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Lo strano atteggiamento della mia ragazza


Ygor

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Ygor

Salve ragazzi

l'altro giorno ero con la mia ragazza ed incontriamo alcuni suoi colleghi di università (2 ragazzi e una ragazza). Persone molto tranquille, con cui lei va d'accordo.

Stiamo assieme per un paio di ore, poi un suo collega dice alla mia ragazza, davanti a me: "la prossima settimana usciamo insieme".

Ora, finora è capitato in questi mesi che lei con questi colleghi ci è uscita da sola (perchè si vedevano per l'appunto per questioni legate all'università, quindi io ero fuori luogo).

Adesso però la modalità di questa uscita dovrebbe essere del tipo "Vediamoci tutti assieme per passare una serata".

In linea di principio io non sono contrario al fatto che la mia ragazza esca con un altro gruppo.

Infatti:

1) la lascio uscire tranquillamente con le sue amiche

2) l'ho fatta uscire con questi suoi colleghi...ma per questioni legate all'università

Ma nel caso dell'altro giorno mi hanno dato fastidio diverse cose:

A) il collega ha invitato la mia ragazza davanti a me, senza chiedermi nulla. Io, per come sono fatto, mi sarei rivolto alla coppia, per una questione di rispetto.

B) la mia ragazza gli ha detto si, ma con molta titubanza.

Spiego meglio il punto B):

fin dall'inizio del nostro rapporto lei mi ha chiaramente espresso che non vuole che entrambi i partner escano da soli in gruppo misto, cioè con ragazze e ragazzi.

Da parte mia ho fatto l'errore madornale di accettare questo tipo di "legge". Iin fondo però non mi sono precluso niente, perchè quando mi sono fidanzato con lei non avevo un gruppo misto. Se per questo nemmeno lei.

Col passare dei mesi, però mi sono accorto che aveva all'università un gruppo di colleghi con cui andava d'accordo. Ed ecco che arriva il primo invito da parte loro: è per una questione legata all'università, quindi la lascio andare.

E' capitato così per altre 3 volte, ma a distanza di mesi, quindi in fondo nessun problema.

Adesso però ho la sensazione che questi inviti stiano diventando quasi il volersi creare un gruppo di conoscenze a parte, in cui io sarei automaticamente escluso. E dietro la mia assenza c'è la scusante che questi tipi sono della sua università e quindi si incontrano solo per quello.

La mia ragazza dice che è giusto che mantenga questi tipi di rapporti, perchè le possono essere utili a livello lavorativo, come scambio di informazioni (sono d'accordo anche io). Ma possibile che se si debba fare un incontro con loro, io è come se per quel giorno non esisto?

Io ho sempre presentato il mio gruppo di amicizie alla mia ragazza, e anche lei. Purtroppo, per varie vicessitudini, non ho un gruppo di colleghi...ma se ce lo avessi e si facesse un uscita, la mia ragazza la porterei (tranne se si tratta di una cena di lavoro, per intenderci).

Di fronte a quest'ultimo invito, ho di nuovo parlato (ma con molta calma) alla mia ragazza di queste uscite. Le ho detto che non vorrei che si venisse a creare un "gruppo suo parallelo", in cui io sarei automaticamente escluso.

La sua reazione sembra essere quella di chi cerca di rimandare il problema: da un lato si preoccupa per me, ma dall'altro le fa piacere frequentare queste persone (per i motivi di università e lavoro prima citati). E quest'ultima motivazione sembra essere la sua scusa vincente. E poi risponde con "poi ne parliamo, ancora di questa uscita non si è organizzato niente."

Tralasciando il fatto che le piaccia qualcuno/voglia tradirmi (quando esce mi chiama al cell/si fa sentire), ho due soluzioni per la mano:

1) siccome questa situazione mi sta scocciando, voglio parlarle in maniera diretta: vuoi uscire con loro (senza di me)? Bene, dimmelo chiaro e tondo, senza rimandare il discorso. Per me puoi uscirci con loro come "gruppo tuo", ma sappi che da ora in poi le mie conoscenze e quelle che in futuro conoscerò (perchè putroppo non mi ritrovo amici colleghi/colleghe a disposizione) non le condividerò con te.

