Fresh [Partecipante] 16 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Come pensi di rendere profittabile una Laurea in Filosofia, nel mondo del lavoro attuale? Non parlarmi del caso particolare (2% dei laureati in questo ramo), ma del caso medio. Oh lol, io ho detto che qualsiasi conoscenza è potenzialmente profittabile, non che tutti o la media ci riescono. Se ci riesce una persona sola nella storia dell'umanità la mia frase è vera. Sgarbi è laureato in filosofia, direi che per il mestiere che fa gli torna abbastanza utile, sicuramente più di una laurea in economia o medicina. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vincent [Partecipante] 876 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Oh lol, io ho detto che qualsiasi conoscenza è potenzialmente profittabile, non che tutti o la media ci riescono. Se ci riesce una persona sola nella storia dell'umanità la mia frase è vera. Sgarbi è laureato in filosofia, direi che per il mestiere che fa gli torna abbastanza utile, sicuramente più di una laurea in economia o medicina. Sgarbi e` eccellenza. Il 99.9% non fa parte dell`eccellenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fresh [Partecipante] 16 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Sgarbi e` eccellenza. Il 99.9% non fa parte dell`eccellenza. E chissenefrega? Sgarbi ha reso la sua conoscenza profittabile? Sì, quindi è possibile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jumpy [Partecipante] 3675 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 (modificato) - Oh, che tristigia. Come ho detto sopra ti rimando al discorso tipico dello schiavo di Silvano Agosti; una vita passata a lavorare 5 giorni su 7 è una vita miserabile, ma quando non si ha altra scelta bisogna farlo ...mmm.... la scelta (o la fortuna) è fare un lavoro in cui ci si sente realizzati ed appagati sul piano personale. Poi non sembri considerare l'importanza sociale del lavoro, ossia al di là del guadagno economico, la soddisfazione del cercare e consolidare il proprio ruolo per rendersi utile alla collettività. - è più libero un uomo che fa la fame e ha 6 giorni su 7 liberi o un uomo che spende 5 o 6 giorni alla settimana lavorando e guadagna bene? Cosa fa di utile per i propri simili il primo dei due ? IMHO, oltre a fare la fame, avrà l'autostima sotto le scarpe per la consapevolezza di essere inutile. Da cosa deriva la tua ragionevole convinzione che la situazione continuerà a peggiorare? Ti sembra possibile che sei diventato talmente succube che il tuo ragionamento non è più: tutto va peggiorando, quindi dobbiamo cambiare le cose; ma è diventato: tutto va peggiorando, quindi mi cerco il mio angolino al calduccio e continuo a subire? Sta diventando più difficile è complesso trovar la propria dimensione, IMHO siamo in una fase in cui la società sta evolvendo in una direzione imprevista e, a livello collettivo, non si ha ancora neanche ben chiaro cosa andar a cambiare. - Con poche centinaia di euri si può essere autonomi, basta sapere spendere i soldi. Questo è vero io stesso, nei mesi in cui non viaggio e non faccio spese eccezionali, vivo (e bene) con poche centinaia di euro. E non è che vivo da barbone: non mi perdo aperitivi, seratine fuori, pranzi in ristorante... ho la fortuna di trovarmi in una parte d'Italia in cui il costo della vita è ancora relativamente basso. Il discorso però si rigira su se stesso: anche 100-200 euro al mese (ma per sopravvivere te ne servirebbero, almeno per mangiare e pagar bollette, almeno il doppio, se aggiungi eventuale fitto ti avvicini ai 700-1000) da qualche parte dovran pur venire, non credi? Modificato 30 Aprile 2012 da Jumpy Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vincent [Partecipante] 876 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 E chissenefrega? Sgarbi ha reso la sua conoscenza profittabile? Sì, quindi è possibile. Il punto e` che un altro non ne sarebbe capace. Visto che l`eccellenza e` poca, non ha senso studiare cose che poi non serviranno, IN QUANTO NON SI AVRANNO LE CAPACITA` PER RENDERE PROFITTABILE QUELLE CONOSCENZE. Ma fine del discorso, e` un forum, non un discorso a due, quindi lasciamo parlare gli altri. ^X^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
-Styler- [Partecipante] 368 Inviato 30 Aprile 2012 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Oh quant'è andata avanti sta discussioone!XD Comunque mi trovo molto d'accordo con questo post di Jumpy: - E' cosa altro è l'università se non la preparazione al mondo del lavoro?!