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Sugli psicologi, le terapie e gli altri metodi a pagamento


trout_man

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trout_man

Mi rivolgo ai più esperti del forum, ai grandi guru e ai grandi studenti della piazza... In particolare a chi studia psicologia, a chi è psicologo e a chi ha svolto qualche tipo di terapia psicologica.

Io sono parecchio ignorante in tema, però parlando con molte amiche e qualche amico, guardando qualche caso in famiglia e soprattutto a seguito di una scopamicizia semi-LTR sto piano piano maturando l'idea di provare quest'esperienza.

Mi sto documentando su Internet e mi sono fatto una bella lista di professionisti e di approcci che potrei sperimentare. Ovviamente sono ancora nella fase "quasi quasi ci provo..."

Ammetto che qualche pregiudizio sugli "strizzacervelli" ce l ho. Insomma fino a ieri credevo di essere una delle ultime persone sulla terra ad aver bisogno di quest'aiuto. Perchè in fondo la richiesta di terapie del genere, agli occhi del profano, si avvicina molto al più classico dei "puttan'tour", ma in una via più raffinata che porta al pagamento di una sega... ok mentale, ma pur sempre sega a pagamento.

L'altro forte pregiudizio, questo ancor ben radicato è quello di farmi "fregare" da terapisti, che come i peggiori avvocati, non facciano altro che prolungare la durata della terapia e trovare sempre nuovi cavilli da risolvere. Oltretutto ho la forte paura di rendermi dipendente dal terapista e spendere fior di quattrini che magari potrei utilizzare per farmi qualche bel vestito nuovo, magari qualche viaggetto o comprare un buon profumo...

Dopo le dovute premesse, voi che ne pensate? Si tratta di un'esperienza utile se affrontata con lo spirito giusto? Può essere troppo costosa? Può portare a dipendenza?

So bene che dovrei parlare bene dei problemi che mi spingono a chiedere un aiuto professionale, so che dovrei parlare bene del tipo di terapia che dovrei affrontare, sull'alleanza terapeutica, sui disagi ecc. ecc.

Ma prima di tutto vorrei sentire cosa avete da dire, soprattutto per chi è più esperto!

Rimarrò umile scolaro ad ascoltare!

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Kobol

Purtroppo la professione è minata dai vari telefilm/film dove si crede spesso che per andarci bisogna essere pazzi. Io credo che andarci male non fa e quando posso lo consiglio sempre, capire i propri meccanismi fa sicuramente bene e sia mai che scopriamo cose nuove di noi stessi.

Come in tutti i settori ci sono buoni e cattivi, qui sta alla sensibilità della persona capire se si sta andando da una persona seria oppure, se si è fortunati avere una persona di fiducia che ti può consigliare un'esperto così hai più chiare le idee su come andare.

Per prima cosa ti consiglio di andare nel pubblico se ti è possibile così non paghi neanche tanto e ti fa una idea, poi da lì decidi.

Riguardo poi al costo lì devi anche pensare che tu fai un lavoro su te stesso quindi vederlo come investimento. E' come un corso Cisco che costa si 1.000€ però sai che avrai più facilità nel trovare lavoro.

Ah ultima cosa: potrebbe capitare la persona che magari ci è andata per anni e non ha ricavato un ragno dal buco, tralasciamo l'eventualità che abbia avuto a che fare con un professionista pessimo ci sono anche altre opzioni.

Molte persone non vogliono guarire, magari consciamente lo vogliono ma poi nel momento in cui c'é da lavorare e liberarsi dalle proprie nevrosi hanno paura e si ritirano.

Esempio proprio base: una persona grassa vuole dimagrire, bene va in palestra ma poi abbandona subito e la sua litania continua, perché? Perché se dimagrisce non può più lamentarsi che con quel grasso non rimorchia, o che tutti lo trattano male per cui tanti castelli che si è fatto crollano ma sono castelli in cui lui sta nella zona comfort.

