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La mia vita fa schifo! E la vostra?


Mario.Law

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Mario.Law

Comincio a capire tante cose...di la verità,in realtà si chiami mario saw

Con un attimo di intuito si capisce :D

:D non ho mai visto saw, quindi non ho capito la battuta hahahahaha :D

me la spieghi? :sorry:

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trb

:D non ho mai visto saw, quindi non ho capito la battuta hahahahaha :D

me la spieghi? :sorry:

Ok,vedo di spiegarla in 2 righe.

Saw,john,detto l'enigmista,è un malato terminale di cancro.

« Ho una malattia che mi divora dall'interno e sono stanco, stanco di chi non riesce ad apprezzare il dono della vita. »

Perciò chiude della gente in delle stanze con dei trabocchetti,per riuscire a salvarsi dovranno sacrificare una parte della loro umanità,come per esempio tagliarsi un piede o roba simile,così riusciranno ad apprezzare di più la vita...chi non ci riesce muore.

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Mario.Law

hahahahahahahahahahahahahahahaha

nuovo idolo :p

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sergio7

La mia?

Ok, apriamoci un po' e raccontiamo una storia. Non un esempio. Non è la vita di uno che diventa un seduttore, non ci sono ancora arrivato, ho f-chiuso una sola HB. Non una storia vincente ma, senza dubbio una storia che ha radicalmente cambiato la mia posizione rispetto alla vita e mi ha reso maturo. Perché mi sento maturo. Una maturità che scherzosamente ho rappresentato lasciandomi crescere la barba per la prima volta.

E' la storia di una persona che inizia a capirsi, a migliorarsi e a sconfiggere le proprie nevrosi.

Da piccolo ero un figo. Sì sì, ero proprio un figo... ma il problema era già evidente. Alle elementari ero preso dalla maestra come modello per gli altri. Ero il leader di tutti e tutti mi cercavano perché ero brillante. Ne ricevevo parecchi di quei bigliettini delle bambine che ti chiedono "ti vuoi mettere con me?". Mettevo una crocetta sul sì e accumulavo trofei. Ma a me non interessava chi li mandava. Non mi sono avvicinato a nessuna di quelle bambine. Il mio egocentrismo faceva sì che esistessi solo io e nessun'altro. Ero protagonista unico di un monologo e gli altri erano spettatori che applaudivano. A nessuno era permesso salire sul palco con me. Quindi gli amici c'erano ma non c'erano. Ho sempre tenuto tutti a distanza. Spocchia? Orgoglio? Paura degli altri bambini?

Forse un misto di tutto questo.

Alle medie si inizia a crescere e qualcosa cambia in chi mi circonda. Sembrano non parlare più la mia stessa lingua. Già alle medie si parla di politica e discoteche? Io giocavo con i Pokemon! Dal vanitoso apprezzato da tutti inizio a diventare un po' invisibile. Complice l'arrivo di uno di quei problemi alimentari che scopri ti accompagneranno per il resto della tua vita io perdo quell'acume e quella voglia di essere sempre al centro dell'attenzione.

Alle medie mi innamoro per la prima volta di una di quelle ragazzine che ti chiedono di mettersi con te. Il mio primo bacio... sulla guancia. Con un altra persona che non fosse un mio familiare. Questo per farvi capire come fossi messo male a rapporti interpersonali. È una storia la mia di un ragazzino che però è già, a 13 anni, completamente sviluppato. Quindi gli istinti sessuali già c'erano tutti... eppure erano mitigati da un binomio orgoglio/paura pazzesco. Finisce tutto rapidamente con quella ragazzina (tenevo a distanza le persone quasi come uno che ha problemi di autismo, non mi stupisce). Ma non la scorderò per i successivi 6 anni. Continuo a tenere tutti a distanza e perdo le occasioni di socializzazione. Forse anche a causa di una famiglia un po' apprensiva che non mi fa fare quello che fanno gli altri. E io non ho la grinta né la voglia di ribellarmi.

