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Mi vieta di uscire da solo con un'amica


thedaddy

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littleandry96

V sei stato ad un seminario di stefano benemeglio?

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Reverie

Come al solito ha monopolizzato una discussione random a partire da un tuo semplice intervento.

Vista la potenza della safeword rosso, essa non deve essere mai usata per cercare di controllare il mio comportamento o lo scenario

Come fai ad assicurartene?
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^'V'^

Come al solito ha monopolizzato una discussione random a partire da un tuo semplice intervento.

Come fai ad assicurartene?

A volte ti dicono rosso così, tanto per gioco, per esercitare potere.

E te ne accorgi subito se lo dice per gioco.

Deve comprendere bene che è per la sua sicurezza, (safety) e non per gioco. Come il freno d'emergenza a mano del treno. Il passeggero non deve usarlo per giocare a guidare il treno, e infatti ogni trasgressione ad un uso legittimo del freno di emergenza deve essere ed è punita.

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^'V'^

V sei stato ad un seminario di stefano benemeglio?

Son stato per anni allievo di un suo allievo, non l'ho mai incontrato di persona. Ho letto alcuni suoi libri, e altri ne ho da leggere.

Tuttavia...in base a cosa ti è venuto in mente?

Quello che ho scritto, pur riconoscendo l'importanza della calibrazione sul suo BL, parla di un altro modo. (la safeword).

Modificato da ^'V'^
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Reverie

A volte ti dicono rosso così, tanto per gioco, per esercitare potere.

E te ne accorgi subito se lo dice per gioco.

Deve comprendere bene che è per la sua sicurezza, (safety) e non per gioco. Come il freno d'emergenza a mano del treno. Il passeggero non deve usarlo per giocare a guidare il treno, e infatti ogni trasgressione ad un uso legittimo del freno di emergenza deve essere ed è punita.

Ok, chiaro, ma quello che intendevo chiederti era piuttosto come fai a mettere in chiaro tutto questo. Sarò io prevenuto, ma vedo questo sistema come un'arma troppo potente messa nelle mani di chi può facilmente abusarne per i propri comodi, o, perché no, anche essere usata per impedire a sé stessa di spingersi oltre i limiti autoimposti della propria moralità ed avere un buono omaggio per mantenersi intatte ed illuse, fuggendo dalla distruzione delle proprie illusioni che stai offrendo loro.

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^'V'^

Ok, chiaro, ma quello che intendevo chiederti era piuttosto come fai a mettere in chiaro tutto questo. Sarò io prevenuto, ma vedo questo sistema come un'arma troppo potente messa nelle mani di chi può facilmente abusarne per i propri comodi, o, perché no, anche essere usata per impedire a sé stessa di spingersi oltre i limiti autoimposti della propria moralità ed avere un buono omaggio per mantenersi intatte ed illuse, fuggendo dalla distruzione delle proprie illusioni che stai offrendo loro.

Lo usano di rado.

Di solito lasciano che ti spingi.

Si vede che gli piace.

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Reverie

Lo usano di rado.

Di solito lasciano che ti spingi.

Si vede che gli piace.

Mi sembra davvero irreale.

Un motivo in più per farlo.

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Nemesi

Quindi (perdonami se schematizzo molto ed ovviamente semplifico) il tuo stile si basa su un approccio molto diretto, kino quasi immediato ed un'escalation sessuale piuttosto rapida alla quale affianchi il concetto di safeword con tutto ciò che vi è connesso. Personalmente anch'io sono per un approccio quanto più diretto possibile (a meno che le circostanze non siano obiettivamente contrarie), perché il contestuale mi dà appunto quella sensazione di viscidume e manipolazione. Immagino che però sia anche necessario possedere - come sicuramente è il tuo caso - un frame particolarmente convincente per andare subito di kino senza passare per squallido "lumacone" o morto di figa. O forse le nostre convinzioni (di uomini che vivono nel presente) sono tutte dettate da una serie di sovrastrutture, mentre invece le donne non aspettano altro - magari inconsciamente - che essere approcciate nel modo che esponi.