- Purtroppo, tutti, ad un certo punto della vita, arriviamo a dover uscire per far la spesa per metterci il piatto a tavola, fittar/comprar casa, con quali $oldi pensi di farlo, se è lecito saperlo?! Personalmente lavorare per rendersi indipendenti è la massima espressione del reale desiderio di realizzarsi di una persona. Se poi sei fortunato e trovi a farti un lavoro che ti piace, tanto meglio. - Già ora, in molti settori, guadagnare modestamente vuol dire star al limite della sopravvivenza e ho ragionevole convinzione che, ancora per alcuni anni sarà sempre peggio, mi sembra più che sensato che già a 18-20 si valuti con molta attenzione quale facoltà fare o se è il caso di lanciarsi nel mondo del lavoro. Sempre più spesso, sopratutto chi proviene dalla nebulosa delle materie umanistiche, si troverà a lavorare in settori che c'entrano poco o nulla con la laurea o, al limite, al dover ripartire da zero perché nel settore dove ti vuoi inserire non c'è più posto. - Discorso che ti fa onore, dando per scontato però che il tuo guadagnare ti renda economicamente autonomo. Fai un discorso come se il lavorare o no sia ininfluente nella vita quando, in realtà, è il perno attorno cui ruota tutto, persino la famiglia. Non vedo che tristezza ci sia nel voler coniugare quello che piace fare con le possibilità lavorative, dato che, E' UN DATO DI FATTO, e schiavi o non schiavi, per campare si deve lavorare. E se riesco a fare un lavoro che mi piace, che mi fa guadagnare bene e che mi rende indipendente direi che mi sono realizzato (per quanto riguarda la parte economica almeno). Detto questo: -"ingegneria fatta alla cazzo è una perdita di tempo"; "se non vai d'accordo con teoremi, dimostrazioni, ecc lascia stare il ramo ingegneristico: prendiamo atto. Stavo pensando ad Informatica come gia detto...Probabilmente provo lì (dopo essermi informato e sempre che non salti fuori qualcos'altro che mi fa cambiare idea) e con i soldi che faccio quest'estate mi pago un corso da barman in modo da arrotondare e, se va male con l'uni, non dover ancora partire da zero. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^X^ [Partecipante] 4943 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Il problema di Informatica è che sarai in competizione con le decine di milioni di giovani indiani e cinesi, per i quali eccellere in informatica è fattibile con basse barriere all'ingresso. Devi chiederti: come sarà la società fra 10 anni? E fra 30? Uno spunto è quello demografico: fra 10 anni la fascia dei pensionati sarà preponderante e ricca, a scapito di tutte le altre. I vecchi faranno a botte per avere innovazione tecnologica, o magari spenderanno molto in sanità? E fra 30 anni, quando questi disgraziati avranno bruciato tutto e chi arriva ad essere vecchio non avrà reddito? Lavorare nella sanità sarà ancora un buon investimento? Cerca di capire come si muoveranno le ricchezze nei prossimi 50 anni e capirai da solo come impostare studi e carriera. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
-Styler- [Partecipante] 368 Inviato 30 Aprile 2012 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Devi chiederti: come sarà la società fra 10 anni? E fra 30?Uno spunto è quello demografico: fra 10 anni la fascia dei pensionati sarà preponderante e ricca, a scapito di tutte le altre. I vecchi faranno a botte per avere innovazione tecnologica, o magari spenderanno molto in sanità? Penso tu ti riferisca all'italia, no? Dimenticavo...andare a vivere all'estero è un altro dei miei sogni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vincent [Partecipante] 876 Inviato 30 Aprile 2012 Condividi Inviato 30 Aprile 2012 Voglio dire due cose. 1. Informatica = Matematica. Studiavo Informatica Pura alla Facolta` di Matematica, e ti garantisco che la parte matematica e` totale e ampissima. (Non sono laureato comunque). 2. Non preoccuparti degli indiani. Sono pessimi, non parlano bene inglese e professionalita` zero. E` un falso mito. Te lo garantisco, noi come compagnia (Hewlett Packard) abbiamo, OGNI GIORNO, decine e decine di richieste di risarcimenti/chiusure contratti/escalation per via dei nostri team indiani. Comunque, se ti piace informatica e sei disposto a farti ore e ore di matematica (bellissima), vai, era un corso che mi piaceva tantissimo. Purtroppo ho lasciato in quanto senza molta testa per le autorita` e le istituzioni, e poca voglia di impegnarmi. Ma vale gli sforzi, a mio parere. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
-Styler- [Partecipante] 368 Inviato 30 Aprile 2012 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2012 (modificato) CALCOLO DIFFERENZIALE FONDAMENTI DI PROGRAMMAZIONE METODI MATEMATICI PER L'INFORMATICA PROGETTAZIONE DI SISTEMI DIGITALI LINGUA INGLESE ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI CALCOLO INTEGRALE INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI METODOLOGIE DI PROGRAMMAZIONE ALGEBRA BASI DI DATI RETI DI ELABORATORI SISTEMI OPERATIVI BASI DI DATI CALCOLO DELLE PROBABILITA PROGETTAZIONE DI ALGORITMI SISTEMI OPERATIVI Questo sarebbe il programma di studi del corso di laurea in Informatica alla Sapienza....Oltre Algebra, Calcolo di probabilità, Calcolo integrale e Calcolo differenziale, gli altri esami sono anche quelli infarciti di matematica "da liceo" o è roba comunque "nuova" e che ha un'atinenza pratica con l'informatica? Edit: sono solo i primi due anni, vabbè.. Modificato 30 Aprile 2012 da -Styler- Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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