Dalla 3^ media inizia a girare la voce di una mia presunta omosessualità. Un elemento che sarà da lì in poi sempre presente nella mia vita. Forse per il mio non parlare di ragazze. Forse per la mia avversione allo sport. Forse per la mia voce che arrivava a toni altissimi (fino a che non ho iniziato a fumare qualche tempo fa). Forse per il fatto che, arrivando al liceo (i miei 5 anni di periodo più che buio, perché tutto sommato alle medie ero il più grande d'età, il più bello fisicamente, ero innamorato e mi sono comunque divertito), ho stretto amicizia con poche persone (anche se sono amici che mi porto dietro ancora adesso) ed i miei discorsi ad un orecchio esterno apparivano chiaramente come quelli di una portinaia pettegola. Se ora ripenso al perché del mio spettegolare riesco solo a rispondermi così: ormai ero sceso da quel palco ed ero diventato spettatore delle vite degli altri. 5 anni di studio, videogiochi e osservazione degli altri in disparte. Se non parlavo di videogiochi, il mio unico argomento di conversazione erano gli affari degli altri. L'unica cosa che facevo oltre a questo era un'ora di teatro a settimana.

Nonostante questa mia asocialità quasi patologica (gente che propone "usciamo?" e io che invento scuse per restare a casa erano scene all'ordine del giorno) quando ho 18 anni una ragazza conosciuta in vacanza via sms mi dice che le piaccio. Capendo che inizio a sentire il peso della solitudine stavolta voglio combinare qualcosa... e me la brucio trattandola di merda. Lei va con un altro.

Lì dò di matto. È stato il fondo raggiunto ma anche la spinta per risalire. Perdo un anno a organizzare nei minimi dettagli una vendetta nei suoi confronti... che va a buon fine. Con questa soddisfazione che ho avuto nel ferirla capisco di aver toccato il fondo... qualcosa si sblocca. Qualcosa in me cambia. Quasi un'epifania. Mi rendo conto di quanto è stata ridicola la mia vita fino a quel momento.

Con l'inizio dell'università rivoluziono tutto. Gente nuova, per la maggior parte ragazze. Io, una persona che decide di voler essere nuova. È come se avessi deciso "da oggi sarà tutto diverso" e il mondo non potesse ribellarsi a questa decisione. All'università incontro una tipa che avevo conosciuto precedentemente. HB 9 di aspetto... ma solo perché io 10 non lo dò a nessuna :D

Scopro che è impegnata e cerco su internet tattiche per conquistare una tipa fidanzata. Così, con ingenuità. Non sapevo cosa avrei trovato! Inizio a leggere seduzioneattrazione di reborn e a studiare BL. Poi trovo questo forum. Studio seduzione per una HB... ma mi infatuo di un'altra. Un po' in sordina. Una cosa così. Ingenua anche questa, come il mio studio della seduzione. Una HB con la quale "non avevo niente da perdere" e per questo mi divertivo a spararle addosso tutte le tattiche che giorno dopo giorno imparavo. Il mio campo di prova diventa il mio vero e proprio obiettivo.

C'era ancora un conto in sospeso però. Avevo paura. Non avevo mai baciato. Mai scopato. Mai amato apertamente.

Trovo su un sito di psicologia una tecnica molto interessante per sbloccarsi dalle paranoie ed agire.

Anche se allungo il brodo voglio descriverla, perché ne vale la pena:

Consisteva nello scrivere una lettera a mano destinata al proprio "io bambino", quell'io in cui era avvenuto il blocco sociale rassicurandolo. E poi rispondersi da soli, lasciando parlare quell'io bambino, che doveva scrivere usando rigorosamente la mano con la quale non sappiamo scrivere!

Il giorno dopo, a 20 anni suonati, ho avuto il mio primo k-close e il primo inizio di una LTR.

Da quel momento scompaiono le voci (che già si erano accese anche all'università) sulla mia presunta omosessualità (forse perché ho sempre avuto gusto nel vestire :D) e vivo. Vivo davvero. Ma il mio errore sta in quello che ho appena detto. Vivere non significa solo avere una storia. Ho sconfitto una paura vincendo una battaglia, non la guerra.

Ottengo i miei f-close e una LTR che si protrae per 2 anni. Ma no. Sbaglio ancora perché la considero troppo. Ne faccio il centro di tutto.

E anche se mi porto residui di quell'io bambino che non vuole dare troppo di sé... finisco per investire troppo. Divento noioso. Lei trova l'altro (che ha usato delle tecniche ben visibili di BF destruction, cold reading e PNL... se sei del forum voglio dirti: grazie ;) ). Vengo lasciato. È un po' lo standard, lo conosciamo tutti.

Piango, mi dispero. Chiedo aiuto qui una marea di volte (per riprendere me stesso, non per riavere lei... mi amo troppo per riconcedermi ad una che mi ha fatto così male) ma continuo a morire dentro.

