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HUNDEFUTTER MODEL


^'V'^

Messaggi raccomandati

1 ora fa, Prince ha scritto:

Sinceramente non sapevo nulla di dettagliato del Clan, perché non utilizzavo il forum da un paio d'anni e anche prima avendo avuto una relazione in cui ero abbastanza in controllo per quasi 6 anni, poco o nulla.

Ma penso di aver capito il nesso. Non approfondisci quello che chiedo perché se acquistassi quel prodotto lo scoprirei là, in pratica sarebbe come se io fossi la tipa che vuole solo abbindolarti per ottenere un vantaggio momentaneo e tu non ci caschi.

90 minuti di applausi.

Prince, da cliente

Il predator clan è devastante

Target avatar sono ore e ore di webinar quindi riassumere tutto in qualche riga non mi sembra semplicemente fattibile

 

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  • 4 anni dopo...
Il 31/5/2012 at 14:59, ^'V'^ ha scritto:

Martedì festeggiavamo i 6 mesi. Sarebbe venuta da me dopo le foto, per festeggiare.

Preparo la camera come un castello 700esco, compro un regalo, accendo incenso, candele, scelgo con cura la musica, faccio del mio meglio per renderla una serata indimenticabile, compreso il pavimento ricoperto di petali di rosa.

Rileggendo questa discussione mi ha fatto molto riflettere questo tuo post.

Ti domanderei, cosa è cambiato dal te di quelle parole al te di ora?

Ma, più in generale, ti domanderei a cosa serve, qual è l'utilità di vivere l'interazione in quel modo?

Immagino risponderai che lo si fa per se stessi, per vivere quei momenti nel modo che piace a noi, ma considerato che, come dici te, loro cercano principalmente validazione e sensazione di essere scelte, non si stratta di un modus statisticamente inefficace, essendo elevatissimo il rischio che l'attrazione della lei di turno crolli nel giro di poco tempo?

non solo, non si tratta anche di un modus potenzialmente dannoso, posto che, in ultima analisi, la sofferenza che si genera nei casi di rottura è direttamente, se non esclusivamente, correlata a quanto abbiamo investito?

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^'V'^
16 ore fa, RiderM ha scritto:

Rileggendo questa discussione mi ha fatto molto riflettere questo tuo post.

Ti domanderei, cosa è cambiato dal te di quelle parole al te di ora?

Ma, più in generale, ti domanderei a cosa serve, qual è l'utilità di vivere l'interazione in quel modo?

 

 

In che modo?

Intendi dire che uno che viene da due anni senza soldi per mangiare, con un braccio scassato, senza lavoro, senza macchina, con il testosterone a zero per i testicoli schiacciati, con la parte principale del senso del sè (combattimento, insegnamento del combattimento) persa in un frontale in moto, con la unica parte piacevole di sé (ballare in disco) andata affanculo per sempre, non può provare ad avere dei bei ricordi di una delle 24 sere libere in un anno, normalmente buttate via di lunedì con tutto chiuso, come piace a lui? 

O c'è di base l'assunzione che uno voglia bere il suo primo vino di pregio in dolce compagnia, fare l'amore con la musica giusta, in ambiente romantico, con tutte le luci e i colori al punto giusto, per avere memorie diverse dal fare risse ogni seconda sera della settimana con feccia di merda di ogni provenienza... sia perché serve a qualcosa? 

Nel senso, se serve a qualcosa per fare un qualche effetto sulla burina di turno, che non sono certo distinguerebbe un cesso dietro la stazione da un castello. 

Chiedo se alla base c'è questa assunzione perché in questo forum ne ho sentite di ogni, tipo che offri una bella cenetta per mangiare una volta in un posto bello e sentirti bene passando del quality time con una che non ti disturba e che vuoi vicino perché avete scopato bene e non ha disturbato con discorsi che non capisce... 

E le persone chiedono a cosa serva pagare per la cena (sott'intendendo, penso di capire "a cosa serve se tanto l'hai già chiavata diverse volte). 

Oppure una volta ho comprato un caricatore da 8 euro per il cell di una che lo aveva malfunzionante ed era sempre a sclerare che non caricasse... Sono passato davanti ad un negozietto, ne ho visto uno per il suo modello e l'ho preso. 

Allora mi hanno chiesto perché abbia investito 8 euro se avevo già scopato. 

Se queste sono le assunzioni di base dietro le domande, mi fanno venire la pelle d'oca. 

Non so, forse ho vissuto in modi così spartani (dormire per terra dal 1997 al 2016 ad esempio, o mangiare quasi sempre in piedi davanti al frigo correndo in ritardo per il secondo o terzo lavoro) che per me un pic nic sugli scogli in riva al mare sotto le stelle con una che ha la gonnellina, è diverso dal bere lo stesso vino e mangiucchiare le stesse cosine sul tavolo con la tv accesa. 

