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Le tappe


Urza

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Urza

--- BEGIN #2

3. Il contatto

I partner si sforzano da un lato di conservare la propria autonomia decisionale e, dall'altro, di conservare il proprio valore sociale. Allo stesso tempo è importante voltare il partner ai propri medesimi scopi, e ciò richiede strategia. La richiesta diretta viene di regola evitata (in quanto lascia spazio a soluzioni alternative) e, se poi gli approcci indiretti vengono respinti, le relazioni sociali vengono di regola mantenute (questo solitamente si verifica quando si utilizza un mediatore). Se i partner non hanno ancora confidenza reciproca risulta importante che il contatto avvenga in maniera graduale. Se si tratta di un primo rapporto a distanza, particolare attenzione assume il contatto di sguardi che viene intensamente cercato e che comunica al partner ch'egli è al centro dell'interesse. Se lo sguardo viene ricambiato, ciò è considerato in generale una risposta positiva, sebbene non ancora impegnativa.

4. Il sistema di riferimento comune

"Nei successivi dialoghi preliminari, i partner saggiano la reciproca disponibilità per un'ulteriore ripresa di contatto. Il quadro culturale di tali incontri è vario e altrettanto lo è la strategia dell'approccio, di regola correlata al grado di reciproca conoscenza che già esisteva tra i partner. Se si è estranei, allora ci si sforza di stabilire un sistema di riferimento comune. A tal fine si indagherà sugli interessi comuni e si esprimerà l'eventuale concordanza assentendo. D. Morris (1977) descrive che durante il corteggiamento i due partner si fanno cenni di assenso con particolare frequenza. Non è tuttavia raro il caso in che la donna corteggiata esprima dissenso, mettendo così alla prova, in una sorta di esplorazione aggressiva, la serietà degli sforzi del partner e anche la sua capacità di autocontrollo." (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 156)

5. Costruire una base di fiducia

I partner costruiscono una base di fiducia, e per raggiungere tale scopo si confidano, anche se ciò significa scoprire le proprie debolezze. Nel far ciò si cerca comunque di fornire un quadro positivo di sé.

6. Autorappresentazione positiva

L'uomo dimostra di essere in grado di imporsi e dunque di poter proteggere anche il proprio partner, di essere un protettore fidato e capace. "Ciò che assume particolare valore come rappresentazione positiva cambia a seconda della cultura: nelle popolazioni bellicose può trattarsi del coraggio, mentre in altre può essere la saggezza e la ricchezza di conoscenze, oppure abilità nella caccia" (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 156). "Spesso ci si preouccupa di fare una buona impressione e si presentano i propri amici. Un altro metodo consiste nel mostrarsi desiderato, facendosi vedere in compagnia delle proprie amiche, e attuando quindi una strategia di provocazione". (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 158)

7. Azioni di assistenza

Ciò viene espresso con l'esibizione di bene materiali (ricchezza, etc.) o con particolari azioni di assistenza.

8. Appelli infantili

I partner si mostrano bisognosi di assistenza (ciò viene incontro al desiderio di aiuto reciproco) e questo avviene per mezzo di appelli infantili.

9. Contatto corporeo

Di regola l'uomo stabilisce un contatto corporeo non intenzionale (es., nella danza, offrire aiuto come porre lo scialle sulle spalle di una donna), innocente, al quale la donna può rispondere con una timida trasmissione di segnali. In generale pare che spetti all'uomo proporsi, alla donna invece spetta...

10. La scelta decisiva

la scelta decisiva, se accettare o rifiutare il partner. "Ciò non esclude tuttavia che essa, "cercando l'approccio", assuma talvolta l'iniziativa" (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 157)

11. La barriera intima

"Attraverso ulteriori tappe - abbracci, carezze e baci - nella nostra cultura viene già superata la cosiddetta barriera intima." (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 157) Nei rapporti eterosessuali tali dimostrazioni sono la prima tappa dei preliminari sessuali, che avviano il rapporto sessuale tramite carezze sulle zone erogene.

