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rapporto finito e situazione forse compromessa. Come comportarsi con l'ex?


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salve a tutti.

Come avrete intuito dal titolo della discussione, il mio è un problema di fine rapporto. L'obiettivo che vorrei raggiungere è, naturalmente, quello di riconquistare la mia ex ragazza, tuttavia, credo che la situazione sia definitivamente compromessa. Per questo mi ritrovo a chiedere consigli a destra e manca. Non mi fido di manuali tanto sponsorizzati sul web. Magari hanno il vantaggio di delineare un comportamento spesso vincente, ma le situazioni sono troppo complesse e diverse tra loro per essere ridotte ad un unicum. E quindi il rapporto qualità/prezzo dei suddetti non mi convince.

Vengo al dunque.

a novembre scorso conosco una ragazza: il classico colpo di fulmine reciproco. Soliti interessi, solito livello culturale, situazione sentimentale precedente disastrosa. In un mese stiamo insieme.

Il rapporto è un rapporto complesso perché a distanza (100km). Cerchiamo di vederci il più possibile ma gli impegni (più suoi che miei) non ci consentono di incontrarci tutte le settimane. Tuttavia la cosa non ci pesa e cerchiamo di rimediare con lunghe telefonate e frequenti (almeno per il sottoscritto che non è un amante dello strumento) sms.

Com'è lei? lei è la classica "donna con le palle": ambiziosa, sicura di sé, intelligente (ricercatrice a 24 anni). Come me mostra il suo lato più dolce e sereno. Mi dice che l'ho svegliata da un periodo di assoluta apatia (a seguito della sua ultima relazione, risalente a un anno prima), durante il quale non provava sentimenti, non era felice, vedeva tutto grigio.

Come sono io? Sono un ragazzo intelligente, iper-sensibile. All'inizio mostro il mio lato più brillante. Mi innamoro subito e mi getto a capofitto nei rapporti. Il problema è che non sempre riesco a apparire entusiasta. Tendo al pessimismo e pian piano emerge il mio lato predominante, quello di un insicuro cronico.

Insomma, il rapporto veleggia. L'ultima volta che ci siamo visti, il 15 gennaio, ci siamo lasciati da innamorati. E non ho dubbi su questo,

L'unica "crisi" è accaduta a dicembre. Lei è scesa dai suoi ed è stata via un mese per le vacanze natalizie. Io ero alle prese con la tesi, e quindi apparivo spesso distaccato. In realtà ero ugualmente innamorato, ma semplicemente ero preoccupato per le scadenze che avevo di fronte e quindi concentrato su altro. L'ultimo dell'anno l'ho passato sui libri, e quando lei mi ha chiamato abbiamo discusso al telefono perché aveva denunciato una mia distanza emotiva.

Comunque torniamo ai giorni nostri.

il 20 gennaio mi telefona e mi dice di avere un problema. Non voglio scendere troppo nei particolari, quindi se ritenete opportuno, vi comunicherò privatamente il genere di problema, ma si dovrebbe intuire dal racconto. mi dice che sarebbe andata in ospedale. il 21 ci sentiamo al telefono, pensavo fosse andata ma mi dice che avrebbe rimandato al giorno dopo. La sera non la richiamo pensando che si sarebbe fatta viva lei, come invece non è stato (I punto). Il giorno dopo mi faccio vivo con un sms alle 16. Mi risponde arrabbiata, sostenendo che mi ero fatto vivo tardi (e che quindi me ne fregava poco della sua salute) (II punto). Preoccupato (sia dal suo stato d'animo che da quello di salute) le mando numerosi sms. Ora, non potevo chiamarla perché il suo cellulare non prendeva, né tantomeno potevo raggiungerla in auto. Mi sarebbe piaciuto, ma avrei dovuto guidare per 100 km e perdere tempo prezioso per la preparazione della discussione della tesi che sarebbe avvenuta due giorni dopo. Quando rientra a casa, in serata, mi comunica il responso della visita e mi dice di esser stanca. Non la ricontatto.