Non mi ricordo niente, non so cosa ho mangiato ieri, ma se penso ad esempio al 2022, o al 2021, le uniche cose che mi saltano alla mente sono le cose bruttissime, i viaggi e i momenti belli con delle ragazze. 

Tutto ciò che esce dalla baseline. 

Non potendo più di tanto evitare le cose bruttissime e non potendo più di tanto muovermi, preferisco costruire delle memorie e dei momenti da collezione, non importa se questo non influisce sulle cose stupidissime, bugiardissime e bruttissime che poi le ragazze fanno. 

Al netto di tutte le cose bruttissime che tanto fanno lo stesso, preferisco avere dei bei momenti e dei viaggi in più tra le memorie. 

Le cose di merda le fanno lo stesso. 

Non credo che uno voglia bere un vino buono in buona compagnia, perché in questo modo crede di influenzare quello che lei capisce delle stronzate che le stanno dicendo altri dieci in chat ogni giorno, o perché crede di influenzare che se lei lavora ed è sopra al sei, avrà una liason con un collega sì o sì, o che se esce e beve non è detto che sarà scopata nel cesso, ma in settimana sì, dato lo scambio di contatti. 

Poi magari sbaglio l'assunzione alla base della domanda ed overreagisco perché sono stremato da anni di assunzioni utilitaristiche assurde. 

In tal caso spiega pure cosa intendevi con "vivere l'interazione a quel modo". 

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2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

 

In che modo?

Intendi dire che uno che viene da due anni senza soldi per mangiare, con un braccio scassato, senza lavoro, senza macchina, con il testosterone a zero per i testicoli schiacciati, con la parte principale del senso del sè (combattimento, insegnamento del combattimento) persa in un frontale in moto, con la unica parte piacevole di sé (ballare in disco) andata affanculo per sempre, non può provare ad avere dei bei ricordi di una delle 24 sere libere in un anno, normalmente buttate via di lunedì con tutto chiuso, come piace a lui? 

O c'è di base l'assunzione che uno voglia bere il suo primo vino di pregio in dolce compagnia, fare l'amore con la musica giusta, in ambiente romantico, con tutte le luci e i colori al punto giusto, per avere memorie diverse dal fare risse ogni seconda sera della settimana con feccia di merda di ogni provenienza... sia perché serve a qualcosa? 

Nel senso, se serve a qualcosa per fare un qualche effetto sulla burina di turno, che non sono certo distinguerebbe un cesso dietro la stazione da un castello. 

Chiedo se alla base c'è questa assunzione perché in questo forum ne ho sentite di ogni, tipo che offri una bella cenetta per mangiare una volta in un posto bello e sentirti bene passando del quality time con una che non ti disturba e che vuoi vicino perché avete scopato bene e non ha disturbato con discorsi che non capisce... 

E le persone chiedono a cosa serva pagare per la cena (sott'intendendo, penso di capire "a cosa serve se tanto l'hai già chiavata diverse volte). 

Oppure una volta ho comprato un caricatore da 8 euro per il cell di una che lo aveva malfunzionante ed era sempre a sclerare che non caricasse... Sono passato davanti ad un negozietto, ne ho visto uno per il suo modello e l'ho preso. 

Allora mi hanno chiesto perché abbia investito 8 euro se avevo già scopato. 

Se queste sono le assunzioni di base dietro le domande, mi fanno venire la pelle d'oca. 

Non so, forse ho vissuto in modi così spartani (dormire per terra dal 1997 al 2016 ad esempio, o mangiare quasi sempre in piedi davanti al frigo correndo in ritardo per il secondo o terzo lavoro) che per me un pic nic sugli scogli in riva al mare sotto le stelle con una che ha la gonnellina, è diverso dal bere lo stesso vino e mangiucchiare le stesse cosine sul tavolo con la tv accesa. 

Non mi ricordo niente, non so cosa ho mangiato ieri, ma se penso ad esempio al 2022, o al 2021, le uniche cose che mi saltano alla mente sono le cose bruttissime, i viaggi e i momenti belli con delle ragazze. 

Tutto ciò che esce dalla baseline. 

Non potendo più di tanto evitare le cose bruttissime e non potendo più di tanto muovermi, preferisco costruire delle memorie e dei momenti da collezione, non importa se questo non influisce sulle cose stupidissime, bugiardissime e bruttissime che poi le ragazze fanno. 

Al netto di tutte le cose bruttissime che tanto fanno lo stesso, preferisco avere dei bei momenti e dei viaggi in più tra le memorie. 

Le cose di merda le fanno lo stesso. 