Enjoy :)

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Redleon8888

Leggi qualche libro di psicologia, spesso basta studiare come funziona il cervello, per comprender eda soli molte molte cose... :)

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Redleon8888: un libro non potrà mai sostituire uno psicologo, non diciamo falsità ;)

Per trout: personalmente ci sono stato e anche ora ci vado, seppure più saltuariamente, e mi ha aiutato davvero tantissimo, ritengo che sia un'esperienza davvero positiva e utile per la crescita. Nel dubbio vacci, se troverai una persona in gamba non potrai che trarne giovamento.

P.S. Fatti un favore, dimentica tutti i pregiudizi sugli psicologi e sulle persone che ci vanno, non sono pazzi, solo persone comuni che crescono insieme con il terapeuta.

Modificato da F.P
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Mars

Penso sia un'ottima idea,

lascia perdere i pregiudizi che sono solo frutto di ignoranza e paura. Lo so siamo nel 2013 e ce ne sono ancora tanti di ignoranti :)

Immagina come se tu avessi un mal di denti, e ti venisse il desiderio di andare dal dentista, ti vergogneresti? Immagino di no, anzi credo che sia la cosa più intelligente da fare.

I libri di auto-aiuto e di psicologia sono bellissimi, ne leggo a tonnellate è una delle mie passioni. Ma sono d'accordo con FP non possono sostituire una figura professionale.

Perché chi li legge di solito è un incompetente (non ti offendere), ti faresti operare da un incompetente? Magari con il manuale affianco? Ecco più o meno è questo lo scenario, che si presenta quando si prende un libro di auto aiuto e si pensa di far da soli.

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trout_man

Innanzitutto grazie a chi ha risposto!! E grazie a chi ancora risponderà....

Sul fatto di sostituire il professionista con i libri, rispondo subito. Da orgoglioso cocciuto anche io la pensavo così: volevo fare tutto da solo. Inutile dirti che ho perso solo tempo e denaro. I libri di auto aiuto quando va bene non sono sufficienti, quando va male sono anche fuorvianti.

Prima di conoscere questa ragazza ero un completo ignorante in materia, avevo solo tentato a lungo di "autocurarmi" passando ore su internet tra forum, siti specializzati e leggendo addirittura Freud, libri di storia della psicanalisi ecc ecc...

Da "aziendalista" ho considerato anche lo spreco del tempo (tantissimo) rubato alle mie passioni e allo studio e di denaro in libri e materiale vario causato da mille tentativi di automedicazione. Tra l'altro il continuo e inutile vagabondare nei meandri della psicologia da solo e senza percorso non ha fatto altro che confondermi di più fino a volte a perdere davvero la testa per la forte frustrazione di sentirmi perso...

Sarei ipocrita se vi dicessi che sono convinto che un professionista mi potrà "guarire" o meglio che potrà togliermi dal brutto loop mentale che mi sta tormentando (niente di grave non sono pazzo... :p ).

Però delle care amiche e questa ragazza da poco conosciuta mi hanno fatto aprire gli occhi su quanto mi stia "autolimitando" da solo e su quante occasioni sto giocando male a causa delle mie paranoie.

Perciò ho pensato che il gruzzoletto che mi sono costruito per migliorarmi debba essere investito in questo senso... Anche se ancora ho la vocina che mi dice: "Lascia perdere quei terapeuti per gente debole e credulona. Piuttosto spendi quei soldi in vestiti e serate... Ti riempiranno solo di chiacchiere ecc ecc..."

Ecco perchè mi piace ascoltare anche le vostre esperienze dirette e la vostra opinione!"

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Redleon8888

Redleon8888: un libro non potrà mai sostituire uno psicologo, non diciamo falsità ;)

Per trout: personalmente ci sono stato e anche ora ci vado, seppure più saltuariamente, e mi ha aiutato davvero tantissimo, ritengo che sia un'esperienza davvero positiva e utile per la crescita. Nel dubbio vacci, se troverai una persona in gamba non potrai che trarne giovamento.

P.S. Fatti un favore, dimentica tutti i pregiudizi sugli psicologi e sulle persone che ci vanno, non sono pazzi, solo persone comuni che crescono insieme con il terapeuta.

mica sostituisce lo psicologo, ,a farsi una cultura su come funzoona il proprio cervlerlo male non fa, magari ha culo e trova la soluzione al proprio problema, perchè ,magari non è nulla di grave, io stesso ho capito un sacoc di cose su me stesso soltanto leggendo, poi è chiaro, se il problema è serio, una visita dallo psicologo vi vuole, ma amgari alcuni problemi sono soltantod dovuti all'ignoranza su come funzona la mente in certe situaizoni.

