Pathfinder [Partecipante] 193 Inviato 13 Novembre 2012 Autore Condividi Inviato 13 Novembre 2012 Il "chissenefrega" mi è piaciuto Vedo che hai preso il via...e chi ti ferma più? Ovviamente scherzo, è sempre un piacere, nonché cosa rara, leggere opinioni così fuori dal comune! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160648 Inviato 13 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 13 Novembre 2012 Ora abbiamo parlato di libertà relativa, di Libertà Assoluta, di Buddhismo, mi piacerebbe quindi fare un attimo una precisazione perché molte persone hanno sentito parlare di concetti simili da parte di vari guru santoni orientali propaganti varie mescolanze di yoga new age e figliolanza dei fiori varia. Mi preme farlo perché un po' ovunque sia su internet che nel mondo reale si sentono persone che fanno Yoga per essere in connessione con entità superiori, come ginnastica per la salute o come pratica religiosa... Allo stesso modo c'è una tale confusione sul Tantra, proprio tra le persone che dicono di insegnarlo, anche a livello internazionale, che ormai è un mix tra l'analisi bioenergetica di Alexander Lowen e un modo per usare la scusa della meditazione per arrivare al sesso. In effetti la maggior parte dei corsi in giro sono un mix di ginnastiche bioenergetiche, di sessuologia e di terapia di coppia che non hanno nulla a che vedere col Tantra. Abbiamo visto che nell'induismo c'è questo concetto di dharma, l'ordine naturale delle cose. Vi è anche un concetto di adharma, il caos. Come da noi il bene e il male, nella loro religione se uno segue il dharma vive bene, se uno segue il caos, si lascia muovere da impulsi scomposti, degenera a forme "inferiori" di esistenza. Ecco lo Yoga è una pratica ascetica che fa notare come in effetti non sia possibile seguire adharma invece che dharma, perché comunque si è soggetti all'ordine naturale delle cose, colui che si ribella al dharma ne è comunque schiavo perché le sue azioni hanno delle sanzioni naturali implicite. (questo è il vero concetto di Karma, che ci viene venduto come un conto corrente di peccati e bontà, mentre significa soltanto che nella causa è già presente l'effetto, che la sanzione è implicita nell'azione). Dunque non si può non essere soggetti all'ordine naturale delle cose, non si può non esserne schiavi, anche se vi ci si ribella. Chi segue il dharma in oriente va incontro a rinascite migliori come da noi chi segue la retta via va incontro al paradiso. C'è poi chi si presta, nell'ambito del dharma, a studiare discipline atte ad ottenere uno scopo, come salute, benessere, longevità ecc. Sakamakarma, vengono chiamate queste azioni volute per i loro frutti. Per come si intendono oggi Yoga e Tantra, e altre forme di meditazione e ginnastiche bioenergetiche varie, sono sakamakarma, sono azioni volte a stare meglio, a un qualche scopo del praticante, e sono comunque soggette alla schiavitù delle leggi del dharma. Ma sebbene ormai la gente creda che siano pratiche volte ad una maggiore adesione con le leggi naturali, all'armonia col dharma, esse in realtà, per come sono state concepite prima del california Yoga e del california tantra, esse erano una tecnologia atta a trascendere, il dharma, a liberare l'individuo dalle leggi naturali. La distorsione è enorme, teosofia, Antroposofia, new age, quando non propongono ginnastica propongono lo yoga come unione con entità superiori...ma nello Yoga tali entità sono considerate nemiche. Gli dei sono principi volti al mantenimento dell'ordine naturale e sbarrano la via a colui che vuole trascenderlo. Nel Buddhismo e nel Tantra originari, non a caso, si dice che il realizzato diventa "signore degli Dei". (cioè il loro padrone, regna su di loro) Nello Yoga questo tentativo di liberarsi dalle leggi di Madre Natura assume un carattere ascetico, di rinuncia. La fame mi comanda? E io sto senza mangiare! Questa è una sfida agli "Dei" nel tentativo non di ribellarsi ma di sollevarsi ad un livello per cui ogni legge naturale non ha più senso. Al contrario, nel Tantra liberarsi non significa