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Abitare coi genitori dopo i 35...


Totem

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alphabeta

totem visto che ne hai la possibilità potresti trovarti " un rifugio " vicino casa dove vivi

anche io vivo a casa e sono anche più grande di te

vicino a chi lavora ed è indipendente esistono molte persone che c'hanno provato , che per svariati motivi non possono abbandonare casa , che non possono permetterselo - questo non ha nulla a che vedere con la seduzione penso , fa parte di altri problemi

potreste dirmi che queste sono scuse ed io rispondervi che le vostre sono belle chiacchiere così siamo pari :)

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Frog

Premesso che anche queste cose da te citate non sono totalmente free ma vanno ad incidere abbastanza a fine mese

(una colazione al bar (3 euro)

Ho parlato di un caffè ogni tanto (non della colazione al bar ogni santo di)

più un aperitivo (2 euro) presi ogni giorno sono 140euro al mese!)

Non ho parlato di aperitivi giornalieri e costanti (ne fai menzione tu)

nessuno diventa bravo a rimorchiare approcciando le tipe in edicola o la mattina al bar (sempre se ne trovi!) e le commesse dei supermercati devono lavorare non stare lì a farsi rimorchiare da te.

Noo, ci vuole la disco o il locale alternativo altrimenti è fuoriluogo o l'uscita apposita tutto ben vestito per le vie principali della città. Si si, come la commessa che in accordo con la collega si fà spostare di compito per servirmi al banco degli alimentari e letteralmente dire alla collega "no lascia questo lo servo io". e dopo farsi trovare alla cassa? hahahah COINCIDENZE :lol: Lo trovano il modo se vogliono lo trovano. ;)bè certo, se poi ritieni che il momento e il luogo non sono adatti alla situazione, non succederà mai niente di sicuro, perchè sarai TU il primo a risultare inadatto non sentendoti a tuo agio in quella situazione e allora ... è un problema tuo (quindi quel "da te" nella tua frase, per il momento è riferito squisitamente a te, ammenoché tu non voglia cambiare convinzioni, mentre a me provvedo io).

Al di là di tutto il problema non è riuscire a rimorchiare o meno, il problema è che dal punto di vista del rimorchiare (che è quello che abbiamo noi) non ha senso buttare letteralmente via 5-600 euro al mese di affitto, che potrebbero essere spesi in cose molto più importanti (ai fini del rimorchio e non) solo per avere l'illusione di essere una persona più matura e responsabile.

Ma vivere da solo non è legato al rimorchio (quello è un'aspetto dei tanti) ma ad una crescita personale è INSITO ove vi sia ua responsabilizzazione dovuta al gestirsi autonomamente in tutto e per tutto, un miglioramento personale, una crescita! E' accettare o meglio SCEGLIERE di diventare FINALMENTE un'entità a sè, col proprio spazio, i propri tempi (nel possibile) e non solo, ma iniziare ad abituare anche i propri genitori ad un distacco, all'idea che siete qualcosa di più, che semplicemente solo il loro figliolo ma, un'UOMO, un'entità a sè! Questo è un passaggio direi CRUCIALE. Vabbò opinioni...

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^X^

Alla fine la discussione diventa la solita guerra di religione in cui ognuno resta legato alle sue idee iniziali.

Io riporto un fatto: gli italiani maschi trentenni sono la barzelletta del mondo. A qualcuno può tranquillamente andar bene e fregarsene, perchè in una condizione privilegiata e senza necessità di uscire dalla provincia nativa.

La maggior parte delle persone però non ha questo lusso, e deve confrontarsi/competere con il mondo, ed è bene che queste cose le consideri con attenzione.

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tizzone

Come al solito la verità sta nel mezzo. Io vivo da solo da ormai 13 anni. Prima l'università (ok, mamma e papà aiutavano) ora da 6-7 anni me la vedo da solo. Tra l'altro, l'ho fatto anche all'estero per due anni.

Ora: vero che con gli stipendi in Italia si fa la fame, ma qui a Milano conosco tanta gente che con 1000 euro ci campa....come? case in condivisione, tanti sacrifici e tanti "lavoretti".

Tra l'altro, se il problema sono i soldi, basta andare all'estero. Ho fatto il lavapiatti/cameriere all'estero per quasi un anno e guadagnavo davvero bene: 1800/2000 al mese. Pagavo 350 di affitto in una casa in periferia per una singola. Vivevo con altri 4. E' stato bellissimo, l'esperienza più formativa della mia vita. Ha rappresentato una svolta per la mia carriera perchè ho perfezionato tantissimo l'inglese....

Certo, guardo i miei amici che sono rimasti giù al paese natio. Stanno meglio di me, per certi versi. Io tra affitto, spese e cazzate varie che la vita da single comporta metto da parte poco. Ma cazzo, sono autonomo.

