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"L'automiglioramento è masturbazione"


Pathfinder

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lalala

Immagina di essere cresciuto in una famiglia e in una cultura che nasconde il sesso, in cui nei sexy shop ci va giusto qualche coppia sopra i 30-40 per provare a ravvivare il rapporto.

Non vedi tutto questo come un condizionamento, lo vedi come la normalità, nemmeno ci pensi.

Poi vai in Giappone e vedi la fila di ragazze di 16 anni fuori dai sexy shop per comprare le corde da Shibari per farsi legare. Sexy Shop che sono a tre piani e con vetrine belle in vista.

Ecco che ti sei appena accorto che alcune cose che dai per scontate e che fai in automatico, sono in realtà culturali e non biologiche, sono condizionamenti.

Prima non avevi libertà:

Per imbarazzo potevi non andare al sexy shop oppure andarci e stare male, sentirti a disagio.

Non è una scelta se non ci sono tre opzioni, ovvero quella di poterci andare serenamente.

Tornato dal Giappone hai la possibilità di scegliere in libertà: puoi andarci serenamente perché hai identificato il tuo imbarazzo come un condizionamento.

Questo non significa che dovrai buttarlo o liberartene. Ora puoi scegliere di situazione in situazione.

Quando parli con tua mamma usi quel condizionamento per non finire a parlare di cock ring.

Non sembrerai un robot sentendoti a tuo agio nel sexy shop quando stai usando il condizionamento che hai appreso in Giappone, e non sembrerai un robot parlando serenamente sulla base del condizionamento famigliare con tua madre.

Quando poi avrai un terzo condizionamento, un quarto, tra cui scegliere a riguardo, potrai essere ancora più libero di scegliere di volta in volta.

Per esempio in Germania non ci sono sedicenni in coda per le corde ma i sexy shop sono davvero belli ed eleganti e moltissime persone ci vanno con un atteggiamento e un comportamento, condizionamenti diversi dai Giapponesi e da noi.

Il nostro comportamento in merito non è biologicamente programmato, non lo è quello giappo e non lo è quello crucco.

Riconoscere questo, ti dona la libertà di esprimere diversi condizionamenti senza essere schiavo di risposte emotive condizionate (come l'imbarazzo che prova una 25 enne italiana ma non una 16 enne giapponese).

Credo di aver capito quello che vuoi dire: la vera libertà non è quella di liberarsi dalle forze che ci governano, perchè sarebbe impossibile(sarebbe impossibile perchè sono fatti dalla nostra società e noi abbiamo scelto di viverci:non ne sei contento? ritirati in un deserto o in un bosco).La vera libertà è quella di decidere da quale forza farci comandare, quale condizionamento seguire, e io scelgo di seguire il condizionamento seduttivo, che dice che è bello e divertente e giusto provarci con una donna, con energia maschile!

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^'V'^

e io scelgo di seguire il condizionamento seduttivo, che dice che è bello e divertente e giusto provarci con una donna, con energia maschile!

I condizionamenti seduttivi sono sempre a sfavore della seduzione, culturalmente la si è ammantata dell'ombra di ogni diavolo.

Quando dici che è bello e divertente e giusto provarci con una donna non affermi un condizionamento, ma qualcosa di profondamente biologico, infatti il motore della vita nelle specie a riproduzione sessuata come la nostra è la seduzione, il sesso.

Se percepisci il giusto sentire questa forza come un condizionamento che devi seguire per scelta, allora stai passando lo smalto sulla merda dei condizionamenti soggiacenti.

Ovvero, ti hanno riempito di condizionamenti anti seduzione, e tu ne scegli uno a favore della seduzione da usare come frame per sovrastare tutta la merda che ti hanno spremuto sopra.

Ma non brilla quanto brillerebbe la forza seduttiva pura che ti scorre nel sangue da milioni di anni.

La imita come lo smalto.

Quel diamante che c'è sotto, e che brilla di vera seduzione, ha una faccia molto brillante di energia maschile, ma ha anche un'altra faccia di energia femminile, e altre facce che corrispondono a diversi frame sulla seduzione, diverse identità da seduttore, tutte utili in un determinato contesto e non in un altro.

Quando una faccia, come quella dell'energia maschile che hai citato, viene premiata diverse volte e incoraggiata, tu puoi arrivare a credere che quella sia la tua identità, e proferire cose come "io sono un tipo di seduttore romantico" o "sono un seduttore molto diretto".