rinunciare, perché la rinuncia è comunque una schiavitù, liberarsi significa far uso senza che questo uso porti alla dipendenza. Come scrivevo qualche post sopra, a me non interessano le liberazioni da cima della montagna, da monastero, a me interessa camminare nel fango fino alle ginocchia senza sporcarmi e senza affogare. Non mi interessa non guardare un film tendenzioso perché non mi influenzi, mi interessa guardarlo senza esserne influenzato. Nello Yoga ci si libera dalla retroazione delle azioni rinunciando alle azioni e al mondo. Nel Tantra, invece, si consegue la Realizzazione agendo e vivendo nel mondo, come se esso fosse la manifestazione dell'azione primordiale, la Shakti. Si fa quindi proprio il detto "cavalcare la tigre" e le passioni vengono metaforizzate come un fuoco, un fuoco che il praticante di Yoga fugge, evitando sì lo scotto ma evitando altresì di imparare ad usarlo e, quindi, di poterne divenire padrone. Il praticante del vero Tantra no, egli usa il fuoco. Ed ecco perché ad occhi profani appare un mezzo pervertito dissoluto. Egli non rinuncia ai sensi, alla vita, al sesso, e non indulge però nella loro schiavitù. Non è un moderato, ma uno sperimentatore, e usa tutto questo per giungere alla Libertà, quella Assoluta, che non è la libertà di essere se stessi, ma è la Libertà da se stesso. Ora vediamo che, in quest'ottica, l'automiglioramento, segue uno scopo all'interno del dharma, è quindi sakamakarma quanto il california yoga, è quindi masturbazione? In senso relativo no, fa comunque bene, fare ginnastica per essere in forma e calmare la mente fa bene, quindi relativamente al dharma è una pratica buona, ma in senso Assoluto, è visto come masturbazione, poiché non rende padroni del fuoco e degli dei. IoCiProvo, Maldoner, arcadefire86 e 9 altri ha reagito a questo 11 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pathfinder [Partecipante] 193 Inviato 13 Novembre 2012 Autore Condividi Inviato 13 Novembre 2012 Da dove vengono tutte queste nozioni? Sono sempre stato attratto da Buddhismo (soprattutto Zen), Taoismo, Induismo, ma come dici tu c'è una confusione enorme! Vorrei informarmi e farmi una cultura al riguardo, ma non so dove iniziare. Puoi consigliarmi dove trovare un'infarinatura generale che sia semplice e chiara? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
il padrino [Partecipante] 446 Inviato 13 Novembre 2012 Condividi Inviato 13 Novembre 2012 sono d'accordo col 99% delle cose dette, questo è davvero un 3d da 5 stelle, complimenti V. Io ho letto pirandello, eckart tolle, Nietzsche, freud e anche bruce lee non voglio aggiungere niente, sarebbe superfluo, in sintesi direi: ''sii come l'acqua, che si adatta al recipiente in cui si trova ma rimane libera da ogni forma'' Ip Man Sennar, Felixx73, Pathfinder e 6 altri ha reagito a questo 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160648 Inviato 13 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 13 Novembre 2012 ''sii come l'acqua, che si adatta al recipiente in cui si trova ma rimane libera da ogni forma'' Ip Man L'acqua cambia forma ma non sostanza, e la capacità di adattarsi a contenitori più duri di noi è qualcosa che va riscoperto. Però si rischia in molti casi di passare da un estremo all'opposto. Da un eccesso di Yang che ci vuole resistenti contro l'esterno, "maschi" ad un eccesso di Yin che ci vuole cedevoli e adattabili come l'acqua. Se devo pestare un sasso a punta col piede, la mia rigidità mi farà male, tutto il peso del corpo sarà distribuito sul centimetro quadrato di contatto col sasso. Allora è bene cedere e, ammorbidendo il piede, avere una maggiore superficie di contatto, come accadrebbe con la mano, se camminassi sulle mani sui sassi di fiume non sentirei male perché la mano accoglie il sasso, si adagia su esso, aderisce per intero ad esso. Questo atteggiamento va benissimo con i sassi della vita, con ciò che è più duro di noi. Ma se sposato per partito preso come atteggiamento unico, porta a qualche problema, essere troppo adattabile e accogliente, avvolgente, ci rende più passivi