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Più conosco la mente, più esploro il mondo, più tutto perde il fascino ai miei occhi


denipr92

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denipr92

Ricordo quando ero più piccolo, senza andare troppo indietro, a quando avevo 16 anni.

Ero un ragazzo molto chiuso, timidissimo e sofferente... tutto, anche le più piccole cose per me sembravano irraggiungibili!

Ho sempre ammirato chi partendo dal nulla con grandi sforzi fosse riuscito a realizzare qualcosa di particolare, in qualsiasi campo della vita.

Dentro di me era come se la vita fosse meravigliosa, ma io non fossi in grado di prendere le meraviglie del mondo ma prima o poi ci sarei riuscito! Avevo fede in questo.

Mi ritrovo qui dopo 4 anni di crescita personale ad aver raggiunto molti obiettivi, non averne raggiunti altri e aver superato le aspettative in altri. Mi ritrovo qui a pensare: come, è tutto qui?

Più cresco io, più crescono i miei obiettivi di pari passo... e mi trovo ad inseguire qualcosa che qualche volta sfioro ma mai raggiungo:

la Felicità.

Prima avevo la fede che sarebbe potuto accadere qualche meraviglioso evento che mi avrebbe cambiato la vita. Ora sono convinto che nulla al di fuori possa influenzare la mia felicità.. ma più lavoro su me stesso più mi sento confuso.

Ho letto un sacco di libri sulla mente... forse troppi. Ogni volta che esco, inconsciamente analizzo tutte le persone che mi stanno attorno e quando siamo in gruppo analizzo le dinamiche ed equilibri del gruppo.

Non so se sia la troppa teoria, o la colpa di un percorso di crescita senza controllo che mi sta portando ad essere un una persona insensibile sia per emozioni positive che negative...

E' quasi un controsenso, ma è come se lo stesso distacco con cui affronto le emozioni negative, si ripercuota in quelle positive.

Es. Se qualche anno fa, una ragazza mi avesse detto di no, da 1 a 10 mi avrebbe fatto male 10.

Oggi da 1 a 10, facciamo che mi faccia male 4. Ma allo stesso tempo anche un si, mi farebbe bene soltanto 4. Ho reso l'idea?

Più realizzo qualcosa di grande, più cresce la paura di perderla. Talvolta mi godo il percorso, come quando faccio attività fisica. Sento il sudore che scende, i muscoli che fanno male, mi manca il respiro e allora prendo boccate d'aria mentre mi sento tutt'uno con la natura. Ma in tutti gli altri campi della vita non riesco a godermi questo percorso.

Sto provando ad abbandonare la logica e seguire il più possibile il flusso delle mie emozioni, ma continuo a farmi del male e ad essere più imprevedibile di una donna quando ha il ciclo.

Spero mi possiate aiutare a vederci più chiaro

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Phoenixred

Argomento che sento vicino, aspetto anch'io qualche risposta

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stenford

Proprio stasera mi sono rivisto per la miliardesima volta fight club e mi è rivenuto in mente un post di aivia in cui ne parlava.

http://www.italianseduction.club/forum/t-30218-lautomiglioramento-e-masturbazione/?hl=automiglioramento

magari trovi quello che cerchi :)

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Dee

Ciao, permettimi di darti un piccolo suggerimento. Usa questo tuo percorso di crescita per aiutare altri che sono come tu eri una volta. Penso che ti fara' fare un ulteriore salto. Diventa il loro mentore, quello che tutti cercano e sanno che possono ottenere una risposta da loro.

Fight club, in quel film, c'era una frase particolare che mi aveva colpito: "dopo la lotta ogni altra cosa si abbassava di volume, potevi affrontare tutto".

E poi...questa frase: realizzo qualcosa e ho paura di perderla. Ciccio, come si fa ad avere paura di perdere qualcosa che TU REALIZZI?

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curiosa

Ritrovati.

