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Rimorso religioso


DeGraaf

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france87
No, aspetta, frena.

Un conto è quello che lei pensa come persona, un conto è quello che la famiglia le impone...

Io sono abbastanza in linea con hank chinaski...come mai dovrebbe essergli stato "imposto" dalla famiglia? Come si fa a essere sicuri che non sono invece le nostre scelte che non vengono da quello che ha obiettato anche Hank Chinaski? La cultura dominante.
chi stabilisce che il libertinaggio sia una scelta in nome della verità assoluta e la castità solo un mare di stron*ate e di preconcetti superati dalla storia? Lo stabilisce la cultura dominante. Quella che ieri appariva una scelta normale, oggi appare agli occhi di tutti ridicola.

Io credo che lei sia stata influenzata dalla famiglia, come è influenzato dalla propria famiglia e dalla società chi non la pensa come lei. Considerando che la maggior parte non la pensa come lei, mi si rafforza anche l'idea che in realtà la ragazza ha molto le idee chiare ed è convinta della sua scelta. Chissà quante volte si è dovuta misurare con gente che le dava della retrograda, "imbottita, senza un cervello per capire che bisogna andare a letto con il proprio ragazzo"

Forse non è lei quella imbottita di preconcetti, quindi è per questo che io invito a rispettare in pieno chi fa certe scelte: anche se non le condiviamo, non significa che noi siamo glil illuminati e loro quelli retrogradi assoggettati alla famiglia.

Dico questo perchè è per me importante ribadire che DeGraaf non si rapporti a lei su questo argomento, mettendosi in una posizione di presunta superiorità intellettuale, che temo fermerebbe ogni qualsiasi possibilità di comunicazione!

Modificato da france87
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Jumpy

Io credo che lei sia stata influenzata dalla famiglia, come è influenzato dalla propria famiglia e dalla società chi non la pensa come lei. Considerando che la maggior parte non la pensa come lei, mi si rafforza anche l'idea che in realtà la ragazza ha molto le idee chiare ed è convinta della sua scelta.

Come va di moda ultimamente, faccio outing, per sgomberare un po' il campo da eventuali malintesi :)

Per me il sesso è "riservato" alla LTR, non condivido la scelta di chi f-chiude a destra e a manca, ma non per questo condanno e/o giudico... altrimenti nemmeno frequenterei un forum sulla seduzione :D

Fatta questa brevissima premessa, di fronte a casi emblematici come quelli presentati da Purple Pill e Back to Life il dubbio di voler a tutti costi reprimere se stesse per rispettare un'imposizione esterna è concreto e reale.

In altre parole, il sentirsi a disagio se solo un uomo ti sfiora o l'arrivare a sentirsi in colpa e piangere per esserti masturbata, permetti che sono segnali di un profondo conflitto interiore? Una scelta serena e consapevole, IMHO, non ti altera o sconvolge così tanto.

In estrema sintesi, la questione sta in questi termini:

La compagna di DeGraaf sta rispettando una sua scelta o è stata talmente timorata e repressa da essere totalmente inibita a riguardo?

Ne potremmo discutere per 100 pagine, ma è una cosa che IMHO solo DeGraaf potrà capire.

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Hank Chinaski

Scelte interiori? Lei non è arrivata a questa scelta grazie a un intenso ragionamento spirituale/filosofico. Persone così seguono solo ciò che gli dice qualcuno: GENITORI, CHIESA, RELIGIONE.

Chi sono LORO per insegnare questo? Da chi è fatta la chiesa? DA UOMINI. Chi sono i genitori? UOMINI. Chi ha inventato le religioni? UOMINI.

Da chi arriva il suo pensiero? UOMINI.

LEI NON SCEGLIE, LEI SEGUE UN PRECONCETTO, UN DOGMA, UNA BUGIA DETTA DA: UOMINI!