anche con quello che potremmo far adattare a noi. Così se devo pestare un materasso, non mi faccio problemi ad infliggergli il mio peso sul piede rigido. Yip Man parlava di quella fluidità e passività nella fase difensiva, di entrata, in cui far scorrere i colpi dell'avversario deflettendoli, dissolvendoli, adeguando il proprio movimento al suo e guadagnando la distanza e l'angolazione per attaccare. Ma poi in fase di attacco, una volta guadagnata l'entrata sulla linea centrale dell'avversario, movimenti a cuneo e duri diretti verso le sue parti molli non potevano più essere descritti con la metafora dell'acqua, ma il suo esatto contrario, il cuneo è proprio il contrario dell'acqua. Faccio spesso l'esempio del preservativo. Come la mano sui sassi di fiume, aderisce al pene eretto. E' un contenitore morbido per qualcosa di duro. A volte va bene essere così. Altre volte invece va bene essere il pene eretto che infligge la sua forma al contenitore morbido. Quindi, per tornare al nostro discorso, a volte usi un'identità adeguandola all'ambiente, altre volte manifesti un'identità infliggendola all'ambiente in cui ti è utile farlo e puoi farlo. E' una libera scelta. A volte penetri un ambiente senza manifestarti, e solo quando sei al centro manifesti un'identità a tua scelta che non sia omologata a quell'ambiente. Questo è molto simile come concetto al Ricalco e Guida di Milton Erickson. Prima ricalchi, quando hai ottenuto rapport ti metti a guidare l'interazione. Nel bel libro che sto leggendo di Robert Greene "L'arte della seduzione" vengono ritratti diversi tipi di seduttore. Il libertino, l'amante ideale, il dandy, il naturale, l'incantatore, il carismatico, la star. Ognuno di loro ha maggiori chance con un tipo di target. Allora, posso in fase iniziale adottare l'identità seduttiva che serve per penetrare la mente di quel target, e in un certo senso mi sto adattando. Sono come il fascio di luce bianca che, colpendo una foglia, riflette luce verde. Subito dopo, però, imporrò il mio modo di fare, il mio ritmo, quello che voglio. Se mi piace essere luce rossa, dopo essere entrato nelle sue grazie inizierò a manifestare luce rossa, fino a far sembrare blu la foglia. Se mi fossi avvicinato subito come luce rossa, avrei forse allontanato QUEL target, sebbene ne avrei attratti altri. Io credo che uno può costruirsi un personaggio, migliorare anche molto come seduttore e come persona, ma su 100 approcci avrà sempre quel margine di target disponibili per quello che lui è. Se invece prima si adatta al target e poi piano piano manifesta quello che vuole essere, può essere sempre più simile ad un cecchino e sempre meno mitragliatore. smart_enzyme, Fraz, Lukaswill e 7 altri ha reagito a questo 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160648 Inviato 13 Novembre 2012 Condividi Inviato 13 Novembre 2012 (modificato) Da dove vengono tutte queste nozioni? Sono sempre stato attratto da Buddhismo (soprattutto Zen), Taoismo, Induismo, ma come dici tu c'è una confusione enorme! Vorrei informarmi e farmi una cultura al riguardo, ma non so dove iniziare. Puoi consigliarmi dove trovare un'infarinatura generale che sia semplice e chiara? Hai 20 anni, ti sei salvato dalla liberazione dei costumi degli anni 60, dall'LSD, dall'ondata california spiritual degli anni 70, dall'ondata new age degli anni 80, sei nato in un periodo in cui anche solo per mezzo di wikipedia puoi scoprire molte cose interessanti e darti un'infarinatura completa. Considera che per come sono cresciuto io senza wiki, capire concetti base significava districarsi tra montagne di immondizia informativa, tra guru, santoni e discepoli locali di un discepolo diretto del tal maestro, con la loro schieretta di fedelissimi seguaci. Bisognava leggere i testi fondanti delle filosofie e religioni, quando trovabili, e comunque sempre inutili mattoni...e dopo, come quando leggi la Bibbia e vedi che la religione del nostro paese non centra nulla con essa nemmeno intesa come nuovo testamento, scontrarsi con ebeti incantati che dicevano di far parte di questo