Non credo che uno voglia bere un vino buono in buona compagnia, perché in questo modo crede di influenzare quello che lei capisce delle stronzate che le stanno dicendo altri dieci in chat ogni giorno, o perché crede di influenzare che se lei lavora ed è sopra al sei, avrà una liason con un collega sì o sì, o che se esce e beve non è detto che sarà scopata nel cesso, ma in settimana sì, dato lo scambio di contatti. 

Poi magari sbaglio l'assunzione alla base della domanda ed overreagisco perché sono stremato da anni di assunzioni utilitaristiche assurde. 

In tal caso spiega pure cosa intendevi con "vivere l'interazione a quel modo". 

Hai fatto bene a chiedere.

Sono il primo, ancora oggi, ad avere un modus del tipo descritto da te. 

E credo di farlo per abbellire quei momenti, per me, e per loro, per la sensazione che mi danno entrambe le cose.

Tanto è vero che mi comporto allo stesso modo anche con gli amici (ultimamente però ho ristretto un po' il raggio cominciando a prestare attenzione ai taker, tagliandoli fuori)

Ora provo ad esplicitare i motivi della domanda.

Tutto quello che facciamo, a prescindere dal fine dichiarato o sottaciuto, dalla quantità etc, è, in termini oggettivi, un investimento, e questo comporta, per quanto mi consta, almeno due importanti conseguenze.

La prima è che c'è un rischio, purtroppo elevatissimo, che venga letto/interpretato dalla persona con cui interagiamo (con le fighe è solo amplificato, ma vale in generale) come espressione di 'valore inferiore', con tutte le conseguenze facilmente intuibili che ne derivano.

La seconda, che mi sembra sempre più evidente man mano che ci presto attenzione, è che le persone (anche qui con le fighe è solo amplificato, anche se di molto) tendono a comportarsi meglio e a dare di più nella speranza di veder soddisfatti i loro bisogni, laddove viceversa fanno esattamente il contrario quando gli stessi vengono soddisfatti/appagati (per questo motivo ho formulato la mia domanda in questa discussione)

E poi ci sarebbe anche la terza, cui ho accennato, e che potrei definire effetto boomerang, correlato, per citarti, alle situazioni in cui "ti fanno lo stesso cose di merda" (ma magari questa è una cosa che sento io più di altri)

Non so magari mi sbaglio, ma sulla base di queste motivazioni la mia domanda mi sembra più che legittima, perché il dubbio non è tanto che ciò "non influisca (positivamente) sulle cose che fanno" quanto che ciò influisca negativamente sulle stesse

 

Modificato da RiderM
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2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ma stikazzi? 

A me piacciono i gatti, neri. 

Allora becco una, scopiamo a sazietà dell'effetto nuova, ma lei è di quelle che sono in fissa con i maschi che hanno un cane. 

Ma secondo te divento uno che deve portare il cane a pisciare ogni giorno, perché ad avere le gattine (la più piccolina sta dormendo accanto alla tastiera in questo momento) questo può influire negativamente su qualcuna? 

Poi che faccio, dopo che sono diventato il maggiordomo di un cane, incontro una che ama quelli che hanno un gatto nero e che le dico...

No aspetta, non darla al primo che passa, io avevo un gatto, ma poi ho preso un cane per piacere a delle fighe..

Ma stikazzi? 

Il problema - anche bello grosso - ce l'ha qualcuno che imita un altro, perché pensa che ci sia un modo "per piacere (compiacere?) alle fighe" e magari sarebbe uno da fruste e manette ma si mette a fare quello da jazz rilassante, vino rosso e candele, e becca quella che per una paranoia sua interpreta la cosa a modo suo e questo influisce negativamente. 

Poi bisogna vedere negativamente rispetto a cosa, se una l'hai fatta a sazietà, il fatto che non siate compatibili su caratteristiche da medio periodo è un regalo del cielo, tu la tua missione psicobiologica l'hai portata a termine. 

Il brutto è quando una non l'hai fatta a sazietà, e sparisce non per come sei, ma per il cazzo di niente che ha capito interpretando al contrario a modo suo con una catena di QUINDI demenziale. 

Quello è brutto, ma non puoi farci molto. 

Tipo una sera ero a casa di una, mi ha chiesto se avessi più voglia di cinema o ristorante, non mangiavo dal giorno prima e alla chiusura del cinema non c'è niente da mangiare in giro. 

Ho risposto subito ristorante. 

Lei è andata in paranoia come una bestia perché SE UN UOMO E' DECISO E SA COSA VUOLE POI VUOL DIRE CHE E' UNO CHE TI VUOLE FARE DEL MALE E PICCHIARE. 

Ok, ma nemmeno se sei il suo psichiatra e ti paga, sei responsabile delle cazzate di paradigmi con cui non capisce un cazzo del mondo e con cui interpreta a caso tutte le cose come red flag. 

Sono cose che pagherà nel rapporto con se stessa, con gli altri e col mondo.

Non puoi pagare tu i problemi che si crea da sola in testa. 

