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Contro l’ ansia da approccio. Consigli da riflessioni personali.


Frankso

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Frankso

Ragazzi io la penso così: dipende tutto dal frame. Se ti senti al 30% interagirai in un modo. Se ti senti al 60% lo farai in un altro. Se sei al 100% puoi raggiungere qualsiasi traguardo che i tuoi limiti naturali ti consentono di ottenere.

A mio avviso, oltre a studiare tutto ciò che quotidianamente leggiamo qui dentro, per attrarre, parlare, chiudere (openere, routine, transition, BL, etc...) dobbiamo concentrarci tutti su come alzare il frame all'occorrenza.

Prima, naturalmente, viene la cura dell'inner game. Ma poi bisogna essere in grado di elevare il morale, lo spirito, quando ce n'é bisogno. Certo, non è una cosa facile.

Più in là esporrò meglio il mio pensiero, ma il metodo per fare questo credo risieda nel concentrarci su ciò che di bello c'è nella nostra vita e sulle infinite possibilità che avremo in futuro per migliorarla. Cioè, raggiungere la consapevolezza che CON o SENZA quella particolare Hb, noi siamo felici dell'esistenza.

Interagire con lei è poco più che un divertimento, un esperimento sociale (per dirla alla Mystery), il suo eventuale rifiuto NON DICE NIENTE SULLA PERSONA CHE SONO. E' un feedback. Tre secondi e vai. E' molto figa? Pensa che sia una UG, immaginala sul cesso, qualunque cosa... ma cerca di abbassare il suo valore e alzare il tuo. Si tratta di un semplice sforzo mentale. Ci va allenamento.

concordo. una volta passate le prime titubanze, bisogna capire che è solo un gioco. Il fatto di parlare con una ragazza che ci interessa non per forza deve cambiarti la vita. Almeno non sempre... DAl momento che si ha voglia di fare, di divertirci e di interagire allora ci si butta e come va va. Poi se è lei a fare la gatta morta, beh, una sua scelta, certamente non deve influenzare il nostro frame. Può essere difficile ma deve essere così. Se lei non vuol giocare, sotto un' altra...

sembra scontatao ma io mi rendevo conto in passato che mettevo troppa energia in questa cosa, e vedo che la maggior parte di amici e ragazzi lo fa, oppure per troppi timori passa la voglia. Parte tutto come un dannato gioco, come voglia di FARE e di non passare le giornate chiuse nei propri recinti. Scambiare 4 chiacchere può fare dannatgamente bene, e se il "gioco" prosegue ancora meglio...

Modificato da Frankso
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Io ho superato l'ansia da "approccio" con gli sconosciuti, anzi non me ne fotte niente.. Il problema è quando c'è qualcuna che mi piace che già conosco, lì iniziano le seghe mentali su cosa fare-dire-pensare si può dire che ho l'ansia da "interazione" con la gente che mi piace parecchio.

Vero. a me capita di avere un frame rilassato e menefreghista al primo approccio, in quanto di esperienze di ansia d'approccio ne ho avute e sono riuscito a superarle. Però quando conosco già qualcuna e cerco di aprirmi ad un livello successivo scopro di avere più blocchi, credo sia la paura di voler fare un'impressione impeccabile che però so di non poter ottenere al 100%. Quindi per me paralre con qualsiasi persona serve a poco, io direi più che altro che bisogna osare dei livelli di interazione di qualità maggiore come kino più spinto ecc..Certo saper fermare gente per strada è utilissimo ma sto notando che il kino porta i maggiori benefici perchè ci permette di trasmettere subito emozioni e se i feedback sono positivi ci permette di aprirci senza dover dire mezza parola. Dopo tutto il forum dice sempre che le donne alla fine sentono emozioni, il modo più veloce di veicolarle e farci stare meglio pure a noi è il kino.

L'ansia viene quando ci si sente di dover stupire qualcuno. Parlate con una bella gnocca, il vostro cervello non farà altro che pensare "devo impressionarla". Poi provate a parlare con un vecchio. E notate l'enorme differenza.