o quel movimento spirituale-filosofico-religioso mentre in realtà predicavano e facevano cose che erano addirittura in antitesi con gli insegnamenti di quel pensiero di cui erano custodi e depositari... Dopo la tua domanda mi sono fatto un giro su wiki, e ho visto che le informazioni, per quello che ci capisco io, sono oneste e veridiche. Te lo consiglio, pertanto. Tu ora lo dai per scontato...uno strumento del genere... ci sei cresciuto insieme... Ma considera che quando avevo la tua età se ti interessava un argomento dovevi andare in libreria, prendere alcuni libri su quell'argomento e poi vedere come fossero tutti contraddittori fra loro... Oggi con wiki, escluse certe eccezioni di errori nelle fonti, c'è la possibilità di avere le informazioni alla luce del sole pronte ad essere smantellate se false e tendenziose... Poi alla fine delle pagine trovi i testi di riferimento, come sai. Ma se non sei un malato di mente per la lettura e lo studio come me ti giro un consiglio dello Zen: leggere 100 libri sullo zen non è fare zen, sedersi in zazen sì. zazen è una posizione di meditazione. Modificato 13 Novembre 2012 da ^'V'^ rebrebReborn, Felixx73, Connor e 3 altri ha reagito a questo 5 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pathfinder [Partecipante] 193 Inviato 13 Novembre 2012 Autore Condividi Inviato 13 Novembre 2012 Grazie mille! ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160648 Inviato 14 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 14 Novembre 2012 (modificato) A 11 anni ormai mi era più che chiaro che con gli altri bambini non centravo molto, adesso sembra una cosa figa, ma nell'età dell'omologazione la vivevo come un lieve dolore. Avevo un migliore amico, che era simile a me per alcuni versi, ma non era in classe con me e i nostri incontri erano sporadici ma sempre piacevoli. Lui non resse, e si impiccò a 13 anni. Ricordo con amore il primo giorno che lo incontrai. Fu il primo giorno di asilo, in quell'asilo, prima ero in un altro asilo che fu chiuso per maltrattamenti. Molti, maltrattamenti. Avevo 4 anni, entrai in quell'asilo e subito bambini di cui ricordo nomi e volti mi vennero incontro per darmi il benvenuto e chiedendomi se fossi il bambino nuovo... "non parlo con voi. Portatemi dal più maraglio dell'asilo e ditegli che adesso il più maraglio sono io" maraglio è un termine bolognese che a seconda del tono può essere negativo o positivo. Può significare sfigato egocentrico ed apprariscente oppure tipo così sopra le righe che può permettersi di essere strano. Per fare un esempio, il cafone con la fiat punto elaborata e le prese d'aria adesive è un maraglio, ma lo è anche in senso positivo la star che può sfoggiare un vestito coraggioso perché può e basta. Mi portarono così da questo bambino che non stava giocando, era seduto in un'aula disabitata e chi vi entrava era nel suo regno. E prendeva ordini. Bambini e bambine ci entravano volentieri. Mi sedetti di fronte a lui, e molti bambini intorno per essere curiosi testimoni di quanto sarebbe successo. Inizio' con un attacco per intimorirmi, dicendo che lui aveva una sala giochi in casa e una palestra, in effetti suo padre era un piccolo industriale. L'enumerazione dei giocattoli posseduti, che ora ci fa sorridere, è un simbolo di potere per i bambini. Risposi che io preferivo giocare con i burattini, e che Madre Natura me ne costruiva di continuo, diedi così qualche ordine agli altri bambini presenti, che obbedirono prontamente. La sfida fu lunga, e quando ci rendemmo conto entrambi di essere dalla parte dei fili, entrammo in modalità coop e diventammo amici. Le suore ci odiavano, sia alle elementari che all'asilo, e per tenere le loro marionette lontane dall'influenza di esseri più potenti di loro, impedirono agli altri di giocare con noi, io perché ero senz'anima, il diavolo addirittura, in quanto figlio illegittimo di genitori non sposati e nemmeno più insieme. (ora è normale, allora era rarissimo, ero l'unico lì) Di lui dissero che il padre aveva denaro perché aveva fatto un patto col diavolo, era satanista