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Da emarginato a invidiato


Dustoff

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Kingsh
Il 30/5/2019 alle 05:15 , godspeed ha scritto:

Concordo a metà. 

Attivarsi è bene. Scappare non molto. 

Secondo me tu confondi reputazione e carisma. Quando dici che la tua reputazione a Roma (che poi Roma ha 5 milioni di abitanti e non penso proprio che ti conoscano tutti) non ti dà possibilità di essere accettato, stai praticamente levando il problema dalle tue spalle e mettendolo su quelle di qualcun altro.

Per cambiare il modo in cui le persone ti vedono devi cambiare te stesso. Questo è il carisma. Se cambi le persone (il luogo) ma tu rimani lo stesso, non hai risolto un bel niente.

Infatti tu sei cambiato poi, ma mica perché sei scappato. Se servisse spendere migliaia di euro in viaggi all'estero per potersi migliorare, saremmo tutti spacciati, io per primo. 

Quando noto un problema con me stesso, lo cambio QUI e ORA. Quello è un cambiamento di cui andare fieri, uno che la gente nota. 

Poi la storia di Facebook... Mah. Almeno oggi i contatti virtuali non valgono più nulla. Come i follower su instagram. Ho visto ragazzi con 200 follower farsi tranquillamente delle HB10... Conta solo quello che si è nella realtà. 

Che poi a nessuno interessa veramente chi tu sia... basta dare alla gente quello che vogliono. Vogliono divertirsi? E falli divertire. 

Concordo con te, ma anche io a metà.

Ti faccio un esempio: metti caso che ho un gruppo di amici, e questi mi conoscono tutti come quello timido insicuro ed impacciato, io non posso iniziare di punto in bianco a comportarmi in modo completamente diverso. Sarebbe molto strano, ed onestamente io mi sentirei a disagio. Io sono nella stessa situazione del ragazzo che ha scritto il post, anche io secondo anno di università, sempre a Roma, ma non ho legato con nessuno e non credo che riuscirò più a farlo.

Se avessi avuto qualche soldo in più da spendere un viaggio studio del genere tipo in California me lo sarei fatto pure io, però costano davvero troppo e non voglio pesare sulla mia famiglia anche perché non lavoro.

Ed onestamente, apparte fare questo io non so più come posso muovermi e come posso fare per cambiare e perlomeno avere qualche amico con cui uscire un po' il sabato sera.

È una situazione difficile però la storia di questo ragazzo, ogni tanto ritorno a leggerla perché mi carica di speranza, e son sempre più convinto che il cambiamento sia realmente possibile, ma devo cercare un'altra strada.

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Trapano
Il 9/6/2019 alle 00:13 , Kingsh ha scritto:

Concordo con te, ma anche io a metà.

Ti faccio un esempio: metti caso che ho un gruppo di amici, e questi mi conoscono tutti come quello timido insicuro ed impacciato, io non posso iniziare di punto in bianco a comportarmi in modo completamente diverso. Sarebbe molto strano, ed onestamente io mi sentirei a disagio. Io sono nella stessa situazione del ragazzo che ha scritto il post, anche io secondo anno di università, sempre a Roma, ma non ho legato con nessuno e non credo che riuscirò più a farlo.

Se avessi avuto qualche soldo in più da spendere un viaggio studio del genere tipo in California me lo sarei fatto pure io, però costano davvero troppo e non voglio pesare sulla mia famiglia anche perché non lavoro.

Ed onestamente, apparte fare questo io non so più come posso muovermi e come posso fare per cambiare e perlomeno avere qualche amico con cui uscire un po' il sabato sera.

È una situazione difficile però la storia di questo ragazzo, ogni tanto ritorno a leggerla perché mi carica di speranza, e son sempre più convinto che il cambiamento sia realmente possibile, ma devo cercare un'altra strada.

Quello che dici è un falso problema.

In realtà è vero che la società ad un certo punto ti imprigiona nel personaggio, sembra che uno sia costretto a comportarsi come gli altri si aspettano che tu ti comporteresti in base all'idea che si sono sempre fatti di te. Fregatene!

Per uscire dal frame in cui ti hanno imprigionato, basta passare un periodo di distacco, che sia un viaggio, le vacanze ad Agosto o anche solo che per un paio di settimane non ti fai vedere. 

Poi puoi tranquillamente iniziare ad agire come se quelle persone non le conoscessi. Se accompagni il tutto ad un cambio di look, anche minimo (taglio di capelli, abbigliamento), vedrai che potrai agire secondo la tua nuova mentalità. All'inizio la gente resterà stupita del cambiamento e sarà una cosa buona per te. Diranno tutti, ah ma è cambiato, cosa sarà successo in questo periodo che non l'abbiamo visto? 

