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Iniziare a diventare PUA


Reserpino

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Reserpino

Grazie, GiorgioCatania e The Burner, per le risposte.

Devo dirti, Giorgio, che credo che il mio problema psicologico, se così si può definire, sia qualcosa che è stato sviscerato da tutti.

Sviscerato non perchè sia grave, ma perché, essendo io un egocentrico, riempio la testa di chiacchiere alla gente.

E, in seguito, ti dicevo, a valutazioni fatte dallo psichiatra (il quale conosce bene la mia famiglia, in quanto amico di mio padre), valutazioni fatte da mio padre, mia madre, mio fratello, i miei amici, e tanti altri... oramai inizio a conoscermi a memoria:

sono uno che pretende risultati senza fare niente, ecco tutto. Un egocentrico che non sa uscire dalla sua zona di comfort. E siccome quando stai in città con qualche amico e sei solo tu a conoscere il mondo PUA, nessuno ti forza a vincere anche solo una piccola barriera, è facile che uno si rilassi e passi un anno senza combinare nulla.

Vi ripeto, io d' estate approccio, ma in città ho un blocco: temo che gli approcci in città non portino a nulla. E finché 'sta credenza non viene smentita, le cose continueranno ad essere identiche. Dovrei uscire con qualche altro PUA, oppure avere il mio primo successo. Ma, al momento, vi ripeto, mi rilasso. Dico: "domani approccio." Poi, subito dopo: "Vabbé, dai, devo prima chiarirmi quella dinamica, non c'è fretta". Poi, ancora: "Ma i PUA esistono o sono solo un' invenzione?"

Un ragazzo che continua ad avere dubbi sull' esistenza dei PUA, non ha il sostegno alle spalle che lo induce ad approcciare.

Per il resto, godo di supporti. Ho parlato del game a mio padre, mia madre. Sanno che studio seduzione. Mi appoggiano, ma, non avendo loro mai visto dei PUA, dicono: "Tu prova, ma io ritengo sia difficile conquistare per strada una perfetta estranea" (che poi è la frase che mi sento ripetere da amici, fratelli... quindi sono solo, è questo il problema. Solo con il mio credo PUA. Tanto solo da credere quasi che i pick up artists siano una invenzione mediatica).

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Rarox

Allora, quando tu vedi un Adam Lyons che approccia con una scusa banalissima e, di contro, le donne italiane smaliziate, che non abboccano facilmente neppure di fronte a scuse intelligentissime, ti chiedi:

ma non è che 'ste cose funzionano solo lontano dall' Italia, che negli USA è tutto diverso, etc.? Non è che il mondo dei PUA è tutta una montatura, che in realtà i grandi seduttori non esistono, che i pick up artists sono solo degli "scavezzacollo" da strapazzi, che si lanciano prendendo pali a go go e conquistando solo 1 ragazza su 100 per la legge dei grandi numeri?

Pensi che un PUA non prenda pali? rolleyez.gif Semplicemente ne prende molti di meno rispetto alla media maschile. E questo perchè durante il corso della sua vita il pua è in continua evoluzione, non è una persona statica, ma dinamica con il sesso femminile. Partirai all'inizio con 98 pali su 100. Magari un giorno ne arriverai a 50 su 100. E ancora più in là a 20 su 100. Piacere a tutte è praticamente impossibile, ci sono troppe varianti in gioco quando si seduce una donna, ma ciò, bada bene a non farla diventare una scusante dei tuoi errori con le donne.

Per quanto riguarda il discorso "funziona solo negli USA", ti dirò che si è vero le cose cambiano, la mentalità delle donne è diversa, ma non ti credere chissà quanto. Ricorda che sono sempre donne. E' solo che le italiane hanno una barriera più alzata verso gli sconosciuti, tutto qui, una volta abbassata la barriera il gioco è identico alle straniere. ;)

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notime

Reserpino mi sono trovato molto in quello che hai scritto...

