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L'orrore...L'orrore...


BANE

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Colonnello Kurtz

Mi accorgo solo ora di questo topic e l'ho letto con vivo interesse... cosa dire, mi trovo d'accordo col 90% di quanto affermato da Bane nel primo post, datato ormai diversi anni fa. Ovviamente trovo il tutto un po' estremizzato, ma i principi di base sono assolutamente condivisibilissimi. Io ho avuto poche relazioni e assolutamente di breve durata, motivo per cui reputo di non poter essere stato tradito, ma una ragazza che ho conosciuto un paio di anni fa e con la quale mi stavo frequentando ho scoperto avere un piede in due scarpe... non è un reato, certo, ma unito alle tantissime storie analoghe a quelle lette tra queste pagine alle quali ho dovuto assistere, tra amici e parenti, è bastato a rendermi enormemente diffidente e più distaccato nei rapporti.

Attualmente sono in una LTR da più di un anno ma, forse sbaglierò e mi sto facendo del male da solo, fatico a lasciarmi andare del tutto e cerco di mettere in preventivo qualsiasi scenario, anche dei peggiori. La ragazza è di quelle che non mi farebbe sospettare mai di nulla, sani principi, sani valori, ma ormai ho ampiamente capito che si tratta di un'apparenza, una maschera che cela l'orrore presente dentro ognuno di noi. A volte capita che lei mi manifesti qualche dubbio più o meno radicato sulla nostra relazione (sono davvero innamorata? sono pronta a costruire?) che vivo come avvisaglie di qualche sciagura imminente. Non in modo ossessivo, ma in modo piuttosto lucido provo a prepararmi al peggio per cercare di non farmi troppo male. Mi sto rovinando l'esperienza? Forse, ma è un rischio calcolato...

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Scannachiappolo
Il 11/7/2022 at 17:33, Colonnello Kurtz ha scritto:

Mi accorgo solo ora di questo topic e l'ho letto con vivo interesse... cosa dire, mi trovo d'accordo col 90% di quanto affermato da Bane nel primo post, datato ormai diversi anni fa. Ovviamente trovo il tutto un po' estremizzato, ma i principi di base sono assolutamente condivisibilissimi. Io ho avuto poche relazioni e assolutamente di breve durata, motivo per cui reputo di non poter essere stato tradito, ma una ragazza che ho conosciuto un paio di anni fa e con la quale mi stavo frequentando ho scoperto avere un piede in due scarpe... non è un reato, certo, ma unito alle tantissime storie analoghe a quelle lette tra queste pagine alle quali ho dovuto assistere, tra amici e parenti, è bastato a rendermi enormemente diffidente e più distaccato nei rapporti.

Attualmente sono in una LTR da più di un anno ma, forse sbaglierò e mi sto facendo del male da solo, fatico a lasciarmi andare del tutto e cerco di mettere in preventivo qualsiasi scenario, anche dei peggiori. La ragazza è di quelle che non mi farebbe sospettare mai di nulla, sani principi, sani valori, ma ormai ho ampiamente capito che si tratta di un'apparenza, una maschera che cela l'orrore presente dentro ognuno di noi. A volte capita che lei mi manifesti qualche dubbio più o meno radicato sulla nostra relazione (sono davvero innamorata? sono pronta a costruire?) che vivo come avvisaglie di qualche sciagura imminente. Non in modo ossessivo, ma in modo piuttosto lucido provo a prepararmi al peggio per cercare di non farmi troppo male. Mi sto rovinando l'esperienza? Forse, ma è un rischio calcolato...

Io penso che di fondo ci sia una paura. Uno se la vede lì tutta bella, carina e amorevole, e solo l'idea che la realtà sia diversa, che in realtà lei mentre stiamo a farci la partita a calcetto con gli amici, si faccia sbattere dal figaccione che fa crossfit, fa male. Ti senti... Tradito, ti senti un cervo, preso in giro, ti si sgretola una realtà...

Forse la vera strada per il benessere è l'accettazione. Accettare che la vita sia questa, che un legame per sempre e limpido è molto difficile, e che come tu sei fatto di carne e può capitare che (a seguito di incomprensioni, periodi negativi di coppia etc) finisci ad instaurare qualcosa con una, lo stesso può capitare a lei. Quando uno accetta tutto ciò, seppur con difficoltà, vive queste cose con più serenità.

Le cose non andrebbero risolte così, scopandosi altre/altri? È vero. Ma siamo esseri umani, non siamo dei programmi per computer. Errare è umano. Al limite uno guarda se la cosa persevera.

