vito [Élite] 7 Inviato 23 Dicembre 2013 Condividi Inviato 23 Dicembre 2013 bellissimo, quando inserisci la seconda parte?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 159936 Inviato 2 Febbraio 2014 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 2 Febbraio 2014 5 - Modellamento nell'apprendimento sociale, un piccolo mito da sfatare Il modellamento è una nominalizzazione, una nominalizzazione è un concetto astratto, aleatorio, qualcosa che non può essere messo in una carriola. Tutti dobbiamo convenire su cosa sia un albero, infatti è possibile vederlo, toccarlo, ma ognuno avrà una sua idea del significato di una nominalizzazione. Allo stesso modo, da quando la moneta non ha più un controvalore in metallo, il suo valore è dato dall'uso che se ne fa negli scambi commerciali, è un valore convenzionale. Davanti a questa parola, è quindi normale che alcuni non se ne siano mai fatti un'idea, e che altri ne abbiano un'idea più o meno accurata. Per moltissime persone il termine "modellamento" riporta alla Programmazione Neuro Linguistica. Da quando Richard Bandler, cofondatore della stessa, portò come tesi universitaria quello che sarebbe poi divenuto un suo libro di successo "La Struttura della Magia", molti credono che il modellamento sia un'invenzione dello stesso e che sia un concetto della PNL: Bandler in quello scritto cercava di indagare la struttura dell'esperienza umana, traducendola in dati linguistico matematici per fornire una mappa della stessa, con la quale modellare quello che oggi chiameremmo "X Factor", ovvero il successo di una persona eccellente in un ambito di nostro interesse. Attraverso la mappatura delle caratteristiche di un'esperienza si cerca così di modellarla con uno sforzo ragionato, cosciente, volontario. Agli inizi i fondatori della PNL erano interessati a modellare alcuni prestigiosi terapeuti per provare a ricalcarne le abilità. Tra questi il più noto e forse il miglior ipnotista conversazionale di tutti i tempi, Milton Erickson. A causa di queste scelte, oggi molte persone vedono nella PNL una disciplina terapeutica e credono si occupi di Ipnosi, inoltre credono che le tecniche usate da Milton Erickson siano qualcosa che ha a che fare con la PNL. Se la PNL degli esordi si fosse occupata di modellare grandi propagandisti, come Goebbels, oggi quelle persone crederebbero che essa sia una disciplina che si occupa di persuasione delle masse e che "Coventrizzare" sia un termine desunto dalla stessa. O crederebbero trattarsi di uno studio sulla guerra e la strategia se la stessa avesse rivolto la propria attenzione a grandi condottieri come Napoleone. Qualsiasi cosa credano costoro, essa rimane uno sforzo cosciente e ragionato al modellamento, con un approccio linguistico-matematico. Ma è davvero così che funziona il modellamento? Sappiamo che un certo Albert Bandura, psicologo canadese, è assurto alla fama mondiale per i suoi studi sull'apprendimento vicario, o modellamento, o apprendimento sociale. In un suo studio famoso, su 10 bambini che picchiarono un pupazzo, 8 avevano precedentemente osservato un adulto fare lo stesso. Secondo Darwin discendiamo dalle scimmie, e le stesse appunto "scimmiottano", agiscono ed apprendono per imitazione. Anche se scoprissimo di non discendere da loro, condividiamo con esse quasi tutto il DNA. Molto prima della tesi universitaria di Bandler, noi modellavamo i comportamenti altrui per acquisire le loro competenze nel raggiungimento di "Oggetti Meta", che corrispondono alla fonte di soddisfacimento di ciascun bisogno biologico o psicologico. Teorie comportamentiste ritenevano che crescendo ed imitando, alcuni comportamenti venissero premiati ed altri puniti, fino a disegnare l'identità della scimmia o dell'essere umano. Bandura andò molto oltre il comportamentismo, studiando l'apprendimento sociale a fondo sintetizzò una serie di proprietà agenti in una situazione di modellamento, che influiscono nell'impatto delle informazioni