Che superficialità ragazzi, perdonatemi lo sfogo ma non ci siamo proprio con i ragionamenti. Provate ad uscire dal vostro guscio e cercate di riflettere con calma. Sostenete che una certa educazione religiosa le è stata imposta. Bene. supponiamo che sia vero. Io però rispondo: ad altri, cioè a voi, è stata imposta dall'esterno una cultura totalmente opposta, quella odierna, descaralizzata e atea. Siete figli di questo tempo, su questo non ci piove, mentre la sua scelta è anacronistica, ma ciò non significhi che sia sbagliata. Addiritura obeimi parla di bugia, va ben oltre: lui liquida il problema DIO in poche righe, cosa che da millenni non sono stati in grado di fare fior di filosofi lui la affronta in un post su IS. Tornando alle cose serie, provo ad esporvi meglio il concetto. Facciamo un esempio. Se lei avesse detto : £caro mi spiace, non te la dò perchè il sole gira attorno alla terra" allora il discorso sarebbe stato diverso. Si tratta di una posizione evidentemente irrazionale che attraverso l'uso della ragione può essere confutata. Ma qui il discorso va oltre, trascende i limiti della ragione. Qui si parla di religione, di Dio, di Assoluto, di Vita e di Morte. Qui la ragione non ha più voce, si segue ciò che detta il cuore e lo spirito. Non è consentito trattare con la semplice razionalità una tesi che trascende l'aspetto razionale. Poniamo il caso che lei avesse ragione. E se Dio esistesse? Provate ad immaginare solo per un attimo, fate questa fatica, immaginate per un istante solo che quelle che chiamate stron*ate siano in realtà vere, che lei abbia ragione, che quel Dio che tanto spernacchiate esista, provate a immaginare che andare contro la sua volontà sia un peccato mortale. Provate a pensare cosa significhi una condanna eterna dell'anima. Se siete riusciti ad immaginare questo, trattereste ancora quella ragazza come una povera deficiente? Io detesto l'intolleranza religiosa come l'intolleranza atea, quella becera e ottusa che liquida certi discorsi con frasi fatte e banalità.

Ragazzi questo luogo è fantastico perchè qui non si entra per imparare due routine e tre opener. Questo sarebbe sì da ritardati mentali. Qui lo sforzo prevede altro: quello di diventare veri uomini, possibilmente migliori di quelli che ci circondano quotidianamente.

Modificato da Hank Chinaski
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Che superficialità ragazzi, perdonatemi lo sfogo ma non ci siamo proprio con i ragionamenti. Provate ad uscire dal vostro guscio e cercate di riflettere con calma. Sostenete che una certa educazione religiosa le è stata imposta. Bene. supponiamo che sia vero. Io però rispondo: ad altri, cioè a voi, è stata imposta dall'esterno una cultura totalmente opposta, quella odierna, descaralizzata e atea. Siete figli di questo tempo, su questo non ci piove, mentre la sua scelta è anacronistica, ma ciò non significhi che sia sbagliata. Addiritura obeimi parla di bugia, va ben oltre: lui liquida il problema DIO in poche righe, cosa che da millenni non sono stati in grado di fare fior di filosofi lui la affronta in un post su IS. Tornando alle cose serie, provo ad esporvi meglio il concetto. Facciamo un esempio. Se lei avesse detto : £caro mi spiace, non te la dò perchè il sole gira attorno alla terra" allora il discorso sarebbe stato diverso. Si tratta di una posizione evidentemente irrazionale che attraverso l'uso della ragione può essere confutata. Ma qui il discorso va oltre, trascende i limiti della ragione. Qui si parla di religione, di Dio, di Assoluto, di Vita e di Morte. Qui la ragione non ha più voce, si segue ciò che detta il cuore e lo spirito. Non è consentito trattare con la semplice razionalità una tesi che trascende l'aspetto razionale. Poniamo il caso che lei avesse ragione. E se Dio esistesse? Provate ad immaginare solo per un attimo, fate questa fatica, immaginate per un istante solo che quelle che chiamate stron*ate siano in realtà vere, che lei abbia ragione, che quel Dio che tanto spernacchiate esista, provate a immaginare che andare contro la sua volontà sia un peccato mortale. Provate a pensare cosa significhi una condanna eterna dell'anima. Se siete riusciti ad immaginare questo, trattereste ancora quella ragazza come una povera deficiente? Io detesto l'intolleranza religiosa come l'intolleranza atea, quella becera e ottusa che liquida certi discorsi con frasi fatte e banalità.

Ragazzi questo luogo è fantastico perchè qui non si entra per imparare due routine e tre opener. Questo sarebbe sì da ritardati mentali. Qui lo sforzo prevede altro: quello di diventare veri uomini, possibilmente migliori di quelli che ci circondano quotidianamente.

Mmm nì. Il discorso è interessante, e questo pezzo ha delle verità:

Sostenete che una certa educazione religiosa le è stata imposta. Bene. supponiamo che sia vero. Io però rispondo: ad altri, cioè a voi, è stata imposta dall'esterno una cultura totalmente opposta, quella odierna, descaralizzata e atea.

ovvero: il religioso è tale perché influenzato da un ambiente religioso. L'ateo è ateo perché influenzato da un ambiente ateo.