La paura non sta nell'affrontare uno sconosciuto, quanto nel bisogno di stupirlo e di mostrarci superiori.

Che si rifà a quello che ho detto prima.

Ragazzi io la penso così: dipende tutto dal frame. Se ti senti al 30% interagirai in un modo. Se ti senti al 60% lo farai in un altro. Se sei al 100% puoi raggiungere qualsiasi traguardo che i tuoi limiti naturali ti consentono di ottenere.

A mio avviso, oltre a studiare tutto ciò che quotidianamente leggiamo qui dentro, per attrarre, parlare, chiudere (openere, routine, transition, BL, etc...) dobbiamo concentrarci tutti su come alzare il frame all'occorrenza.

Prima, naturalmente, viene la cura dell'inner game. Ma poi bisogna essere in grado di elevare il morale, lo spirito, quando ce n'é bisogno. Certo, non è una cosa facile.

Più in là esporrò meglio il mio pensiero, ma il metodo per fare questo credo risieda nel concentrarci su ciò che di bello c'è nella nostra vita e sulle infinite possibilità che avremo in futuro per migliorarla. Cioè, raggiungere la consapevolezza che CON o SENZA quella particolare Hb, noi siamo felici dell'esistenza.

Interagire con lei è poco più che un divertimento, un esperimento sociale (per dirla alla Mystery), il suo eventuale rifiuto NON DICE NIENTE SULLA PERSONA CHE SONO. E' un feedback. Tre secondi e vai. E' molto figa? Pensa che sia una UG, immaginala sul cesso, qualunque cosa... ma cerca di abbassare il suo valore e alzare il tuo. Si tratta di un semplice sforzo mentale. Ci va allenamento.

Infatti va a periodi e l'abbattimento di questo limite porta a grandi benefici perchè possiamo stare al 100% anche quando ciò che circonda ci spinge verso un basso frame. Ad esempio questo periodo sento meno il bisogno di successi perchè già ne ottengo su altri campi.

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Amon

Infatti va a periodi e l'abbattimento di questo limite porta a grandi benefici perchè possiamo stare al 100% anche quando ciò che circonda ci spinge verso un basso frame. Ad esempio questo periodo sento meno il bisogno di successi perchè già ne ottengo su altri campi.

Io credo che uno dei passi più grandi che tutti noi possiamo fare è proprio prendere confidenza con questa capacità di autoinnalzamento del frame. Che poi, oltre all'ambito seduttivo, ci migliora in ogni aspetto della vita.

Però il 'giochino' non risulta sempre facile e automatico. Come hai detto, se passi un bel periodo è più semplice. Altrimenti bisogna allenarsi a tirarsi su anche in condizioni di disagio. Ne so qualcosa... proprio ieri mi è successo questo per via di una basso frame che non sono riuscito a recuperare:

http://www.italianse...__fromsearch__1

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Io credo che uno dei passi più grandi che tutti noi possiamo fare è proprio prendere confidenza con questa capacità di autoinnalzamento del frame. Che poi, oltre all'ambito seduttivo, ci migliora in ogni aspetto della vita.

Però il 'giochino' non risulta sempre facile e automatico. Come hai detto, se passi un bel periodo è più semplice. Altrimenti bisogna allenarsi a tirarsi su anche in condizioni di disagio. Ne so qualcosa... proprio ieri mi è successo questo per via di una basso frame che non sono riuscito a recuperare:

http://www.italianse...__fromsearch__1

Non è per nulla facile infatti. Molti ragazzi fidanzati, e ragazze ovviamente, si scordano che un buon frame costante è dovuto al fatto che il/la partner compensa eventuali mancamenti o stati d'animo negativi. Poi quando viene a mancare, come nel tuo caso, ecco si scopre di essere più debole.