2) le dico che la cosa non m va e le dico di fare una scelta: così come tu non condividi, a ragione, che esco con gruppi di ragazze e ragazzi (che nemmeno conosco - non basta solo starci un paio di ore assieme o presentarsi per qualche secondo, anche se sono le persone più innocue del mondo), nemmeno io lo voglio.

E' inutile prendersi in giro. Mi sono accorto che se facciamo troppo i comprensivi con le nostre ragazze, e gli diamo un dito....poi loro vogliono, come dice il detto, TUTTA LA MANO!!!

In secondo luogo potrei prendere la 1) soluzione come sistema per conoscere nuove persone. Ma potrebbe funzionare? O la relazione andrebbe a rotoli?

Secondo me se si sta insieme è giusto che ognuno abbia i suoi spazi (tipo io esco con amici miei, lei esce con amici suoi), ma creare "gruppi paralleli" in cui l'uno o l'altro sono esclusi, non mi va.

Potrebbe andare bene in una conoscenza/amicizia, ma in una relazione no!

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BackToLife

Due cose :

1) lei è furbetta e fa i suoi comodi, occhi aperti.

2) tu sei dannatamente insicuro.

Il problema non è la situazione, il problema è come si è costruito il vostro rapporto.

Non avresti mai dovuto accettare le sue condizioni.

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Ygor

sono insicuro. non lo mostro (o meglio cerco di non dimostrarlo in varie occasioni), ma putroppo devo ammettere che è così.

e la mia insicurezza, secondo me, nasce da due fattori:

1) ho paura di perderla (so che se ci lasciassimo ne soffirei tanto)

2) ho sbagliato fin dall'inizio ad impostare il rapporto. Ho creduto che ci potesse essere qualcosa di paritario, "democratico", ma alla fine ho capito che più lasci spazio e concedi certe cose...più automaticamente se ne approfittano (anche senza rendersene conto).

Come rimediare adesso?

P.S. per qualsiasi risposta, vorrei che prendeste a riferimento il caso sopra descritto, per non uscire fuori tema. Vorrei qualche consiglio per comportarmi nella migliore maniera.

Modificato da Ygor
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TheDorkKnight

Inizia a conoscere gente nuova senza farle sapere nulla...come se fosse la cosa più naturale di questo mondo(e come effettivamente dovrebbe essere)...maschi, femmine...femmine...e ancora femmine...

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Boris_

Amico mio,

devi raggiungere quel piccolo punto di dolore che è la paura di perderla e di essere abbandonato.

Tutto nasce da lì e tutto finisce lì.

Il resto sono strategie che in una LTR, se non seguono un vero cambiamento interiore, ti portano solo ad essere artefatto e impaurito.

Quando accetterai di poterla perdere pur di non essere calpestato, agirai di conseguenza e sarà naturale farlo.

Non ci sarà neppure bisogno di verbalizzarlo. Lei leggerà nei tuoi occhi che potrebbe perderti da un momento all'altro e se a te ci tiene, agirà a sua volta di conseguenza.

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Valmir

Non ho capito perché tu non puoi uscire con i colleghi della tua ragazza quando c'è anche lei. Oltretutto il suo amico ti ha mancato di rispetto invitando lei davanti a te e non te e lo ha fatto perché gli piace la tua ragazza e perché stai dando l'impressione di essere zerbino (infatti non gli hai nemmeno risposto che siete una coppia e per educazione gli inviti vanno fatti a entrambi).

Avete deciso di non uscire in gruppi misti. Non lo condivido, ma deve essere paritario. Il fatto che siano suoi colleghi universitari non significa niente, l'80 % delle relazioni si forma tra persone del proprio circolo sociale.