e per avere quel denaro si era venduto l'anima del figlio. Sottoposero ad una tortura nei sotterranei, un esorcismo, una bambina che disse di avermi sognato. Ora lei ha 32 anni e ancora mi contatta su internet per parlare di quanto fu traumatizzata e di come quell'evento l'abbia portata prima vicino al suicidio, e poi vicino al buddhismo, all'interno del quale oggi è un personaggio influente a livello locale. A 11 anni continuavo a sentire una connessione fortissima coi Ninja, di cui conoscevo ben poco, ma ero attivato internamente ad ogni immagine che li ritraesse. In futuro, durante un'ipnosi regressiva oltre la nascita e indietro...oltre ad aver perso la concezione lineare del tempo per abbracciarne una circolare e simultanea, mi ritrovai bambino in un clan famigliare di ninja storici, sui monti di Iga, intorno al nostro 1520. Riuscii a salvarmi dallo sterminio della mia famiglia e vagai il resto dei miei giorni mescolandomi tra la gente. Non credo alla reincarnazione e non credo fosse un vero ricordo, poteva benissimo essere una mia rappresentazione inconscia di dinamiche di questa stessa vita. Particolare comunque che ricordai delle cose vere durante la gestazione, che mia madre mi ha confermato. Tutto può essere, ma non mi è utile credere a nulla, se non posso testarlo. Così, a 11 anni in una bancarella trovai un libro sull'arte dell'invisibilità, il Ninjutsu, l'arte dei Ninja. Mi sentii preso dallo stomaco, non potevo in nessun modo allontanarmi da quel libro. Ma non avevo soldi, qualche spicciolo. Decisi che avrei chiesto l'elemosina per averlo. E arrivai così alle 21 mila lire che servivano, meno qualcosa, perché chiesi anche lo sconto alle due commesse della bancarella. Imparai che i Ninja erano istruiti sulle montagne da demoni, metà uomo e metà corvo, chiamati Tengu. Ora so che erano superstizioni che i ninja usavano per intimorire i più potenti e il volgo, ma allora ero completamente in quel mondo. D'estate passavo un mesetto a casa dei nonni vicino a Treviso, in una zona collinare. C'era un posto, incantato, il letto di un piccolo torrente prosciugato e infittito di vegetazione, con una piccola cascata ai cui lati c'erano due piccole caverne a forma di troni, che io consideravo i troni del mago e della maga, del re a e della regina. Era buio anche di giorno, attraversato solo da lame solari e per me era magico e quasi inaccessibile agli altri, per arrivarvi bisognava scendere un dirupo terroso ed umido chiamato "il salto della strega", bisognava usare come appigli i fusti di alberi stretti ma pieni di spine, per scendere in quel buio era necessario ferirsi le mani. Per superare la piccola cascata, scalarla, bisognava passare tra le due grotte del maschio e della femmina, e per poterlo fare, dovevo portare in dono ad entrambi, ma poggiandolo sul trono della femmina, un sasso raffigurante un volto, che avesse una forma che ricordasse un volto. Ancora oggi, non ho foto di quel luogo in cui vado ogni anno almeno una volta, perché non mi è concesso fotografarlo. Non potevo scendere da solo, perché ero un maschio. Dovevo portare la femmina con me, così scendevo con mia cugina, tenendola per un braccio ed attaccandomi io ai tronchi spinosi. C'erano demoni e vampiri la sotto. E solo con la femmina accanto potevo attraversarlo. Poi mia cugina trovò un anello d'argento e me lo diede per poter scendere da solo. Ma funzionava solo di giorno. Il mio scopo era potervi discendere di notte, per essere istruito dai demoni. (si noti che l'accezione negativa a questa parola è recente, e deriva dall'invenzione del demònio, quindi dei demòni. io parlo di dèmoni) Camminando a ridosso di un muretto, ed avendo io paura dei ragni, allora, sentii una voce nella mia testa che mi disse..fai la cosa che più ti fa paura e potrai essere istruito. In questo muretto c'erano dei buchi, larghi quanto il braccio di un bambino, ed erano profondi e bui. Spesso vi erano ragni di quelli grossi che fanno ragnatele circolari. Infilai il mio braccio nel buco accanto a me. E ne uscì con una bottiglietta mignon vuota per