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^'V'^

Quindi (perdonami se schematizzo molto ed ovviamente semplifico) il tuo stile si basa su un approccio molto diretto, kino quasi immediato ed un'escalation sessuale piuttosto rapida alla quale affianchi il concetto di safeword con tutto ciò che vi è connesso. Personalmente anch'io sono per un approccio quanto più diretto possibile (a meno che le circostanze non siano obiettivamente contrarie), perché il contestuale mi dà appunto quella sensazione di viscidume e manipolazione. Immagino che però sia anche necessario possedere - come sicuramente è il tuo caso - un frame particolarmente convincente per andare subito di kino senza passare per squallido "lumacone" o morto di figa. O forse le nostre convinzioni (di uomini che vivono nel presente) sono tutte dettate da una serie di sovrastrutture, mentre invece le donne non aspettano altro - magari inconsciamente - che essere approcciate nel modo che esponi.

Credo sia una convinzione errata quella secondo cui il kino dovrebbe arrivare in un secondo momento.

Se un tizio parla con una ragazza, anche ammesso che parli bene e deliverando qualità positive, poi dopo alcuni minuti che parlano all'improvviso inizia a toccare, sebbene in luoghi neutri, la ragazza pensa "ehi, ma che succede, perché all'improvviso mi tocca?".

Se invece da subito le tocca le mani, i fianchi, le spalle, e mentre parla inizia l'escalation, lei pensa ok, è un tizio che tocca, è normale per lui farlo.

Sabato sera ho k-chiuso così una.

Mi ha chiesto se avevo visto la sua amica, perché poco prima avevo chiesto a loro due una cewing gum.

C'era la musica alta, per cui per rispondere mi sono avvicinato all'orecchio e per farlo non mi sono spinto in avanti ma ho preso lei per il braccio.

appena dopo l'attimo iniziale in cui l'ho tratta a me, il tocco sul suo braccio (nudo) è rimasto, ma si è fatto lieve e carezzato con polpastrelli e unghie nella parte interna, intanto parlavo della sua amica all'orecchio. Ho detto che probabilmente stava facendo sesso con qualcuno e di non continuare a pensare al sesso, di lasciar fare.

E poi dai "grattini" sul braccio son passato all'interno del polso e poi alla mano che ho continuato a "masturbare" con le mie dita carezzate tra le sue.

Lei mentre su un piano verbale parlava ancora della sua amica sul piano parallelo del kino rispondeva carezzandomi a sua volta le dita e la mano che si intrecciava e strecciava.

All'apice di questo amplesso tra le mani, le ho detto. Ok, vai, valla a cercare, qui non c'è.

E lei è rimasta bloccata, allora le ho detto...cosa aspetti vai a cercarla.

E lei mi ha chiesto: prima mi dai un bacio d'amore?

E si è sporta in avanti protrudendo le labbra.

Allora le ho dato un casto kiss a stampo sulle labbra, ma badando bene che il ritorno, lo stacco, fosse sfioratamente incollato come quando appoggi le labbra su un cucchiaino in cui c'è stato del miele.

Per elicitare un sospiro.

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^'V'^
Il 1/4/2013 at 12:34, Reverie ha scritto:

Mi sembra davvero irreale.

Un motivo in più per farlo.

Ovviamente, se non lo uso nel momento dell'approccio ma solo dopo chattate e in vista dell'incontro o all'appuntamento, sto parlando di ragazze che sono interessate e che vogliono chiudermi.

Non dico che sia una roba da fare o dire con una per impressionarla, o con una che non sia interessata.

Conoscevo il concetto di safeword dal mondo BDSM, ma la consideravo una cosa da usare tra padroni e schiave, nell'ambito di giochi erotici con torture e simili.

Ne capii le profonde implicazioni psicologiche sulla femmina solo nel 2003, leggendo Undici Minuti di Paulo Coelho.

E' un Romanzo che si discosta moltissimo dalla sua produzione letteraria, quasi non lo avesse scritto lui ma una donna.

Lo consiglio a tutti, si legge in poco tempo, costa ormai poco, e racchiude un universo di significati e pensieri femminili che si possono sentire sulla propria pelle, come si può fare col protagonista di qualsiasi romanzo ben scritto.

Da allora, con qualsiasi ragazza vada oltre l'approccio, ho adottato il concetto di safeword. 

Non metto il link ma ho appena scoperto che si può googlare Undici Minuti pdf...

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