Ma anche stavolta, un po' in sordina... aggiungo un altro tassello a ciò che è vivere. Cerco di coltivare la mia vita sociale e mi rendo conto di quanto di quanto io sia solo. Avere una storia assolutista come quella mi ha fatto capire che la vita è fatta anche di vita sociale, cosa che io avevo scartato completamente, con l'arrivo della fidanzata ancora più di prima. Da adesso faccio lo Yes Man. Se ho voglia di fare qualcosa ma sono frenato da malumori o paranoie... dico sì lo stesso. Il mio essere camaleontico mi permette di frequentare contemporaneamente gente discotecara e intellettuali boheme.

Così come ho capito che vivere è fare tutto quello che mi sono precluso. E soldi permettendo, ora voglio recuperare. Interessi, passioni, persone, amori. Voglio interessarmene, scoprirne di nuovi.

Lei mi ha lasciato. Mi manca. Ma inizio a vivere proprio ORA.

Con queste premesse, dopo essermi scoperto grande sentimentale, ho trovato me stesso, so cosa voglio e finalmente ho un po' di chiarezza e determinazione nella mia testa.

Mi sento come quando avevo deciso "da oggi sarà tutto diverso", ma questa convinzione dalla mia vita sentimentale stavolta la espando ad ogni campo.

Da uno che voleva stare dentro casa a videogiocare... sono diventato uno che vuole uscire, coltivare passioni, vedere e conoscere gente, divertirsi, gridare, e soprattutto amare in ogni senso del termine.

Non pensavo sarei mai arrivato a dire, scherzando, che ci sono troppi morti di sonno che non hanno mai voglia di fare niente... quando il primo morto di sonno ero io.

E capisco che devo ricominciare a studiare seduzione daccapo. Perché ho fatto un pasticcio! Mettendo in pratica. Giocare e riderne.

Chiudo, nel tanto ottimismo, ponendomi una domanda. E se l'antipatia che provo nei confronti del sarge, se il non provare interesse superficiale nelle ragazze che incontro (nel senso che sono alla ricerca della storia d'amore), non sia altro che un refuso del vecchio me bambino troppo orgoglioso e spaventato per esporsi?

Nel caso fosse così, devo pensare ad un modo per compiere un infanticidio ;)

Mi guardo allo specchio e penso che questa nuova barba mi piace un sacco.

Per grandi linee la mia vita è stata simile alla tua,mi manca ancora la parte della svolta però..mi impegnerò al massimo :)

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rocoloco

Beh che dire, ho letto le varie storie... davvero un bel thread, è motivante! complimenti a tutti :)

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  • 2 settimane dopo...
Desmos

Leggere il percorso delle persone è stimolante, nonchè interessante...appena trovo un pò di tempo scriverò qualcosa su di me

A me piacerebbe tantissimo sentire la tua storia Bull

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Rogerdodger

Dividerò il mio racconto in vari paragrafi dove ogni paragrafo sarà uno dei miei difetti che avevo o che ho da prima che conoscessi la parola pick up:

1)Il non curarsi e il fare l'asociale

2)L'insicurezza, l'essere timido

3)Il non capire cos'è la seduzione

1)Ok, sono sempre rimasto nel mio piccolo paese, non pesavo 95kg e nonostante la mia altezza non tocco neanche gli 80. Però ero insicuro di me, mi sentivo un fallito e ho sempre ripiegato tutta la mia enfasi, la mia voglia di vivere, il mio essere, il "vero me", nei videogiochi. Sono stati sempre il mio più grande compagno da quando sono nato, e più erano difficili e più mi appassionavano. Ho sempre amato specialmente i GDR(gioco di ruolo) in cui letteralmente potevo dare vita al mio alter ego virtuale, cioè che ero veramente dentro.Potete ancora sentire l'enfasi delle mie parole mentre descrivo questo mondo, perchè sono stati davvero i miei migliori amici fino ad un anno e mezzo fa.

In qualsiasi caso, restano un mondo virtuale, un mondo finto, un mondo solamente ideale che ci si può arrivare con l'immaginazione. Vedere il proprio avatar virtuale che non so abbraccia alla fine del gioco la donna per il quale si è fatto il culo, ha sconfitto draghi, ha assaltato fortini da solo, non è come abbracciare davvero una donna, come baciarla e sentire il suo calore su di te, un calore che non si può imitare...neanche con l'immaginazione.