apprese sulla prestazione: la somiglianza delle prestazioni, la somiglianza delle caratteristiche personali tra osservatore e modello, la molteplicità e varietà dei modelli e la competenza del modello. Venne identificata come caratteristica fondamentale dell'apprendimento osservativo ( o apprendimento vicario, modellamento, apprendimento sociale) l'identificazione che si instaura tra modello e modellato. Più essa sarà elevata, più l'apprendimento avrà effetto. Famoso in questo senso l'esperimento in cui a dei bambini timidi e schivi, con difficoltà di socializzazione, venne mostrato un video in cui un ragazzino molto simile a loro, timido e schivo, si avvicinava a gruppi di coetanei per conoscerli e giocare insieme e questi lo accoglievano con gioia. In seguito i bambini che avevano assistito alla proiezione del video riuscirono con facilità ad emulare il protagonista del filmato e a socializzare. Non so se verrà confermata l'esistenza di neuroni specchio negli umani, per ora osservati nelle scimmie e forse sconfermati da uno studio sugli umani del Prof. Alfonso Cavazza. Ma con essi o senza di essi appare chiaro che il modellamento negli umani avviene a livello automatico, inconscio, per osservazione dei propri simili, in maniera direttamente proporzionale all'identificazione e alla somiglianza con essi. Esiste, come osservato in un esperimento condotto da Robert Cialdini sui consumi di elettricità nelle famiglie di una cittadina, una sorta di meccanismo automatico di livellamento ai simili. In questo esperimento si affiggevano alle porte delle case i consumi del mese trascorso, nel tentativo di sensibilizzare le famiglie al risparmio energetico. L'effetto fu invece quello di livellamento: chi consumava meno iniziò a consumare di più, per allinearsi alla media dei vicini, chi consumava troppo iniziò a consumare meno per allinearsi. Allineamento che era venuto in modo spontaneo e inconscio, non ragionato. Chi disse che sei la somma delle cinque persone che frequenti di più...ci aveva proprio preso. Ed è un processo automatico, inconscio. Non una scelta ragionata e conscia, non un qualcosa che si decide con una mappa. Certo, è possibile provare a modellare qualcuno di successo con una mappa della sua esperienza, ma al contempo nella nostra vita agiranno forze molto maggiori che ci faranno livellare a chi conosciamo e frequentiamo. Forse l'unica scelta davvero sensata sarebbe quella di scegliere in modo ragionato e conscio i modelli, le persone che frequentiamo, e poi lasciare che le forze che influiscono sul nostro modellamento agiscano in background. ../.. White Lion, belzebu, mybuddy e 17 altri ha reagito a questo 19 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
life and light [Partecipante] 176 Inviato 2 Febbraio 2014 Condividi Inviato 2 Febbraio 2014 Vorrei porti una domanda. Vorre anche sottolineare come io sia un eretico in materia di psicologia. Il fatto che il mondo in cui viviamo ci condizioni non lo nego ma ho un dubbio. I bambini sostanzialmente sono privi di conoscenze. Non hanno esperienza del mondo e assimilano come tu affermi per imitiazione. Prendiamo il caso di un adulto invece. Al contrario dei bambini hanno un passato, una serie di esperienze che danno un determinato significato al mondo. Ogni atteggiamento viene interpretato alla luce di quanto si conosce. La scelta dell'ambiente stessa da cui farsi condizionare non è una scelta casuale, ma anch'essa guidata dalle proprie esperienze, oppure, credo, nella maggior parte dei casi, da esperienze che si ritiene si devono fare. Seguendo questo ragionamento non si apprenderà dal questo ambiente come dei "bambini" perchè comunque la scelta è stata "guidata" e si interpreteranno i fatti in relazione al fine preposto. Ora, l'ideale sarebbe diventare "bambini", cioè rinunciare alle proprie esperienze per interpretare il mondo con occhi nuovi. Ma come si fa a lottare contro la propria ignoranza? ingnoranza tra l'altro