Secondo me bisogna distinguere caso per caso. Il problema, cmq, non sono i soldi. L'ho detto, se fosse quello basterebbe emigrare....

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Dally85
Ho parlato di un caffè ogni tanto (non della colazione al bar ogni santo di)

Non ho parlato di aperitivi giornalieri e costanti (ne fai menzione tu)

Ho riportato l'esempio per far vedere come anche piccole spese se costanti possano incidere.

Se poi al bar ci vai una volta tanto allora i soldi ti restano in tasca ma non si è mai visto nessuno diventare pua andando a rimorchiare al bar o in edicola una volta ogni tanto.

Se non ci vai per rimorchiare di sicuro ci vai con le tipe che rimorchi, oppure quando è ora di uscire con una tipa le dici "eh no scusa guarda è meglio se invece di andare al bar ci facciamo una passeggiata al parco, perché sai com'è devo pagare l'affitto"?

Si si, come la commessa che in accordo con la collega si fà spostare di compito per servirmi al banco degli alimentari e letteralmente dire alla collega "no lascia questo lo servo io". e dopo farsi trovare alla cassa? hahahah COINCIDENZE laugh.png Lo trovano il modo se vogliono lo trovano. wink1.gifbè certo, se poi ritieni che il momento e il luogo non sono adatti alla situazione, non succederà mai niente di sicuro, perchè sarai TU il primo a risultare inadatto non sentendoti a tuo agio in quella situazione e allora ... è un problema tuo (quindi quel "da te" nella tua frase, per il momento è riferito squisitamente a te, ammenoché tu non voglia cambiare convinzioni, mentre a me provvedo io).

Eh si ovvio, ora diventa un problema di credenze limitanti e cercare di rimorchiare una che sta lavorando e magari ha la fila di persone da servire è ugualmente facile che rimorchiare una a una festa. :rolleyez:

Ma per favore, smetti di leggere tutti quei libri pompa-frame che ti annebbiano il cervello e connettiti alla vita reale.

Non parlo di locali chic o vestiti firmati, ma se vuoi diventare bravo a rimorchiare servono soldi e se ne hai già pochi non ha senso che li butti via, questo è un fatto.

Ma vivere da solo non è legato al rimorchio (quello è un'aspetto dei tanti) ma ad una crescita personale è INSITO ove vi sia ua responsabilizzazione dovuta al gestirsi autonomamente in tutto e per tutto, un miglioramento personale, una crescita! E' accettare o meglio SCEGLIERE di diventare FINALMENTE un'entità a sè, col proprio spazio, i propri tempi (nel possibile) e non solo, ma iniziare ad abituare anche i propri genitori ad un distacco, all'idea che siete qualcosa di più, che semplicemente solo il loro figliolo ma, un'UOMO, un'entità a sè! Questo è un passaggio direi CRUCIALE. Vabbò opinioni...

Beh la questione per come è posta nel thread riguarda principalmente l'aspetto rimorchio e il rapporto con le donne.

Ad ogni modo gli aspetti che hai elencato non sono esclusivamente collegati al fatto di vivere da solo, e gli esempi si sprecano.

Tra l'altro, se il problema sono i soldi, basta andare all'estero. Ho fatto il lavapiatti/cameriere all'estero per quasi un anno e guadagnavo davvero bene: 1800/2000 al mese. Pagavo 350 di affitto in una casa in periferia per una singola. Vivevo con altri 4.

Non per dire eh, ma abbandonare il proprio paese per andare all'estero a lavare i piatti e a condividere il proprio appartamento con quattro sconosciuti è da uomini responsabili, invece convivere con la propria famiglia è da sfigati :)

potreste dirmi che queste sono scuse ed io rispondervi che le vostre sono belle chiacchiere così siamo pari :)

Esattamente, le tue sono solo scuse.

Infatti se i fautori del vivere soli ricevessero in dono dai genitori una casa, scommetto che coerentemente alle loro idee la rifiuterebbero, così come rinuncerebbero ai soldi di una eventuale eredità,perché un vero uomo non ha bisogno di nulla e nessuno.Un vero uomo fa da sè ;)

Trovati una casa bamboccione, che sei la barzelletta del mondo..

Modificato da Dally85
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Kharma Kid

bè che si sia la barzelletta di europa ci può stare, ma bisogna anche valutare le condizioni tra italia e i paesi europei, e ancor più con i paesi scandinavi.

- costo degli affitti e delle case rispetto all'europa

- stipendi (dimmi quale lavapiatti in italia prende 2000 euro)

- spese, assicurazione, benzina

- mutui concessi (se non te lo concedono il mutuo, la casa come la pigli?).

