anni e ''riprogrammare'' il proprio cervello secondo un modello nuovo che, non può essere costruito e sostenuto dalla sola autoconvinzione, ma prima di tutto e soprattutto da FEEDBACK, per non correre il rischio di ritornare alle vecchie strutture mentali, una volta che il castello di convinzioni edificate sul nulla crolli da solo alle prime difficoltà.

Senza feedback, l'autoconvinzione è aria fritta; senza autoconvinzione, non si ottengono feedback.

Su questo non c'è dubbio.

Come risolvere il dilemma?

Nessun dilemma: è proprio per questo che occorre agire su ENTRAMBI I FRONTI.

La motivazione è fondamentale, ma non è sufficiente a sostenere prennemente uno stato mentale positivo; sostenere il contrario, è una pura utopia.

Senza contare che il ''frame'' denota più la struttura mentale che lo stato emotivo in sè.

La consapevolezza che il rifiuto è positivo, così come i feedback negativi in generale, NON può nascere da un discorso solamente motivazionale, perchè le resistenze che si oppongono al cambiamento NON SONO LOGICHE.

OCCORRONO ESPERIENZE CONCRETE PER FORMARE IL FRAME.

La fallacia del vostro discorso sta proprio nel fatto che usate la logica con la pretesa di vincere le resistenze, che logiche non sono.

Ora tiri fuori pure la non logicità.

Ascolta la mia idea l'ho già spiegato, se non sei d'accordo va benissimo.

Io non sono d'accordo con te, perchè da quello che comprendo, sembra che uno debba soffrire nel costruire il proprio Game.

Per me il Game deve essere divertente, deve essere qualcosa che mi fa stare bene (se soffrissi a fare del pick-up non lo farei nemmeno)

Tutti gli errori che commetto sono una lezione importantissima perchè porta il mio divertimento a diventare ancora maggiore, ed accolgo questo con serenità e con maggiore motivazione; motivazione personale che si alimenta grazie agli errori.

E' possibile che senta un rifiuto emozionalmente? Certo, ma basta poco per ritornare ancora più convinti(Maggiore conoscenza, minore probabilità di errore).

Ma questo non solo nel pick-up, anche nella mia vita professionale, nei miei hobby, nello sport etc.etc.

Voglio dire una cosa prima di concludere.

Per me il pick-up non è una missione di vita, una cosa che se non faccio muoio oppure divento triste.

Come ho già spiegato è divertimento, la sera quando esco sono felice perchè incontrerò nuove persone, che indipendentemente dal mio successo dal pick-up arricchiranno la mia vita con nuove idee, risate, espressione del mio io. Le femmine che conosco non sono solo hb8 o hb10, sono persone con le quali posso avere anche una collaborazione professionale, inviti per feste private, amicizie(si pure quelle)etc.etc.

Modificato da Akak
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