Non vuole sottostare a quanto stabilito all'inizio? Ok, comincia a farti delle amiche nuove anche tu e faglielo sapere.

Hai fatto un errore gravissimo ad accettare le sue regole all'inizio perché lei ha pensato:"Lui non ha amicizie femminili e se gli impedisco di frequentare gruppi misti sono a posto e posso controllarlo come preferisco".

Sta a te ora ribaltare la situazione.

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gast88

Per come la vedo io:

lasciala uscire ma fatti pure tu un gruppo misto con cui uscire e allarga le tue amicizie.

E' fondamentale per una sana ltr,altrimenti diventa una prigione e te ne accorgerai solo quando è troppo tardi

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ambigramma

Tralasciando il fatto che le piaccia qualcuno/voglia tradirmi (quando esce mi chiama al cell/si fa sentire), ho due soluzioni per la mano:

1) siccome questa situazione mi sta scocciando, voglio parlarle in maniera diretta: vuoi uscire con loro (senza di me)? Bene, dimmelo chiaro e tondo, senza rimandare il discorso. Per me puoi uscirci con loro come "gruppo tuo", ma sappi che da ora in poi le mie conoscenze e quelle che in futuro conoscerò (perchè putroppo non mi ritrovo amici colleghi/colleghe a disposizione) non le condividerò con te.

2) le dico che la cosa non m va e le dico di fare una scelta: così come tu non condividi, a ragione, che esco con gruppi di ragazze e ragazzi (che nemmeno conosco - non basta solo starci un paio di ore assieme o presentarsi per qualche secondo, anche se sono le persone più innocue del mondo), nemmeno io lo voglio.

Sostengo al 100% il tuo punto di vista.

Io quando mi sono trovata in situazioni simili ho votato per il piano di azione 1) quando mi interessava molto più la prospettiva di uscire a mia volta con gruppi misti che la illusione di controllo sul mio ragazzo e per il piano di azione 2) quando sapere con chi il mio ragazzo NON usciva in mia assenza mi appariva più desiderabile della possibilità di fare nuove amicize maschili

A te cosa interessa di più in questo momento?

Comunque prima di ultimatum o azioni drastiche può valere la pena parlarle ancora una volta e dirle che questo tipo di "due pesi, due misure" non ti sta bene.

ps mi stupisce che tu non abbia ricevuto un invito ad uscire col gruppo. Però non escludere la possibilità che la tua ragazza faccia qualcosa per are estendere l'invito anche a te. non sono ancora usciti, dopo tutto.

un ultimo edit per aggiungere che anche a me avrebbe dato un fastidio tremendo la frase del collega universitario, al tuo posto. però lui non sa nulla del vostro accordo, e -per quello che ne sai - potrebbe avere una LTR con una delle due ragazze che erano con lui! (il che metterebbe l'invito in un'altra prospettiva)

Modificato da ambigramma
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Pac

Mi pare di aver inquadrato il problema.Non aver paura di perderla amico,MERITI E PUOI AVERE DI MEGLIO

E' lei che deve adeguarsi,l'uomo sei tu.Se non gli sta bene fanculo...se qualcosa di da e ti ha dato fastidio,beh,DIGLIELO!

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Garamboles

Mi sembra la classica tempesta in un bicchier d'acqua. Dovresti prendertela con chi, maleducatamente, le ha chiesto di uscire senza includerti nell'invito.

È giusto e ovvio che ognuno abbia le sue conoscenze, non dovete respirare sempre la stessa aria. E se lei esce non significa che abbia/cerchi un altro. Ma da sicuramente fastidio che il partner esca con persone che noi non conosciamo.

La soluzione? Non aspettare il permesso di nessuno, fatti avanti e diventa amico (magari leader) del suo gruppo. Sei il suo uomo e non devi chiedere nulla.

Se ti comporti come hai preventivato dimostri una gelosia sproporzionata alla situazione, insicurezza e paura. E poi non conviene a nessuno di voi due essere vincolati al punto di non poter uscire da soli (ma che è??)

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