In questo senso, è vero che le due "fazioni" sono alla pari.

C'è una piccola falla in tutto ciò, però: è la fazione religiosa che per prima ha deviato il corso "naturale" delle cose, negando istinti, negando sentimenti, negando azioni. In una parola: negando.

Il religioso ha voglia di scopare e non scopa.

L'ateo ha voglia di scopare e scopa.

per una completa parità, dovrebbe invece essere:

Il religioso ha voglia di scopare e non scopa.

L'ateo non ha voglia di scopare e scopa.

Quindi, non è esattamente la stessa cosa. Io vedo l'ateismo come un ritorno alle origini, per certi versi; ovvero tornare ad assecondare i nostri istinti, rimuovere le negazioni.

Tornando al discorso che siamo il prodotto della società in cui viviamo, ti invito a cogliere una sottile differenza tra le due influenze, religiosa e ateistica.

Nella prima c'è un'azione attiva sulla mente della persona che comporta una ricostruzione di tutte quelle cose che faresti spontanemente (es. vedi una ragazza, hai desiderio).

Nella seconda non c'è nulla di tutto ciò. Nella seconda c'è una NON imposizione.

Un esempio concreto? Io sono ateo, ma nessuno in famiglia mi hai mai detto "ehi, sei uomo e devi farti più ragazze possibile", "anche se non hai voglia, devi scopare", "devi fare così e così, altrimenti succede questo".

Ok, ci sono anche la scuola e altri ambienti che potrebbero infuenzare l'individuo, ma questi non impattano quanto l'educazione familiare. Una famiglia davvero religiosa in 14 anni ti ha già fottuto il cervello alla grande, e la scuola, anche dando influenze opposte (ragazzi che limonano, storie di sesso, messaggi inconsci per i quali "se scopi sei fico"), spesso non è abbastanza per farti cambiare rotta. Questo per dire cosa? Che alla fine tutto si riduce all'educazione familiare.

Quindi, ribadisco:

- se c'è un duro lavoro (leggi lavaggio del cervello) da parte della famiglia, sei un religioso.

- se questo duro lavoro non c'è, sei un ateo.

Non c'è un uguale ed opposto lavoro in cui ti inculcano che non devi credere in dio.

Spero di essermi fatto capire.

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france87

Personalmente chiudendo il mio OT io sconsiglio di rapportarsi verso chiunque come se io fossi superiore intellettualmente e l'altro invece è un poveretto "bigotto che segue delle BUGIE". Cioè a prescindere dalla ragione e dal torto lo vedo controproducente..sopratturro se lo scpo di DeGraaf è finirci a letto con lei un giorno o l'altro!!

Io leverei le parole repressa e timorata per avere un dialogo alla pari senza muri.

La compagna di DeGraaf sta rispettando una sua scelta o è stata talmente timorata e repressa da essere totalmente inibita a riguardo?

Guardando la cosa da fuori e togliendoci il discorso che secondo voi è "giusto o sbagliato" Lei, non soffre veramente, ma semplicemente fa una scelta in cui RINUNCIA a qualcosa che le piace per GUADAGNARCI di più seguendo un valore in cui crede (addirittura andando contro il pensiero delle masse e della società in cui vive). Le persone agiscono per PIACERE. Anche chi sceglie di non andare a letto col proprio ragazzo lo fa per questo, anche se costa fatica. E' un semplice e puro INVESTIMENTO questa sua rinuncia.

E lo ha scelto come voi invece avete scelto il contrario di quello che lei fa: cioè anche ascoltando la famiglia/società/amici. Io non credo affatto di essere libero da condizionamenti!

Io vedo l'ateismo come un ritorno alle origini, per certi versi; ovvero tornare ad assecondare i nostri istinti, rimuovere le negazioni.
Mi sembra, senza offesa, una visione un po' romantica. Alle "origini" se uno voleva uccidere il vicino che gli entrava nella sua caverna lo faceva. Se uno asseconda i propri istinti alla ragione, non è che fa un'offesa alla natura.
Ok, ci sono anche la scuola e altri ambienti che potrebbero infuenzare l'individuo, ma questi non impattano quanto l'educazione familiare.
Non hai mai conosciuto nessuno che benchè di famiglia religiosa non glie ne battesse nulla di religione? Io parecchi. Se tutti quelli che vengono da una famiglia religiosa credessero allora saremmo tutti credenti.

