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Assalto al Treno


^'V'^

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geimsbond

Ecco, Ica, adeeso ti ripsondo da mashio alpha, prorpio spessisimo, ma solo per impresisonare

Ps Scusa gli errori, ma era solo ricalco :)

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Hikikomori
Credo che dipenda da quanto bravo tu sia.


Parlando per me, esistono due tipi di ricalco: quello superficiale e quello profondo.


Il ricalco superficiale avviene su tre livelli: non-verbale, ti comporti come chi hai davanti facendo le stesse cose, compreso il respiro; paraverbale, parli alla stessa velocità e tonalità; verbale, usi alcune parole uguali e lo stesso sistema rappresentazionale per descrivere le cose.


Questo è quello che ti insegna la gran parte dei libri di PNL.


Il ricalco profondo, invece, trovo che sia di gran lunga più interessante. Guardi l'altro negli occhi, vedi come si comporta e cosa dice, ma non lo imiti. Cerchi di comprendere piuttosto il suo stato d'animo, lo assumi dentro di te, e ti comporti come vorresti che qualcuno si comportasse con te se avessi davvero quello stato d'animo. In modo complementare, non uguale.


Due persone, come i due pezzi di un puzzle, se sono uguali non si incastrano. Se sei bravo, più che essere un pezzo uguale, diventi il pezzo che gli si incastra.


Diventi l'indiano che assalta il treno senza travestirsi da passeggero.
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^'V'^

^V^, la teoria è prorpio come hai scritto. Ma la pratica? hai mai applicato e se sì, con quali risultati?

...a me capita spessisimo (colpa del forum e della diffusione e banalizzazione della pnl?) di trovarmi di fronte uno che mi scimmiotti. E siccome c'è qualcosa che vi sfugge qua dentro ( ... razionalità vs emozionalità ... mashio alpha che sceglie una donna succube e incapace di intendere e di volere) ridi con me se ti dico che, ci vado a nozze. Comincio a fare le cose più stravaganti e mi ritrovo a specchio il tipo che batte le palpebre, muove il collo, arriccia le labbra ... che soggetto!!!!

Dai, per paicere. Dimmi come riesci a farlo senza farti scoprire e una volta che ci sei riuscito, come guidi e verso dove. Come fai a respirare con lo stesso ritmo della donna che hai di fronte, coperta da strati di maglioni e di cappotti, guardandole la pancia, e parlando nella sua fase di espirazione, dare ritmo e consistenza ad una chiacchierata in un pub, fra avventori che urlano e strillano, e che l'unica cosa che mi sembra notino sono gli attributi più vistosi?

Una volta .... mi vergogno un po' ... ho fatto infilare le dita nel naso ad un tipo che era evidente avesse letto questa storia del rapport e del ricalco.

(Peccato ... era pure carino. Se fosse stato spontaneo, credo che mi sarei lasciata impresisonare)

bacini

Quando mi sono toccato il naso perché lo aveva appena fatto Derren nel video, non stavo ricalcando, facendo mirroring o pacing per costruire un rapport, tanto più che lui non era presente ma su un video.

E' successo spontaneamente e succede di continuo alle persone in sintonia o quando una persona ha carisma, fascino.

A volte si può anche incontrare qualcuno che dopo un corso di PNL (comunque sottolineo di nuovo e ricordo che Erickson non faceva PNL, è la PNL che prova a fare quello che faceva Erickson, quindi il Pacing & Leading NON è PNL) si mette a scimmiottare in modo buffo i gesti altrui per provare ad instaurare un rapport, ma nella maggior parte dei casi se ti accorgi che qualcuno segue i tuoi ritmi e gesti è perché davvero c'è rapport, o anche perché sei affascinante per questa persona.

Molte ragazze sanno di cosa parlo, vedi la foto di un'attrice famosa su una rivista, poi il venerdì sera dopo ti trovi quasi inconsapevolmente a vestirti degli stessi colori.

Non c'è nulla di macchinoso o robotizzato in questo, è una situazione naturale che persone come Milton Erickson hanno deciso di sfruttare per entrare più veocemente in rapport con un paziente.

