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Consigli per i più giovani


Amon

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^X^

Per quanto vera, però, non mi pare una bellissima prospettiva: noi uomini diventeremmo più attraenti, mentre le donne, dopo i 25, comincerebbero il declino. Quindi, per fare del sesso con delle nostre coetanee nel loro pieno vigore fisico, avremmo a disposizione solo un'arco di circa 10 anni! (dai 15 ai 25). Vero, ma un poco triste.

La vedi dal lato sbagliato, Amon. Mettiamola così: in quanto uomini abbiamo la possibilità teorica di fare sesso con una donna di 23-28 anni per un arco di tempo che va dai nostri 20 ai nostri 45 (di più magari anche, ma non ho esperienza diretta). Certo, non TUTTI gli uomini. Diciamo forse uno su 30. A me basta, non è difficile essere nel migliore 3% vista la scarsa qualità media :spiteful:

Il mio timore più grande nei riguardi del "diventare grande" è quello di non riuscire a realizzarmi pienamente in ogni ambito della mia vita. Se non sto bene con me stesso, nemmeno le Hb possono sentirsi bene con me.

Beh devi considerare che questo dubbio ce l'hanno tutti, ed è secondo me importante per poter continuare a crescere e a affrontare le situazioni: troppa sicurezza in se ti fa fare dei brutti frontali. Il periodo non è neanche psicologicamente facilissimo, quindi affronta le tue paure con decisione ma non pensare di essere sbagliato o diverso.

Una cosa che ho capito è che non sono alpha. E questo è un problema. Se potessi dire qualcosa a tutte le donne del mondo, sarebbe questo: "come mai avete questa tendenza, a mio avviso inutilmente ancorata al mondo animale, di ricercare il maschio alpha? le qualità che vi garantirebbero una serena prosecuzione della specie si trovano tranquillamente anche nei beta, i beta non sono affatto perdenti, solo NON-dominanti. se foste meno esigenti, sareste anche più felici!"

In realtà molte la pensano esattamente come dici tu. E quindi sposano il ragioniere della porta accanto a 25 anni. E poi trombano a giorni alterni con il loro capo dominante e con il muratore ventenne.

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^X^

Bha, se fosse così come dice X sarebbe rincuorante, ma mi sembra un ritratto troppo ottimista della condizione dei quarantenni. Non credo proprio che la maggior parte dei quarantenni possa attrarre la maggior parte delle ventenni. Per inciso, io credo di aver raggiunto il mio picco di attrattività esattamente a quello che tu dici essere il minimo.

Si forse si, infatti poi ho anche scritto che quello che io penso dei quarantenni è solo potenziale: è quindi possibile perchè io lo sto vivendo, ma non è per tutti. E' però possibile, e io non avrei mai pensato prima che si potesse applicare a me!

Devo inoltre precisare che non ho mai scritto, e non affermerò mai, che un buon 40enne può attrarre "la maggior parte delle ventenni". Assolutamente no. Dipende dalle categorie e da altri fattori.

Quello che posso affermare con sicurezza sono tre cose:

1) è possibile per un over35+ flirtare in modo positivo (cioè senza apparire ridicolo) con ragazze dai 18 ai 30, e quindi circondarsene. Questo punto non implica necessariamente scoparle tutte.

2) è altresi' possibile che riesca a baciarne un gran numero, perchè a quell'età un bacio non si nega mai ad un uomo che ci sa fare. Anche questo punto non implica necessariamente scoparle tutte

3) invece il numero di ragazze giovani che un over35 si porta a letto è abbastanza ridotto. Questo non toglie che secondo me ci sono più ventenni disposte ad andare a letto con un quarantenne, che quarantenni in grado di sedurre una ventenne.

Ok ho capito che il prossimo thread sarà sull'argomento :)

Modificato da ^X^
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Asprilla

Il punto 3 è quello che m'intessa di più. Tieni presente che io ho un padre di 65 che tromba quarantenni, e ho avuto un nonno materno che a 54 ha figliato con una 27enne... quindi sono cose che non ritengo dell'altro mondo.

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Amon

E tu perché vuoi "averne di più e più belle"? Potresti averne tantissime cesse.. Hanno sempre una f*ga, possono farti avere tanti figli (serena prosecuzione della specie) e se non sanno far bene i p*mpini, impareranno ;)

Quindi, perché non ti accontenti delle brutte? Saresti molto più sereno e felice :)

LOL :))

Si, ho scritto che la voglio bella, ma se la trovo, mi accontento di un buon compromesso: una "media" con un bel carattere. Non sono Raul Bova e so di non poter avere Hb10.