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Fraz

Ammetto che qualche pregiudizio sugli "strizzacervelli" ce l ho. Insomma fino a ieri credevo di essere una delle ultime persone sulla terra ad aver bisogno di quest'aiuto. Perchè in fondo la richiesta di terapie del genere, agli occhi del profano, si avvicina molto al più classico dei "puttan'tour", ma in una via più raffinata che porta al pagamento di una sega... ok mentale, ma pur sempre sega a pagamento.

L'altro forte pregiudizio, questo ancor ben radicato è quello di farmi "fregare" da terapisti, che come i peggiori avvocati, non facciano altro che prolungare la durata della terapia e trovare sempre nuovi cavilli da risolvere. Oltretutto ho la forte paura di rendermi dipendente dal terapista e spendere fior di quattrini che magari potrei utilizzare per farmi qualche bel vestito nuovo, magari qualche viaggetto o comprare un buon profumo...

Io sono psicologo e mi sto specializzando in psicoterapia. E ovviamente sono in analisi...

Che posso dirti se non che hai ragione. Questi che hai elencato sono i più forti pregiudizi che impediscono alla gente di recarsi da un terapeuta (oltre ai soldi ovviamente). Questi non sono solo pregiudizi ma vere e proprie piaghe sociali che portano la gente a rivolgersi, prima di recarsi da una figura esperta, dai vari santoni/guru e roba varia.

La psicoterapia lavora sull'inconscio, sulle fantasie e sulla ricerca del vero Sè. Su una consapevolezza profonda che nessun libro può darti, perchè deriva dalla relazione stessa.

La verità è che tutti abbiamo bisogno della psicoterapia perchè nessuno è a contatto con il suo Vero Sè. Te lo posso assicurare.

Ma è pieno di gente ignorante in giro. E questo è uno dei problemi più grandi che stiamo affrontando. La società tende a diventare sempre più pigra e ignorante e la terapia, al contrario, è un processo trasformativo che necessita di impegno e di apertura mentale oltre che di capacità di mettersi in discussione più e più volte. è un lavoro sulle emozioni più che sul livello razionale.

I tuoi dubbi sono più che giustificati e per questo informati bene sui professionisti della tua zona, ma ti dico che a livello deontologico il terapeuta non deve COLLUDERE con il paziente (es. rendendolo dipendente) ma anzi favorirne l'autonomia. Al contrario gli conviene cercarsi un altro lavoro.

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Kobol

Io sono psicologo e mi sto specializzando in psicoterapia. E ovviamente sono in analisi...

Che posso dirti se non che hai ragione. Questi che hai elencato sono i più forti pregiudizi che impediscono alla gente di recarsi da un terapeuta (oltre ai soldi ovviamente). Questi non sono solo pregiudizi ma vere e proprie piaghe sociali che portano la gente a rivolgersi, prima di recarsi da una figura esperta, dai vari santoni/guru e roba varia.

La psicoterapia lavora sull'inconscio, sulle fantasie e sulla ricerca del vero Sè. Su una consapevolezza profonda che nessun libro può darti, perchè deriva dalla relazione stessa.

La verità è che tutti abbiamo bisogno della psicoterapia perchè nessuno è a contatto con il suo Vero Sè. Te lo posso assicurare.

Ma è pieno di gente ignorante in giro. E questo è uno dei problemi più grandi che stiamo affrontando. La società tende a diventare sempre più pigra e ignorante e la terapia, al contrario, è un processo trasformativo che necessita di impegno e di apertura mentale oltre che di capacità di mettersi in discussione più e più volte. è un lavoro sulle emozioni più che sul livello razionale.

I tuoi dubbi sono più che giustificati e per questo informati bene sui professionisti della tua zona, ma ti dico che a livello deontologico il terapeuta non deve COLLUDERE con il paziente (es. rendendolo dipendente) ma anzi favorirne l'autonomia. Al contrario gli conviene cercarsi un altro lavoro.