 

 

E quando la lecchi a una che è cresciuta in Romania, lei lo interpreta come un gesto di sottomissione. 

Perché sono rimasti alla cultura romana antica per cui solo uno di classe sociale inferiore può dare piacere a uno di classe sociale superiore e non viceversa. 

E stikazzi? 

Io smanio per leccare la figa. 

Stop. 

Se lei deve interpretare che lo faccio perché mi senta inferiore, che lo faccio perché non ne ho voglia in realtà ma spero in qualche pompino, che lo faccio perché vuol dire che odio le donne... 

Tutte queste cazzate le deve stare a sentire il suo terapeuta, io voglio leccare la figa. 

Lei è meglio che pensi a quello che la fa venire, che a queste cazzate, ma è un problema suo. 

Se sono fuori a parlare con uno e ho già pagato alla cassa, lui può pensare che gli abbia fatto sentire che sono più potente e che l'ho umiliato, può pensare che lo compro, che pago io perché ho bisogno o che pago io perché voglio dire che ha più valore lui. 

Ma stikazzi? 

E' tutta una proiezione sua, non esiste quello che sta pensando, sono delle sue cazzate mentali. 

Anche il fatto che lo avrei fatto per uno scopo, è una sua paranoia, e pago volentieri la cena, ma non le paranoie altrui. 

Se una figa pensa che se uno fa A allora vuole dire che B, il tuo problema non è che cazzo pensi questa, è un tipo di problemi da cui non ne esci più. 

Sai, tipo "se uno ti ama ti risponde al telefono dieci volte al giorno, lui mi risponde ogni tanto QUINDI non gli interesso". 

Quello che ti manca, non è la sfera di cristallo per indovinare quante stronzate disumane abbia in testa nell'interpretare tutto quello che non capisce, ma pensa di capire. 

Ti mancano delle amiche a cui ordinare... 

Point and Laugh! 
 

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Ultima nota. 

Queste paranoie sul fatto che se ti comporti gentilmente con una meno esperta, meno forte, meno tante cose di te, significherebbe che hai meno valore (valore sessuale per forza, valore di sopravvivenza spero davvero di no). 

Mica vengono da quel ragazzo depresso che sta a piagnucolare perché la moglie gli ha portato via la figlia e manda post deliranti sui social dopo una vita che racconta cazzate ai maschi per vendicarsi che come prestigiatore della TV non gli è andata bene, e che si deprime perché ha provato a fare FFM ogni maledetto giorno e notte della sua vita e non ci è mai riuscito a Los Angeles, dove sono le tipe che insistono a cercare una terza provando a tirare via il fidanzato dalla play station? 

Dai, basta. 

Se uno è più forte di te e discutete, e siccome sa di essere più forte, ti dice che è a posto, che non vuole discutere. 

Lo interpreti come un suo segno di debolezza e scarso valore, o quando sei sobrio e lo reincontri ti scusi e lo ringrazi per l'altra sera, che con l'alcool esageravi? 

E se uno è la metà di te, non è un duro e ti dice che non vuole discutere, che ti dà ragione. 

Lo interpreti come un gesto signorile per non farti male? O capisci che siccome eri ubriaco te la sei presa con uno che era piccoletto e debole e quando sei sobrio gli vai a chiedere scusa per averlo messo in quella situazione di disagio? 

Allora, il gesto è lo stesso. 

Vuole dire che uno vale di più o di meno? 

Dipende se vale di più o di meno. 

Il gesto è lo stesso. 

Ma questa è una situazione di confronto tra maschi. 

Torniamo al nostro M che è con una F. 

Se lui (non parliamo del primo contatto in cui lei non ha dato alcuna prova di sé, parliamo di due che escono insieme) non le dà valore, non la valorizza, perché crede che dando valore a lei lo toglierebbe a sé... 

Ma come sta. 

Non poteva uscire da solo, invece che con una che per lui non vale nulla? 

E se lui la valorizza, le dà valore, lo starebbe cedendo, togliendo a se stesso? 

Ma perché? 

Se mi va di aprire lo sportello a una, vuol dire che sono un muratore delle autostrade e non un principe? 

E' così che funziona? 

I principi ti portano al mc drive e non ti aprono lo sportello perché sono troppo importanti, mentre i manovali delle autostrade ti portano in un ristorante pregiato e ti aprono lo sportello perché si sentono poco importanti? 

 

 

Così si cancella tutto ciò che riguarda la psicologia, come se contasse solo ciò che noi pensiamo o vogliamo, e il nostro modo di porci o comportarci sia corretto a priori se in linea con esso.

Ma non mi sembra sia così, perché i risultati cambiano.

Quando qui parlavi del biscotto, precisavi di farlo annusare o assaggiare, non di farlo mangiare; precisavi anche che doveva sembrare a lei che potesse rubare quel dato vantaggio, e non certo che le fosse offerto in chiaro...

