metamodello del linguaggio: nominalizzazione SICUREZZA

[tizzone [Partecipante] 913]

MAMMA MIA CHE RIDERE!!!!!Ho le lacrime agli occhi....ora scappo perchè SONO UFFICIALMENTE IN FERIE!!! E mi devo avviare per arrivare prima dell'alba!

Un abbraccio, Capitano! Buona Pasqua!

P.S.:Francesco_R, mi hai spezzato il cuore....

[soulboy [Partecipante] 1237]

....

tizzone: " bè, sì..a pensarci meglio...scoprire la propra omossesualità e poi sentirsi abbandonati, me la fa prendere un po' con tutti...quando invece la colpa è di francesco_r"

AHAHAHHAHAHHAHAH sto morendo ragazzi!!!! :good:

PS:

Scusate l'off topic

[saimon [Partecipante] 275]

anche...nel senso che c'è del vero in quel che scrivi. articolando un po' di più (te lo immagini che palloso?) e facendo un altro esempio:

tizzone: "le donne sono tutte TROIE"

puarina: "ma proprio tutte? anche tua madre, tua sorella e la tua findanzata?...puoi precisare meglio quel TUTTE?"

tizzone: "no, mia madre, mia sorella e la mia donna ovviamente no. sto parlando di tutte le mie colleghe di lavoro"

puarina: "e per TROIE cosa intendi più specificatamente? che si fanno pagare? che sono allegre e superficiali, cosa?"

tizzone: "che con me fanno le difficili, quando magari con un altro collega vanno sempre a prendere l'aperitivo"

puarina:" puoi farmi un esempio in cui tutte le colleghe vanno sempre a prendere l'aperitivo e tu vieni escluso?"

tizzone:".....mmm...no, in realtà no...è che è successo una volta che la mia collega mi ha dato buca e poi l'ho vista con quel cazzo infasciato di francesco_r alla macchinetta del caffè"

puarina: "ah...ecco un'altra bella deformazione (cazzo infasciato). ma ce l'hai con la collega o col tuo amico francesco_R?"

tizzone: ".... e che siamo stati un week-end insieme e da quel fine settimana per me le cose non sono più uguali"

puarina: "forse non ce l'hai con tutte le donne troie, ma col tuo amico francesco_r, possibile?"

tizzone: " bè, sì..a pensarci meglio...scoprire la propra omossesualità e poi sentirsi abbandonati, me la fa prendere un po' con tutti...quando invece la colpa è di francesco_r"

Hai fatto un esempio che è su tutti i libri di PNL un pò più seri. L'ho usato e come hai detto tu sono passato per antipatico, alla fine abbatti un muretto nella testa dell'interlocutore e le persone non vogliono che abbatti pezzi delle loro casette!

[fulmineo [Élite] 458]

Hai fatto un esempio che è su tutti i libri di PNL un pò più seri. L'ho usato e come hai detto tu sono passato per antipatico, alla fine abbatti un muretto nella testa dell'interlocutore e le persone non vogliono che abbatti pezzi delle loro casette!

antipatico e palloso direi, ho un amico che è così.. madò che rottura di coglioni.

io uso il reframming per situazioni tipo quando una ragazza impone dal nulla come significato qualche emerita stronzata che non accetto e che mi sminuisce il valore di uomo.

non comprendo però come faccia capitansomaro a intuire se è un reframe costruito o meno..

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

antipatico e palloso direi, ho un amico che è così.. madò che rottura di coglioni.

io uso il reframming per situazioni tipo quando una ragazza impone dal nulla come significato qualche emerita stronzata che non accetto e che mi sminuisce il valore di uomo.

non comprendo però come faccia capitansomaro a intuire se è un reframe costruito o meno..

si capisce.

quando in una disputa verbale vuoi per forza avere ragione e, con una certa puntigliosità, vai a rimarcare pedantemente le falle del discorso dell'altro per poi commettere le stesse identiche imprecisioni, si vede che stai cercando di reframmare, ma non in senso buono. stai infatti usando le tecniche che gli altri non conoscono (o pensi non conoscano), ma non sei onesto nell'essere volutamente fumoso e nel non usarle nel tuo stesso discorso per fare chiarezza quando argomenti...e tutto perchè vuoi avere ragione e basta.

ed è lì che intuisci se è un reframe costruito o meno....