difficile da vedere perchè celata dietro le proprie sicurezze? Mi pare di aver letto che te ne intendi di psicologia e vorrei sapere se hai qualche suggerimento. ^'V'^, Salvatore93 e IoCiProvo ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 159936 Inviato 2 Febbraio 2014 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 2 Febbraio 2014 6 - Modellamento in natura, la tribù. Prima che gli apparecchi televisivi facessero la loro comparsa nei bar di paese e poi nelle abitazioni private, prima che venissimo bombardati da modelli che fumavano, guidavano Aston Martin, per poi raggiungere un Oggetto Metà, come ad esempio una bella ragazza, prima che venissimo addestrati così a fumare e desiderare un'Aston Martin per effetto della forte associazione con l'Oggetto Meta, i nostri modelli erano principalmente in famiglia. Fino a poche decine di anni fa, col termine famiglia non si intendeva quella mononucleare (e allora da dove la prendono la mononucleosi?) che divide le spese di un bilocale e non ha tempo di crescere i figli, affidati alla tv. La famiglia era un insieme di genitori, zii, nonni, cugini di vari gradi, tutti coabitanti la stessa casa o case vicine. Era consuetudine, specie nelle zone rurali, che si ritrovassero spesso insieme a tavola, al lavoro o per trascorrere del tempo insieme in altro modo. Questi modelli erano basati su persone reali, le cui esperienze non erano ovviamente sempre e solo di successo. Così lo zio poteva essere bravissimo ad affascinare i commensali narrando le sue storie di vita con la giusta prosodia, le giuste pause, la giusta suspance e un pizzico di pepe. Ma era anche quello che aveva sempre male ad un ginocchio, che beveva spesso e cadeva per le scale facendosi biasimare per questo. Il cugino più grande poteva essere quello che ci sapeva fare con le ragazze, forte e coraggioso, ma anche lui scorreggiava, piangeva e lo avevamo visto imbarazzato per la diarrea. Questo genere di modelli reali fornivano ai bambini, ai ragazzi, agli adulti una tavolozza completa degli aspetti del vissuto nel proprio stesso ambiente operativo, e la percezione che niente era perfetto in sé, ma solo migliore o peggiore di qualcos'altro. Prima della rivoluzione agricola vivevamo in tribù, con un numero massimo di 150 individui. I bambini crescevano nutrendosi di modelli variegati, dai quali apprendere in base alla propria identificazione e agli "Oggetti Meta" soggettivi. Osservavamo alcuni adulti costruire un'abitazione, altri pescare, altri corteggiare, e prima giocando ad imitarli, poi imitandoli davvero e collaborando, partecipavano alla loro capacità, eccellenza, bravura. E... oggi? Dopo la rivoluzione industriale e l'emancipazione femminile, le donne lavorano, si lavora senza portarsi dietro i figli ad osservarci, le famiglie sono divise, e ogni genitore deve fare un full time, quando ha il figlio in affidamento passerà molto tempo a lavorare e il tempo libero lo dedicherà anche un po' a se stesso e alla propria vita sociale e non ne dedicherà molto al figlio, figlio che comunque non lo vedrà agire nel proprio lavoro e nella propria sfera sociale, ma lo vedrà seduto accanto sul divano a guardare insieme un film o a fare un gioco insieme, crescendo le cose non cambieranno ed il figlio riceverà dal genitore cibo e una paghetta, ma non un modello operativo. Oggi i ragazzi, per la prima volta, si trovano soli. Complice anche la mancanza di fratelli numerosi come nelle famiglie del passato, sperimentano per la prima volta nella storia una totale solitudine. Per fotuna... ecco che la tecnologia è venuta in soccorso, con la televisione. Essa offre un campionario di modelli comportamentali praticamente infinito e in continua variazione: il protagonista di un film, di un cartone animato o di qualsiasi trasmissione pomeridiana. Essi non corrono in bagno per la diarrea, non piangono perché la ragazza è andata col vicino, ce ne sono così tanti e diversi che è facile trovarne qualcuno