Ma perché allora?!

Se la persona è la stessa non cambierà mica il valore di questa o di ciò che offre, ma il risultato evidentemente sí.

Anche alcuni principi di Esso si configurano, in ultima analisi, proprio come una differenza di modo/forma...

Allora la forma, il modo in cui si comunica o si fanno le cose, fa anche la differenza, differenza che andrebbe tenuta in conto rispetto al nostro obiettivo (e forse diciamo anche la stessa cosa visto che spesso ti premuri di escludere nelle obiezioni che formuli la fase di consumo effetto nuova)

Tutto qui

Poi ok che se una determinata tipa ha paranoie sue, delle tipologie da te descritte, il problema è e deve essere suo, ma io mi riferivo al trend.

Così come ci riferiamo al trend quando consigliamo alla gente, che desidera spruzzare, di non baciare senza logistica.

Perché non diciamo loro stikazzi?

Allora andando al succo, e provando ad esprimere il concetto con un esempio diciamo emblematico ma che ovviamente ha senso se inteso come espressione di un modo di fare più ampio, ciò che intendevo dire è che, assumendo che l'obiettivo non ancora raggiunto sia consumare l'effetto nuova, si presentasse l'occasione per farle un regalo, anche se sembra andare tutto liscio e a me piacerebbe farlo, triste dirlo ma eviterei.

Dire stikazzi sarebbe nobile, ma stupido guardando alla realizzazione dell'obiettivo.

È l'esperienza che me lo dice, perché faccio sempre più fatica a credere che casualmente siano tutti falsi negativi da un lato e tutti falsi positivi dall'altro.

La stessa l'esperienza che mi dice che se non l'hai chiavata, quantunque ti sia avvicinato a farlo vale zero spaccato e, se l'hai fatto, lo rifarai con elevata probabilità un'altra o altre due volte (poi la curva già crolla), guarda caso il numero necessario a non sentirsi usate ed avere quel minimo di conferma che sessualmente ti siano piaciute, a riprova della enorme differenza che c'è tra maschi e femmine riguardo il sesso.

La stessa esperienza che, ancora, mi dice che sempre più ragazze ti stanno attaccate al cazzo solo finché l'attrazione è massima, solo finché sei una sfida per la loro validazione, cioè a dire finché non si sa se ci sarà una prossima volta

Modificato da RiderM
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Marco_drake
10 ore fa, RiderM ha scritto:

Così si cancella tutto ciò che riguarda la psicologia, come se contasse solo ciò che noi pensiamo o vogliamo, e il nostro modo di porci o comportarci sia corretto a priori se in linea con esso.

Ma non mi sembra sia così, perché i risultati cambiano.

Quando qui parlavi del biscotto, precisavi di farlo annusare o assaggiare, non di farlo mangiare; precisavi anche che doveva sembrare a lei che potesse rubare quel dato vantaggio, e non certo che le fosse offerto in chiaro...

Ma perché allora?!

Se la persona è la stessa non cambierà mica il valore di questa o di ciò che offre, ma il risultato evidentemente sí.

Anche alcuni principi di Esso si configurano, in ultima analisi, proprio come una differenza di modo/forma...

Allora la forma, il modo in cui si comunica o si fanno le cose, fa anche la differenza, differenza che andrebbe tenuta in conto rispetto al nostro obiettivo (e forse diciamo anche la stessa cosa visto che spesso ti premuri di escludere nelle obiezioni che formuli la fase di consumo effetto nuova)

Tutto qui

Poi ok che se una determinata tipa ha paranoie sue, delle tipologie da te descritte, il problema è e deve essere suo, ma io mi riferivo al trend.

Così come ci riferiamo al trend quando consigliamo alla gente, che desidera spruzzare, di non baciare senza logistica.

Perché non diciamo loro stikazzi?

Allora andando al succo, e provando ad esprimere il concetto con un esempio diciamo emblematico ma che ovviamente ha senso se inteso come espressione di un modo di fare più ampio, ciò che intendevo dire è che, assumendo che l'obiettivo non ancora raggiunto sia consumare l'effetto nuova, si presentasse l'occasione per farle un regalo, anche se sembra andare tutto liscio e a me piacerebbe farlo, triste dirlo ma eviterei.

Dire stikazzi sarebbe nobile, ma stupido guardando alla realizzazione dell'obiettivo.

È l'esperienza che me lo dice, perché faccio sempre più fatica a credere che casualmente siano tutti falsi negativi da un lato e tutti falsi positivi dall'altro.

La stessa l'esperienza che mi dice che se non l'hai chiavata, quantunque ti sia avvicinato a farlo vale zero spaccato e, se l'hai fatto, lo rifarai con elevata probabilità un'altra o altre due volte (poi la curva già crolla), guarda caso il numero necessario a non sentirsi usate ed avere quel minimo di conferma che sessualmente ti siano piaciute, a riprova della enorme differenza che c'è tra maschi e femmine riguardo il sesso.