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Roose Bolton
3 ore fa, Trapano ha scritto:

Quello che dici è un falso problema.

In realtà è vero che la società ad un certo punto ti imprigiona nel personaggio, sembra che uno sia costretto a comportarsi come gli altri si aspettano che tu ti comporteresti in base all'idea che si sono sempre fatti di te. Fregatene!

Per uscire dal frame in cui ti hanno imprigionato, basta passare un periodo di distacco, che sia un viaggio, le vacanze ad Agosto o anche solo che per un paio di settimane non ti fai vedere. 

Poi puoi tranquillamente iniziare ad agire come se quelle persone non le conoscessi. Se accompagni il tutto ad un cambio di look, anche minimo (taglio di capelli, abbigliamento), vedrai che potrai agire secondo la tua nuova mentalità. All'inizio la gente resterà stupita del cambiamento e sarà una cosa buona per te. Diranno tutti, ah ma è cambiato, cosa sarà successo in questo periodo che non l'abbiamo visto? 

Hai centrato il nocciolo della questione. Io nell'ultimo anno ho rivoluzionato completamente la mia vita ed ho iniziato a comportarmi in modo molto diverso. Gli altri semplicemente ne hanno preso atto ed hanno iniziato a comportarsi di conseguenza. Ad esempio, nessuno si sognerebbe di darmi del pantofolaio, cosa che sono stato per 28 anni, adesso che corro o vado in bici tutti i giorni.  Invece per  l'essere timidi e insicuri, anche per quello vedo molti meno problemi di quelli che molti si fanno. Da timido a spigliato è un processo lungo, a volte anche di anni, nessuno cambia nell'arco di una settimana. Sarà quindi un adattamento progressivo anche da parte delle risposte altrui al vostro comportamento.

Lasciate perdere la mentalità della reputazione fissata nella pietra, se avessi creduto a questa cazzata starei ancora a farmi gli aperitivi con la camicia fradicia di sudore e le mani unte da pizzetta, che si squartava quasi causa trippa.

Modificato da Roose Bolton
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Kingsh
22 ore fa, Roose Bolton ha scritto:

Hai centrato il nocciolo della questione. Io nell'ultimo anno ho rivoluzionato completamente la mia vita ed ho iniziato a comportarmi in modo molto diverso. Gli altri semplicemente ne hanno preso atto ed hanno iniziato a comportarsi di conseguenza. Ad esempio, nessuno si sognerebbe di darmi del pantofolaio, cosa che sono stato per 28 anni, adesso che corro o vado in bici tutti i giorni.  Invece per  l'essere timidi e insicuri, anche per quello vedo molti meno problemi di quelli che molti si fanno. Da timido a spigliato è un processo lungo, a volte anche di anni, nessuno cambia nell'arco di una settimana. Sarà quindi un adattamento progressivo anche da parte delle risposte altrui al vostro comportamento.

Lasciate perdere la mentalità della reputazione fissata nella pietra, se avessi creduto a questa cazzata starei ancora a farmi gli aperitivi con la camicia fradicia di sudore e le mani unte da pizzetta, che si squartava quasi causa trippa.

mi sto per preparare per andare a fare un aperitivo con una mia amica, decido di leggere qualcosa qui sul forum prima e vedo questo...aiuto ahahahaha

ho pure deciso di mettere una t-shirt invece che della camicia ora.😂

comunque mi tocca prendere buone abitudini o non mi smuovo più. è da qualche giorno che prima di dormire cerco di fare una ventina di addominali e di flessioni, la corsa anche con questo bel tempo sarà un ottimo inizio

 

Il 11/6/2019 alle 15:09 , Trapano ha scritto:

Quello che dici è un falso problema.

In realtà è vero che la società ad un certo punto ti imprigiona nel personaggio, sembra che uno sia costretto a comportarsi come gli altri si aspettano che tu ti comporteresti in base all'idea che si sono sempre fatti di te. Fregatene!

Per uscire dal frame in cui ti hanno imprigionato, basta passare un periodo di distacco, che sia un viaggio, le vacanze ad Agosto o anche solo che per un paio di settimane non ti fai vedere. 