12. La barriera del pudore

"In questi preliminari viene inoltre superata la barriera del pudore." (citazione "Etologia umana" - Irenaus Eibl-Eibesfeldt, pag. 157)

--- END #2

Fine seconda parte. :)

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Urza

Per qualche arcano motivo il post è stato ripetuto due volte. Aspetto moderazione prima di rispondere agli altri messaggi

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prieras

OK, Urza, apprezzo il lavoro che hai svolto finora.

Mi sfugge ancora una cosa però: perchè ci stai sottoponendo questa teoria?

Prima che inizi a pensare che possa avercela con te ti dico subito che non è così.

Sono solo molto curioso. :-)

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Urza
Ciao Urza,

sono un po' scettico quando i comportamenti animali vengono estrapolati e applicati anche al contesto umano; gli uomini, avendo un cervello più sviluppato, hanno delle dinamiche estremamente meno lineari.

Quello che mi lascia perplesso del modello che tu presenti è la totale centralità della donna, come se fosse lei a guidare e a decidere tutto. Questa convinzione mentale è alla base di ciò che nel mondo della seduzione scientifica viene denominato "comportamento da AFC".

Qui la pensiamo generalmente in modo diametralmente opposto, ovvero che la parte di guida del corteggiamento la debba sostenere l'uomo!

A presto

ManuX

Bè: ho optato per quella impostazione per ottenere esattamente l'effetto contrario, ovvero la donna è l'oggetto da analizzare. Mi sono espresso in maniera poco carina ma spero di essere stato compreso.

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Urza
Da chi? Da te o da Eibl-Eibesfeldt? Che percentuale di successo ha avuto?

Per quanto il Professor Eibl-Eibesfeldt possa aver fondato l'Etologia Umana (non sei l'unico a conoscerlo!) sono d'accordo anche io sul fatto che tra uomo ed animali ci sia una certa differenza sebbene certe branche delle scienze sociali (sociologia) e delle scienze giuridiche siano concordi nel definire l'uomo un "animale sociale".

Per chi non lo conoscesse ulteriori informazioni sul professore in questione possono essere reperite dai seguenti link ->  

http://www.almanews.unibo.it/04_05/Html/chomeibl.htm

nonchè

http://www.sapere.it/gr/ArticleViewServlet...todo=LinkToFree

Da entrambi, ma soprattutto, e a lui mi riferivo, dal Professor Eibl-Eibesfeldt.

Sì, non sono l'unico a conoscerlo, ne sono consapevole :)

OK, Urza, apprezzo il lavoro che hai svolto finora.

Mi sfugge ancora una cosa però: perchè ci stai sottoponendo questa teoria?

Prima che inizi a pensare che possa avercela con te ti dico subito che non è così.  

Sono solo molto curioso. :-)

Ti ringrazio :).

In quanto mi sembrate persone adatte a costruire questo qualcosa assieme, se da parte di voi ci sarà l'interesse. Non ho trovato nulla di simile in questo forum. Anche io sono molto, molto curioso.

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Urza
Ciao Urza,

sono un po' scettico quando i comportamenti animali vengono estrapolati e applicati anche al contesto umano; gli uomini, avendo un cervello più sviluppato, hanno delle dinamiche estremamente meno lineari.

Quello che mi lascia perplesso del modello che tu presenti è la totale centralità della donna, come se fosse lei a guidare e a decidere tutto. Questa convinzione mentale è alla base di ciò che nel mondo della seduzione scientifica viene denominato "comportamento da AFC".

Qui la pensiamo generalmente in modo diametralmente opposto, ovvero che la parte di guida del corteggiamento la debba sostenere l'uomo!

A presto

ManuX

Ti quoto. Approfondiamo?