metà di un qualche superalcolico. Spargi l'alcool intorno all'ombelico, da cui sei nato, e incidi con l'unghia il simbolo del sole. Gracchiò la voce corvina nella mia testa. Disegnai una croce inscritta in un cerchio intorno all'ombelico, simbolo del sole e dalla processione tra gli equinozi. Mi accorsi con un brivido che l'alcool aveva fatto un effetto sull'immagine, incisa, era rossa e persistente. Ora potevo scendere di notte da solo. La notte, non ho mai dormito. E di nascosto dai miei nonni presi a scappare di casa e a discendere di notte. In cerca di qualcuno della mia razza che potesse guidarmi. La prima cosa che mi fu detto di fare, laggiù... Fu di scavarmi una fossa. Scavai con le mani, al buio, in quel terriccio umido. Avevo dei pantaloncini corti e il dorso nudo. volevo mostrare che ero sceso senza armi e senza armature. Quando non riuscii più con le mani usai un sasso piatto e levigato dallo scorrere dell'acqua in tempi passati. Quando ebbi fatto un buco abbastanza grande... Mi fu ordinato di morire. Entrai dentro il buco freddo e umido e passai lì la notte, immaginando di essere morto. Liberandomi di me stesso. Continua... Modificato 14 Novembre 2012 da ^'V'^ OdisseoIV, arcadefire86, Tony Montana e 12 altri ha reagito a questo 14 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tony Montana [Élite] 3642 Inviato 14 Novembre 2012 Condividi Inviato 14 Novembre 2012 [...]c'è una tale confusione sul Tantra, [...] Forse la migliore sintesi che mi sia capitato di ascoltare o leggere.Come dici bene, uno dei punti chiave è riconoscere che anche l'opporsi al Dharma è parte del Dharma. Non resta che seguire e realizzare i desideri, senza soccombere alla dipendenza, alla schiavitù. Liberarsene e svilupparsi soddisfacendoli: il desiderio come strumento di liberazione. Per attuare ciò, appunto, il tāntrika utilizza pratiche per incanalare śakti, l'energia essenziale del cosmo, tramite il proprio corpo. A questo punto il corpo, ente straordinario, diviene esso stesso mezzo di creazione, origine del tutto. Compenetrati dall'essenza si diventa divini.Questa è l'idea centrale che mi sono fatto del Tantra. Credo sia una pratica religiosa antichissima: si distingue la matriarcalità della dea śakti, principio di ogni cosa, e le pratiche tribali complesse, magiche, tramandate oralmente da uno sciamano, un guru. Ha origine differente dall'induismo ariano e lo pervade completamente: ne è una contaminazione totale.Più di molte "puttanate zen" new-age, avevo trovato interessante questo breve post di TAuRus: http://www.italianseduction.club/forum/t-11380-illuminazione-per-coloro-che-non-la-vogliono/ ^'V'^ e OdisseoIV ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160648 Inviato 15 Novembre 2012 Condividi Inviato 15 Novembre 2012 Segue... Avevo sottovalutato il freddo di una notte d'estate a dorso nudo dentro la terra. Mi sentivo come nell'acqua fredda del mare, quando tremi ed hai le labbra viola. E avevo sottovalutato la fame che durante la crescita può cogliere un bambino che ha freddo. E non sapevo nemmeno se potevo fare pipì alzandomi di lì. Quando non ce la feci più, andai a fare pipì in una grotta li vicino che io e mia cugina usavamo come wc. Mi sentii in colpa e credetti di aver violato ciò che mi era stato detto di fare. Tornai a sdraiarmi e a sentire la terra fredda e umida addosso. Ebbi paura di essere abbandonato, proprio ora che ero stato accettato. Tremai al pensiero che tutto quel freddo e quella fame potessero ormai essere vani, per aver disobbedito. Poi sentii dei rumori di passi, di vegetazione frusciante, e ricordai che c'erano spesso tracce di cinghiali. Non ero entusiasta di un incontro da sotto terra con un cinghiale grufolante il terreno con le zanne. Smisi quasi di respirare, mi finsi veramente ma veramente morto, cercai di fondermi con la terra. E mentre finalmente ero morto... qualcosa cominciò a dirmi che avevo appena scoperto una sbarra della gabbia che mi teneva prigioniero nella vita. Il senso di colpa e la paura di essere abbandonato per aver disobbedito. Capii che era