con cui identificarsi e col quale si hanno somiglianze. Questi modelli nello schermo raggiungono sempre i nostri ambiti Oggetti Meta e, nel farlo, usano oggetti e comportamenti che ci troveremo automaticamente a porre in essere o desiderare. Quello che monta su ragazze che stimolano la nostra salacia guida una Aston Martin? Veste in abito inglese? Cosa beve? Fuma? Sa sparare con una rivoltella? Ecco che tutte queste abilità, attitudini, scelte, diverranno le nostre se abbiamo un minimo di identificazione in lui e se lui consegue gli Oggetti Meta che desideriamo. Tutto, nei film e nelle trasmissioni, è un susseguirsi di quei modelli dei quali ogni essere umano è affamato, ma sono in realtà delle pubblicità. E laddove non pubblicizzino il fumo, una marca di orologio o un modo di vestire, stanno comunque pubblicizzando un comportamento, un modo di vivere, che nel film è premiato con l'Oggetto Meta, ma nella realtà potrebbe non avere alcuna correlazione con lo stesso. E fin qui ci siamo soffermati sui personaggi delle serie, dei film, dei cartoni animati. Questi modelli sono molto incisivi, ma l'esposizione è sporadica. Chi, affamato di modelli come si conviene ad un primate genere homo, sta davanti alla tv, si trova ad essere coventrizzato dall'esposizione massiva di altri modelli, quelli delle pubblicità vere e proprie. Questi compaiono ad un ritmo continuo e sincopato, sono persone di ogni età, sesso, etnia, ceto sociale, e chiunque può trovare un matching di somiglianza e identificazione con alcuni di essi. Vengono sovraesposti, ripetuti un numero impressionante di volte e sono tutti, senza eccezione, modelli vincenti. Felici, soddisfatti, amati, rispettati. Una donna ammirata in cui la ragazza si identifica mangia mille volte una marca di gelato davanti ai suoi occhi insieme all'uomo dei sogni, ed ecco che la ragazza sente una certa voglia di mangiare del gelato, di quella particolare marca. Tutti i modelli ormai disponibili nella tavolozza del giovane umano in crescita sono vincenti, parziali, ovvero fanno gesti specifici finalizzati al raggiungimento dell'oggetto Meta, non vanno in bagno, non hanno che due ore o 30 secondi di istantanea della loro vita in cui fanno solo alcune cose, sono tutti studiati per l'identificazione, sono infiniti ed in continuo ricambio, collegano il raggiungimento dell' Oggetto Meta al possesso o all'uso di specifici prodotti, o a comportamenti stereotipati e propagandati come vincenti ma scollati drammaticamente dalla realtà. Se la formazione degli umani attraverso i modelli disponibili ci lascia indifferenti, forse possiamo essere colpiti dal fatto che siamo naturalmente portati per riconoscere la leadeship situazionale degli appartenenti alla tribù, decidendo chi seguire in base alle circostanze, ma oggi questo meccanismo avviene non, scegliendo tra le 150 persone che conosciamo in ogni loro aspetto di vetrina e di ripostiglio, quanto attraverso la scelta del candidato più sorridente e mendace disponibile dentro lo schermo. Ecco che, alla luce di queste considerazioni, voler essere James Bond comincia a delinearsi nel suo picacismo, un disturbo nel comportamento alimentare, spesso causato da carenza di ferro che cambiando il gusto di chi ne è affetto lo porta a consumare grandi quantità di cibi spazzatura come carta, legno, terra, sabbia, gesso. ../.. OdetoJoy, Fraz, Fromzerotohero e 15 altri ha reagito a questo 17 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mastermind [Partecipante] 1069 Inviato 2 Febbraio 2014 Condividi Inviato 2 Febbraio 2014 Caro ^V^. ho provato ad inviarti un mess. ma senza riuscirci!!! Avendo bisogno di un tuo pare in privvv........come se po' fare??? Parcella assicurata:-)))!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