Poi puoi tranquillamente iniziare ad agire come se quelle persone non le conoscessi. Se accompagni il tutto ad un cambio di look, anche minimo (taglio di capelli, abbigliamento), vedrai che potrai agire secondo la tua nuova mentalità. All'inizio la gente resterà stupita del cambiamento e sarà una cosa buona per te. Diranno tutti, ah ma è cambiato, cosa sarà successo in questo periodo che non l'abbiamo visto? 

 hai ragione, solo che purtroppo è più facile a dirsi che a farsi, ma di tanto. anche se pensandoci, io è da un po' che in effetti non mi faccio vedere in giro per l'uni quindi potrei approfittare, magari appena li becco inizierò a sparare quante più cazzate possibili e cercherò di mostrarmi un minimo più sociale, dato che di solito sto sempre zitto 😅

Modificato da Kingsh
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Trapano
9 minuti fa, Kingsh ha scritto:

 hai ragione, solo che purtroppo è più facile a dirsi che a farsi, ma di tanto. anche se pensandoci, io è da un po' che in effetti non mi faccio vedere in giro per l'uni quindi potrei approfittare, magari appena li becco inizierò a sparare quante più cazzate possibili e cercherò di mostrarmi un minimo più sociale, dato che di solito sto sempre zitto 😅

Non ci pensare, all'inizio sarà strano. E' normale.

Inizia a lavorarci. Se mai inizi, mai avrai risultati.

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vol-à-voile
Il 30/5/2019 alle 05:15 , godspeed ha scritto:

Attivarsi è bene. Scappare non molto. 

Delle volte l'una deve passare per forza per l'altro.
Non voglio specificamente passare per il mio caso ma sostanzialmente se passi da un paesino di provincia dove la più grande aspirazione è quella di far parte di un club di tifosi di calcio o quella di andare a passare il weekend nel paese vicino per rimorchiare a ritrovarti in un'altra realtà in cui sfrutti ogni tuo momento per goderti ciò che realmente volevi o vuoi..bè allora scappare è sinonimo di attivarsi.

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_Gab_

Anche io mi ritrovo in una posizione simile.Nel proprio paese di origine tutti si ricordano di te per quello che sei stato fino ai 18-19 anni.Poi cambiare diventa sempre più difficile.La cosa che conta di più è comunque la gente che frequenti.Spostarsi dal proprio paese secondo me è fondamentale,una esperienza da fare senza alcun dubbio,soprattutto se  per studio.

In questo mio primo anno da fuorisede "parziale"(torno a casa il finesettimana) ho scoperto che fuori ci sono moltissime opportunità,la mia mentalità è cambiata non poco e so che se fossi rimasto a casa con i miei invece non sarebbe cambiato nulla.Per me anche confrontarmi con gli altri coinquilini è stato fondamentale.Ogni volta che torno a casa sento che il mio paese inizia a starmi stretto e con i miei amici storici comincio a sentirmi a disagio,non condividendone più né il tempo libero come prima né il lavoro(la maggior parte non hanno continuato con l'università ).

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  • 4 mesi dopo...
Yuber
Il 9/6/2019 alle 00:13 , Kingsh ha scritto:

Concordo con te, ma anche io a metà.

Ti faccio un esempio: metti caso che ho un gruppo di amici, e questi mi conoscono tutti come quello timido insicuro ed impacciato, io non posso iniziare di punto in bianco a comportarmi in modo completamente diverso. Sarebbe molto strano, ed onestamente io mi sentirei a disagio. Io sono nella stessa situazione del ragazzo che ha scritto il post, anche io secondo anno di università, sempre a Roma, ma non ho legato con nessuno e non credo che riuscirò più a farlo.

Se avessi avuto qualche soldo in più da spendere un viaggio studio del genere tipo in California me lo sarei fatto pure io, però costano davvero troppo e non voglio pesare sulla mia famiglia anche perché non lavoro.

Ed onestamente, apparte fare questo io non so più come posso muovermi e come posso fare per cambiare e perlomeno avere qualche amico con cui uscire un po' il sabato sera.

È una situazione difficile però la storia di questo ragazzo, ogni tanto ritorno a leggerla perché mi carica di speranza, e son sempre più convinto che il cambiamento sia realmente possibile, ma devo cercare un'altra strada.

Anche io ho passato momenti a pensare che non mi sarei tolto l etichetta di dosso. Cosa vuoi che ti dicano i tuoi amici/conoscenze se cambi comportamento? Nulla , perché 1 non siamo il centro del mondo ,2 perché dovrebbero impedirti di essere te stesso? Ci saranno degli alti e bassi perché ti criticheranno e dovranno abituarsi al nuovo te. Anche tu dovrai abituarti al nuovo te e quindi all inizio sarai tentato di rinasconderti in quell etichetta , cerca di non farlo e resistere e perseverare nella costruzione di quella che persona che vorresti essere.

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leavingmyheart

Bella storia.

A me invece di avere amici non me ne fregava un cazzo, volevo solo la figa, così tanto che l'università manco riuscii a finirla 🙊🙊🙊🙊

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  • 1 mese dopo...

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