Anch'io come te mi vedo bello , mi piace come mi vesto, il mio comportamento, il mio carattere. Sono un ragazzo molto egocentrico, con una forte personalità, piaccio a molte mie amiche, ricevo molti complimenti sia per il fattore estetico sia caratteriale ma resta il fatto che quando esco non approccio!

Oh rega non mi sento sotto pressione a parlare con le ragazze, ne con gente sconosciuta, se qualcuna mi apre sono capace di tutto ma non riesco ad approcciare.

Il fatto stesso di andare da una sconosciuta e aprirla mi da fastidio...

Mi da fastidio nel senso che trovo ridicola ogni scusa per farlo.

Molte routine per aprire le trovo scontate e poco affidabili, se non cè un vero motivo per parlare e approcciare una ragazza vicino a me io non gli riesco a dire:

eih che fai qui? piacere come ti chiami?

Le trovo frasi banalissime.

Sarà anche che quando esco con i miei amici non trovo il tempo di sargiare però boh.

Anch'io rimando gli approcci al giorno dopo.

Sarà forse che non sono insoddisfatto della mia vita con l'altro sesso a tal punto di eliminare questi blocchi e uscire a sargiare?

Sarà forse che non riesco ad entrare nel frame giusto per approcciare non lo so

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Reserpino
Inviato (modificato)

Pensi che un PUA non prenda pali? rolleyez.gif Semplicemente ne prende molti di meno rispetto alla media maschile. E questo perchè durante il corso della sua vita il pua è in continua evoluzione, non è una persona statica, ma dinamica con il sesso femminile. Partirai all'inizio con 98 pali su 100. Magari un giorno ne arriverai a 50 su 100. E ancora più in là a 20 su 100. Piacere a tutte è praticamente impossibile, ci sono troppe varianti in gioco quando si seduce una donna, ma ciò, bada bene a non farla diventare una scusante dei tuoi errori con le donne.

Per quanto riguarda il discorso "funziona solo negli USA", ti dirò che si è vero le cose cambiano, la mentalità delle donne è diversa, ma non ti credere chissà quanto. Ricorda che sono sempre donne. E' solo che le italiane hanno una barriera più alzata verso gli sconosciuti, tutto qui, una volta abbassata la barriera il gioco è identico alle straniere. ;)

Mi sa che hai ragione. Poi, anche se gli approcci in Italia fossero inattuabili, provare a farne non è di certo commettere un reato :) La verità è che, a causa dell' approach anxiety, vorrei un lasciapassare con tanto di timbro. Ha ha ha.

Eh, ma lo stare sulla difensiva tarpa le ali a qualunque approccio. Io una cosa noto: i vari Lyons propongono persino compliment openers... ma qui da noi, se si utilizza un opener intelligente, indirettissimo, arguto, stealth, low pressure, si viene mandati a quel paese perchè si capiscono subito gli intenti... figuriamoci aprendo con un complimento (penso che mobilitino proprio le forze dell' ordine).

Reserpino mi sono trovato molto in quello che hai scritto...

Anch'io come te mi vedo bello , mi piace come mi vesto, il mio comportamento, il mio carattere. Sono un ragazzo molto egocentrico, con una forte personalità, piaccio a molte mie amiche, ricevo molti complimenti sia per il fattore estetico sia caratteriale ma resta il fatto che quando esco non approccio!

Oh rega non mi sento sotto pressione a parlare con le ragazze, ne con gente sconosciuta, se qualcuna mi apre sono capace di tutto ma non riesco ad approcciare.

Il fatto stesso di andare da una sconosciuta e aprirla mi da fastidio...

Mi da fastidio nel senso che trovo ridicola ogni scusa per farlo.

Molte routine per aprire le trovo scontate e poco affidabili, se non cè un vero motivo per parlare e approcciare una ragazza vicino a me io non gli riesco a dire:

eih che fai qui? piacere come ti chiami?