Ma dopo esserti liberato dai condizionamenti sulla seduzione, vedendo che non sono biologici ma solo culturali, dovrai liberarti dalla convinzione di essere una sola delle facce del diamante, quella che ti fa sentire più accettato e premiato.

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lalala

Quindi noi siamo dei diamanti di alto valore: abbiamo solo bisogno di grattare via la merda che ci butta addosso la vita per riscoprire il nostro valore. Ma secondo te, leggere tecniche cosa fa a questo diamante:visto da un punto di vista positivo, ci aiutano ad esprimere meglio se stessi! Tu che ne pensi a riguardo^?

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I condizionamenti seduttivi sono sempre a sfavore della seduzione, culturalmente la si è ammantata dell'ombra di ogni diavolo.

Quando dici che è bello e divertente e giusto provarci con una donna non affermi un condizionamento, ma qualcosa di profondamente biologico, infatti il motore della vita nelle specie a riproduzione sessuata come la nostra è la seduzione, il sesso.

Se percepisci il giusto sentire questa forza come un condizionamento che devi seguire per scelta, allora stai passando lo smalto sulla merda dei condizionamenti soggiacenti.

Ovvero, ti hanno riempito di condizionamenti anti seduzione, e tu ne scegli uno a favore della seduzione da usare come frame per sovrastare tutta la merda che ti hanno spremuto sopra.

Ma non brilla quanto brillerebbe la forza seduttiva pura che ti scorre nel sangue da milioni di anni.

La imita come lo smalto.

Quel diamante che c'è sotto, e che brilla di vera seduzione, ha una faccia molto brillante di energia maschile, ma ha anche un'altra faccia di energia femminile, e altre facce che corrispondono a diversi frame sulla seduzione, diverse identità da seduttore, tutte utili in un determinato contesto e non in un altro.

Quando una faccia, come quella dell'energia maschile che hai citato, viene premiata diverse volte e incoraggiata, tu puoi arrivare a credere che quella sia la tua identità, e proferire cose come "io sono un tipo di seduttore romantico" o "sono un seduttore molto diretto".

Ma dopo esserti liberato dai condizionamenti sulla seduzione, vedendo che non sono biologici ma solo culturali, dovrai liberarti dalla convinzione di essere una sola delle facce del diamante, quella che ti fa sentire più accettato e premiato.

Qui si apre la questione più difficile di tutte, però.

Se tutti partiamo da una stato "condizionato", in che modo ci accorgiamo, nel tempo, di essere passati (o star passando) in uno stato "incondizionato"?

Come raggiungere una capacità di autoanalisi tale da capire se si sta solamente abbellendo la merda o se si sta realmente scavando per arrivare al diamante?

Voglio dire... Metti che uno è convinto di aver scavato per 10 anni nella giusta direzione; è convinto di cominciare a vedere qualcosa che brilla, lì in fondo.

E invece in realtà sbaglia e ha solo messo smalto su smalto, nella maniera più efficace possibile. Magari dell'ottimo smalto effetto diamante.

A volte mi chiedo se una direzione "corretta" esiste oppure abbiamo solo bisogno di prendere una direzione con convinzione.

Modificato da mind
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life and light

Qui si apre la questione più difficile di tutte, però.

Se tutti partiamo da una stato "condizionato", in che modo ci accorgiamo, nel tempo, di essere passati (o star passando) in uno stato "incondizionato"?

Come raggiungere una capacità di autoanalisi tale da capire se si sta solamente abbellendo la merda o se si sta realmente scavando per arrivare al diamante?

Voglio dire... Metti che uno è convinto di aver scavato per 10 anni nella giusta direzione; è convinto di cominciare a vedere qualcosa che brilla, lì in fondo.

E invece in realtà sbaglia e ha solo messo smalto su smalto, nella maniera più efficace possibile. Magari dell'ottimo smalto effetto diamante.

A volte mi chiedo se una direzione "corretta" esiste oppure abbiamo solo bisogno di prendere una direzione con convinzione.

In attesa che ti rispondi Aivia, provo a risponderti io.

Ti rigiro la domanda, esistono stati incodizionati?

O tutti gli stati sono condizionati?