Ma rimane una situazione naturale, e quando viene fatto in modo innaturale si nota, certo. Però se stai molto attenta a notarlo credendo che sia un qualcosa di artificiale, puoi finire per vederci del calcolo lì dove c'è solo ammirazione nei tuoi riguardi.

Tornando all'argomento più in generale, personalmente sono molto abituato ad immedesimarmi negli altri, a provare a percepire quello che percepiscono, so che ognuno quando discute ha ragione. Dal suo punto di vista, certo, ma quel punto di vista a me interessa.

Posso stare seduto nel tavolino di un bar ed osservare una persona, immaginandomi cosa deve sentire col gomito sul tavolo, che sensazione gli da il tessuto del suo abito, cosa vede da dove è seduto, e dopo poco mi ritrovo ad avere la sua espressione. Non sto scimmiottando o copiando i movimenti.

Qualche mese fa ero ad un tavolo con una ragazza, in un fast food. Voleva essere "come me" e le chiesi di dirmi che lavoro facesse un signore da solo seduto ad un altro tavolo.

Era vestito da rappresentante e aveva una cartellina tipo porta campionario, catalogo.

Beh, lei fu arguta a dirmi che doveva essere un rappresentante, in effetti mangiava da solo, vestito da rappre, con tanto di cartellina.

Ma glielo avevo chiesto apposta, perché mi ero immedesimato in lui ed avevo provato fastidio stando seduto, microposizioni di compensazione della sua schiena.

Aveva il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni. Nessuno che stia seduto in macchina tutto il giorno potrebbe portare il portafogli in un posto così scomodo per la seduta.

Non poteva nemmeno lavorare in banca per il medesimo motivo.

Ne dedussi quindi che stava girando con i curriculum per cercare lavoro ed era vestito in quel modo per dare una buona impressione.

Era anche piuttosto teso. Aveva finito di mangiare e stava ancora sbilanciato verso il tavolo. Posso capire se uno non vuole macchiarsi col cibo, ma dopo mangiato puoi anche appoggiarti allo schienale.

In effetti sistemò alcune cose nella cartellina e c'erano dei curriculum con foto.

Se non avessi sentito il fastidio che lui sentiva stando seduto, non avrei potuto fare altro che supposizioni in base all'apparenza.

Ma non posso basarmi sull'apparenza. Non sempre è un gioco. Non sempre si può sbagliare, nella vita.

Ma lo faccio per gioco, perché mi piace abbandonarmi un attimo e mettermi nei panni altrui.

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dickinson1

Il Target è rappresentato dal treno. Io dall'indiano che vuole assaltarlo e prenderne il comando.

Se provo a saltarci sopra ad una velocità diversa dalla sua, mi sfracello.

Per arrivare alla cabina di comando devo prima corrergli a fianco e andare esattamente alla sua velocità, solo così potrò saltare dentro un vagone.

A quel punto, avanzerò vagone dopo vagone fino alla locomotiva, e potrò guidare.

Buona Caccia!

Faccio un po' il guastafeste :give_rose:

Nel nostro caso gli indiani devono assalire il treno che corre.

Non andra' comunque tanto forte.

Per raggiungerlo hanno bisogno di cavalli forti e veloci,percio' hanno bisogno di un aiuto.

Ma nella vita non sempre abbiamo questo aiuto.

Ci puo' consigliare qualcuno e darci dritte,ma per far nostra una donna abbiamo bisogno delle nostre forze.

Siamo noi a provarci,nessuna spalla-amico puo' intromettersi in quel momento.

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Hikikomori

Gli indiani per raggiungere il treno hanno bisogno di cavalli forti e veloci, sure.

Rimaniamo in tema di metafore, perché credo che nel nostro caso i cavalli forti e veloci equivalgono ai nostri moti interiori.

Più riusciamo a guardare il mondo con gli occhi sereni di Dio, con un sentimento di pura e insindacabile sicurezza, più possiamo spingerci ancora più in là, notando di avere risorse che nemmeno pensavamo, sorprendendoci di noi stessi.