Il giorno dopo, siamo al 23, mi dice di star tranquillo, di pensare alla tesi. E io mi comporto così. pur cercando in internet informazioni sul suo problema (che diventa nostro).

il 24 mi laureo. Le telefono subito dopo la discussione. è felice, ma la telefonata è breve. Sapevo che avrebbe avuto da fare, ma rimango deluso del fatto che non mi richiama successivamente. La sera ho una riunione e non posso chiamarla. Quando mi libero, lei dorme.

da dopo il 25 non abbiamo più discusso approfonditamente. Le chiamate erano brevi (rispetto al passato), spesso vuote di contenuto, routinarie. Penso sia un disagio dovuto al suo stress per il lavoro e quindi, pur preoccupato, do un peso relativo alla cosa.

Il giovedì non ci sentiamo. Lei sarebbe dovuta andare a una festa di un suo amico. Le mando un sms e mi risponde che si stava preparando. La leggo serena e quindi mi tranquillizzo ed esco. Due ore dopo mi manda un sms dicendomi che non era andata perché si sentiva male e si metteva a letto. Mi preoccupo, ma non potendola chiamare mi limito a un sms.

Il giorno dopo dice di star bene. La sera sarei dovuto partire per un week end in montagna. Le chiedo se è il caso che vada, che non raggiunga invece lei. Mi risponde che aveva da studiare e che quindi ero libero. Vado. La sera ci sentiamo al telefono. mi sembra rilassata e quindi butto lì due battute sul problema (sono toscano, per natura tendo a dissacrare).

arriviamo alla settimana successiva. Il martedì mi faccio i controlli medici. Dopo una visita approssimativa, un dottore trova anche a me il solito problema. Con la mia ragazza mi scambio una serie di sms. E' arrabbiata con me. La sera ci sentiamo e cade giù il mondo. Mi dice che non ha più fiducia in me, che per tutta la settimana è stata male ma non sentiva l'esigenza di sfogarsi con me perché mi sentiva estraneo, ecc. Più volte le chiedo se mi vuol lasciare e mi risponde di non saperlo. Dal tono di voce all'inizio mi sembrava molto arrabbiata, poi pian piano triste (penso anche in lacrime, ma non ci metto la mano sul fuoco). Decidiamo di vederci la domenica successiva per parlarne.

Rimango profondamente turbato e cado nel pallone. Per due giorni non mangio né dormo.

Il giorno dopo ho una visita medica più accurata. Il problema non c'è, si erano sbagliati nella precedente visita. Chiedo ulteriori approfondimenti (un esame che avrò tre giorni dopo). Contento, la informo subito. Penso che il problema si sia risolto, ma la risposta mi sorprende: non cambia niente. Il mio atteggiamento l'aveva profondamente delusa. Mi dice che è come se 10 giorni prima qualcosa si fosse rotto.

Sempre più turbato faccio l'errore prima di mandarle una mail e poi di contattare le sue amiche (senza informarle su niente, ma chiedendo un loro parere sull'atteggiamento della mia ragazza).

La mail fa l'effetto opposto a quello desiderato. Vengono fraintesi alcuni messaggi (ad esempio il fatto che a dicembre avrei avuto dei dubbi sul nostro rapporto. Mi dice "ma come potrei fidarmi di uno che mi diceva ti amo e intanto aveva dubbi?") e lei appare sempre più fredda.

Non ci sentiamo fino a domenica. La domenica mattina mi chiama per dirmi di non raggiungerla (per le avversità climatiche), che aveva preso la sua decisione e mi lasciava. La sua voce non lasciava intendere insicurezza. Le dico ok, ma almeno fammi dire la mia. Provo a difendere il mio comportamento, a dirle che i problemi si superano se il rapporto è forte e che dunque mi veniva il dubbio che quello che diceva di provare per me in realtà non fosse vero. A quel punto mi ha aggredito. Per lei sono un egocentrico, un egoista, immaturo. Non ha fiducia in me, ecc ecc. Inizia a rinfacciarmi cose assurde (ad esempio: di ritorno da un week end romantico pioveva a dirotto e c'era nebbia. Abitando a 100 km di distanza, le ho chiesto di rimanere a dormire da lei per partire il giorno seguente con la luce. Sapevo che doveva ripassare per l'impegno del giorno seguente e quindi le ho garantito che l'avrei lasciata studiare. Lei ha accettato e mi sembrava anche contenta. La sera non ha studiato per stare con me (scelta sua!) e il giorno seguente ha fatto ritardo perché si è trattenuta a letto con me (colpa di entrambi). Nella telefonata mi ha rinfacciato il fatto di aver pensato solo a me, di essere un egoista che non riconosce le esigenze degli altri ecc). Quando poi abbiamo parlato del suo "problema" ha iniziato a farneticare, scaricando su di me l'intera responsabilità per la sua vicenda. A quel punto non c'ho visto più e ho riagganciato.