Quindi nonostante passavo le giornate a quel pc,a quella play o a qualche gioco di carte da nerd XD, quando mi mettevo a letto (alle 4 di notte XD e alle 7 mi alzavo per andare a scuola) dentro di me sentivo un vuoto, sentivo quella mancanza, l'unica cosa che volevo era solamente un abbraccio da una ragazza o una donna che non fosse mia madre o mia nonna ahahaha.

Non avevo cura di me, niente, portavo i capelli sempre alla cazzo di cane (scusate il termine, ma è la cosa che va meglio per come li avevo), mettevo addosso i primi vestiti che trovavo comprati al mercato per di più (non critico chi li compra, è solo per spiegare che tanto non me ne fotteva niente che anche se avevo la possibilità di prendermi qualcosa di marca non me ne fotteva niente)...la mia domanda era sempre: "a che mi serve pettinarmi o vestirmi bene?" tanto quando finisce la scuola io torno a casa e passerò il mio pomeriggio, la mia serata e la mia notte davanti a quel computer.

A scuola e negli sport sono sempre stato un asociale, questo mi ha portato a cambiare 3 volte la scuola elementare perfino. Diciamo che in questo primo tragitto scolastico il problema è sempre stato che non volevo farmi mettere i piedi in testa dal bulletto o dai bulletti che mi trovavo, e questo faceva in modo che loro che erano le star della classe, i leader, mi mettevano tutti contro letteralmente, quindi non imparai a socializzare. Alle medie per fortuna mi trovai in una classe dove tutti erano dei bulli (anche le ragazze XD) quindi nessuno si faceva mettere i piedi da nessuno, e quindi si riusciva ad essere più democratici (sembra strano lo so XD), ma nonostante tutto le mie amicizie scolastiche si bloccavano alla fine delle prime 5 ore della mia giornata dal lunedi al sabato, tornavo a casa ed ero solo. Scuola superiore, meglio non parlarne(comunque sia lo capirete in parte quando parlerò della mia ex).

2)Ho 2 fratelli maggiori, uno di 9 anni più grande di me e l'altro di 6. Diciamo che si inizia ad avere un attrazione verso l'altro sesso già da quando abbiamo 7 anni, (penso che tutti hanno avuto una cottarella alle elementari, anche della maestra XD), in qualsiasi caso ci stava una che veniva in classe mia di cui mi ero preso questa famosa cottarella. I miei familiari non sanno farsi mai i stracazzacci loro e quindi quando scoprivano che mi piacevca minimamente una dovevano saperlo per forza. Posso solo dirvi che quando gli dissi chi mi piaceva, diventò una tortura, mio fratello più grande non passò giorno che non m'insultava e mi sfotteva per il semplice fatto che mi piaceva qualcuna. Si lo so ora mi potete dire, che è normale avere la cottarella, lo so pure io, ma a 7 anni cosa cazzo ne sapevo? Quasi inizia a farmene una colpa. Dopo quell'episodio prima di dire che una ragazza era carina sono passati 7-8 anni. Non ho mai parlato con nessuno della mia famiglia, con nessuno dei miei 3 amici, era tutto dentro di me, ho sopportato il peso dell'avere la mia prima cotta(la seconda , la terza, la decima..), dello stare male per volere qualcuno accanto senza mai parlarne con nessuno e fidatevi è una sensazione orrenda (vivi con un dolore allo stomaco tutto il giorno, sempre, anche mentre ridi, mentre non ci pensi ecc.. comunque quella sensazione c'è). Ci sono stati momenti perfino per esempio che passava una gran gnocca e un mio amico diceva "madò vedi che bona quella" e io come unica risposta chiudevo gli occhi e davo un piccolo cenno con la testa.

Figuratevi, avevo paura di parlare di una ragazza con qualcuno, immaginate parlare con una ragazza quale cosa impossibile era per me.

3)Nella mia vita un bel giorno ebbi una botta di culo XD bene o male, tutti ne possiamo avere una.Comunque avevo da poco iniziato a giocare ad un gioco online, non vi spiego tutta la faccenda però trovai questa ragazza con cui prima iniziammo a scrivere qualcosina ogni tanto su msn, finchè non diventò quasi una droga per me parlare con lei :p

Ero finalmente contento, potevo esprimermi per quello che ero davvero! Il mio amato computer faceva da catalizzatore a tutto quello che volevo dire, e quindi ero sciolto e mi potevo esprimere finalmente in totale libertà. Avevo 15 anni e lei 19 e questo mio essere zitto al di fuori mi aveva reso molto più profondo dentro, prima di fare ogni mossa ragionavo, ragionavo e ragionavo e questo comunque sia mi faceva sentire più intelligente e più maturo degli altri della mia età e lei che è più grande di me se ne accorse tant'è che in poco tempo si lasciò con quello che era il suo fidanzato (che aveva se non sbaglio 21 anni). Ero riuscito a battere un ragazzo di 6 anni più grande di me, cazzo, solo perchè mi ero aperto minimamente.