Si tratta dei sentimenti che coltivi dentro di te: ci sono quelli che fanno sembrare qualcosa impossibile, ci sono quelli che fanno sembrare qualcosa sempre alla tua portata.

Dobbiamo fare come Mosè che in punto di morte seppellì il suo corpo sfidando i posteri a trovarlo. Così noi dobbiamo seppellire le nostre limitazioni, sfidando gli altri a scoprire dove le abbiamo lasciate. Gli altri ti vedranno cambiato, ti diranno che non ti riconoscono, e tu gli sorriderai.

Non ci sarà treno che non potrai raggiungere.

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Posso stare seduto nel tavolino di un bar ed osservare una persona, immaginandomi cosa deve sentire col gomito sul tavolo, che sensazione gli da il tessuto del suo abito, cosa vede da dove è seduto, e dopo poco mi ritrovo ad avere la sua espressione. Non sto scimmiottando o copiando i movimenti.

Qualche mese fa ero ad un tavolo con una ragazza, in un fast food. Voleva essere "come me" e le chiesi di dirmi che lavoro facesse un signore da solo seduto ad un altro tavolo.

Era vestito da rappresentante e aveva una cartellina tipo porta campionario, catalogo.

Beh, lei fu arguta a dirmi che doveva essere un rappresentante, in effetti mangiava da solo, vestito da rappre, con tanto di cartellina.

Ma glielo avevo chiesto apposta, perché mi ero immedesimato in lui ed avevo provato fastidio stando seduto, microposizioni di compensazione della sua schiena.

Aveva il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni. Nessuno che stia seduto in macchina tutto il giorno potrebbe portare il portafogli in un posto così scomodo per la seduta.

Non poteva nemmeno lavorare in banca per il medesimo motivo.

Ne dedussi quindi che stava girando con i curriculum per cercare lavoro ed era vestito in quel modo per dare una buona impressione.

Era anche piuttosto teso. Aveva finito di mangiare e stava ancora sbilanciato verso il tavolo. Posso capire se uno non vuole macchiarsi col cibo, ma dopo mangiato puoi anche appoggiarti allo schienale.

In effetti sistemò alcune cose nella cartellina e c'erano dei curriculum con foto.

Se non avessi sentito il fastidio che lui sentiva stando seduto, non avrei potuto fare altro che supposizioni in base all'apparenza.

Ma non posso basarmi sull'apparenza. Non sempre è un gioco. Non sempre si può sbagliare, nella vita.

Ma lo faccio per gioco, perché mi piace abbandonarmi un attimo e mettermi nei panni altrui.

Queste cose mi eccitano.

Fin da quando ero piccolo sono stato un bambino introverso, mai odiato, anzi ero amico di tutti, molti mi definirebbero timido. Ma non sono sicuro che sia giusto quell'aggettivo, perchè dentro di me non avevo paura di parlare con gli sconosciuti (semplicemente non me ne fregava un cazzo) quando volevo qualcosa non mi facevo problemi a conoscere persone che mi aiutassero o utili al mio fine e spesso se mi facevano incazzare ricorrevo alle mani e morsicavo. Dicevano che avevo un carattere difficile, ma di difficile per me non c'era niente, volevo soltanto fare ciò che mi andava di fare, scoprire cose nuove (da qui l'ossessione di smontare qualsiasi cosa mi capitasse sotto mano e non capissi il suo funzionamento) e non ho mai avuto problemi a relazionarmi o stare all'interno di gruppi, mi piaceva stare con i miei amici.

A volte però amavo e amo isolarmi e osservare tutto quello che mi circonda, persone e cose, creando ipotesi su di loro. Mi piaceva ascoltare i problemi delle persone e capire il loro stato d'animo, ottenere informazioni su di loro.

Ora che ho scoperto il linguaggio del corpo mi diverto a starmene seduto al bar nella pausa pranzo, quando sono da solo, ad osservare gli altri, i loro movimenti, la modulazione della voce in base a quello che dicono e la reazione che hanno gli altri rispetto ad essi, è come entrare in un mondo parallelo, il 100% del mio cervello è concentrato su quell'individuo, movimenti, voce e particolari. Faccio lo stesso con le ragazze, che spesso mi dicono: sei un buon osservatore, perspicace, rimanendo stupite.