-servizi e soldi in ingresso/uscita rispetto ai paesi europei e scandinavi.

per giorgio catania: lavori? o ti mantengono i tuoi e studi?

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GiorgioCatania

bè che si sia la barzelletta di europa ci può stare, ma bisogna anche valutare le condizioni tra italia e i paesi europei, e ancor più con i paesi scandinavi.

- costo degli affitti e delle case rispetto all'europa

- stipendi (dimmi quale lavapiatti in italia prende 2000 euro)

- spese, assicurazione, benzina

- mutui concessi (se non te lo concedono il mutuo, la casa come la pigli?).

-servizi e soldi in ingresso/uscita rispetto ai paesi europei e scandinavi.

per giorgio catania: lavori? o ti mantengono i tuoi e studi?

i miei mi mantengono e studio; in più ho trovato un lavoro, ma è solo a provvigioni e ancora non posso mantenermi autonomamente, quindi continuo a cercare altre vie. Perché?

EDIT: non mi convince la tua analisi dei costi. Ma anche se fosse così (io non ho dati alla mano, quindi è possibile :) ), non cambia le cose: il punto non è se siamo o meno gli zimbelli, ma è vogliamo stare meglio o continuare a lamentarci? E' sempre una questione di obiettivi, come ho scritto prima; il resto? pippe mentali :wanker:

Modificato da GiorgioCatania
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Aion

A me l'anno scorso è capitato di dover tornare a casa dai miei. Non avevo più le forze per risollevare l'azienda che avevo avviato con un amico, mi ero indebitato di diecimila euro e con un lavoro normale ed un affitto non potevo venirne fuori. Mio padre per non farmi pesare la situazione, mi offrì un posto da lui e la casa al paesello. Ve lo dico sinceramente, non mi sono mai sentito tanto umiliato. Sono stati i sei mesi peggiori della mia vita.

Imho ^x^ ha ragione, non ci sono giustificazioni e non riesco a capire come un uomo di trent'anni possa tollerare una simile situazione.

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^X^

A me l'anno scorso è capitato di dover tornare a casa dai miei. Non avevo più le forze per risollevare l'azienda che avevo avviato con un amico, mi ero indebitato di diecimila euro e con un lavoro normale ed un affitto non potevo venirne fuori. Mio padre per non farmi pesare la situazione, mi offrì un posto da lui e la casa al paesello. Ve lo dico sinceramente, non mi sono mai sentito tanto umiliato. Sono stati i sei mesi peggiori della mia vita.

Aion, ovviamente la famiglia è preziosissima come rete di salvataggio in caso di rovesci della vita (in Italia è l'unica forma di Welfare esistente), visto che fallire fa parte dell'essere imprenditori. Tuo padre ha fatto bene, ma anche tu sei da stimare per avere sfruttato l'occasione solo temporaneamente per rilanciarti.

Il problema è quando la rete di salvataggio diventa una comoda amaca...

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^X^

Non per dire eh, ma abbandonare il proprio paese per andare all'estero a lavare i piatti e a condividere il proprio appartamento con quattro sconosciuti è da uomini responsabili, invece convivere con la propria famiglia è da sfigati :)

Beh Dally... si!

Nel primo caso ogni sera può succedere qualcosa di diverso che ti arricchisce l'esistenza... hai mai vissuto in condivisione con persone differenti dalle solite amicizie? Sai cosa vuol dire trovarsi continuamente gente per casa (amici degli amici) sempre diversa e sempre con qualcosa da raccontare? Da studente di ingegneria, come potevo entrare in contatto con fotografi, modelli, musicisti, grafici, architetti?

Io peraltro non potevo vivere in condivisione perchè facevo l'uni nella stessa città dove vivono i miei, ma ogni volta che potevo ero ospite dai fuorisede. E tuttora passo lunghi periodi di vacanza in appartamenti in condivisione... ogni volta è una sorpresa, ogni volta è qualcosa di nuovo.

Mentre chi torna a casa da mamma e papà sinceramente tutte le sere sente le stesse minchiate dei vecchi... il telegiornale... la nonna che brontola che quando c'era LUI... che culo!

Ma ripeto, non voglio scontrarmi. E' un concetto che non si può capire appieno se non lo vivi.

Infatti se i fautori del vivere soli ricevessero in dono dai genitori una casa, scommetto che coerentemente alle loro idee la rifiuterebbero

Io ho rifiutato, e ogni tanto bestemmio su quello che potevo avere se avessi accettato. Ma l'idea di sentirmi in dovere di vivere a 100m dai miei e passare per forza tutte le domeniche a pranzo da loro mi è insopportabile.

L'eredità è un'altra cosa, perchè non ti espone a ricatti psicologici.

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