Cmq come dici tu il discorso del frame migliora la qualità di tante altre cose, effettivamente se uno riuscisse ad impegnarsi e fare bene ogni cosa che fa per tramutarlo in un buon frame automaticamente saremmo più sereni con le donne perchè sappiamo di essere duttili e pronti a tutto!!

Modificato da sully_5
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FightClub87

Si che esiste l'ansia da approccio e non è altro quella paura che ti viene per il fatto di poter venire rifiutato, deriso etc e che può confermare tutti i tuoi pensieri limitanti, tipo: non sono abbastanza bello, sono troppo basso, sembro insicuro etc..

Se volete sapere, all'inizio il più delle volte ho cominciato ad andare in disco o baretti un po' alla moda e il metodo che ho usato di più mi ricordo che l'ho letto quà su is.. "tiragli la lingua".

Non sapendo come poter parlare ad una hb senza sembrare un impacciato stupidone ho cominciato a tirar verso di loro la lingua, se loro sorridono o continuano a guardare, magari lusingate, il 90% dei casi vi va bene, è una cosa che faccio ancora in disco, da anni ormai. Ho scritto il 90% ma posso dire che non mi è mai quasi capitato che una ragazza che mi ha sorriso o che mi fissava subito dopo, poi non sia stata disponibile almeno a conoscermi. Questo non vuol dire che funziona sempre, significa semplicemente che ho evitato quelle da cui non ho avuto risposta. Quando vi rispondono positivamente, basta dir loro semplicemente "ciao".. Se siete in disco potete ballarci e scambiare due parole, al pub o al bar imbastire su una conversazione. Oggi come oggi questo stratagemma lo uso per le ragazze che ballano incima i tavolini della disco, che essendo in alto mi da fastidio tirar loro il vestito o toccar loro le gambe senza che mi abbiano ancora notato. Qualcuno potrebbe dire: ah un pua qua un pua la.. A me è servito a superare quella paura di aprire, avendo già un po' più sicurezza che la ragazza è predisposta verso di me.

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Cro-Mag

Si che esiste l'ansia da approccio e non è altro quella paura che ti viene per il fatto di poter venire rifiutato, deriso etc e che può confermare tutti i tuoi pensieri limitanti, tipo: non sono abbastanza bello, sono troppo basso, sembro insicuro etc..

Se volete sapere, all'inizio il più delle volte ho cominciato ad andare in disco o baretti un po' alla moda e il metodo che ho usato di più mi ricordo che l'ho letto quà su is.. "tiragli la lingua".

Non sapendo come poter parlare ad una hb senza sembrare un impacciato stupidone ho cominciato a tirar verso di loro la lingua, se loro sorridono o continuano a guardare, magari lusingate, il 90% dei casi vi va bene, è una cosa che faccio ancora in disco, da anni ormai. Ho scritto il 90% ma posso dire che non mi è mai quasi capitato che una ragazza che mi ha sorriso o che mi fissava subito dopo, poi non sia stata disponibile almeno a conoscermi. Questo non vuol dire che funziona sempre, significa semplicemente che ho evitato quelle da cui non ho avuto risposta. Quando vi rispondono positivamente, basta dir loro semplicemente "ciao".. Se siete in disco potete ballarci e scambiare due parole, al pub o al bar imbastire su una conversazione. Oggi come oggi questo stratagemma lo uso per le ragazze che ballano incima i tavolini della disco, che essendo in alto mi da fastidio tirar loro il vestito o toccar loro le gambe senza che mi abbiano ancora notato. Qualcuno potrebbe dire: ah un pua qua un pua la.. A me è servito a superare quella paura di aprire, avendo già un po' più sicurezza che la ragazza è predisposta verso di me.

Per forza, la paura te la sei creato da solo con un finto nome.

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FightClub87

Non solo l'ansia d'approccio realmente NON esiste, ma si crea quando si suppone la sua esistenza.

Se non esiste ma poi si crea perchè si suppone che esista, allora nei fatti esiste.

Guarda non so il perchè tu sia convinto di questa cosa.