Difficilmente invece ho conosciuto gente atea che ha iniziato a credere. Poi per carità questa è solo una mia esperienza personale. ;)

Modificato da france87
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Obeimi

Che superficialità ragazzi, perdonatemi lo sfogo ma non ci siamo proprio con i ragionamenti. Provate ad uscire dal vostro guscio e cercate di riflettere con calma. Sostenete che una certa educazione religiosa le è stata imposta. Bene. supponiamo che sia vero. Io però rispondo: ad altri, cioè a voi, è stata imposta dall'esterno una cultura totalmente opposta, quella odierna, descaralizzata e atea. Siete figli di questo tempo, su questo non ci piove, mentre la sua scelta è anacronistica, ma ciò non significhi che sia sbagliata. Addiritura obeimi parla di bugia, va ben oltre: lui liquida il problema DIO in poche righe, cosa che da millenni non sono stati in grado di fare fior di filosofi lui la affronta in un post su IS. Tornando alle cose serie, provo ad esporvi meglio il concetto. Facciamo un esempio. Se lei avesse detto : £caro mi spiace, non te la dò perchè il sole gira attorno alla terra" allora il discorso sarebbe stato diverso. Si tratta di una posizione evidentemente irrazionale che attraverso l'uso della ragione può essere confutata. Ma qui il discorso va oltre, trascende i limiti della ragione. Qui si parla di religione, di Dio, di Assoluto, di Vita e di Morte. Qui la ragione non ha più voce, si segue ciò che detta il cuore e lo spirito. Non è consentito trattare con la semplice razionalità una tesi che trascende l'aspetto razionale. Poniamo il caso che lei avesse ragione. E se Dio esistesse? Provate ad immaginare solo per un attimo, fate questa fatica, immaginate per un istante solo che quelle che chiamate stron*ate siano in realtà vere, che lei abbia ragione, che quel Dio che tanto spernacchiate esista, provate a immaginare che andare contro la sua volontà sia un peccato mortale. Provate a pensare cosa significhi una condanna eterna dell'anima. Se siete riusciti ad immaginare questo, trattereste ancora quella ragazza come una povera deficiente? Io detesto l'intolleranza religiosa come l'intolleranza atea, quella becera e ottusa che liquida certi discorsi con frasi fatte e banalità.

Ragazzi questo luogo è fantastico perchè qui non si entra per imparare due routine e tre opener. Questo sarebbe sì da ritardati mentali. Qui lo sforzo prevede altro: quello di diventare veri uomini, possibilmente migliori di quelli che ci circondano quotidianamente.

Dio che esista o no cosa cambia a noi uomini? solo un folle può credere che dio si comporti come un uomo, cioè che se fai come dice lui va bene altrimenti vieni punito. Cioè ma se esiste un essere così alto e superiore, come può ridursi a PUNIRCI e a VOLERE che noi REPRIMIAMO un'istinto naturale e che fa bene quale fare l'amore con la persona che amiamo? Non ha logica, e parlo di logica spicciola quella da poveri ritardati. IO NON POSSO CREDERE che DIO sia un essere/entità così IDIOTA. Se lo è... fuck it :)

Dio è un'invenzione dell uomo a cui serve dare risposta a delle domande che l'affliggono da secoli, poi è stato strumentalizzato dall uomo come forma di potere. Ammettendo anche che DIO esista, dove interferisce nella nostra vita? potrebbe essere così mentecatto da VOLERE oppure APPREZZARE un sacrificio no sense come: vergine fino al matrimonio? DIO NON E' UN RITARDATO MENTALE.

Sono parole spicciole? FORSE. Hai argomentato, no?

Peccato mortale? condanna eterna dell'anima? ahahaha ti prego, questa è solo paura della morte.

Io sono agnostico, quindi non escludo la possibilità che dio esista, ma dimmi te come posso rispettare una persona che non usa il proprio cervello e si affida a dei DOGMI. NON posso è più forte di me. Uguale dall'altra parte della barricata.

Modificato da Obeimi
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Dexter

Personalmente un tempo adoravo discutere di religione e ateismo, ma ho imparato col tempo che per quanto sia un interessante sofismo, le parti in questione alla fine non cambiano mai idea, quindi..

..quindi cerco di tornare sul tema principale del topic.