Le trovo frasi banalissime.

Sarà anche che quando esco con i miei amici non trovo il tempo di sargiare però boh.

Anch'io rimando gli approcci al giorno dopo.

Sarà forse che non sono insoddisfatto della mia vita con l'altro sesso a tal punto di eliminare questi blocchi e uscire a sargiare?

Sarà forse che non riesco ad entrare nel frame giusto per approcciare non lo so

Ciao Notime. Sei giovanissimo, noto. Già questo deve rassicurarti molto. A 16 anni io stavo appresso ad una ragazza al liceo per la quale provavo un amore platonico straziante. Ma il bello è che non facevo niente. Speravo solo nelle frecce di Cupido. Tu, invece, hai la maturità di pensare all' azione. Tra l' altro puoi agire più tranquillo: se sarai vergine per altri 7 anni, nessuno ti verrà a dire che sarai stato ritardatario :)

Vabbè, ad ogni modo non bisognerebbe mai farsi condizionare da stupidi dettami.

Il fatto di non essere troppo disperati credo rappresenti anche il mio problema e quello di diversi amici: se sei un super AFC, hai quella frustrazione che ti fa sollevare il mondo. Diversamente, te la prendi comodamente.

Bravissimo. Anche per me è la stessa cosa: mi sento un figo, molte ragazze dicono che sono sexy, di non essere alla mia altezza... le più birbanti mi mandano amiche a dire che avrebbero volentieri una notte di passione con me.

Pure io sono sciolto... eppure, la mia intraprendenza fa schifo. Ho 27 anni. 27! Se mi vedi, dici che vesto bene, che sembro un tipetto alla Richard La Ruina, col capello lungo, un body language discreto. E poi? Il numero di esperienze che ho avuto è ridicolo. Ridicolo! E' vero anche che a scuola ero un secchione, poi ho iniziato Medicina, che mi ha sottratto anni ed anni di vita, le comitive hanno sempre fatto schifo, etc. Però... La "mentalità operaia", quella mi è sempre mancata. Sai quell' essere umili e faticare? Così deve comportarsi l' uomo: sedurre, fare il primo passo.

Io avrò fatto zero primi passi in tutta la vita. Perché? Perchè mi sono sempre aspettato che le ragazze mi cadessero ai piedi da subito. Quindi ho sempre preso un loro non cadere subito come l' essere già stati stupidamente scartati per un motivo ridicolo.

Inoltre, come te, ogni approccio mi sembra stupido. E io mi scoccio di sporcare la mia immagine con la stupidità. Troppo amor proprio! Tropo focus su me stesso. Ecco l' egocentrismo!

Modificato da Reserpino
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Witcher

Stai dicendo cose non vere. Hai mai provato ad approcciare facendo un complimento su un capo di vestiario chiedendole dove lo abbia preso o sul fatto che ti piace il suo stile?

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GiorgioCatania

Mi sa che hai ragione. Poi, anche se gli approcci in Italia fossero inattuabili, provare a farne non è di certo commettere un reato :) La verità è che, a causa dell' approach anxiety, vorrei un lasciapassare con tanto di timbro. Ha ha ha.

Eh, ma lo stare sulla difensiva tarpa le ali a qualunque approccio. Io una cosa noto: i vari Lyons propongono persino compliment openers... ma qui da noi, se si utilizza un opener intelligente, indirettissimo, arguto, stealth, low pressure, si viene mandati a quel paese perchè si capiscono subito gli intenti... figuriamoci aprendo con un complimento (penso che mobilitino proprio le forze dell' ordine).

Ciao Notime. Sei giovanissimo, noto. Già questo deve rassicurarti molto. A 16 anni io stavo appresso ad una ragazza al liceo per la quale provavo un amore platonico straziante. Ma il bello è che non facevo niente. Speravo solo nelle frecce di Cupido. Tu, invece, hai la maturità di pensare all' azione. Tra l' altro puoi agire più tranquillo: se sarai vergine per altri 7 anni, nessuno ti verrà a dire che sarai stato ritardatario :)

Vabbè, ad ogni modo non bisognerebbe mai farsi condizionare da stupidi dettami.