belzebu [Partecipante] 116 Inviato 2 Febbraio 2014 Condividi Inviato 2 Febbraio 2014 Se metti gli ultimi due capitoli questa notte, dai un senso al mio fine settimana. massimiliano e cross ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 159936 Inviato 3 Febbraio 2014 Autore Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 (modificato) Vorrei porti una domanda. Vorre anche sottolineare come io sia un eretico in materia di psicologia. Il fatto che il mondo in cui viviamo ci condizioni non lo nego ma ho un dubbio. I bambini sostanzialmente sono privi di conoscenze. Non hanno esperienza del mondo e assimilano come tu affermi per imitiazione. Prendiamo il caso di un adulto invece. Al contrario dei bambini hanno un passato, una serie di esperienze che danno un determinato significato al mondo. Ogni atteggiamento viene interpretato alla luce di quanto si conosce. La scelta dell'ambiente stessa da cui farsi condizionare non è una scelta casuale, ma anch'essa guidata dalle proprie esperienze, oppure, credo, nella maggior parte dei casi, da esperienze che si ritiene si devono fare. Seguendo questo ragionamento non si apprenderà dal questo ambiente come dei "bambini" perchè comunque la scelta è stata "guidata" e si interpreteranno i fatti in relazione al fine preposto. Ora, l'ideale sarebbe diventare "bambini", cioè rinunciare alle proprie esperienze per interpretare il mondo con occhi nuovi. Ma come si fa a lottare contro la propria ignoranza? ingnoranza tra l'altro difficile da vedere perchè celata dietro le proprie sicurezze? Mi pare di aver letto che te ne intendi di psicologia e vorrei sapere se hai qualche suggerimento. Credo di aver risposto alla tua domanda (per lo meno espresso il mio punto di vista) qui: http://www.italianseduction.club/forum/t-30218-lautomiglioramento-e-masturbazione/?p=1272573 E nel mio post successivo a quello linkato. Se dopo aver letto questo non sarai soddisfatto puoi riformulare tranquillamente la domanda. Grazie :-) Caro ^V^. ho provato ad inviarti un mess. ma senza riuscirci!!! Avendo bisogno di un tuo pare in privvv........come se po' fare??? Parcella assicurata:-)))!!! Ho sempre la casella piena e se la svuoto si riempie subito... puoi chiedermi l'add su fb: https://www.facebook.com/aivia.demon Modificato 3 Febbraio 2014 da ^'V'^ life and light e mastermind ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
life and light [Partecipante] 176 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Credo di aver risposto alla tua domanda (per lo meno espresso il mio punto di vista) qui: http://www.italianseduction.club/forum/t-30218-lautomiglioramento-e-masturbazione/?p=1272573 E nel mio post successivo a quello linkato. Se dopo aver letto questo non sarai soddisfatto puoi riformulare tranquillamente la domanda. Grazie :-) Erano cose chi più o meno avevo elaborato anche io. Pratico un po' di meditazione ed ero arrivato più o meno alle tue stesse conclusioni. Vorrei porti anche questa riflessione per capire se è un esperienza condivisa, oppure un altro mattone da eliminare. Chiedo anche a chiunque pensi qualcosa in proposito di intervenire se ve la sentite. Riflessioni che sono sorte dopo aver letto anche il testo 6. La questione di modelli falsati dalla tv credo sia molto importante, proprio per il fatto che riproducono modelli irreali di comportamento. Presentano solo un lato apparente, mentre il lato "umano" viene nascosto nell'ombra. Credo che da qui nasca il detto "salvare le apparenze" ormai tanto in voga. Il problema a questo punto, per uno che vuole cambiare, è trovare un modello di riferimento reale sano. Cosa che è a mio avviso molto difficile. In primo luogo a causa di noi stessi e della nostra capacità di giudizio alterata dagli stessi modelli di riferimento. In secondo luogo dal fatto che ritengo che le fondamenta del mondo contemporaneo in Italia siano state fissate attorno agli anni 40/50. Persone viventi che non sono state condizionate dall'attuale modo di essere sono poche. (la mia visione non è in realtà così estrema, ma per fini riassuntivi l'ho esposta così). La maggior parte del lavoro deve quindi essere fatta in solitaria. Attraverso