Gianluca-20 [Élite] 371 Inviato 11 Febbraio 2012 Condividi Inviato 11 Febbraio 2012 Oggi ho pensato molto a questa domanda, ho cercato di razionalizzare i "rimpianti", ho giocato con il coltellino svizzero che di solito uso per capire i comportamenti umani(la teoria dei sei bisogni di Robbins), e mi sono guardato persino qualche video di persone che sapevano di avere le ore contate. Beh, a dire il vero, sono riuscito ad inquadrarli facilmente quasi tutti, compresi i miei cari: Alcuni si sono fermati ai bisogni elementari, altri sono arrivati a quelli superiori. Solo uno mi ha rotto lo schema. E non sto parlando di "Quello" famoso, Quello" che negli ultimi sei mesi non ha avuto niente di meglio da fare che scrivere un libro su come utilizzare meglio il tempo... sto parlando di uno che è passato quasi inosservato, sto parlando di Tiziano Terzani. I suoi video sono fantastici, la sua ultima intervista è toccante. Tiziano è arrivato a morire colmo gioia, senza rimpianti. E questonon perchè ha soddisfatto tutti i suoi miseri bisogni o desideri, non perchè si è abbuffatto di vita, ma perchè ha raggiunto un altro livello di consapevolezza. Un senso del reale superiore. Quindi, dopo tanto cazzeggio, sono giunto a conclusione che, oggi come oggi, se stessi per morire, sarebbe proprio la mancanza di quel modo di percepire la realtà l'unico rimpianto: il morire dannato, con la listarella di obiettivi nel cassetto. Ti riferisci a questo? Io sto leggendo il suo libro proprio ora jinky89 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TheItalianBull [Partecipante] 1745 Inviato 12 Febbraio 2012 Condividi Inviato 12 Febbraio 2012 Articolo illuminante! Ma mi chiedo: come mai le persone realizzano la verità in punto di morte? Perchè non la avevano capita prima? Forse la conoscevano ma ciò che è mancato è stato il coraggio di vivere e viversi appieno?! Terzani è stato un grande pensatore....vi consiglio di vere il film sui suoi ultimi giorni di vita: "La fine è il mio inizio". Intanto vi regalo questa poesia di Borges: Gianluca-20, locker e mxtr ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rarox [Partecipante] 850 Inviato 12 Febbraio 2012 Condividi Inviato 12 Febbraio 2012 La mancanza di osare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noncisofare [Partecipante] 157 Inviato 12 Febbraio 2012 Condividi Inviato 12 Febbraio 2012 (modificato) Terzani, un UOMO magnifico Grazie per avermelo fatto scoprire. Trovo meravigliosa la parte in cui parla del ridere Modificato 12 Febbraio 2012 da Noncisofare Gianluca-20 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Amon [Partecipante] 1376 Inviato 12 Febbraio 2012 Condividi Inviato 12 Febbraio 2012 Grande Terzani! Io credo che i rimorsi di chi è sano siano uguali a quelli di chi è malato terminale, solo che ci si esprime in maniera diversa. Chi sta per morire considera il problema più profondamente, e quindi invece che dire: "avrei voluto scopare di più", dice: "avrei voluto esprimere di più i miei sentimenti". Ad ogni modo qui si sta facendo una riflessione importante e trovo questi thread più utili di quelli esistenzialisti (che pure sono interessanti, ma aihmé non ci portano lontano). Credo che dovremmo stare tutti molto meno attenti ai rischi e più orientati al semplice esistere osando. Rarox ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone23 [Partecipante] 70 Inviato 12 Febbraio 2012 Condividi Inviato 12 Febbraio 2012 (modificato) Ringrazio anche io per questo post e per i vari interventi, tutti pieni di valore. Abbiamo tutti bisogno di messaggi del genere. Tanto l'articolo quanto la testimonianza di Terzani non possono non scuoterci. Il più grande rimpianto che conservo (e a cui spero di porre rimedio anche frequentando questo forum) è quello di morire (e ciò potrebbe accadere in qualsiasi momento) con la consapevolezza di non aver vissuto. Spesso ci limitiamo ad esistere, ma io voglio vivere. Ad esempio, Terzani ha avuto tutto sommato un soddisfacente lasso di tempo su questa Terra. Io spero di avere il tempo per crescere, raggiungere i MIEI obiettivi, provare sentimenti, confrontarmi con gli altri, portare un contributo a chi ne vuole usufruire. Vorrei imparare ad usare la razionalità nel modo giusto (perché per ora ne uso troppa!) e lasciarmi andare al flusso delle emozioni, cogliendo gli eventi per quello che di buono hanno da offrirmi e non lasciandomi perturbare dalle esperienze negative, da cui comunque posso trarre preziosi insegnamenti... Mi fermo qui, ma potrei continuare. In questi giorni mi sento stanchissimo, con molti pensieri e problemi, come forse accade a molti di Voi. Nonostante tutto, anche quando dovrei lasciarmi andare alla tristezza e al malumore, cerco di chiudere la giornata con una risata! Ridiamo insieme! Modificato 12 Febbraio 2012 da Simone23 Gianluca-20 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
