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Ego vs Autostima


Witcher

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giorom smettila con ste domande a raffica che fai in ogni topic e domande su domande che continui a fare anche sulle cose più futili senza postare un report.

se non sai rispondere di: non so rispondere non fai reframe su di me :spiteful:

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Valdast94

Ha importanza perché è stato un grosso passo per la filosofia (e anche altri campi) capire che non abbiamo idee e concetti innati.

Ogni idea viene acquisita durante la vita.

Sì ma, a livello pratico, a che serve sapere che ogni idea viene acquisita durante la vita? Cioè, anche se fosse?

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smettila di trollare.

quando è l'ultima volta che ti hanno dato del troll quando hai chiesto qualcosa?

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aceOfSpades

Sì ma, a livello pratico, a che serve sapere che ogni idea viene acquisita durante la vita? Cioè, anche se fosse?

Significa che siamo una tabula rasa ed ha implicazioni enormi sul comportamento umano. Significa che è malleabile. Significa un sacco di cose a dire il vero, anche se ha dei limiti dal punto di vista di vari istinti umani innati che però non sono idee. Ad esempio la voglia di scopare è innata ma viene sviluppata in età più adulta.

Ma un concetto come la consapevolezza che il proprio valore è intrinseco non è e non può essere innata ma solo acquisita.

Per me è importante che i presupposti di una tesi siano solidi ed immacolati perché in caso contrario la tesi può essere smontata e dismessa. Perciò spesso puntualizzo su quelli che sembrano dettagli ma per me sono importanti. Non ne faccio una colpa a nessuno perché sbagliare è perfettamente umano, non siamo macchine ed io stesso sbaglio di continuo, non me ne faccio certo una colpa.

Chissà quante troiate avrò detto e scritto nell'arco della mia vita.

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S.Barney

quando è l'ultima volta che ti hanno dato del troll quando hai chiesto qualcosa?

ma LOL, la PNL tra di noi no dai ahahahaah

Modificato da S.Barney
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Witcher

nn lo cago nemmeno, dopo averne parlato cn diversi utenti nel forum che la pensano cm me l'ho segnalato. basta vedere i topic che apre e gli interventi che fa x capirlo.

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Frog

Ha importanza perché è stato un grosso passo per la filosofia (e anche altri campi) capire che non abbiamo idee e concetti innati.

Ogni idea viene acquisita durante la vita.

L'autostima non è un'idea ragionata di se, ma una cognizione su se stessi e nasce dall'accettarsi cosi come ci si vede. E'dopo, in seguito alle influenze esterne, che è soggetta ad essere modificata, manipolata, smontatata e ricostruita oppure rafforzata. Un neonato si accetta, non pensa che quello che fà è lesivo, sbagliato o qualcosa del genere e quindi nell'accettarsi si stima. Crede di essere giusto e nel giusto. E' in seguito, con l'educazione (inteso come processo ampio di interventi esterni sia da parte dei genitori la scuola -educatori- che quello che stà all'esterno di lui e con il quale si trova ad interagire ... società in genere) che tale stima finisce per esser bocciata ,promossa, modificata ecc...

Trovami un neonato complessato!!- leggi insicuro- Gli basta vedere una cosa fatta una volta da chiunque che la vuole subito ripetere anche lui...non (avvertirà) mai, di non essere all'altezza !

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Valdast94

Non lo so... non mi convince molto questa cosa.

L'autostima alla fine è quella "non consapevolezza" che abbiamo alla nascita.

Mancano tutti i filtri e i blocchi che il vivere sociale impone, nel bene e nel male.

Ma non riesco a guardare all'assenza di quei blocchi come un qualcosa di assolutamente positivo.

Cioe', se mi parli solo dei blocchi inutili/sbagliati/negativi...ok...

Ma tornare ad uno stato di tabula rasa non lo vedo proprio auspicabile.

Vuol dire anche far soffrire le persone perche' dobbiamo imparare come non farlo, ad esempio....

Hey Kura, di questa cosa dei condizionamenti ne parla magnificamente Aivia qui.

In particolare:

"La libertà non è liberarsi dai condizionamenti, operazione di fatto impossibile e inutile, ma poter scegliere, di volta in volta, quali condizionamenti ti siano funzionali o disfunzionali."

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aceOfSpades

L'autostima non è un'idea ragionata di se, ma una cognizione su se stessi e nasce dall'accettarsi cosi come ci si vede. E'dopo, in seguito alle influenze esterne, che è soggetta ad essere modificata, manipolata, smontatata e ricostruita oppure rafforzata. Un neonato si accetta, non pensa che quello che fà è lesivo, sbagliato o qualcosa del genere e quindi nell'accettarsi si stima. Crede di essere giusto e nel giusto. E' in seguito, con l'educazione (inteso come processo ampio di interventi esterni sia da parte dei genitori la scuola -educatori- che quello che stà all'esterno di lui e con il quale si trova ad interagire ... società in genere) che tale stima finisce per esser bocciata ,promossa, modificata ecc...

Trovami un neonato complessato!!- leggi insicuro- Gli basta vedere una cosa fatta una volta da chiunque che la vuole subito ripetere anche lui...non (avvertirà) mai, di non essere all'altezza !

Non ha ancora sviluppato la coscienza quindi non può non accettarsi.

E' come un insetto: non ragiona, per questo si accetta.

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