La stessa esperienza che, ancora, mi dice che sempre più ragazze ti stanno attaccate al cazzo solo finché l'attrazione è massima, solo finché sei una sfida per la loro validazione, cioè a dire finché non si sa se ci sarà una prossima volta

Ti porto la mia esperienza. 

Quando fai cose nel mondo, qualunque esse siano, verso uomini o donne, le persone daranno a queste azioni delle intepretazioni. 

Per quanto ci sia un business enorme sopra, NON si può controllare l'interpretazione che daranno le persone dell'azione. 

Quindi:

1. Se fai delle azioni per l'interpretazione che secondo te devono dare X, y, z,.... ti sei scelto l'inferno in terra. Ma lo hai scelto. Tu. 

2. Se vivi facendo quello che "volevi" fare (nei limiti del buon senso, nessun fa veramente quello che "vuole" fare, ma come espressione penso si capisca) poi noterai che una persona reagisce da bestia inutile e un'altra da essere umano. 

Non ti chiedi più, "come faccio a fare cose diverse da quelle che voglio affinché lei/lui pensi quello che credo pensi".... 

Diventa che tu agisci il più possibile coerente con te stesso per trovare l'oro, essere umani. 

99% dirai "che reazione da bestia inutile". L'1% ti stupirai. 

Ma non sei più tu "sbagliato", che devi adattarti a ciò che mille teste dementi e diverse pensano di ciò che accade. Sono gli altri che diventano una quantità infinita di bestie. 

Volevo far spegnere la candelina a una puttana perché era il suo compleanno. Ho comprato un brownie e la candelina, e a fine ora l'ho accesa e fatta spegnere, con tanto di regalino (roba da 20€).

Che me ne frega di cosa ha capito, io senza farle un regalo non potevo continuare.

Quello che accade dopo, non ha valore, tanto "finisce sempre male" o se preferisci, ti svelo la fine del gioco, si muore comunque. E dicono si muoia senza avvisi.

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13 ore fa, RiderM ha scritto:

Così si cancella tutto ciò che riguarda la psicologia, come se contasse solo ciò che noi pensiamo o vogliamo, e il nostro modo di porci o comportarci sia corretto a priori se in linea con esso.

Quanto vale per te una scopata/il consumo della nuova?
Se il prezzo da pagare sono seghe mentali e forzature riesci a godertela, sei felice?

Si -> fai la cosa “giusta”, comportati da PUA
No -> sticazzi mode



Quanto vale per te passare momenti da collezione?
Il rischio di perderla pesa più del godimento per l’esperienza?
Si -> fai la cosa “giusta”, comportati da PUA
No -> sticazzi mode


Che poi qua si tende sempre ad estremizzare.. invece ci si può benissimo controllare un minimo senza diventare dei robot.

In più non è affatto detto che facendo ciò che ci va di fare si perdano le tipe, anzi. Tante volte non è il “cosa fai“, ma il come lo fai e perché lo fai a fare la differenza.

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2 ore fa, Marco_drake ha scritto:

Ti porto la mia esperienza. 

Quando fai cose nel mondo, qualunque esse siano, verso uomini o donne, le persone daranno a queste azioni delle intepretazioni. 

Per quanto ci sia un business enorme sopra, NON si può controllare l'interpretazione che daranno le persone dell'azione. 

Quindi:

1. Se fai delle azioni per l'interpretazione che secondo te devono dare X, y, z,.... ti sei scelto l'inferno in terra. Ma lo hai scelto. Tu. 

2. Se vivi facendo quello che "volevi" fare (nei limiti del buon senso, nessun fa veramente quello che "vuole" fare, ma come espressione penso si capisca) poi noterai che una persona reagisce da bestia inutile e un'altra da essere umano. 

Non ti chiedi più, "come faccio a fare cose diverse da quelle che voglio affinché lei/lui pensi quello che credo pensi".... 

Diventa che tu agisci il più possibile coerente con te stesso per trovare l'oro, essere umani. 

99% dirai "che reazione da bestia inutile". L'1% ti stupirai. 

Ma non sei più tu "sbagliato", che devi adattarti a ciò che mille teste dementi e diverse pensano di ciò che accade. Sono gli altri che diventano una quantità infinita di bestie. 

Volevo far spegnere la candelina a una puttana perché era il suo compleanno. Ho comprato un brownie e la candelina, e a fine ora l'ho accesa e fatta spegnere, con tanto di regalino (roba da 20€).

Che me ne frega di cosa ha capito, io senza farle un regalo non potevo continuare.