Il fatto di non essere troppo disperati credo rappresenti anche il mio problema e quello di diversi amici: se sei un super AFC, hai quella frustrazione che ti fa sollevare il mondo. Diversamente, te la prendi comodamente.

Bravissimo. Anche per me è la stessa cosa: mi sento un figo, molte ragazze dicono che sono sexy, di non essere alla mia altezza... le più birbanti mi mandano amiche a dire che avrebbero volentieri una notte di passione con me.

Pure io sono sciolto... eppure, la mia intraprendenza fa schifo. Ho 27 anni. 27! Se mi vedi, dici che vesto bene, che sembro un tipetto alla Richard La Ruina, col capello lungo, un body language discreto. E poi? Il numero di esperienze che ho avuto è ridicolo. Ridicolo! E' vero anche che a scuola ero un secchione, poi ho iniziato Medicina, che mi ha sottratto anni ed anni di vita, le comitive hanno sempre fatto schifo, etc. Però... La "mentalità operaia", quella mi è sempre mancata. Sai quell' essere umili e faticare? Così deve comportarsi l' uomo: sedurre, fare il primo passo.

Io avrò fatto zero primi passi in tutta la vita. Perché? Perchè mi sono sempre aspettato che le ragazze mi cadessero ai piedi da subito. Quindi ho sempre preso un loro non cadere subito come l' essere già stati stupidamente scartati per un motivo ridicolo.

Inoltre, come te, ogni approccio mi sembra stupido. E io mi scoccio di sporcare la mia immagine con la stupidità. Troppo amor proprio! Tropo focus su me stesso. Ecco l' egocentrismo!

Reserpino, dal primo all'ultimo intervento che hai fatto in questa discussione stai ripetendo le stesse cose. Stai provando a razionalizzare; il bello, ma anche il brutto della razionalizzazione è che puoi vedere ogni cosa da un punto di vista diverso e puoi fare passare la cosa più intelligente per una stron°*ta e viceversa (vedi politici). Le cose da fare te le abbiamo dette, ora tocca a te.

P.S. Per supporto non intendo la famiglia, ma qualcuno che sia in grado di seguirti, spronarti e capire cosa non va in base alle tue reazioni (psichiatri, psicologi, trainer, ecc.). Un'ultima domanda, vivi con i tuoi? O magari ti fai aiutare in qualche modo?

Modificato da GiorgioCatania
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Redleon8888

Inoltre, come te, ogni approccio mi sembra stupido. E io mi scoccio di sporcare la mia immagine con la stupidità. Troppo amor proprio! Tropo focus su me stesso. Ecco l' egocentrismo!

"Ammettere i avere un problema, è il primo passo per superarlo"

Scherzia parte, prova a partire da questo, prova a essere più aperto, più spensierato, non pensare subito alle donne, ma concentrati sull'inner game, mettiti in gioco, fai l'idiota prima con te stesso, poi un po' con il mondo, rilassati, piano piano ti renderai conto, che c'è troppa gente seria al mondo, e non ce n'è assoluto bisogno, anzi, lascerai fluire le tue emozioni, senza trattenerle, e improvvisamente la vita sarà più a colori!

Il succo della questione è che ci sono momenti in cui essere seri e razionali, e momenti in cui non è necessario esserlo, la serietà è qualcosa che è nata con il cervello, ai tempi delle caverne certi concetti non c'erano, però c'erano le stesse dinamiche sociali che ci sono oggi, quindi capisci bene che essere sempre seri e razionali, non ti porterà da nessuna parte! lavora sulle emozioni, vivile in prima persona,e vedrai che le donne lo noteranno, qunato alla voglia di approcciare, ti verrà da sè, :)

partecipa poi agli eventi live che organizza IS, è il modo mihliore per sbloccarsi!