Un stato non condizionato è uno stato che in linea di massima ha la potenzialità di essere qualunque cosa senza avere una forma. Al contrario uno stato condizionato è una stato il cui campo di realizzazione è ristretto rispetto a quello non condizionato. Questo perchè, rispetto allo stato non condizionato, ha un punto di partenza con caratteristiche definite.

La questione a mio avviso non è tanto se la strada è giusta o meno (il che implicherebbe la perdita di un altro "grado di libertà") ma se hai una strada. Nel momento in cui scegli una strada sei condizionato. Perchè la scelta implica una perdita di potenzialità, rinunci a qualcosa.

Ora, alla domanda, se si può tornare ad essere incondizionati, credo che la risposta sia si. Credo anche anche che il modo per arrivarci non passi attraverso la modifica delle proprie idee, abbracciandone altre, ma attraverso la dimenticanza. Nel senso, abbandonando tutte le idee e tutto il passato, allora si potrebbe arrivare ad tornare ad essere aqualitativo. Dimenticando se stessi, credo che si tornerebbe ad essere in potenza qualunque cosa. Sostanzialmente dovresti assumere che tutto quello che pensi, credi, speri, ecc.. sia falso.

Ma questo è il mio pensiero.

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dickinson1

domanda forse un po' banale,ma vorrei riallacciarmi all'ultima risposta.

Una persona e' condizionata da se stessa e da quello che ha fatto,mi pare di aver capito.

Quindi agisce anche in base a dei riflessi,in determinate situazioni agisce in modo diverso.

Ma seguendo cio' che gli dice la sua testa in base alle esperienze.

Ad esempio sa riconscere una nota solo ascoltando uno strumento.

Se una persona dovesse perdere la memoria,allora ripartirebbe da capo o certi gesti li avrebbe comunque anche senza sapere

di averli (non so se mi spiego)?

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life and light

domanda forse un po' banale,ma vorrei riallacciarmi all'ultima risposta.

Una persona e' condizionata da se stessa e da quello che ha fatto,mi pare di aver capito.

Quindi agisce anche in base a dei riflessi,in determinate situazioni agisce in modo diverso.

Ma seguendo cio' che gli dice la sua testa in base alle esperienze.

Ad esempio sa riconscere una nota solo ascoltando uno strumento.

Se una persona dovesse perdere la memoria,allora ripartirebbe da capo o certi gesti li avrebbe comunque anche senza sapere

di averli (non so se mi spiego)?

Come funziona una persona in caso di perdita di memoria dovuta a traumi, shock non lo so. Se c'è qualche medico sul forum o qualche studioso del settore potrebbe risponderti lui.

Però la tua domanda è molto complessa anche da un altro punto di vista in cui forse posso essere d'aiuto.

Come si canta o suona? il pensiero comune per un principiante è che ci siano delle note che bisogna sostenere e riconoscere. Il Do rappresenta una nota. Uguale il Re, Mi, Fa.

Ma è effetivamente così? La mia risposta è No. Ciò che esiste sono i suoni, che però sono continui e non discreti. Tra due note esistono infinite altre modulazioni. La nominazione delle note sono una perdita di informazioni rispetto alla realtà. Perchè se io suono una scala suono setto/otto note, in realtà per coprire tutte le note dovrei suonare una crescita lenta è continua del suono emesso. Quando giungo ad una certa modulazione chiamo quella certa modulazione con un nome che può essere Do, ecc.

La ragione per cui si fa questo è, almeno è la mia interpretazione, la comunicazione. Affinchè due persone possano comunicare è necessario avere un linguaggio in comune. Quindi cosa si è fatto? Per comunicare efficaciemente nel tempo e con altre persone si è creato uno strumento. Si è stabilita una modulazione scelta arbitrariamente, probabilmente quella che era più frequente e lo si è stabilito come punto di partena. Ad esempio la modulazione sol. A questa modulazione è stato dato un nome e un simbolo. Dopo di che si sono fissate delle distanze arbitrarie dalla nota originaria e si sono dati altri nomi. La nota e lo spartito è diventato uno strumento per schematizzare e comunicare la realtà. Rimanendone però fortemente una semplificazione.

Lo stesso è avvenuto credo con le parole, la necessità di collaborazione e comunicazione ha spinto a dare significati a determinate modulazioni di suoni o simboli (le lettere).