L'ansia da approccio è un termine che probabilmente anche in psicologia verrà usato suppongo, non credo sia nato grazie a mistery and co.

In ogni caso è solo una parola che indica uno stato d'animo, neanche la felicità allora nei fatti esiste in quanto è quasi impossibile sia esserne coscienti pienamente, sia provarla a lungo.

L'ansia da approccio è quel termine che indica il blocco o la paura nell'approcciare una donna, non centra, il dopo, o qualcosa legato al sessuale, ci sono persone che hanno avuto la ragazza per anni e che hanno trombato tutti i giorni e che ha l'ansia da approccio.

Di sicuro la gente che ha questa sensazione non sta li a pensare aspetta che ho l'ansia da approccio, allora gli viene perchè pensano di averla, ma semplicemente perchè l'hanno sempre avuta, poi quando vengono quì e leggono di questa ansia, dicono ah ecco che cosè, non sono l'unico allora.

È a tutti gli effetti un tipo di timidezza, che scatta quando è l'ora di approcciare, un timido perchè è timido? Mica perchè sa di essere timido! Ma piuttosto xchè si sente inadeguato, inferiore, per vergogna etc.. Ma non è che si può dire la timidezza non esiste. In sociologia si è parlato che una persona ha tre se stessi, l'io, come viene percepito dagli altri, quello che realmente è esteriormente. Forse il tuo io interno non conosce timidezza ne ansia da approccio, ben altra cosa è il "te stesso esteriormente", nella realtà insomma.

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Cro-Mag

Se non esiste ma poi si crea perchè si suppone che esista, allora nei fatti esiste.

Guarda non so il perchè tu sia convinto di questa cosa.

L'ansia da approccio è un termine che probabilmente anche in psicologia verrà usato suppongo, non credo sia nato grazie a mistery and co.

In ogni caso è solo una parola che indica uno stato d'animo, neanche la felicità allora nei fatti esiste in quanto è quasi impossibile sia esserne coscienti pienamente, sia provarla a lungo.

L'ansia da approccio è quel termine che indica il blocco o la paura nell'approcciare una donna, non centra, il dopo, o qualcosa legato al sessuale, ci sono persone che hanno avuto la ragazza per anni e che hanno trombato tutti i giorni e che ha l'ansia da approccio.

Di sicuro la gente che ha questa sensazione non sta li a pensare aspetta che ho l'ansia da approccio, allora gli viene perchè pensano di averla, ma semplicemente perchè l'hanno sempre avuta, poi quando vengono quì e leggono di questa ansia, dicono ah ecco che cosè, non sono l'unico allora.

È a tutti gli effetti un tipo di timidezza, che scatta quando è l'ora di approcciare, un timido perchè è timido? Mica perchè sa di essere timido! Ma piuttosto xchè si sente inadeguato, inferiore, per vergogna etc.. Ma non è che si può dire la timidezza non esiste. In sociologia si è parlato che una persona ha tre se stessi, l'io, come viene percepito dagli altri, quello che realmente è esteriormente. Forse il tuo io interno non conosce timidezza ne ansia da approccio, ben altra cosa è il "te stesso esteriormente", nella realtà insomma.

L'ansia d'approccio è solo un'illusione, nasconde la vera ansia, che è quella sociale-sessuale.

Un ragazzo fidanzato, che tromba sempre, come dici tu, non è affatto detto che abbia superato l'ansia sessuale, anzi, quasi tutti i fidanzati ce l'hanno. Quasi tutti gli uomini ce l'hanno.

Se tu hai ansia ad approcciare una scrofa, allora hai problemi sociali seri, ma difficilmente con lei hai questa paura. Perchè? Ma che domande, è un cesso!

Allora non risenti dell'ansia, perchè è un cesso, perchè non ti piace, perchè non te la vuoi scopare, semplicemente te ne sbatti i coglioni di cosa lei possa pensare di te, perchè tanto non t'interessa.