Ma non sono mai riuscito a formulare ipotesi come le tue. Come hai fatto a raggiungere questo livello?

Per quanto riguarda il rispecchiamento, conosci libri che spiegano come utilizzarlo?

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Medea

A volte però amavo e amo isolarmi e osservare tutto quello che mi circonda, persone e cose, creando ipotesi su di loro. Mi piaceva ascoltare i problemi delle persone e capire il loro stato d'animo, ottenere informazioni su di loro.

Ora che ho scoperto il linguaggio del corpo mi diverto a starmene seduto al bar nella pausa pranzo, quando sono da solo, ad osservare gli altri, i loro movimenti, la modulazione della voce in base a quello che dicono e la reazione che hanno gli altri rispetto ad essi, è come entrare in un mondo parallelo, il 100% del mio cervello è concentrato su quell'individuo, movimenti, voce e particolari. Faccio lo stesso con le ragazze, che spesso mi dicono: sei un buon osservatore, perspicace, rimanendo stupite.

Ma non sono mai riuscito a formulare ipotesi come le tue. Come hai fatto a raggiungere questo livello?

Mi permetto d'intrufolarmi e darti la mia umile opinione.

Sin da piccola sono stata amante dell'arte e dei dettagli ..e in particolare del disegno e spesso mi capitava le persone si stupissero delle capacità artistiche che detenevo, tra l'altro una mocciosa essendo. La facevano sembrare difficile e per me era naturale, ordunque, mi veniva chiesto come facessi a disegnare così e la mia risposta era: "Seguo le linee."

Di un vaso, di una bottiglia o di un viso. Di qualsiasi soggetto si trattasse.

Non mi limitavo a osservare, ma m'immedesimavo nelle sinuose linee di un vaso e nei delicati tratti di un giovane viso di bambina.

Quando vidi quella signora sulla quarantina venir incontro la fermata dell'autobus, felice che il sole le stesse baciando il volto e tuttavia non fosse visibilmente abituata a tutto quel caldo, la invitai a sedere facendole posto e gentilmente mi rifiutò. I suoi occhi erano così stanchi che per un attimo credetti che anche il suo corpo fosse stanco, invece era teso.

Quella donna era rimasta seduta tutto il giorno su una sedia, con la schiena che implorava un massaggio - mi ero tanto immedesimata che sentivo il suo bisogno come mio.

Non era abituata al calore del tardo pomeriggio poiché quando uscì quella mattina per recarsi a lavoro non faceva poi così caldo e in ufficio c'era l'aria condizionata.

Apparentemente vestita bene; tailleur, ma non troppo pregiato, tacchi bassi, ma un po' rovinati, borsetta in finta pelle e un po' provata dal tempo...e quei capelli sistemati di corsa che non vedevano un parrucchiere o una tinta da mesi.

Prestando attenzione e tuttavia immedesimata in lei arrivai alla conclusione fosse una segretaria che passava tutto il giorno davanti a un computer, la quale ci teneva a presentarsi bene e che per sé stessa avrebbe sperato in qualcosa di più dalla vita.

È un giochetto carino.

Rileggendo del rappresentante mi accorgo che anche Aivia dice di essersi immedesimato in lui. Che bello. <3

Modificato da Medea
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Mi permetto d'intrufolarmi e darti la mia umile opinione.

Sin da piccola sono stata amante dell'arte e dei dettagli ..e in particolare del disegno e spesso mi capitava le persone si stupissero delle capacità artistiche che detenevo, tra l'altro una mocciosa essendo. La facevano sembrare difficile e per me era naturale, ordunque, mi veniva chiesto come facessi a disegnare così e la mia risposta era: "Seguo le linee."

Di un vaso, di una bottiglia o di un viso. Di qualsiasi soggetto si trattasse.

Non mi limitavo a osservare, ma m'immedesimavo nelle sinuose linee di un vaso e nei delicati tratti di un giovane viso di bambina.