Quello che accade dopo, non ha valore, tanto "finisce sempre male" o se preferisci, ti svelo la fine del gioco, si muore comunque. E dicono si muoia senza avvisi.

 

Ti ringrazio per la risposta.

Temo che quello che dico venga in parte frainteso avendo fatto, per necessità esplicativa, alcuni esempi troppo particolari.

Il tema sarebbe molto ampio e non è facile anche per me parlarne.

C'è un mio amico, cui non mancherebbe nulla soprattutto in termini di valore di sopravvivenza (!), che approccia in maniera servile le donne, fino ad arrivare a chieder loro di poter baciarle.

Non ti dico quante (non) ne chiava. Sono sicuro che puoi rispondere senza sapere altro.

Allora possiamo pure chiederci se lo faccia perché lo vuole davvero lui o meno, ma il risultato non cambia. Il comportamento statisticamente è, non inefficiente, bensì proprio inefficace.

Allora il punto è capire perché lo sia, inefficace.

Se siamo qui a cercare di conoscere la natura umana in generale e quella femminile in particolare un motivo ci sarà. E questo motivo è quello di ottimizzare il nostro agire a nostro favore, per ottenere i risultati, gli effetti, che ci fanno vivere meglio.

(Poi ci saranno sicuramente alcuni particolari per cui uno possa dire stikazzi (stikazzi significa, nel mio modo di vedere, so che non ottengo o non otterrei x ma mi va bene perché mi dà y) ma ragionare con le percentuali che hai citato te (capisco che si tratta di numeri esemplificativi, ma un senso dietro c'è) non mi sembra così utile/adattivo o per lo meno mi sembra una strategia applicabile per chiunque (non mi dilungo sulle tipologie di scenari operativi e sulle nicchie di riferimento, mi limito ad evidenziare che gli esempi di chi lavora nel turismo/in locali notturni etc non sono affatto esportabili e le ragioni sono ovvie anche se spesso sottaciute)) 

Ripeto il tema è ampissimo, posso solo limitarmi a qualche osservazione che mi viene spontanea partendo da un punto che mi sembra fermo: lo scambio (sulla carta) di valore.

tutto quello che facciamo è in funzione di quello scambio, nel caso uomo verso donna in funzione di ottenere principalmente sesso, poi via via a seconda dei desideri intimità e connessione (per chi è più sfigato come me ovviamente), fino a relazione stabile, famiglia etc.

Possiamo raccontarcela come vogliamo ma qualunque cosa facciamo verso il target è in funzione di quello scambio, o comunque viene percepita in quel modo, specie tra persone sconosciute.

se questo è palese per quelle che potrebbero descriversi come offerte di prestazione, e che sono addirittura considerate all'unanimità come inefficaci (es agenzia di servizi gratuiti alla persona) non è meno vero per tutto ciò che viene fatto come controprestazione (ossia dopo, come premio/ricompensa)

anche quello che facciamo 'per noi', per ricordarci i bei momenti, nel momento in cui lo facciamo con tizia, e non con sempronia, perché tizia si sta comportando in un certo modo che a noi piace, finisce per essere una controprestazione per quello che ci dà lei, e si sente e si percepisce.

è questo il discorso.

tu dirai eh vabbè qual è il problema

il problema è che, tornando alle tue percentuali, il 99% delle persone nei rapporti vive la reciprocità solo nel primo senso ossia dà il meglio di sé al fine di ottenere lo scambio e finché quello scambio non c'è stato, con l'aggravante, non so se sia un bias, degli effetti dell'investimento, ossia più investono più danno. 

E questa realtà, abbastanza frustrante, è amplificata al massimo nei rapporti di cui discutiamo qui.

Quindi la regola generale non è dando che si riceve, ma è qualcosa tipo mostrando che si può dare che si riceve.

Solo che quando commentiamo uno che regala i fiori nella speranza che la tipa glie la dia, o chi bacia senza logistica (cioè da validazione aggratis) siamo tutti d'accordo, quando invece parliamo di interazione sessuale sembra che perdiamo la bussola

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^'V'^
1 ora fa, unadonna ha scritto:

Si -> fai la cosa “giusta”, comportati da PUA

Grazie per le virgolette, va anche detto che se ci fosse una cosa universalmente "giusta" che degli americani videogamer fanno nella fase di rimorchio, questa mascherata può avere un suo effetto nelle prime ore (questo prima dei social, adesso le maschere durano lo scambio di contatto) e magari al primo date. 

Ma se parliamo di essere in relazione con un altro essere umano, maschio o femmina, e stare lì a cercare di non darle valore (come fosse una quantità finita che se lo diamo via diamo via il nostro) o di preinterpretare le sue interpretazioni... 

Beh, non funzia. 

Certo, se come maschio sei potente e ricco ti funziona tutto, anche soffiarti il naso a terra, e tutto ti funziona se sei bella e giovane come femmina. 