Il problema è che vedo molte Hb6 o Hb7 che se la tirano come fossero Hb9.

La mia era un'utopistica critica alla stessa natura umana. So che non potrà mai cambiare l'istinto delle donne a ricercare gli alpha, del resto la nostra natura è da milioni di anni allineata su questa strada. Ma, cazzo, donne scendete dal piedistallo... o altrimenti vi ci facciamo scendere noi...

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Amon

In realtà molte la pensano esattamente come dici tu. E quindi sposano il ragioniere della porta accanto a 25 anni. E poi trombano a giorni alterni con il loro capo dominante e con il muratore ventenne.

Quindi, in buona sostanza: non c'è trippa per i non-dominanti! :caccaaa: Che amarezza...

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^X^

Quindi, in buona sostanza: non c'è trippa per i non-dominanti! :caccaaa: Che amarezza...

Perchè scusa? Il ragionere cornutazzo non scopa la moglie? Piuttosto ci sarebbe da togliersi dalla testa l'idea di tenere per sempre legata a voi una donna...

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Amon

Perchè scusa? Il ragionere cornutazzo non scopa la moglie? Piuttosto ci sarebbe da togliersi dalla testa l'idea di tenere per sempre legata a voi una donna...

Il ragioniere si scoperà anche la moglie, ma rimarrà sempre cornuto. Nel tuo quadretto, come dominante, ci vedo più il muratore ventenne che il marito cornuto.

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capitansomaro

Cari tutti, come consigliatomi apro il thread apposito.

Amici over-30, quali sono i consigli che dareste, in linea generale - ma volendo anche nel dettaglio dei rapporti uomo/donna - a ragazzi che stanno ancora sotto i 30, e quindi con meno esperienza alle spalle?

In 27 anni di vita ho capito molte cose. Ma parallelamente alla mia ascesa conoscitiva, si formano in me sempre più punti interrogativi di varia natura. Inutile dire che i maggiori si trovano nell'ambito seduttivo/sentimentale (altrimenti non sarei iscritto qui).

Pur studiando seduzione e stando concentrato - prima di tutto - sul miglioramento personale, il mondo femminile è ai miei occhi ancora un misterioso universo da scoprire. Periodicamente ottengo buoni risultati, ma quasi mai riesco a comprendere appieno le vie che mi hanno portato al successo.

In genere sono ottimista. Ma devo confessare che ogni tanto al successo non ci arrivo. Anzi, prendo belle cantonate. In quei momenti penso che questo sia davvero un mondo adatto solo agli alpha, dove tutti gli altri possono solamente inseguire ed imitare, e nel momento stesso in cui ci si ferma per riprendere fiato, si viene nuovamente superati e, per altro, con estrema facilità.

Non mi farò scoraggiare dagli eventi negativi, anche se ripetuti nel tempo (di solito penso ai traguardi già raggiunti, e mi rialzo). Tuttavia qualche vostro consiglio mi piacerebbe leggerlo.

Se stiamo qua a scrivere, esistiamo; e se esistiamo siamo tutti dei FIGLI.

Nei nostri discorsi manca l'aspetto più evidente, come se la nostra attenzione selettiva su culi e tette ci rendesse ottuse le capacità di immaginazione: abbiamo la realtà davanti agli occhi eppure la neghiamo, non la vediamo, non la prendiamo in considerazione. Eppure è là, grande come il mondo intorno a noi.

Ecco cosa manca nei nostri discorsi. Parliamo di cambiamento nella seduzione, nell'amore, nel sesso, nelle conquiste. Ci chiediamo cosa ci sarà in più o in meno; come cambierà in meglio o in peggio la nostra vita futura. Diamo risposte, invochiamo il testosterone, la panzetta, il viagra, i capelli, le tette pendule e i culi appesi. E ci domandiamo come sarà e come è possibile che per gli altri cambi tutto visto che per noi pare immutabile ed eterna la voglia di correre appresso alle donne.

...basterebbe guardarsi alle spalle per trovare la risposta: c'è qualcosa di enorme che ci sfugge.

Cosa lega i nostri genitori? cosa lega le famiglie? come fanno a stare insieme e a recitare la parte senza distrazioni? come mai è così diffuso questo stile di vita? che fine ha fatto la loro voglia di cazzeggiare?