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PadrePlotino

mah.. se più conosci la mente e meno ti affascina il mondo, allora vuol dire che la stai conoscendo male.

in ogni caso, il distacco per le cose belle e brutte è SEMPRE positivo e segno di una certa maturità spirituale raggiunta

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curiosa

in ogni caso, il distacco per le cose belle e brutte è SEMPRE positivo e segno di una certa maturità spirituale raggiunta

Nah.

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Valdast94

Secondo me pensi semplicemente troppo :)

E oltre a questo passi (passavi?) troppo tempo a fantasticare sul futuro, facendoti film mentali a riguardo che, per quanto meravigliosi potessero essere, erano solo un'illusione. E messo a contatto con la realtà effettiva ti rendi conto di questa cosa e diventi frustrato, però continui a pensare che quello che immagini possa essere davvero ciò che accade e quindi continui a rincorrere questa "realtà perfetta" come un cane che insegue la coda e non la raggiunge mai.

Ma ricordati che la tua felicità non deriva da tutto ciò ;)

In definitiva, fossi in te, penserei di meno e mi godrei di più le cose, tutte le cose :)

Ho letto un libro interessante a riguardo ultimamente, si chiama The power of now, te lo consiglio.

Modificato da Valdast94
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denipr92
Inviato (modificato)

Grazie a tutti per le risposte.

mah.. se più conosci la mente e meno ti affascina il mondo, allora vuol dire che la stai conoscendo male.

in ogni caso, il distacco per le cose belle e brutte è SEMPRE positivo e segno di una certa maturità spirituale raggiunta

In effetti è conseguenza di un percorso che sto seguendo, la cosa che mi preoccupa è che il distacco che sto avendo dalle emozioni negative, lo sto avendo anche da quelle positive. Sto diventando apatico.

Se rientrando al parcheggio, mi trovo la macchina graffiata, ed è successo, penso.. "ah, c'è la macchina graffiata... toccherà aggiustarla". Punto. La mia emozione di rabbia è pari a 0.

Quando vivevo all'estero mi è capitato di perdere le chiavi di casa, e tornare a mente fredda in dietro per cercarle.. alla fine le ho ritrovate.

Se qualcuno mi offende, non me la prendo.. non provo rabbia nei suoi confronti, e non do un minimo peso a quanto dice.

Questa è crescita da una parte, ma dall'altra, lo stesso distacco si ripercuote nelle emozioni positive e non riesco a lasciarmi andare a parte in rari casi.

Se giocando ai casino, vinco 50€, non provo grandi emozioni.. Penso: ah, 50€ in più. questi li metto da parte e continuo a fare quello che stavo facendo.

Se qualcuno mi fa un complimento, dico grazie, ma questo non mi provoca piacere, o è un piacere minimo.

es:
amico: ehi denipr, che bel fisico!
denipr: grazie.

con mente razionale penso: palestra + buona alimentazione = buon fisico. (nulla di straordinario, il complimento ha poco valore). A + B = C

Tutto questo mi spinge a cercare emozioni estreme, sempre più forti.

Provo una grande gioia nel fare pazzie e cose senza senso.

Se si tratta di sarge, nelle discoteche, quando riesco a lasciarmi andare mi piace essere imprevedibile con le ragazze fino al punto in cui loro pensano "questo qui sta proprio fuori con la testa". Me la prendo in braccio che sia una ragazza di 18 anni o una donna di 35 e parlo la maggior parte del tempo di stronzate, per ridere.

Se si tratta di uscire in macchina, mi piace correre, andare su strade sterrate dove c'è il rischio che la macchina si blocchi. Mi piace girare di notte, andare in posti sperduti dove provo un po' di paura, dove tutto è imprevedibile.

Questo mi spinge a cercare di fare cose sempre più pericolose, da persone incosciente!

E dentro di me è come se avessi la convinzione che la mia vita sarà molto breve, non vedo una vecchiaia nel mio futuro. Sento che morirò giovane, facendo qualche pazzia, qualcosa che mi porta fuori dalla "comfort zone" e che mi porterà via anche la vita.

Modificato da denipr92
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