Questo è un messaggio popolare. locker [Élite] 155 Inviato 11 Febbraio 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 (modificato) Ho appena letto questo articolo sul Corriere e lo condivido con voi, è molto illuminante e perfetto per questa sezione. "I cinque rimpianti più grandi di chi sta per morire" ANDREA MALAGUTI «La vita è una scelta. Scegli la felicità». Bronnie Ware è un’infermiera australiana. Ma un’infermiera particolare. Il suo compito è quello di assistere le persone nelle loro ultime settimane di vita. «In genere da tre a dodici». Malati terminali rimandati a casa dagli ospedali. Il lavoro di Bonnie è semplice e complicatissimo. Somministra farmaci che servono solo ad alleviare il dolore e passa le giornate a parlare con i suoi assistiti, uomini e donne costretti a fare un bilancio della propria esistenza. Tempo scaduto. Non si può più barare. Tanto non serve a niente. Lei fa sempre la stessa domanda: c’è qualcosa che rimpiangi? Loro dicono tutti la stessa cosa: «sì, più di una». Così l’infermiera Ware ha deciso di aprire un blog. L’ha chiamato «Inspiration and Chai». Dentro ha messo tutte le risposte. Poi ha scritto anche un libro e lo ha intitolato «I cinque rimpianti più grandi di chi sta per morire». E’ andato a ruba. Che cosa abbiamo sbagliato nel nostro passaggio terreno? Finché siamo vivi diciamo cose balorde: ho fatto poco sesso, pochi viaggi, pochi soldi. Quando stiamo per morire invece diciamo la verità. O finalmente la capiamo. Ecco, le cinque cose che i pazienti di Bronnie Ware rimpiangono sono queste. La prima: avrei voluto vivere la vita secondo le mie inclinazioni e non secondo le aspettative degli altri. La gabbia. Quella che la società ci butta addosso spacciandola per inevitabile. Le regole balzane del vivere assieme. «Chi se ne sta andando pensa ai desideri che ha realizzato. In genere sono meno della metà di quelli che avrebbe voluto. Di chi è la colpa? La risposta è sempre quella: mia. Avrei potuto, ho voluto, mi sono lasciato condizionare». La seconda: non avrei voluto lavorare così duramente. L’ossessione. Esisto se emergo nella gara della competizione professionale. «Questo è un problema sopratutto degli uomini. Ma anche nelle donne sta cominciando a diventare centrale. Ci si chiude in ufficio e si perdono di vista i figli che crescono, si dimentica il rapporto con il proprio compagno e la propria compagna. In effetti ci si dimentica di sé». La terza: avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti. Il pudore. L’imbarazzo. Le regole predifinite delle relazioni con gli altri. Il modo che vale più della sostanza. «Molti mi dicono: mi sono tenuto dentro ogni istinto di ribellione, mi sono vergognato di dire la verità al mio capo, di dire a mia moglie quanto l’amavo, ai miei figli quanto ero orgoglioso di loro. Così mi sono perso, mi sono rinchiuso. E la mia frstrazione ha finito per schiacciarmi, per rendermi infelice». La quarta: avrei voluto restare di più in contatto con i miei amici. Le priorità sbagliate. Il mondo ci porta lontano dalle persone che amiamo e noi diamo per scontato che sia così. «Altro rimpianto comune: non ho curato il rapporto con chi mi ha voluto bene. Ho sempre pensato: tanto sono lì. Mi aspettano. Poi i miei momenti di solitudine si sono moltiplicati, proprio perché avevo rinunciato a loro. Cioé a me. Cioé al mio mondo». La quinta: avrei voluto consentirmi di essere più felice. Il riassunto di tutto. Nel quinto rimpianto ci stanno dentro i primi quattro. Né sesso, nè soldi. Solo il bisogno di assecondare i propri amori, i propri odori, i propri sogni, i propri bisogni. Tutto quello che è già lì, semplice, solo da raccogliere. «E allora sarà anche banale, ma io non ho più dubbi: la vita è una scelta. Scegli la felicità». Ps. Il Guardian di Londra ha fatto un esperimento con i propri lettori. Domanda: che cosa rimpiangete di più della vostra vita? Hanno risposto i vivi: il sesso, il denaro, i viaggi. Forse siamo inguaribili. Parliamone anche noi: voi, cosa rimpiangete di più della vostra vita? Modificato 11 Febbraio 2012 da locker GameMaker, XXchaking, Fraz e 11 altri ha reagito a questo 14 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Splinter [Partecipante] 399 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 Non credo che questi siano i veri rimpianti delle persone che stanno per morire, forse sono stato fortunato io, ma i rimpianti dei miei cari che non ci sono più erano molto più altruistici. Gianluca-20 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GameMaker [Partecipante] 188 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 Invece io credo che questi siano veramente validi. Spero di non averli anche io. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SDONF [Partecipante] 546 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 Io credo il farsi distrarre da cose di poco conto, distogliendo lo sguardo e non afferrando tutto il bello che ci sta attorno... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dr.feelgood [Partecipante] 510 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 L'essere dipendente, per me è l'origine di tutti i mali. Non vedo l'ora di andarmene di casa e poi, spero, di raggiungere l'indipendenza economica. Questo senza togliere nulla alla bellezza della vita. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GTC [Amministratore] 102099 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 L'essere dipendente, per me è l'origine di tutti i mali. Non vedo l'ora di andarmene di casa e poi, spero, di raggiungere l'indipendenza economica. Questo senza togliere nulla alla bellezza della vita. ,meglio la libertà economia ,questi rimpianti mi sembrano molto veri e molto sensati Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
XXchaking [Staff] 87 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 Ti ringrazio per questo tuo post! E' veramente molto profondo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ale4 [Partecipante] 214 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 (modificato) cosa rimpiango non lo so (ancora). so bene cosa ho e cosa cerco di non farmi scappare: l'affetto della mia famiglia, nonostante le mille difficoltà. voglio bene ai miei genitori e ai miei fratelli/sorelle e cerco di dimostrarglielo da uomo, senza essere richiedente o stucchevole, semplicemente aiutandoli nelle decisioni e guidando (anzi, partecipando agli) eventi tutti insieme, facendosi forza l'uno con l'altro. sono fortunato ad avere molti conoscenti e molti amici, alcuni vanno, alcuni vengono, alcuni sono solo comparse nella mia vita ma i più importanti restano. sono orgoglioso delle persone che ho intorno e cerco di essere una persona leale, di godermi la loro compagnia e di spronarli ad essere delle persone splendide. ho avuto qualche relazione di lunga durata, e quelle più belle le porto nel cuore con me e spesso ci vediamo ancora, sono felice per chi ha condiviso un po' di vita con me. mi emoziono quando vedo la neve, quando vedo un bel tramonto o sento lo scorrere di un fiume, cerco di cogliere quanto di bello c'è intorno e di non lasciarlo mai in secondo piano. cerco persone che mi facciano stare bene e ridere di gusto. ho un lavoro che mi piace, non mi spezzo la schiena (e non lo concepisco, a meno che non ci siano delle reali necessità economiche) e ci vado volentieri, e dei colleghi che mi piacciono ancora di più, mi sento voluto bene. spero che duri. questo è quello che ho imparato finora.. Modificato 11 Febbraio 2012 da ale4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Splinter [Partecipante] 399 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 (modificato) Oggi ho pensato molto a questa domanda, ho cercato di razionalizzare i "rimpianti", ho giocato con il coltellino svizzero che di solito uso per capire i comportamenti umani(la teoria dei sei bisogni di Robbins), e mi sono guardato persino qualche video di persone che sapevano di avere le ore contate. Beh, a dire il vero, sono riuscito ad inquadrarli facilmente quasi tutti, compresi i miei cari: Alcuni si sono fermati ai bisogni elementari, altri sono arrivati a quelli superiori. Solo uno mi ha rotto lo schema. E non sto parlando di "Quello" famoso, Quello" che negli ultimi sei mesi non ha avuto niente di meglio da fare che scrivere un libro su come utilizzare meglio il tempo... sto parlando di uno che è passato quasi inosservato, sto parlando di Tiziano Terzani. I suoi video sono fantastici, la sua ultima intervista è toccante. Tiziano è arrivato a morire colmo gioia, senza rimpianti. E questonon perchè ha soddisfatto tutti i suoi miseri bisogni o desideri, non perchè si è abbuffatto di vita, ma perchè ha raggiunto un altro livello di consapevolezza. Un senso del reale superiore. Quindi, dopo tanto cazzeggio, sono giunto a conclusione che, oggi come oggi, se stessi per morire, sarebbe proprio la mancanza di quel modo di percepire la realtà l'unico rimpianto: il morire dannato, con la listarella di obiettivi nel cassetto. Modificato 11 Febbraio 2012 da Splinter SDONF, butterfly, locker e 4 altri ha reagito a questo 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
trb [Partecipante] 2757 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 penso di comprarlo,sembra interessante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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