Ognuno di noi ha almeno un esempio molto vicino: la propria famiglia. E poi, esempi altrettanto vicini: i parenti, gli amici e i conoscenti.

Possibile che solo noi siamo diversi e tutti gli altri sbagliati? come mai che questi hanno accettato quel che per noi è inaccettabile?

Da questo punto di vista mi viene il dubbio che nel ragionamento manchi qualcosa e deve essere davvero grosso quel qualcosa che manca.

Per noi che parliamo sempre di alphaness, di essere il dominus del gruppo, di essere un "uomo vero"...riporto le parole, di non mi ricordo chi, che tanto mi impressionarono:

un uomo è tale quando ha scritto un libro, ha piantato un albero ed è diventato padre.

"diventare padre".

Non abbiamo idea di cosa significhi.

Credo che la risposta a tutte le nostre perplessità sul futuro sia nell'incapacità di capire il significato di "essere padre".

Prendere per la prima volta in braccio il proprio figlio è un po' come uccidere le proprie precedenti pretese, assasinando la propria apparente personalità, per capire che ne nasce una nuova, assieme alla nascita del figlio.

Un quarantenne, o un trentenne, è secondo me limitato nel suo "essere uomo" se non vive, non desidera, non sente dentro questo desiderio di assasinare se stesso per dedicarsi al proprio figlio, aprescindere dal fatto che il figlio esista oppure no.

Credo che se non si ha l'età per essere padri, fisicamente o mentalmente, questo mio discorso sia incomprensibile.

Tutto questo panegirico alla paternità è per rispondere indirettametne alla questione iniziale "consigli ai più giovani".

C'è un mondo davanti che non si riesce a vedere. E' così, ci siamo passati tutti. Le questioni che poni sono altamente leggittime, ma si dissolveranno in futuro, davanti alla vita.

Non aver fretta di crescere, la vita si fa giorno dopo giorno, ma tieni presente che la natura ti suggerirà un passagio cruciale e rivoluzionario e che, se non ci sei dentro, non puoi comprendere fino in fondo.

PS non si dice mai, ma le donne trovano molto attraente la figura dell'uomo, che è un buon padre e un buon marito; il "maschio", che è già padre e già marito, suscita nella donna istintiva attrazione, ma le crea anche una stonature mentale, suonata dai tromboni dell'etica e della morale.

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Amon

Per noi che parliamo sempre di alphaness, di essere il dominus del gruppo, di essere un "uomo vero"...riporto le parole, di non mi ricordo chi, che tanto mi impressionarono:

un uomo è tale quando ha scritto un libro, ha piantato un albero ed è diventato padre.

"diventare padre".

Non abbiamo idea di cosa significhi.

Credo che la risposta a tutte le nostre perplessità sul futuro sia nell'incapacità di capire il significato di "essere padre".

Prendere per la prima volta in braccio il proprio figlio è un po' come uccidere le proprie precedenti pretese, assasinando la propria apparente personalità, per capire che ne nasce una nuova, assieme alla nascita del figlio.

Un quarantenne, o un trentenne, è secondo me limitato nel suo "essere uomo" se non vive, non desidera, non sente dentro questo desiderio di assasinare se stesso per dedicarsi al proprio figlio, aprescindere dal fatto che il figlio esista oppure no.

Questa parte del tuo post, specie quella in grassetto, mi è piaciuta molto e anche se non sono padre, credo di capire perfettamente cosa intendi. Probabilmente con la nascita di un proprio figlio si sente "un'attenuazione dell'inquietudine di vivere"; del resto compiamo il nostro scopo biologico primario: procreare.

A quel punto possiamo stare più tranquilli, smettere di rincorrere chissà cosa... anche perché dobbiamo delle cure a chi si impossesserà del mondo che adesso è nostro. O almeno credo che sia più o meno cosi.

Devo dire che è tutto molto bello, ma al tempo stesso mi fa paura. Annientare me stesso per dare vita a un nuovo me stesso: sia nel senso di accendere una nuova vita che mi assomiglia terribilmente, sia nel senso di cominciare personalmente un percorso del tutto nuovo. Sono terrorizzato solo all'idea, tuttavia confesso d'esserne affascinato.

Forse il segreto di tutto è davvero custodito in questa cosa. Forse, capire davvero cosa vuol dire diventare padre, può aprirci gli occhi sulla seduzione e sulla vita in generale. A pensarci, è un tutt'uno.

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Bull

Io sono terrorizzato dall'idea , forse perchè non mi sento ancora del tutto formato e realizzato . . .

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