Subito dopo mi ha mandato un sms seccata per il mio comportamento e dopo un'ora un altro in cui mi invitava a non spedirle la sua foto per posta, che tanto avrebbe dovuto riconsegnarmi un po' di roba mia e quindi ci saremmo rivisti più avanti.

per 4 giorni non l'ho sentita né contattata. Ho rimosso l'amicizia su fb per non cadere in tentazione e per non inviarle messaggi indiretti.

Giovedì non ho retto e mi sono fatto i famosi 100 km con il rischio gelo per poterle parlare per 5 minuti. Appena arrivato le ho mandato un sms chiedendole di vedersi, affermando chiaramente che avrei rispettato i suoi tempi e che avrei aspettato. Mi risponde seccatissima, denunciando il mio comportamento (ancora una volta non rispetti le esigenze degli altri), invitandomi a andarmene che non aveva niente da dirmi. Le rispondo che avrei aspettato sotto casa sua nonostante il freddo.

passa un'ora e mezzo e io ero sempre sotto. Non avendo cenato e facendo particolarmente freddo la ricontatto. Le chiedo "umanamente" di scendere giù, che le avrei parlato e sarei sparito dalla sua vita. Niente. ha detto che la stavo esasperando, che non mi ama e che voleva esser lasciata in pace. A quel punto me ne sono andato.

Due giorni dopo ho scoperto che mi ha bloccato su fb.

Ecco la mia situazione disperata.

Prima che me lo chiediate voi, vi dico che si, ne vale la pena. SI è comportata male e non la riconosco. Però è una persona che vale. Ed è per questo che mi pongo il problema di "riconquistarla" (se possibile). So da solo che la situazione è disperata e che devo ritrovare me stesso prima di far qualcosa (ci sono già passato). Il problema è che non so che fare. Ho pensato di non contattarla, né, tantomeno vederla per almeno un mese. E solo dopo questo periodo provare a ricontattarla. Vi chiedo una "strategia" o consigli... Dopo di che, se non andrà, mi metterò l'anima in pace definitvamente

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Quinto Cecilio Galbanino

Magari gli altri daranno risposte più edificanti ma per me rimettere in piedi questa storia (sempre che ne valga la pena, ma immagino che per te sia così) è più difficile di rimettere in sesto una confezione di stuzzicadenti finita sotto uno schiacciasassi.

L'unico consiglio utile che mi sento di darti è quello di andare avanti e focalizzarti su te stesso. Lei è andata, almeno per ora. Magari la vta vi concederà l'occasione di un reincontro e la dovrai essere bravo a giocare le tue carte.

Ora secondo me devi prenderti tempo per te stesso, e cominciare un serio percorso legato alla crescita personale e alla seduzione. Si, cert... ora esiste solo lei, pensi solo a lei eccetera. Ma a volte bisogna, per il proprio bene, forzarsi a fare cose che in quel momento proprio non ci viene di fare.

Come quando uno è depresso, e tutti gli dicono di uscire anche se non ne ha voglia.

E sai perchè lo devi fare? Perchè al momento non hai possiblità A CAUSA della tua condizione attuale. Non te ne faccio una colpa ma spinto dall'amore hai dimostrto un valore bassissimo, culminato nella sgroppata di 100 km per una persona che nemmeno vuole vederti, pure se ti sei massacrato al freddo in una macchina per cento lunghi chilometri.

Un lavoro di inner game può aiutarti, non solo per te stesso ma anche per la tua relazione e per le tue relazioni (da quel ce ho lett ti auguro di innamorarti di qualcun'altra, scusa la franchezza) e ti darà le carte vincenti per sedurre nuovamente con successo.

PS se c'è qualche lettera mangiata è perchè sto scrivendo da questa stupida mini-tastiera di questo stupido portatile e ho le mani grandi, sorry :p

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BillyTheCowboy

La situazione è articolata, ma ci sono alcune cose che ho notato.