la meditazione o comunque l'autoosservazione, si abbattono i modelli di sola apparenza, per integrarli con figure più umane e reali con poli positivi e negativi. Qua però nasce la mi riflessione che volevo porti. L'integrazione avviene attraverso l'immaginazione. Cioè attraverso il pensiero di qualcosa che non è, ma che dovrebbe essere (il "dovrebbe essere" non fa riferimento a un mondo insistente, ma un mondo fortemente umano). E' quindi l'atto di immaginare che guida le azioni e le scelte. La ricerca di qualcosa che non c'è ma che si tenta di creare. La cosa che mi fa un po' storcere il naso, e che quindi mi spinge a chiedere il tuo/vostro parere, e che il ragionamento razionale/logico che ho seguito mi conduce sul sentiero dell'irrazionalità, facendomi dubitare di ciò che ho scritto e di ciò che faccio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Hypnogator [Partecipante] 211 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Erano cose chi più o meno avevo elaborato anche io. Pratico un po' di meditazione ed ero arrivato più o meno alle tue stesse conclusioni. Vorrei porti anche questa riflessione per capire se è un esperienza condivisa, oppure un altro mattone da eliminare. Chiedo anche a chiunque pensi qualcosa in proposito di intervenire se ve la sentite. Riflessioni che sono sorte dopo aver letto anche il testo 6. La questione di modelli falsati dalla tv credo sia molto importante, proprio per il fatto che riproducono modelli irreali di comportamento. Presentano solo un lato apparente, mentre il lato "umano" viene nascosto nell'ombra. Credo che da qui nasca il detto "salvare le apparenze" ormai tanto in voga. Il problema a questo punto, per uno che vuole cambiare, è trovare un modello di riferimento reale sano. Cosa che è a mio avviso molto difficile. In primo luogo a causa di noi stessi e della nostra capacità di giudizio alterata dagli stessi modelli di riferimento. In secondo luogo dal fatto che ritengo che le fondamenta del mondo contemporaneo in Italia siano state fissate attorno agli anni 40/50. Persone viventi che non sono state condizionate dall'attuale modo di essere sono poche. (la mia visione non è in realtà così estrema, ma per fini riassuntivi l'ho esposta così). La maggior parte del lavoro deve quindi essere fatta in solitaria. Attraverso la meditazione o comunque l'autoosservazione, si abbattono i modelli di sola apparenza, per integrarli con figure più umane e reali con poli positivi e negativi. Qua però nasce la mi riflessione che volevo porti. L'integrazione avviene attraverso l'immaginazione. Cioè attraverso il pensiero di qualcosa che non è, ma che dovrebbe essere (il "dovrebbe essere" non fa riferimento a un mondo insistente, ma un mondo fortemente umano). E' quindi l'atto di immaginare che guida le azioni e le scelte. La ricerca di qualcosa che non c'è ma che si tenta di creare. La cosa che mi fa un po' storcere il naso, e che quindi mi spinge a chiedere il tuo/vostro parere, e che il ragionamento razionale/logico che ho seguito mi conduce sul sentiero dell'irrazionalità, facendomi dubitare di ciò che ho scritto e di ciò che faccio. Perdonami, ma sei non sei in grado di trovare i tuoi modelli hai bisogno di ristrutturarti. Non solo hai delle fondamenta deboli da quello che scrivi, ma se scendo nello scantinato faccio fatica a vedere i pilastri portanti con tutta la polvere che c'è nell'aria... life and light ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
life and light [Partecipante] 176 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Perdonami, ma sei non sei in grado di trovare i tuoi modelli hai bisogno di ristrutturarti. Non solo hai delle fondamenta deboli da quello che scrivi, ma se scendo nello scantinato faccio fatica a vedere i pilastri portanti con tutta la polvere che c'è nell'aria.. Neppure io conosco i miei pilastri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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