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Reserpino

Stai dicendo cose non vere. Hai mai provato ad approcciare facendo un complimento su un capo di vestiario chiedendole dove lo abbia preso o sul fatto che ti piace il suo stile?

No, non ci ho mai provato. Infatti spero che sia questo che mi porta a dire cose così.

Se tu mi confermi che funziona, sono contento... anche perché sono felice che Lyons possa rappresentare un riferimento anche qui da noi: tra le tante teorie, la sua è quella che condivido di più.

@GiorgioCatania

Condivido... lo dicevo anche a un mio amico ieri:

cerco motivi razionali per giustificare qualcosa di inconscio. E, infatti, quando metto per iscritto come sto facendo ora, mi rendo conto che la mia logica fa un po' acqua. Questo succede quando provi a razionalizzare l' irrazionale.

Si, vivo con i miei. Così come tutti quelli che conosco, siano essi femminari o nerd. Vivo in una bella zona di Napoli, ben collegata e anche piuttosto mondana. Mi manca ancora un anno di università.

Però, ragazzi, e mi riferisco anche a Redleon8888, non andiamo troppo in ambito psichiatrico. Io per primo commetto questo errore. Se lo psichiatra dal quale sono stato, ha alleggerito il mio problema, questo significa che non è neanche un problema. O, meglio: lo è fintanto che mi appesantisce un po'.

@Redleon8888

Giusto. Devo però dirti che non sono di quei tipi pesanti, che hanno scarsa intelligenza sociale, zero autoironia, etc. Per dirti, se per scherzo devo fare uno spogliarello ad una festa, lo faccio. Diciamo che mi prendo un tantino troppo sul serio, cioè gioco troppo la parte del fascinoso posato, che dell' ultra ridanciano stile Adam Lyons.

Ad esempio in discoteca, per quanto io mi diverta con gli amici, balli senza stancarmi e partecipi a tutto, avrei difficoltà a battere il cinque con una sconosciuta.

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GiorgioCatania

Si, vivo con i miei. Così come tutti quelli che conosco, siano essi femminari o nerd.

Ci avrei scommesso. Il paragone con nerd e femminari non c'entra nulla (altra razionalizzazione) perché ogni famiglia è un contesto a se stante, ogni persona fa esperienze diverse ecc. Qualcosa mi ha detto fin dall'inizio che la tua situazione potrebbe essere simile alla mia; se fosse così inizia a diventare autonomo e vai via di casa. Io lo sto facendo (al solito, ti rimando alla mia firma). La tua famiglia è la tua zona confort, vattene e ne uscirai fuori. E' il modo più semplice, indolore e efficace per crescere e superare i propri limiti; nonché l'unico per diventare un uomo. Se ti informi sul comportamento degli animali sociali (ai quali l'uomo appartiene) ci sono 3 fasi nella vita degli esemplari maschi:

1 - la mamma ti cresce,

2 - la mamma ti manda via e tu attraversi la fase "solitaria" alla ricerca di un branco al quale appartenere,

3 - trovi il tuo branco e inizi a farne parte.

A molte persone (in Italia, per le mie esperienze all'estero funziona diversamente, ma sono poche le esperienze all'estero :) ) manca la fase 2, senza la quale non si passa alla 3. Fai tu (e ricorda che hai 27 anni!!!)

Ah, un'ultima cosa. Università e altri impedimenti che ci sono per i quali "è meglio restare a casa" sono solo scuse, le solite razionalizzazioni che tutti facciamo per non agire, ma sono un po' più raffinate perché mescolate con gli affetti di casa. Eppure restano solo scuse. Basta pensare a tutti gli anziani malati che ricevono supporto dai figli che vivono altrove: il problema in questo caso è di sicuro più grave dell'università o di qualunque altra cosa, eppure ce n'è parecchi di casi come questo.