una sbarra che avevo costruito io, e che potevo amarmi ed accettarmi anche se avevo deluso le aspettative. Dimenticai i rumori di cinghiale o di chissà cosa, e accettai il fatto che nessuno avrebbe mai potuto abbandonarmi o rifiutarmi se avevo da fare la pipì, una cosa naturale. Poteva bastare, le prime luci dell'alba serpeggiavano tra gli alti alberi che chiudevano quel luogo, andai a letto di nascosto, dopo essermi lavato con la canna per innaffiare l'orto del nonno. Non potevo avere più freddo. La notte dopo tornai, ma portai delle scatolette di cibo, e mi feci un mantello con un telo verde chiaro militare del nonno, roba grezza che ricordava la tela di sacco. Per tre notti, dovetti stare fermo nella buca a sperimentare la morte. In quel silenzio e in quel buio, la mente vagava fin troppo... Cercai allora di fermarla per essere più credibile come morto. Tanto non avevo di meglio da fare. Guardai la luna, attraverso gli alberi, poi chiusi gli occhi e cercai di trattenere dentro i miei occhi chiusi la sua immagine più a lungo possibile. dopo un po' svanì andando in alto a sinistra. Ero così focalizzato sulla sua immagine che finalmente mi ero dimenticato di pensare, e respiravo in automatico, e tutto funzionava in automatico. Ora che mi ero focalizzato su un'immagine, provai a fare lo stesso con tutti gli altri sensi. Iniziai così a sentire la terra sotto di me, la sensazione della tela addosso, e mi spalmai letteralmente a terra come nutella su una fetta di pane per sentire di più. Dopo aver passato in rassegna tutti i distretti corporei e le loro sensazioni tattili, mi accorsi che ancora una volta ero stato capace di non pensare ad altro e di non divagare. Allora feci lo stesso con il gusto, approfittandone per aprire una Simmenthal. Allora avevano un'apertura terribile a spirale, stetti attento a no tagliarmi. Sentii per la prima volta il sapore di ogni boccone. Poi passa all'olfatto, e mi accorsi che stavo sentendo tanti odori, di terra, di piante, mi persi in quegli odori, e scoprii che non stavo pensando, anche se era come se raffigurassi nella mente le cose che fiutavo. Per ultimo mi concentrai sull'udito e mi accorsi di alcuni rumori di sottofondo che avevo completamente cancellato, sembrerà assurdo, ma i grilli avevano continuato a frinire regolarmente e non li stavo sentendo da un bel po', solo focalizzandomi sull'udito tornai a sentire. E non pensavo, raffiguravo le cose che ascoltavo ma non divagavo nel passato, nel futuro... Poi mi focalizzai sulle sensazioni interne, e sentii che il cuore, battendo mi dava una sensazione di pienezza interna ad ogni pompata, e usai il respiro come l'onda di un sonar per sentire gli organi interni. E ancora non stavo pensando. Poi aprii gli occhi e iniziai a guardare le ombre e il buio. Continuavo a vederci delle forme, a volte mi facevano paura. Bastava un qualcosa di verticale per vederci un essere umano fermo, e questo mi faceva paura. Poi pensai che se ci fosse stato un umano e avesse visto un bambino in una fossa sarebbe stato lui ad avere paura. Quando sentii la sensazione che non ero io a dover avere paura, ma gli altri, per la mia alleanza col buio, mi parve di vedere un grosso grosso corvo fatto di ombra, che veniva verso di me, ad ali aperte. Mi fu detto di alzarmi. E di voltarmi indietro verso la cascata con accanto le grotte del re a della regina. Non so quale scherzo ottico la luce fioca della luna avesse in serbo per me nel colpire la roccia quasi arancione di quella cascatella, inoltre ero in uno stato mentale strano, rilassatissimo, come fossi sotto benzodiazepine. Fattostà che mi parve di vedere una doppia colonna di fuoco serpeggiare dal terreno e arrotolarsi in doppia spirale partendo dalla base delle due grotte e avendo come bastone centrale la stretta cascatella, in cui scorreva verso il basso un debole fruscio d'acqua. Un caduceo. Erano due serpenti. Continua... tef, BillCarson, giannicarlo e 5 altri ha reagito a questo 6 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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