(non puoi capire quanto è fastidioso vederlo)

[saimon [Partecipante] 275]

si capisce.

quando in una disputa verbale vuoi per forza avere ragione e, con una certa puntigliosità, vai a rimarcare pedantemente le falle del discorso dell'altro per poi commettere le stesse identiche imprecisioni, si vede che stai cercando di reframmare, ma non in senso buono. stai infatti usando le tecniche che gli altri non conoscono (o pensi non conoscano), ma non sei onesto nell'essere volutamente fumoso e nel non usarle nel tuo stesso discorso per fare chiarezza quando argomenti...e tutto perchè vuoi avere ragione e basta.

ed è lì che intuisci se è un reframe costruito o meno....

(non puoi capire quanto è fastidioso vederlo)

Io non ho ancora capito il senso di tutto il topic, pardòn. Sicurezza - Opinioni - Cos'è per te - PNL - Reframing - Palloso aver ragione bla bla

E quindi?

[ambigramma [Partecipante] 897]

ed è lì che intuisci se è un reframe costruito o meno....

(non puoi capire quanto è fastidioso vederlo)

uuuuuuuuuh

come quando ti correggono un vocabolo/una informazione/il nome di qualcosa e capisci subito che non lo fanno senza malizia ma per mettersi in mostra e sottolineare la loro superiorità culturale.

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

Io non ho ancora capito il senso di tutto il topic, pardòn. Sicurezza - Opinioni - Cos'è per te - PNL - Reframing - Palloso aver ragione bla bla

E quindi?

lascia stare le divagazioni. piacevoli o frivole, ti fanno svolazzare come un foglio di velina su una strada polverosa di campagna.

la mappa non è il territorio;

la magia del linguaggio e la definizione del metamodello, da una parte, e del milton-model, dall'altra;

cancellazione,generalizzazione, deformazione vs vaghezza, metafore, linguaggio emozionale;

in un contesto così ampio, riflettevo su una risposta che avevo dato, parlando di sicurezza. e mi sono detto che la sicurezza in realtà è un congelamento di uno stato d'animo, di un'azione, di un processo dinamico: "l'essere sicuri" e invece parlando ce ne dimentichiamo, riferendoci sempre ad un'idea, giusta o sbagliata, ma sempre di acciaio.

verbo<--->azione vs nominalizzazione<-->idea statica e indeformabile

la pnl muove i suoi primi passi dalla grammatica trasformazionale e dall'ipnosi

e quindi tutto qua... devo rimorchiare le colleghe qui al lavoro. ci ho un piede nella fossa, sto per morire; mica posso stare tutto il tempo a scrivere cose che già hanno scritto altri.

Modificato 5 Aprile 2012 da capitansomaro

[dr.feelgood [Partecipante] 510]

Il modello ericksoniano è precisamente l'opposto del metamodello.

"La mappa non è il territorio", l'analisi transazionale evidenzia soltanto un concetto già spiegato da diversi logici, matematici, psicologi, scrittori ecc..

E' semplicemente la consapevolezza che il contenitore non fà parte del contenuto. La conoscenza si divide in 3 livelli la mappa stà al secondo, il territorio percepito al primo, il terzo livello riguarda noi in relazione al territorio mentre il quarto esiste ma è incomprensibile.

[TheItalianBull [Partecipante] 1744]

Rispondo senza leggere le risposte precedenti (per scelta, non voglio farmi influenzare):

Secondo me quello che è importante per la donna che viene sargiata e per l'uomo che sargia è che, nell'eventualità di un insuccesso (che sul momento sarebbe il palo della ragazza, in altre situazioni qualsiasi tipo di sconfitta e/o ostacolo verso un obiettivo) lo stato mentale dell'individuo non si alteri. Ossia che l'insuccesso non rappresenti un motivo per buttarsi giù di morale.

Allo stesso modo neanche il successo deve alterare lo stato mentale in quanto ciò presupporrebbe che il suo stato mentale sia influenzabile dagli eventi e che quindi in caso di sconfitta si sarebbe alterato in negativo.

Questo non significa essere indifferenti, anzi...ma avere la consapevolezza di poter reagire ad un episodio negativo (resilienza).

Insomma, essere sereni in qualsiasi caso (di palo, di chiusura e anche di non approccio). potremmo dire soddisfatti della propria vita. E ancora voglio fare una specificazione: soddisfatti della propria vita non significa che tutto è perfetto e quindi non migliorabile. Significa essere soddisfatti anche di essere su un percorso; godersi la strada e non solo l'arrivo.