E perchè allora l'ansia cresce proporzionalmente al livello di attrazione che provi per una donna? Hai paura della brutta figura, di dire la cosa sbagliata, di fare una smorfia da pirla, di imbatterti in qualche sua reazione ostile, se non addirittura schifata, magari la vedi come troppo bella per te...

Ops, ma allora il problema è davvero quel ''ciao'' iniziale, che è tutto ciò che rappresenta l'approccio in fin dei conti, o il dopo?

Pensaci su.

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FightClub87

E perchè allora l'ansia cresce proporzionalmente al livello di attrazione che provi per una donna? Hai paura della brutta figura, di dire la cosa sbagliata, di fare una smorfia da pirla, di imbatterti in qualche sua reazione ostile, se non addirittura schifata, magari la vedi come troppo bella per te...

Infatti è quello che dico io, ma non c'è niente di sessuale in quelle cose che hai detto.

Il ciao non è approccio, il ciao è l'inizio, se dici ciao e vai via non hai approcciato hai detto solo ciao.

L'ansia da approccio è la paura di venire rifiutati appena si cerca una interazione con una ragazza, non so cosa intendi per ansia-sessuale-sociale, ma l'ansia sessuale è normalmente l'ansia che si ha poco prima di fare sesso per paura di fare o brutta figura, o di far cilecca o di averlo troppo piccolo, o anche quando lo si fa per la prima volta.

Tu dici il "dopo", ma dopo il ciao siamo ancora in fase d'approccio almeno per i primi minuti, la gente che ce l'ha ce l'ha anche dopo aver detto ciao, è la sensazione che ti porta magari a balbettare, a non saper cosa dire, a parlare del tempo, o ancora peggio ad arrossire..

Tu parli così ma forse, buon per te, non l'hai mai provata si vede. Di sicuro uno che ha paura di approcciare, non pensa ad un fattore sessuale comunque, ma al rifiuto degli altri verso se stesso. La gente non è che non sa cosa dire, con un amico si sa cosa dire, è quella paura del rifiuto che ti fa diventare insicuro, poi possiamo anche chiamarla Pipporippo, questo non vuol dire che quella sensazione non esiste.

Non a caso quando vediamo che lei è interessata pian piano ci passa.

Convenzionalmente viene chiamata ansia da approccio, ma come ti ho detto Pipporippo è disponibile.

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Cro-Mag

Infatti è quello che dico io, ma non c'è niente di sessuale in quelle cose che hai detto.

Il ciao non è approccio, il ciao è l'inizio, se dici ciao e vai via non hai approcciato hai detto solo ciao.

L'ansia da approccio è la paura di venire rifiutati appena si cerca una interazione con una ragazza, non so cosa intendi per ansia-sessuale-sociale, ma l'ansia sessuale è normalmente l'ansia che si ha poco prima di fare sesso per paura di fare o brutta figura, o di far cilecca o di averlo troppo piccolo, o anche quando lo si fa per la prima volta.

Tu dici il "dopo", ma dopo il ciao siamo ancora in fase d'approccio almeno per i primi minuti, la gente che ce l'ha ce l'ha anche dopo aver detto ciao, è la sensazione che ti porta magari a balbettare, a non saper cosa dire, a parlare del tempo, o ancora peggio ad arrossire..

Tu parli così ma forse, buon per te, non l'hai mai provata si vede. Di sicuro uno che ha paura di approcciare, non pensa ad un fattore sessuale comunque, ma al rifiuto degli altri verso se stesso. La gente non è che non sa cosa dire, con un amico si sa cosa dire, è quella paura del rifiuto che ti fa diventare insicuro, poi possiamo anche chiamarla Pipporippo, questo non vuol dire che quella sensazione non esiste.

Non a caso quando vediamo che lei è interessata pian piano ci passa.

Convenzionalmente viene chiamata ansia da approccio, ma come ti ho detto Pipporippo è disponibile.

Oh, tu non sai cos'è l'ansia sessuale.

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