Comunque, vi dico che per me questa ragazza era una droga,letteralmente, dal semplice fatto che presi un'opzione della mia compagnia telefonica, che mi dava ogni giorno 10 ore di chiamate, 10 ore di videochiamate e 100 messaggi. Vi dico che certi giorni ho utilizzato le videochiamate non perchè volevo vederla, ma semplicemente mi finivano le ore di chiamate!!! (comunque a chi interessa ho fatto una cosa come 1500 ore di chiamate in 3 mesi). Arrivò comunque il giorno in cui ci incontrammo (lei vive a 500 km da dove vivo io) e vi dico che quella probabilmente è stata la giornata più bella della mia vita, neanche ritornai a casa a dormire e la passai con lei nella camera di albergo che aveva preso per stare quella sola notte (non facemmo niente di spinto), e vi assicuro che quello stare solo abbracciato a lei aveva esaudito ogni mio desiderio non mi importava andare oltre almeno non per il momento. Dopo pochi mesi ebbi finalmente il coraggio di dire ai miei che ero fidanzato (ritornando al punto 2 potete notare quanto tempo era passato da quella famosa vicenda con i miei familiari) e quando la ospitai a casa il giorno del suo 20esimo compleanno fu la prima volta per tutti e due. Comunque sia questo mio essere asociale, e chiuso si rifletteva anche sulla nostra vita di coppia e quindi non esisteva per me uscire la sera, quando andavamo alle feste stavo sempre in disparte, in più nel frattempo avevo litigato con 2 dei miei 3 amici. Arrivò il giorno in cui lei iniziò a dirmi cose come:"ma tu come cazzo hai fatto a conquistarmi?" io naturalmente pensavo che scherzava e non lo faceva, ma comunque iniziai a farmi delle domande:Come ci sono riuscito? Come mi sono mosso? Come ho giocato le mie carte? Non lo sapevo, e questa sensazione mi premeva nonostante ero fidanzato ed ero contento di lei e pensavo che tanto saperlo non mi serviva dal momento che ormai ci ero riuscito (e si pensavo già al mio futuro...). Non so se riesco a spiegarmi per bene, ma avete mai a scuola specialmente in matematica fatto qualche esercizio così a fortuna, senza aver capito bene il procedimento o sapendo solamente a memoria qualche fesseria e quindi esserci riusciti a culo, ecco quando pensavate di esserci riusciti poi non sentivate una sensazione di essere persi, di essere smarriti, di voler capire perchè facevate quel procedimento, magari quella merda di insegnante quando glielo chiedevate, vi rispondeva con un "perchè è così" eppure capitava che non sapevate il perchè dovevate fare così (per esempio, il motivo del perchè 5x-2=0 è equivalente a 5x=2, non tutti lo sanno all'inizio ti spiegano solo che si fa così, ma non perchè è così). Ecco se avete minimamente la cosa allora capirete che provavo la stessa sensazione in quello che ero riuscito a fare con la mia ragazza.

E dopo ben 1 anno e mezzo questa mia storia d'amore finì..

4) il punto 4 non l'ho messo in lista, perchè è il momento in cui avviene la mia svolta.

Dopo averla persa, mi ritrovo totalmente da solo, e totalmente disperato, non ho dormito per 1 mese e nonostante tutto non avevo avuto il coraggio di dirlo ai miei e quindi ancora una volta mi ero tenuto tutto dentro. Finchè non mi decisi di chiedere aiuto ancora una volta al mio amato computer e di fare una ricerca in internet. Inizialmente trovai il soliti libri "come conquistare una donna in 30 giorni", " come riconquistare la propria ragazza" ecc.. che se fosse stato per me avrei anche comprato, ma avevano un prezzo che toccava il 70 euro perfino e manco sapevo come trovarli, quindi iniziai a cercare qualcosa più come un forum o un blog..ne trovai un po' e quello che mi appassionò di più era di un certo Davide e non ricordo manco più il cognome, questo tizio usava termini che non capivo"pua, afc, hb, routine" ma cosa cazzo diceva?? Alla finee tutto mi si fece più chiaro, arrivai ad un post chiamato Best Pua of 2010 e finalmente capii, cosa diceva questo tizio, e in più sentivo che quello che diceva era più genuino di quello che diceva qualcun altro, c'erano istruttori a livello mondiale che si confrontavano non poteva essere una cazzata il tutto. Passai da un articolo ad un altro finchè non mi ritrovai nelle mani il libro di Gambler, e poi il tanto criticato Mystery (quando letto il suo libro, li hai letti praticamente tutti) colui che è stato il primo a rendere questa comunità alla portata di tutti.