Altra cosa: vedo un po'di visione dicotomica, una sorta di bianco e nero: la ragazza di chiesa vs la puttanaccia che succhia ogni augello che le capiti a tiro. Ma esistono diverse sfumature: quella che magari è brava ma ogni tanto se passa il figo le guarda il culo, quella che ha flirtato ma solo su una chat, quella che magari si è lasciata scappare un bacio e poi se ne è pentita, e da lì crescendo... Sta ad ognuno trovare il suo limite di tollerabilità

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Colonnello Kurtz
Il 13/7/2022 at 11:51, Scannachiappolo ha scritto:

Io penso che di fondo ci sia una paura. Uno se la vede lì tutta bella, carina e amorevole, e solo l'idea che la realtà sia diversa, che in realtà lei mentre stiamo a farci la partita a calcetto con gli amici, si faccia sbattere dal figaccione che fa crossfit, fa male. Ti senti... Tradito, ti senti un cervo, preso in giro, ti si sgretola una realtà...

Forse la vera strada per il benessere è l'accettazione. Accettare che la vita sia questa, che un legame per sempre e limpido è molto difficile, e che come tu sei fatto di carne e può capitare che (a seguito di incomprensioni, periodi negativi di coppia etc) finisci ad instaurare qualcosa con una, lo stesso può capitare a lei. Quando uno accetta tutto ciò, seppur con difficoltà, vive queste cose con più serenità.

Le cose non andrebbero risolte così, scopandosi altre/altri? È vero. Ma siamo esseri umani, non siamo dei programmi per computer. Errare è umano. Al limite uno guarda se la cosa persevera.

Altra cosa: vedo un po'di visione dicotomica, una sorta di bianco e nero: la ragazza di chiesa vs la puttanaccia che succhia ogni augello che le capiti a tiro. Ma esistono diverse sfumature: quella che magari è brava ma ogni tanto se passa il figo le guarda il culo, quella che ha flirtato ma solo su una chat, quella che magari si è lasciata scappare un bacio e poi se ne è pentita, e da lì crescendo... Sta ad ognuno trovare il suo limite di tollerabilità

E' assolutamente come dici tu... la vita è fatta di compromessi e di serena accettazione...

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Fabbio
Il 11/7/2022 at 17:33, Colonnello Kurtz ha scritto:

Mi accorgo solo ora di questo topic

Mi chiedo come possa esserti sfuggito dato il tuo nickname...

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Antracite
Il 16/2/2020 at 20:19, sedlex ha scritto:

ragazzi,ragazzi....qualche giorno fa inviai ad una ragazza di 32 anni convivente da anni e con una figlia di 8 anni....un video dove un maiale schifoso scorreggiava ,inveiva contro la sua (presunta) ragazza e lei che annusa la puzza....perche l'ho fatto,direte voi? Lei mi continua a dire che il suo lui lo annoia e che le piace essere scoreggiata in faccia e presa per i capelli...dovevo premettere che fino ad allora parlavo solo di lavoro essendo una collega di lavoro(con cui ho una affinita morbosa)

Raga,ma in che cazzo di societa viviamo? io ho smesso di dare fiducia alle donne,che fino ai 28 anni idealizzavo e rispettavo.....

No aspettate raga questo post è decisamente sottovalutato. Due anni e mezzo, una sola reaction.

Che cazzo doveva scrivere il buon @sedlex più di così, per farci emozionare?

Il tempo di spegnere le caldaie di questa azienda e vado a vedermi un po' di video di donne a cui piace l'aria condizionata fermentata.

Del resto un thread che inizia con uno Stabilo Boss nel culo non poteva che espandersi fino a una collega che vuole che la gente le scorreggi in faccia.

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Maldoner
Il 16/2/2020 at 20:19, sedlex ha scritto:

ragazzi,ragazzi....qualche giorno fa inviai ad una ragazza di 32 anni convivente da anni e con una figlia di 8 anni....un video dove un maiale schifoso scorreggiava ,inveiva contro la sua (presunta) ragazza e lei che annusa la puzza....perche l'ho fatto,direte voi? Lei mi continua a dire che il suo lui lo annoia e che le piace essere scoreggiata in faccia e presa per i capelli...dovevo premettere che fino ad allora parlavo solo di lavoro essendo una collega di lavoro(con cui ho una affinita morbosa)

Raga,ma in che cazzo di societa viviamo? io ho smesso di dare fiducia alle donne,che fino ai 28 anni idealizzavo e rispettavo.....

Ognuno ha i suoi fetish.

Se prova piacere, giusto continui a farlo.

Modificato da Maldoner
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15 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Esistono poi maschi che, volessero, sarebbero in serie A, ma che magari hanno avuto la mancanza paterna, non hanno avuto un'infanzia, hanno una scarsa spinta sessuale ma un profondo desiderio di avere un figlio per cui essere il padre che non hanno avuto, cui dare l'infanzia che non hanno vissuto. 