Quando vidi quella signora sulla quarantina venir incontro la fermata dell'autobus, felice che il sole le stesse baciando il volto e tuttavia non fosse visibilmente abituata a tutto quel caldo, la invitai a sedere facendole posto e gentilmente mi rifiutò. I suoi occhi erano così stanchi che per un attimo credetti che anche il suo corpo fosse stanco, invece era teso.

Quella donna era rimasta seduta tutto il giorno su una sedia, con la schiena che implorava un massaggio - mi ero tanto immedesimata che sentivo il suo bisogno come mio.

Non era abituata al calore del tardo pomeriggio poiché quando uscì quella mattina per recarsi a lavoro non faceva poi così caldo e in ufficio c'era l'aria condizionata.

Apparentemente vestita bene; tailleur, ma non troppo pregiato, tacchi bassi, ma un po' rovinati, borsetta in finta pelle e un po' provata dal tempo...e quei capelli sistemati di corsa che non vedevano un parrucchiere o una tinta da mesi.

Prestando attenzione e tuttavia immedesimata in lei arrivai alla conclusione fosse una segretaria che passava tutto il giorno davanti a un computer, la quale ci teneva a presentarsi bene e che per sé stessa avrebbe sperato in qualcosa di più dalla vita.

È un giochetto carino.

Rileggendo del rappresentante mi accorgo che anche Aivia dice di essersi immedesimato in lui. Che bello. <3

Guardando la tua immagine profilo e dal modo in cui scrivi ho sempre pensato che fossi una persona attenta ai dettagli e abile osservatrice, finalmente ne ho avuto la conferma :)

Scusa se azzardo queste altre intuizioni, ma devo capire se l'idea che mi sono fatto di te è giusta :)

- partendo dal più semplice, sei un amante dell'arte antica, soprattutto quei dipinti o affreschi che guardandoli ti comunicano mistero e intrigo.

- ami musica rock/metal, gruppi come guns n'roses, AC/DC, evanescence, ma sai apprezzare anche john coltrane sporadicamente.

- film, film psicologici/intriganti/horror come the mentalist, basic instint e dorian gray

- ami molto leggere

Rischio una figuraccia incredibile se non ci prendo ahah :)

Per quanto riguarda quello che volevi dire, penso di aver capito, mi devo immedesimare, il focus mentale deve essere concentrato sulle sensazioni.

Scrivendo queste cose mi fa venire in mente quando da piccolo, per recite scolastiche o della parrocchia, venivo sempre obbligato a fare il protagonista.

Dicevano che ero bravo, ma per me era un gioco, mi risultava facile cambiare la mia espressività facciale o piangere per finta, senza dare peso alla cosa, dicevano che quando ridevo o piangevo trasmettevo qualcosa. Ed è un po' quello che mi disse la mia ex morosa, quando ridi e sei felice riesci sempre a contagiarmi, ma quando litighiamo pesantemente ti giuro che vorrei scappare, sembra che tu mi voglia uccidere, i tuoi occhi mi fanno paura.

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dickinson1

Riuscire a capire chi si ha davanti e' importante per poi correlarsi in una determinata maniera.

Ti trovi a che fare con un tipo o una tipa timido/a,mica parti con un abbraccio.

La seduzione e' la stessa cosa:

capisci la persona che hai di fronte e sai se spingere subito o agire con calma.

Pensare che ci mettiamo tanto a capire gli altri che nemmeno capiamo noi stessi

Modificato da dickinson1
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Delir

Io trovo assurde certe razionalizzazioni. Un tempo le facevo appena scoperto questo mondo, la PNL etc. Adesso no. La razionalizzazione vi è a posteriori.

Esempio: conosco X, torno a casa e dico "oh X è così e così allora alla prossima uscita la ricalco e la guido in modo che" poi esci e ti trovi tu a seguire lei.
Le prime volte...

Poi inizi a fare 1+1, 2+2 e vedi che non c'è più un treno da assaltare ma che sei tu il treno e tutti gli indiani provano ad assaltarti senza riuscirci, rimanendo aggrappati e in preda alla tua corsa..

Scegli: indiano solitario o treno pieno d'indiani?

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