Ormai quasi mi ero dimenticato di lei, anzi perfino cercavo di autoconvicermi che volevo imparare come essere un pua per riaverla, ma in realtà non m'importava più di lei, io volevo avere tutte quelle altre ragazze che neanche potevo sognarmi (lei è una 8 a parer mio, ma io cercavo le 10 e lode ormai). Tempo 2 giorni da quando mi ero preso il primo libro che già passeggiavo per strada con un nuovo taglio, con dei vestiti nuovi, con un nuovo portamento e la cosa migliore ero pieno di speranze! qualcosa che non avevo mai avuto prima. Molti mesi dopo il mio carissimo amico theitalianstallion mi fece conoscere questo forum dove finalmente ho conosciuto il mio bro Scaccomatto(stallion vive a 500km pure lui XD) e dove ho iniziato ad avere qualche risposta che non potevo chiedere ad un libro. Durante tutto il percorso ho avuto una marea di volte degli alti e dei bassi, ma il supporto di questa comunità mi ha sempre aiutato a rialzarmi, mi ha sempre riempito di carica. In 2 mesi da avere solo 1 amico, sono riuscito ad avere 4 diversi gruppi con cui uscire, riuscire a farmi amico praticamente tutta la mia classe delle superiori durante il quinto(e notare come le ragazze mi guardavano perfino), una cosa praticamente impossibile con la mia brutta reputazione accumulata in 4 anni. Ho avuto la possibilità di riniziare da 0 di avere un nuovo obiettivo nella vita. Un tempo volevo fare il programmatore di computer e di videogiochi, adesso nonostante ci gioco ancora(veramente poco) quando mi consigliano di fare il corso di game design io rispondo che ormai non è qualcosa per me, voglio essere qualcosa di diverso di un semplice nerd, anche se dovessi essere un nerd con i soldi XD non m'importa voglio fare qualcosa che mi dia più carica e che possa far aumentare il mio valore sociale davanti agli occhi di tutti!

Risultato finale di tutto ciò, è che nonostante tutto sono ancora molto timido, è davvero difficile per me aprire conversazione con qualcuna, oppure mantenere la conversazione con chi mi interessa, ma i progressi li sto vedendo ogni giorno e finalmente sto iniziando a capire come si fanno queste equazioni chiamate socializzazione e seduzione. E più vado avanti e più sono contento, adesso sono a Toronto, nella patria di Mystery e ci passerò i prossimi 3 mesi e tutto quello che ho studiato fin'ora lo metterò in pratica per bene e quando ritornerò in Italia sarò migliore di quello che sono ora.

Scusatemi per aver scritto così tanto (ci ho messo 1 ora e mezza XD) e scusate per i milioni di errori che avete trovato, ma questo è il messaggio che vorrei far avere a chi legge questo post, perchè si può migliorare e io ve lo confermo!

complimenti bravo...quando torni in puglia fatti vivo nella sezione di bari... ;-)

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ale4

vorrei davvero rispondere e condividere la mia esperienza ma sono fatti troppo personali e privati. ma la cosa fondamentale è non-mollare-mai!

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  • 2 settimane dopo...
Breeze

Mi sono letto attentamente tutti i post, e devo dire che come condizioni mi sono molto ritrovato in quello che avete tutti esposto (nonostante la mia storia sia stata + al limite dell inumano...) ; leggo il forum da nn molto e sono iscritto da poco, ma se questo è lo spirito della community sono veramente contento di farne parte ^_^ . Dalla mia esperienza personale ho imparato 1 cosa: per quanto le situazioni siano dure e facciano male se vi sopravvivi ti rafforzano, ed è proprio questo che poi fara' la differenza nel superare le difficolta che verranno dopo rispetto a chi avra' avuto una vita facilitata :good:

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  • 2 settimane dopo...

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