Una terapia fatta bene dura come minimo 2 anni più eventualmente terapia di gruppo e deve essere un lavoro costante invece si pensa che la psicoterapia sia come una pillola, qualche seduta e sei guarito

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Thirsty

Il mio percorso con la terapia è stato positivo (lo è tutt'ora), ma penso che l'aiuto maggiore che ho avuto sia stato riuscire in precedenza a costruirmi un approccio positivo verso questa esperienza, ed in generale, verso ogni altra occasione che la vita ci offre.

Potrei anche usare questa parola, occasione, proprio per rappresentare ciò che ognuno di noi dovrebbe riuscire a interiorizzare dentro di se.

Io sono riuscito, almeno in parte, a farlo, e penso che non avrei avuto miglioramenti se non fossi stato in grado di affrontare questa, e altre cose, in modo propositivo.

Non vado da qualcuno per farmi aiutare, non è una sconfitta, ma è un'occasione per imparare qualcosa, per appropriarmi degli strumenti che mi consentano di migliorare.

Andare e aspettarsi di essere guariti non è l'idea che per me funziona, sono l'unico che può guarirsi, ho solo bisogno di aiuto per farlo.

Questa è stata la seconda cosa che ho accettato in modo propositivo, per migliorare ho bisogno di aiuto, da solo non riesco, e se anche potessi ci metterei troppo tempo.

Ma va accettata con serenità, finchè si associa la richiesta di aiuto ad una sconfitta, ogni tipo di aiuto che arriverà dall'esterno ci scivolerà addosso.

Almeno per me è stato così.

Adesso vado li e imparo a gestire ciò che mi serve per stare meglio.

A mente fredda è anche piuttosto normale, devo imparare a gestire qualcosa che non conosco, come se fosse un'attività o uno sport che non ho mai praticato:

come imparo prima? da solo o con qualcuno che mi aiuta?

Non so da dove sia arrivato questo spirito positivo, ne come si faccia ad incalanarlo, inizialmente è solo una scintilla che va e viene, serve aiuto per trasformarla in una fiamma che sia costante nel tempo.

Probabilmente sono stati tanti fattori, ad un certo punto mi sono ritrovato a sentire delle reazioni fisiche, del mio corpo, qualcosa che non è più solo nella tua testa, che ti pone davanti ad un bivio e ti da un ultimatum: qui, o fai subito qualcosa, o non ne esci più.

Il resto forse fa parte di qualche meccanismo naturale, qualche istinto che attinge alle ultime energie per cercare di rialzarsi e sopravvivere.

Rialzarsi, è proprio un concetto fisico, ed è un altro punto che ha contato molto nella mia esperienza.

Migliorare, superare le proprie paure, uscire da momenti difficili, è qualcosa di molto più fisico di quanto si possa immaginare, quello che elaboriamo nella nostra testa è solo una piccola parte che ci serve per agire, la scintilla di cui parlavo, ma è l'azione che completa l'opera, è inutile sedersi, parlare e capire le nostre percezioni, i nostri errori, se poi non facciamo attivamente qualcosa per superarli.

Si tratta di uno sforzo enorme, e bisogna mettersi in testa che è anche uno sforzo fisico, oltre che mentale, che dobbiamo e possiamo fare solo da soli.

Quando ci viene mostrata la strada bisogna sforzarsi di percorrerla, controvoglia, con fatica, a costo di strisciare come un verme, perchè all'inizio è così.

Questo è quello che ho imparato, chiedo aiuto perchè voglio raggiungere l'autonomia di poter gestire e superare tutti i miei demoni, e lo devo fare da solo, non potrò ottenere molto più di una spinta, un incoraggiamento o uno strumento utile per farlo, devo diventare una macchina che trasforma qualsiasi esperienza, anche quella più negativa, in carburante che mi serve a crescere, andare avanti e diventare più forte.

Ecco, penso che se si riesce a incalanare questa idea nella nostra testa, seguire una terapia e accettare un sostegno psicologico possa essere un'ottima cosa.

Andare per aspettare di essere guariti, passivamente, o che un giorno come per magia mi alzerò più tranquillo e sereno, sarà una strada molto più lunga e difficile.

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