La prima, e forse la più importante, è questa :

Penso che il problema si sia risolto, ma la risposta mi sorprende: non cambia niente. Il mio atteggiamento l'aveva profondamente delusa. Mi dice che è come se 10 giorni prima qualcosa si fosse rotto.

Quando si barricano dietro una posizione di questo tipo ("qualcosa si è rotto") è ovvio che stanno cercando un qualche pretesto. Pretesto per mollarti, o per testare la tua fedeltà e vedere se ti affanni a giustificarti.

In entrambi i casi, nella sua testa, l'idea di mollarti o testarti, è di sicuro presente da molto più tempo, e probabilmente lei nel frattempo stava cercando un pretesto per alzare questo polverone.

Un'altra cosa che ho notato è che sebbene tu la descriva come una con la testa sulle spalle, con lei, mi pare proprio che affrontare le questioni in modo razionale sia tutt'altro che facile e di questa cosa dovrai tenerne conto se ti ritroverai a discutere nuovamente con lei.

Tu chiedi una strategia, il fatto è che per quanto i manuali e l'esperienza aiutino, non c'è una formuletta magica da usare e tutto si sistema, soprattutto quando qualcosa si è rotto.

Intanto ti suggerisco di lasciar perdere e-mail, facebook e altre diavolerie cibernetiche che non fanno altro che alimentare i fraintendimenti e dar modo a lei di riflettere prima di ribattere, ergo, un tuo eventuale piano di conquista dovrà escludere chattate su facebook e lettere varie.

Per un pò di tempo lascia perdere tutto quanto: col tornare da lei a raffica ogni 5 minuti per cercare chiarimenti (razionalità... e non và bene) non faresti che infastidirla ulteriormente. Lasciala sbollire, lascia che senta la tua mancanza, che vada in paranoia cercando di immaginare come stai, cosa fai, e se esci con altre.

Se tu la cercassi troppo presto, capirebbe si che ci tieni, ma al contempo saprebbe con certezza di stare nei tuoi pensieri e quindi, di avere ancora forza su di te.

Leggiti questo và ;-)

http://www.italianseduction.club/forum/t-18262-lei-non-e-piu-tua-ok-andiamo-a-riprendercela/page__hl__riprendercela__fromsearch__1

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ci sono già passato, non è la prima volta che mi succede.

Brevemente ho avuto due storie "serie".

la prima durata 10 mesi, sempre a distanza (stavolta i km erano 1000) con una ragazza più grande di me: è finita "bene", siamo rimasti amici. Per tre anni sono stato profondamente geloso di lei e la cosa l'ha infastidita talmente tanto che, a un certo punto, ha deciso di interrompere i rapporti. Per un mese non ci siamo sentiti e, alla fine, lei è tornata da me (da amica). Quindi so quanto il sistema "fantasma" funzioni, solo che è complicato da mettere in atto quando si parla di sentimenti.

la seconda durata 4 mesi è finita perché lei non provava niente. Le sono stato dietro per un anno, cercando di farla tornare. Alla fine mi è passata. Ci sentiamo ogni tanto, prima di conoscere la mia ultima ex siamo usciti anche qualche volta insieme. Quindi so che funziona anche il riprovarci dopo tempo...

per la sgropponata di 100 km l'ho fatta consapevole del rischio di commettere una cavolata. In realtà io cercavo un confronto, in bene o in male. Non mi tornava il fatto che potessi esser stato lasciato per telefono, in maniera fredda, con rabbia. Pensavo che presentandomi davanti casa sua avrei avuto almeno un confronto sereno (dovuto al fatto di aver mostrato attaccamento per la storia).

Anch'io la vedo dura, e sicuramente non fattibile nel breve periodo. Lo so che devo ritrovare me stesso e sono nell'ordine di pensiero di mettermi a lavorarci su, come ho fatto un tempo. La preoccupazione è sempre la solita: passare, non trovare più spazio nei suoi pensieri (visti gli impegni)...

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un po' di domande:

_ perché non mi ha lasciato subito, quando le ho fatto notare che i presupposti c'erano?