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John Doe
Ciao Urza,

Quello che mi lascia perplesso del modello che tu presenti è la totale centralità della donna, come se fosse lei a guidare e a decidere tutto. Questa convinzione mentale è alla base di ciò che nel mondo della seduzione scientifica viene denominato "comportamento da AFC".

Qui la pensiamo generalmente in modo diametralmente opposto, ovvero che la parte di guida del corteggiamento la debba sostenere l'uomo!

Credo che la centralità della donna ci sia in alcuni casi nel mondo animale. E ciò ha spinto animali come il pavone o la fregata a sviluppare la coda a ruota o la gola rossa. Ma come già detto da altri mi sembra azzardato trasferire sull'uomo questo modello (che oltretutto è vero solo per ALCUNI animali). Comunque è un thread interessante. Complimenti a chi l'ha aperto.

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superjhonny

Qualifico all'inverosimile il mio frame attuale che mi permette di dire solo vaccate colossali... Comunque, forzando un po', mi spingo oltre nella critica (costruttiva spero) di questo thread.

Dopo aver notato la stessa rigidità della prima parte anche nella seconda, ho notato che per quasi tutti i punti si parla di azioni dei partners, mettendo sullo stesso piano azioni e obiettivi di entrambi nella stessa fase. Questo tipo di modellizazione non tiene conto del meccanismo di azione e reazione tipico della seduzione tra uomo (cacciatore) e donna (preda). Mi sembra molto adeguato quando entrambi hanno sviluppato un'attrazione nei confronti dell'altro, cioè quando ci sono obiettivi comuni (stare insieme), e poche difficoltà di conquista.

Questo modello FMM non può essere applicato quando decido di sedurre la donna che vedo per strada e che mi "fa sangue", in quanto è più che altro il "cacciatore" a dover prendere la mira (calibrare) sulla "preda", senza aspettarsi una reazione identica (che contradditingue l'appartenenza della coppia ad una delle fasi descritte).

Piuttosto credo che il PUA debba condurre l'HB, restando sempre quantomeno nell'interfase superiore, senza trovare comfort nella stessa fase in cui alberga l'HB nella fase dell'interazione.

Spero di essermi spiegato bene, un grazie ad Urza per lo spunto di riflessione

SJ

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Urza
Qualifico all'inverosimile il mio frame attuale che mi permette di dire solo vaccate colossali... Comunque, forzando un po', mi spingo oltre nella critica (costruttiva spero) di questo thread.

Dopo aver notato la stessa rigidità della prima parte anche nella seconda, ho notato che per quasi tutti i punti si parla di azioni dei partners, mettendo sullo stesso piano azioni e obiettivi di entrambi nella stessa fase. Questo tipo di modellizazione non tiene conto del meccanismo di azione e reazione tipico della seduzione tra uomo (cacciatore) e donna (preda). Mi sembra molto adeguato quando entrambi hanno sviluppato un'attrazione nei confronti dell'altro, cioè quando ci sono obiettivi comuni (stare insieme), e poche difficoltà di conquista.

Questo modello FMM non può essere applicato quando decido di sedurre la donna che vedo per strada e che mi "fa sangue", in quanto è più che altro il "cacciatore" a dover prendere la mira (calibrare) sulla "preda", senza aspettarsi una reazione identica (che contradditingue l'appartenenza della coppia ad una delle fasi descritte).  

Piuttosto credo che il PUA debba condurre l'HB, restando sempre quantomeno nell'interfase superiore, senza trovare comfort nella stessa fase in cui alberga l'HB nella fase dell'interazione.

Spero di essermi spiegato bene, un grazie ad  Urza per lo spunto di riflessione

SJ

il modello presenta una certa staticità. ciò che dice anche questo modello è che se si vuole ottenere una f-close si dovrà passare, generalmente, per quegli altri 11 stadi; il tempo poi che intercorre tra i passaggi di stadio è, come si sa, "relativo" ;)

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