Parlo per esperienza: non troppo tempo fa ho avuto una LTR durata circa un anno con queste precise problematiche. Nel mio caso inoltre le catene non erano solo religiose, ma anche psicologiche (spesso cmq le due cose vanno a braccetto). Ho cercato di fare esattamente come hai fatto te: essendo che ci tenevo a questa ragazza ho deciso di portare avanti la storia cercando di "erodere" certe difese giorno dopo giorno. Non le ho mai mentito dicendo che mi andava bene la sua scelta, nè le ho mai imposto la mia: le ho fatto capire che mi andava di proseguire la nostra frequentazione, e che pur con queste differenze avremmo visto come si sarebbe evoluto il nostro rapporto.

Purtroppo non si è evoluto molto bene... però il problema nel mio caso travalicava quello puramente sessuale: oltre al fatto che il semplice petting la metteva a disagio, era anche da un punto semplicemente psicologico che aveva enormi problemi ad aprirsi, parlando di sè in maniera più personale. E alla fine è stata soprattutto questa la ragione per cui ho alla fine rinunciato a quella storia.

Ora, per riprendere da questo discorso, i casi sono fondamentalmente due a riguardo del suo rifiuto per il sesso:

1) è dettato da ragioni puramente religiose (per imposizione o per scelta, son casi diversi ma che rientrano nello stesso ambito, benchè con le dovute differenze)

2) è solo una manifestazione di suoi problemi psicologici e di difficoltà nell'aprirsi agli altri, sia fisicamente che possibilmente anche psicologicamente. In questo caso la religione è più che altro una "scusa" vista come socialmente più accettabile.

Nel primo caso non sarà facile farle cambiare idea, ma se tu decidessi di dargliela vinta (io non te lo consiglio, ma è scelta tua), potresti cmq vivera una storia relativamente sana e bella.

Nel secondo caso, può sembrare più semplice convincerla, e forse puoi anche riuscirci, ma stai attento: risolveresti solo un sintomo di quelli che sono invece i suoi problemi reali, e rischieresti di trovarti in una LTR con una psycho (perchè questo sarebbe).

Valuta in quale caso ti trovi, perchè a mio umile parere fa una gran differenza..

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Silence

wow, siamo sfociati in discorsi filosofici mi sembra xD

il mio ragionamento è il seguente:

in questo momento tu non sei PIENAMENTE soddisfatto della relazione con lei. Ti manca qualcosa che vorresti, che ti renderebbe più soddisfatto, più felice.

io ti consiglio di farle notare questa cosa (non detto in modo clinico come ho fatto io), spiegarle che nonostante il vostro amore, tu hai bisogno anche di questo.

se l'hai già fatto, e lei ti ha ignorato, secondo me dovresti porti delle domande:

anche se le hai fatto notare che per te una cosa è importante, lei ha SCELTO di PREFERIRE di seguire un dogma piuttosto di dare la priorità alla tua felicità (non che il sesso non sia piacevole per le ragazze, ma non cadiamo nel demagogico). Ok, è qualcosa con cui è cresciuta, ecc... ma personalmente ritengo che si dovrebbe essere al primo posto nelle priorità della propria donna. Voglio dire, non è che le stai chiedendo di tagliarsi un braccio, vuoi semplicemente fare qualcosa che accadrebbe comunque dopo il matrimonio. Dal mio punto di vista lei sa che tu sei meno "severo" per così dire, rispetto ai suoi parenti religiosi, e quindi sceglie in modo a mio parere egoistico di scontentare te perché sà che tanto tu alla fine le darai corda, cosa che non farebbero i suoi (suppongo).

A mio parere personalissimo, specie se pensi al matrimonio con lei (leggasi: stare per tutta la vita con lei) non dovresti accontentarti.

Pensaci: rimarrai per tutta la vita con questa persona, vuoi davvero passare tutta la vita a venire DOPO i suoi dogmi?

personalmente penso che dovresti farle notare quanto questo sia importante per te, e farle capire chiaramente che rischia di perderti se non ti viene incontro (alla fine l'importante è la tua felicità. Se per lei non è la cosa più importante che tua sia felice, perchè dovresti stare con lei? ). (oltretutto nella bibbia mi pare ci sia scritto una cosa come "andate e riproducetevi", è stata la chiesa a dire che ci voleva il matrimonio... ma potrei sbagliarmi, non sono così esperto in catechismo xD)

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DeGraaf
Inviato (modificato)

E' interessante ascoltare cosa dite ragazzi.

In tutta sincerità, non ho intenzione di lasciarla per il sesso.