Il modo più semplice per capire questo è pensare a quando si studia una lingua o si legge una parola nuova. Non gli si attribuisce alcun significato, se non quello che foneticamente ci ispira. Nel momento in cui ci viene spiegata cosa significa associamo a quella parola tutti quei ricordi, pensieri sensazioni che noi associamo a quel significato. Ammantiamo quella parola con dei significati che però non sono suoi ma attribuiti da noi. Ma ritorna ad essere una semplificazione della realtà.

Applichiamo adesso alle persone. Quando le persone comunicano, tenendo conto dei vari livelli di comunicazione che esistono (vocale e fisico) perchè si capiscano è necessario avere un modello una scala di comunicazione uguale. Per parlare di musica tutti devono utilizzare la stessa scala. Se si utilizzano scale diverse si fa confusione. E' quindi necessario accordarsi volontariamente o involntariamente sulla scala da usare. Se non ci si capisce è perchè si usa scale diverse.

Generealizziamo alle esperienze in generale. Alle esperienze vengono attribuite determinati significati. Ma questi significati esistono in valore assoluto come negativo o positivo oppure sono calibrate in relazione ad un proprio schema di interpretazione della realtà? La risposta certa non l'ho, ma se dovesse essere conseguenza di uno schema di iterpretazione questo proviene obbligatoriamente dal proprio passato, dai propri ricordi. Soltanto attraverso una modifica dei ricordi, una reinterpretazione del proprio passato si cambierebbe schema di lettura del presente.

Ora tornando al discorso dell'essere condizionati oppure meno. La questione è questa, a mio avviso. La realtà è. Nel senso, infinita, molteplice e non condizionata. Non è schematizzabile nella sua complessita in modo sempre coerente. Detto in un altro modo, la conoscenza completa del funzionamento è fuori questione anche con il progresso della conoscenza. Ci sarà sempre qualcosa che non si conosce. Ma il nostro funzionamento nel mondo richiede dei punti cardinali di comportamento, un linguaggio comune tra gli uomini. Come per muoversi nello spazio si usa nord/sud, così tra gli uomini si hanno dei punti di riferimento (non so se siano innati o appresi, a ognuno la sua risposta).

Allo stesso modo, chiunque prende una scelta, va in una direzione, stabilisce delle regole, implicitamente fissa delle coordinate, utilizza una semplificazione della realtà. Come fissa tali regole, su quali criteri, è difficile. Esprimere il mio pensiero occuperebbe troppo spazio. In ogni caso diventa o rimane condizionato. L'unico modo per muoversi veramente senza avere qualità consisterebbe nel muoversi a caso senza interessi ne fini, accettando vita e morte senza lasciarsi toccare, senza avere punti di riferimento.

Dato che viviamo in un mondo di uomini perchè siamo uomini (condizionati) a sto punto si dovrebbe interrogare sulle proprie coordinate di comportamento.

Ma questo, ripeto, è solo il mio pensiero, forse è stato dimostrato o confutato, non lo so. A voi quindi interpretare le quello che ho scritto, se sia vero o falso, se sia vero secondo quali criteri e se sia falso secondo quali altri. Quali sono le mie coordinate dalle quali scrivo e quali le vostre dalle quali scrivete. Se avete voglia di leggere oppure meno. Sul perchè non ne avete voglia o sul perchè ne avete voglia.

Modificato da life and light
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Catalyst

Innanzitutto vi ringrazio per questa stupenda discussione!

Aivia, grazie alle tue argomentazioni ora penso di aver capito cosa intendessero gli alchimisti con VITRIOL.. le analogie sono veramente tante!
E' stato frutto del caso oppure qualche mattoncino della casa che hai costruito in queste pagine è stato rubato dalla loro antica pratica?

Rubare nell'ottica del "Osserva, Ruba, Sbaglia" ovviamente! Ne sono affascinato

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  • 3 settimane dopo...
hanck89

I miei più sinceri complimenti ^'V'^ , mi hai aperto un mondo che fino ad ora avevo, volutamente o no, ignorato.

Così tanti spunti di riflessione in un'unica discussione, che un estratto delle tue parole andrebbe bene come "benvenuto" nel forum a tutti i nuovi utenti.

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  • 6 mesi dopo...

Per fare un paragone col mondo odierno, sarebbe come se in italia ai tunisini venisse data una pistola, nessuno stipendio, kebab a volontà e pieni poteri di fare quello che vogliono sui cittadini italiani a patto che si mantengano fedelissimi al sindaco.

Simpatico l'uso del condizionale, no?

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