Li vedi rinunciare al retto cammino maschile per deragliare in una situazione mononucleare deumanizzante, ma il loro scopo è rovinare la vita al bambino, non tanto quello di fidanzarsi o meno. 

Aivia non potrebbe essere anche il contrario?

Del tipo che proprio perché uno non ha avuto un padre abbia timore ad avere un figlio?

E quindi inconsciamente una relazione più o meno monogama e impegnativa a tale scopo?

Ovviamente secondo le imposizioni della società odierna che vogliono l'uomo monogamo e buon padre di famiglia.

Che poi è una correlazione priva di fondamento.

Non credo che la monogamia determini i canoni del ruolo di padre.

 

Crescere senza figura maschile per me è stato molto difficile, ma più che procurarmi dipendenza affettiva verso qualcuno/qualcosa mi ha semplicemente reso più indipendente affettivamente. 

Cosa di cui sento lamentarsi praticamente tutti, dai parenti passando per gli amici e finendo alle fighe. 

Ovviamente non me ne importa granché, ma spesso rifletto su questo punto.

Non riuscirei ad essere presente nella vita di un mio ipotetico figlio. E forse il mio distacco potrebbe anche farlo crescere meglio di ciò che vedo in giro.

Forse gli spartani con la loro agoghè non avevano tutti i torti.

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MementoMori999
45 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Certo: perché sei alcolizzato? Perché mio padre era alcolizzato, e perché tu sei astemio? Perché mio padre era alcolizzato. 

Non esistono linee uni-causali nelle questioni umane. 

L'esempio che portavo è un esempio reale, ma può esistere anche quello che non vuole figli non avendo avuto una famiglia. 

Il desiderio di crescere figli e fare il padre è una necessità che in alcuni è più forte, in altri lo è meno, è una strategia di sopravvivenza della bloodline non meno sensata di quella dell'inseminatore a ventaglio, ed è in gran parte innata. 

Allora uno ce l'ha innata, poi siccome gli è mancato il padre razionalizzerà che è per quello, e dirà alle altre persone che siccome non ha avuto una famiglia ne vuole una sua. 

Il desiderio di eros, poesia, romanticismo, bellezza, varietà sessuale e voluttà, parimenti, può essere compresente con la necessità di crescere figli come no. 

Ma sono necessità non correlate. 

Oggi ci raccontano che per essere padre uno debba essere monogamo. 

Sono due cose completamente scorrelate. 

Non solo. 

Ma si credeva che avere figli, essere padre, schiantasse la salute ormonale maschile, dato che la monogamia e la paternità portano il testosterone a livelli geriatrici, il che ha moltissime ripercussioni molto negative su umore, intelligenza, livelli basali di stress, capacità di trovare un lavoro o di performare in quello che si ha, capacità di concentrazione e di comprensione del mondo, ecc. 

Suggerivano che questo dipendesse dal fatto che la natura ti vuole a provvedere al cucciolo e non a caccia di figa, per questo ti abbassa il T. 

Come se la sola funzione del T fosse quella della ricerca di partner, quando regola mille funzioni necessarie alla salute ed all'intelligenza di tipo maschile, problem solver e risk taker, insieme alla possibilità di mantenere o salire nel ranking sociale, cosa importantissima per dare un futuro ai figli. 

Oggi sappiamo, da analisi del sangue dei padri di popolazioni dove figliano con più donne, in linea con la nostra natura, che il problema non è essere padri, ma è essere in coppia con una sola e per di più occuparsi del figlio di lei. 

Infatti quelli che hanno figli ma con più donne, sono padri ma mantengono la salute ormonale, fisica e mentale di quelli che sono poli o single. (single sessualmente attivi s'intende, non single per scelta altrui). 

Lungi da me dal criticare il contenuto, dato che non ho né le conoscenze né l'esperienza, vorrei sottolineare come i risultati scientifici in certi ambiti siano sempre difficile da valutare in maniera così netta.

E' difficile trarre conclusioni corrette a volte anche nelle scienze dure, in cui la natura dell'esperimento permette all'uomo un certo grado di attendibilità. Ma è ancora più difficile nella medicina/sociologia ecc... in cui le variabili delle ricerche statistiche sono pressoché infinite e molto più predisposte a errori anche puramente umani, come bias di conferme, correlazioni spurie, modifiche dei dati. In certi ambiti vi sono studi che sostengono una cosa e altri che sostengono il completo contrario.

Con questo non voglio criticare il messaggio ma purtroppo in certi ambiti avere opinioni così nette è essenzialmente molto difficile, e lo dico da ricercatore che di questi problemi ha a che fare ogni giorno purtroppo. 

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