_ perché non è scesa? poteva scendere, portarmi la roba che deve consegnarmi e mandarmi via

- perché invitarmi a non spedirle la foto e immaginare un incontro successivo?

la mia interpretazione è che lei si sia sentita oppressa dal problema e abbia deciso di allontanare quello che, secondo lei, era la causa. Inoltre, avendo una serie di impegni da fronteggiare, non si è fermata a riflettere troppo, cercando scuse e pretesti. Il modo con cui mi ha trattato è sospetto. Troppo duro, troppo deciso, come se stesse recitando una parte.

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e comunque da quello che ho capito, gli errori che ho compiuto nella fase post-crisi sono stati:

_ chiederle scusa senza aver capito

_ dirle di aver capito e di voler cambiare

_ infrangere il silenzio

_ puntare sull'impietosirla piuttosto che trattarla da persona adulta.

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Billiejoe

Amico... non so se te ne rendi conto... ma tu rivuoi una persona che ti ha insultato pesantemente lasciandoti alla porta d'inverno per ore!!!! cazzo, PER ORE!!!! Neanche la decenza di aprire un attimo e dirti per favore di andare a casa o al massimo dirti in faccia che era finita definitivamente, zero! Qui non si parla più di seduzione, (e io non sono uno bravo in materia), ma di rispetto, di dignità umana!! Ti ha trattato da verme, da scarto , e tu ti sei fatto trattare VOLENTIERI da scarto umano, bravo! Ti meriti tutto quello che ha fatto, perché non l'hai punita e non l'hai sfanculata come si meritava. Ricordati che la gente, e non solo le donne, quando è stronza e chiudi un occhio, ti calpesta per bene. Ti ha trattato da cane abbandonato perché sei stato un cane abbandonato con lei. non un lupo.

Come puoi rivolere indietro una così? David X ha detto che le donne che gli mancano di rispetto vanno fuori dalla porta di casa sua, e sai perché? Perché ce ne sono milioni e milioni là fuori. E almeno metà di quelle sono meglio della tua ex.

Ora ti faccio questa domanda: vuoi essere un povero fallito che sceglie la vagina scadente e difettosa quando ce ne sono milioni di più valide, o quello che se ne prende una meglio e vive felice?

Non prenderla a male, ma hai scritto cose deliranti :)

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no, non me la prendo a male assolutamente. Vista dall'esterno, se non fossi un attore coinvolto, direi esattamente le stesse cose che hai scritto tu. In effetti, la mia dignità suggerirebbe di scappare anni luce da questa persona. Il delirio nasce dal fatto di non comprendere la situazione. Mi spiego meglio. Se lei fosse scesa e mi avesse mandato a quel paese, adesso per me non ci sarebbero stati dubbi: avrebbe fatto la sua scelta, senza se e ma. Il fatto di non volermi vedere io me lo spiego tuttavia anche in un altro modo, che non solo quello manifesto: ossia, ho preso una decisione sulla quale non voglio aver dubbi e ho paura che vedendoti possa cambiare idea. Lo so, mi appiglio al niente e probabilmente è solo questione di tempo a che rimuova ogni velleità sul voler recuperare con lei. Il punto è che non ho fatto NIENTE di così grave per meritarmi un comportamento così esagerato. Il che mi fa pensare che possa esserci altro. Poi oh, la pazienza (anche la mia) ha un limite.

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mi spiego meglio con una metafora. è come quando litighi con una persona cara e, una volta persa del tutto la pazienza, ti lascia andare e dici cose che non pensi assolutamente. Ecco, mi sembra questo il caso. E infatti aspetto che le sue acque si calmino per, eventualmente, ricontattarla (quantomeno voglio riavere la mia roba).

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Quinto Cecilio Galbanino

amico mio secondo me quella sera ti ha trattato così perchè l'hai più o meno consapevolmente messa in una posizione di superiorità. E' stata l'emozione, il sentimento a fartelo fare... sta di fatto che è successo. Se lei viene essa in questa posizione ti mancherà di rispetto, e soprattutto il suo desiderio verso di te calerà. Può essere anche che aveva paura di un confronto, ma in entrambi i casi ha bisogno, metaforicamente parlando, di un calcio in culo :) le devi mostrare che il tuo benessere e la tua felictà non sono dipendenti da lei. Che sei un figo anche senza di lei, e che sei TU ad essere la sfida, la caccia, per lei.

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