E non sono neanche una persona che vive solo per il futuro: mi piacerebbe il matrimonio, ma si vedrà, e se il matrimonio arriverà sarà perchè abbiamo costruito un solido presente fatto di rispetto e comprensione, oltreché reciproca soddisfazione (mentale, affettiva, e anche fisica.. già xD)

Il secondo caso di Dexter è interessante: a volte ho l'impressione che la religione sia una maschera per la sua timidezza e indisponibilità ad aprirsi. Ma non è certo.

Mi rendo conto che non sia facile vivere con questa sua continua repressione dei naturali istinti..

ma voglio starle accanto :)

La strategia dell'Aut-Aut non mi piace mai, perchè i casi della vita sono infiniti..e volerli ricondurre a due casi soltanto, può avere come risultato un danno terribile che entrambe le strade del bivio ti possono arrecare, in un caso o nell'altro.

Perciò grazie a voi ho anche riflettuto che voglio starci insieme a qualunque costo :)

Senza idealizzare naturalmente.

Ma devo assolutamente fare qualcosa...

Perciò provare a erodere, se qualcosa da erodere c'è.

Ma vi chiedo questa cosa: io faccio molta fatica a parlare con lei di certe cose, nel senso che ho "paura", ho paura di rovinare tutto a tirare fuori discorsi come questo, anche se l'ho già fatto alcune volte..

Secondo voi tirarlo fuori per spiegarle quanto per me sia importante almeno il petting, è rischioso?

Lo so che il dialogo è importante..ma non tutto deve essere detto secondo me.. Ci sono cose bisogna non dire, cose che bisogna dire in certi modi, etc..

Come avete capito, per certi aspetti sono anche insicuro.

Modificato da DeGraaf
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Obeimi

Perciò grazie a voi ho anche riflettuto che voglio starci insieme a qualunque costo :)

Senza idealizzare naturalmente.

Ma devo assolutamente fare qualcosa...

Perciò provare a erodere, se qualcosa da erodere c'è.

Ma vi chiedo questa cosa: io faccio molta fatica a parlare con lei di certe cose, nel senso che ho "paura", ho paura di rovinare tutto a tirare fuori discorsi come questo, anche se l'ho già fatto alcune volte..

Secondo voi tirarlo fuori per spiegarle quanto per me sia importante almeno il petting, è rischioso?

Lo so che il dialogo è importante..ma non tutto deve essere detto secondo me.. Ci sono cose bisogna non dire, cose che bisogna dire in certi modi, etc..

Come avete capito, per certi aspetti sono anche insicuro.

Scusami ma, con queste parole hai sancito una cosa: One-itis in modo spaventevole, pari me con la mia ultima LTR. Non ti offendere, ma hai proprio una mentalità sbagliata.

Paura di rovinare tutto? Ma stiamo scherzando? Se in una coppia non si può parlare di problemi del genere ma di cosa parlate? Di come vi stanno le scarpe? queste sono cose che se pensi a un matrimonio potrebbero incidere moltissimo sul tuo equilibrio psico/fisico, SIA ORA che IN FUTURO. Ragazzo mio, rileggi ciò che scrivi e pensa bene a ciò che fai. Non tutto deve essere detto? E' vero non c'e' bisogno che le dici: mi piacerebbe avere quella sorca tra le gambe, ORA. Ma se non puoi nemmeno parlarle di sesso, di piacere sessuale, di bisogni, di ciò che tu desideri, di quanto tutto ciò ti logori. Bè allora hai una strana concezione di cos'e' un rapporto e un futuro matrimonio. Alla tua ragazza devi essere libero di dirle pure: non mi piace amore come me lo succhi così, ora t'insegno, si brava così è meglio lo preferisco molto di più.

Magari con tono diverso, magari con parole diverse, ma il succo rimane. Se lei se la prende, bè forse meglio se parlate un pò... poichè se non c'e' complicità e dialogo in una coppia, che cazzo state a fare insieme?

A qualunque costo vuoi stare con lei? Non è salutare come affermazione, è proprio sbagliata, le pensavo io queste cose e ho dovuto prendere decine di cazzi nel culo (scusate la volgarità) prima di svegliarmi. NON CADERE IN QUESTO ERRORE.

Stiamo buttando tempo, LO SO. Ma non potremmo fare diversamente, in questo forum è pieno di persone passate in situazioni simili, ti diranno tutte lo stesso. Che tu voglia rispettare o no la decisione di lei, stai sbagliando assolutamente come ti poni, atteggiamento e soprattutto mentalità.

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