I PUA (prima dei social) cercavano di far sembrare con mille non detti e frasi lasciate intendere, di essere potenti, ricchi, inseriti, popolari. 

Una provincialotta alcolizzata depressa lontana dalla famiglia nelle grandissime città, che vede delle possibilità in qualcuno che sembra inserito, popolare e ricco, si trova. 

Con tutti i rinculi di iniziare una relazione con un'alcolizzata depressa. 

Cmq, prima dei social. 

Una cosa importantissima da aggiungere, su questo punto di non voler valorizzare l'altra persona, è che se anche fosse vero che a far sentire di poco valore l'altra le sale l'attrazione (questo varia da persona a persona, lungo un gradiente che va al suo esatto opposto) è ancora più vero che le donne non vanno a letto con uno perché ne sono attratte. 

Possono essere attratte da un tipo ma questo non fa in loro l'effetto che fa in un maschio essere attratto. 

Ora, siccome se regali uno shooting di un fotografo bravo e famoso ad una tipa, lei che ha solo da guadagnarci delle belle foto, cosa che la attrae, al 90% non si presenterà il giorno dello shooting perché non si sente sicura di sé, non ha l'autostima per decidere di testa sua, si fa mangiare il cervello dalle amiche invidiose che la tirano giù, se non ha sicurezza di sé... 

Notiamo che nel sesso è molto simile. 

Due cose entrano pesantemente in ballo. 

Che lei si senta tanto sicura di sé da agire invece che ritrarsi e ancora una volta andare a casa a dirsi "stupida stupida stupida". 

La discrezione. 

Quei famosi studi in cui la quasi totalità dei maschi accettano di andare a fare sesso con una sconosciuta attraente che glielo chiede, mentre lo 0% delle ragazze nella stessa situazione accetta di andare con uno sconosciuto attraente... 

Sono stati smontati nelle loro implicazioni aggiungendo il fattore dell'anonimato e della discrezione totale. 

Ossia, zero ragazze vanno con uno attraente che le ha fermate in pubblico dove altri possono sapere. 

Praticamente la stessa percentuale dei maschi, tra le ragazze, va con uno sconosciuto in un ambiente sperimentale in cui nessuno lo può venire a sapere. Lo sconoscuto è nell'altra stanza, lei lo vede in foto nello schermo, le viene detto che ci sta a scopare, e che sta a lei, viene lasciata sola e se va nell'altra stanza lo sanno solo lei e lo sconosciuto. 

In questo caso il numero di femmine e maschi che si comportano in modo coerente ed organizzato è uguale. 

Allora, se una ha bisogno di avere una buona autostima e sentirsi sicura di sé, per riuscire ad agire in modo coerente a quello che sente, e se ha bisogno di discrezione. 

Che senso ha minarne l'autostima per sembrare più fighi di lei?  

Tolta dall'equazione l'alcolizzata depressa ante social che non conosce nessuno in città e vede una possibilità di scalare socialmente e di scavalcare il nostro eroe ad una festa privata dove andare con lui. 

Parliamo di ragazze normali, non quelle fatte da photoshop. 

Ragazze che hanno già un casino di insicurezze, che sono piene di paranoie e ansie. tipo quelle che fanno le sicure di sé che sembrano l'introverso che beve per fare l'anima della festa e fingersi estroverso ma risulta solo strano. 

Valorizzarla la influenza negativamente? 

Dipende. 

Da cosa? 

Dal valore di chi la valorizza. 

Se non valgo niente e metto una su un piedistallo, faccio ridere, è una mossa appiccicosa e disperata. 

Se sono un principe e mi fermo a fare un complimento sorpreso a una, o se le concedo delle attenzioni.... questa valuta è molto molto meno inflazionata. 

Questo non dipende dal dare o non dare valuta, dipende dal gold standard che c'è dietro. 

Se io conosco una ad un concerto e allora in fretta e furia prenoto un hotel a 5 stelle per stare con lei, lei può pensare che non abbia mai visto la figa e che sia disperato, o può pensare che abbia voglia di passare un momento da collezione e che sia bello per me. 

Ma se sono il cantante della band, e la vedo in prima fila tra le fan, la invito nel backstage e poi andiamo in un hotel a 5 stelle, lei farà tutte le foto di nascosto da mandare alle amiche per vantarsi che uno di valore l'ha valorizzata, facendola sentire importante. 

Le stesse foto che noi facciamo al culo di una nel letto per dire la stessa cosa se è un bel culo e con tutti i cazzi che ci vogliono entrare ha scelto noi. 

Il problema allora si sposta. 

Non è se dare o non dare della valuta maschile, che sono le attenzioni. 

E' far salire di valore quella nostra valuta. 

La mie attenzioni non valgono niente davanti a quelle di uno che vale molto più di me. 

 

 

 

 

 

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