locker [Élite] 155 Inviato 13 Febbraio 2012 Autore Condividi Inviato 13 Febbraio 2012 Questa discussione può diventare una vera perla, grazie ragazzi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Splinter [Partecipante] 399 Inviato 14 Febbraio 2012 Condividi Inviato 14 Febbraio 2012 (modificato) La mancanza di osare. Lo so, è banale a dirlo, ma se si vive nel presente non possono esserci rimpianti. Tuttavia, secondo me, "considerare ogni giorno come fosse l'ultimo" non è la prospettiva più semplice al fine di arrivare a godere profondamente del momento presente. Con questo frame, sempre e rigorosamente imho, il ricordo del passato e la preoccupazione per come saremo ricordati tendono facilmente a prendere il sopravvento, impedendoci così di agire in modo autentico e spingendoci a "fare le cose che crediamo di dover fare affinchè gli altri pensino che... ecc. ecc.". Questa non è libertà . Questo non è vivere l'attimo. Il punto è che vivere ogni giorno come fosse l'ultimo sposta il focus troppo sul nostro "io", e l'eccessiva preoccupazione per noi stessi finisce per farci impantanare. Non è un caso se il signore che viene ricordato per tale massima, successivamente prese un pò le distanze da questa posizione, introducendo il "vivere ogni giorno come se ieri fosse stato l'ultimo" "Think of yourself as dead. You have lived your life. Now take what’s left and live it properly." Marco Aurelio Perchè questa filosofia di vita dovrebbe funzionare meglio? Perchè quando ci disinteressiamo di noi stessi e ci concentriamo sull'esperienza, sulle cose che per noi contano davvero, allora le ansie e le paure svaniscono. Come dice il servo al Conte di Montecristo: " La troppa cura che ci prendiamo di noi stessi è quasi sempre il solo ostacolo alla buona riuscita di quei disegni che hanno bisogno di una risoluzione e di una esecuzione vigorosa e determinata. Infatti, una volta fatto il sacrificio della propria vita, non si è più simili agli altri uomini, e chiunque ha preso questa risoluzione ha sentito centuplicarsi le forze ed allargarsi l’orizzonte.” Palahniuk mettendo in bocca aTyler la memorabile frase: "E' solo quando abbiamo perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa", esprime questa filosofia di vita in modo mirabile. Ecco spiegato perchè sono tanto contrario all' esercizio dell'immagine del sè. Non so se conoscete qualcuno che lo esegue ogni mattina da anni, quelli che conosco io sono dei buchi di culo. Pensate ce n'è uno , che tra l'altro è anche famoso nel settore del miglioramento personale , che è talmente ossessionato dall'opinione altrui, da farsi prendere dalle crisi d'ansia ogni volta che qualcuno pubblica una sua foto su internet. Se questo non è eteroriferimento a manetta, ditemi voi. Modificato 14 Febbraio 2012 da Splinter Chuck_, Gianluca-20 e Kharma Kid ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kharma Kid [Partecipante] 238 Inviato 14 Febbraio 2012 Condividi Inviato 14 Febbraio 2012 (modificato) Ecco spiegato perchè sono tanto contrario all' esercizio dell'immagine del sè. quoto. io sono un po' contrario a qualsiasi pratica con la pretese di agire sul cervello, che si aggrappa unicamente all'uso della mente (dal mio punto di vista quelli son libri per pigri).. per quanto l'esperienze siano la chiave, un lavoro di affiancamento per cambiare se voluto, necessita di una natura psico-FISICA. Modificato 14 Febbraio 2012 da Kharma Kid Splinter e Ellend ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fredmer [Partecipante] 17 Inviato 5 Marzo 2012 Condividi Inviato 5 Marzo 2012 Stupenda questa discussione!!! il video di terzani poi risponde pienamente alle domande che mi ero posto in questi giorni, mi risolleva dalla crisi in cui ero caduto. La sua voglia di vivere, la serenità del volto, la pace e tranquillità delle parole sono una panacea per l'anima. Esempio di "sagggezza barbuta", non mi dispiacerebbe conoscere una persona di questo tipo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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