Se vuoi confrontarti ti consiglio di nuovo un semplice click nella mia firma ;) anche se le nostre situazioni familiari sono diverse ci scommetto che se fai così andrà tutto meglio. Poi magari mi sbaglio, ma oltre questo punto non posso aiutarti, non so farlo :) L'ideale sarebbe, come ti ho detto prima, parlare con psichiatra/psicologo o con dei coach/trainer. Buon miglioramento ;)

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Reserpino

Ci avrei scommesso. Il paragone con nerd e femminari non c'entra nulla (altra razionalizzazione) perché ogni famiglia è un contesto a se stante, ogni persona fa esperienze diverse ecc. Qualcosa mi ha detto fin dall'inizio che la tua situazione potrebbe essere simile alla mia; se fosse così inizia a diventare autonomo e vai via di casa. Io lo sto facendo (al solito, ti rimando alla mia firma). La tua famiglia è la tua zona confort, vattene e ne uscirai fuori. E' il modo più semplice, indolore e efficace per crescere e superare i propri limiti; nonché l'unico per diventare un uomo. Se ti informi sul comportamento degli animali sociali (ai quali l'uomo appartiene) ci sono 3 fasi nella vita degli esemplari maschi:

1 - la mamma ti cresce,

2 - la mamma ti manda via e tu attraversi la fase "solitaria" alla ricerca di un branco al quale appartenere,

3 - trovi il tuo branco e inizi a farne parte.

A molte persone (in Italia, per le mie esperienze all'estero funziona diversamente, ma sono poche le esperienze all'estero :) ) manca la fase 2, senza la quale non si passa alla 3. Fai tu (e ricorda che hai 27 anni!!!)

Ah, un'ultima cosa. Università e altri impedimenti che ci sono per i quali "è meglio restare a casa" sono solo scuse, le solite razionalizzazioni che tutti facciamo per non agire, ma sono un po' più raffinate perché mescolate con gli affetti di casa. Eppure restano solo scuse. Basta pensare a tutti gli anziani malati che ricevono supporto dai figli che vivono altrove: il problema in questo caso è di sicuro più grave dell'università o di qualunque altra cosa, eppure ce n'è parecchi di casi come questo.

Se vuoi confrontarti ti consiglio di nuovo un semplice click nella mia firma ;) anche se le nostre situazioni familiari sono diverse ci scommetto che se fai così andrà tutto meglio. Poi magari mi sbaglio, ma oltre questo punto non posso aiutarti, non so farlo :) L'ideale sarebbe, come ti ho detto prima, parlare con psichiatra/psicologo o con dei coach/trainer. Buon miglioramento ;)

Giorgio, fermo restando che condivido ogni tua analisi, mi sembra che tu esageri col problema psicologico.

C'è una cosa che non sai di me: mi sono sempre considerato un malato mentale. Hai presente gli ipocondriaci, quelli che hanno paura delle malattie? Io sono di questo tipo, solo che temo i disturbi psichiatrici. Se io, che ho una tendenza a vedermi male, posso dire, grazie anche al parere di molti, che non ho un gran problema, non ho un gran problema. Punto. Invece, dai toni che stiamo dando alla cosa, pare chissà che.

Detto questo, è vero che vivere da soli sarebbe una soluzione, è vero etc. etc.

E' vero tutto quello che dici, non mi fraintendere.

Semplicemente sarei meno drammatico (ma non solo io, ti ripeto). Giustissimo anche il fatto che gli impegni possono essere alibi, ma conosco persone con la mia stessa attitudine caratteriale che, però, aiutate anche solo un pochettino dallo stare tutti i giorni senza fare niente, hanno ottenuto buoni successi sociali.

Quindi, mi devo lanciare, devo spingermi di più, uscire di più dalla zona di comfort... Tutto ESATTO.

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