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Inganno e potere


Reverie

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il padrino

Scusa Venasaur!!! Ahahahah!!! :)

Andreas, hai perfettamente ragione.

Il Padrino, si trova in formato ebook il lubro che dici ?

in italiano, trovi, su internet si e no un riassunto, penso ci sia solo in versione cartacea, in inglese trovi tutto ;) prova a cercare su google... :) chi cerca trova ;) visto che il mio non è un invito alla pirateria,non vado contro il regolamento se vi dico che è meglio se lo acquistate :D però a puro scopo informativo: per vie più o meno legali si trova gratis :)

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Forse l'ho trovato...se riuscirò a "recuperarlo" mi farò vivo

Modificato da /ekyll
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Inversa a quelle che ti fa Venasur che aspira a dominare le pulzelle. Io invece voglio sapere come liberarsi di un dominatore! :)

Quando ti accorgi che qualcuno ha una certa influenza su di te, che riesce a condizionare i tuoi pensieri e le tue azioni, chiediti cosa effettivamente stai guadagnando dal rapporto con lui. Fai un bilancio del "flusso di valori", con obiettività. Se ti accorgi di essere in svantaggio, ossia che quello che riceve lui dalla relazione è nettamente superiore a quello che stai ricevendo tu, allora ti sei infangata in una relazione in cui lui domina e tu sei sottomessa.

Perfetto proprio quello che intendevo ;)

E ora spiegami come appagheresti-negheresti ipoteticamente questi bisogni per creare dipendenza. Per esempio potrebbero andar bene dei complimenti diretti o sarebbe meglio subcomunicare per vie più elaborate?

"E ora spiegami"? Beh, non si usa più chiedere per favore? -_-

Il meccanismo della dipendenza segue sempre lo stesso schema:

ricezione dello stimolo, e piacere ad esso connesso --> negazione dello stimolo e bisogno di ricevere di nuovo (astinenza) --> ricezione di un nuovo stimolo

La parte più importante del meccanismo è quella centrale, perché serve ad amplificare il valore percepito dello stimolo. Detto in modo più semplice, significa che diamo più valore alle cose che non abbiamo, specialmente se le abbiamo avute.

Il complimento diretto può anche andar bene se è sincero e non un'adulazione troppo artefatta, le dimostrazioni di apprezzamento indirette invece di solito sono percepite come più sincere. Non è tanto questo che conta, come ho già detto scoprirai il modo migliore per nutrire il suo bisogno imparando a conoscere la persona.

La vera domanda è: quando nutrirlo?

Pensa agli addestratori di cani: vogliono che il loro cane faccia determinate cose, e per stimolarlo a farle lo premiano con un bel pezzo di carne. Ma il premio arriva solo e soltanto quando il cane ha eseguito quello che il padrone vuole fargli fare. Il bisogno di avere un altro pezzo di carne lo spingerà a farlo di nuovo.

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ileb

La storia del cane mi impressiona. Diciamo anche che il cane non avendo altre possibilità (se no non mangia) si abitua al meccanismo. Mentre noi dotati di libero arbitrio possiamo "controbattere" la tecnica con un "eh no, mica voglio essere addomesticato, fottiti". Credo che comunque dipenda dal livello di bisogno in cui uno sta, se i complimenti del tipo/a sono così importanti è chiaro che si crea poi il meccanismo, se no se uno/a non interessa può fare il tira e molla per anni che non funziona. Grazie della risposta, se il ricevente prende di più (come è accaduto) è bene che si rivolga ad altro fornitore. :)

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Mentre noi dotati di libero arbitrio possiamo "controbattere" la tecnica con un "eh no, mica voglio essere addomesticato, fottiti".

Ingenuotta :rolleyes:

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ileb

Eh gia'!!!!!! Ma fammi almeno prova' a crederciiiiiiiiiiiii!!!!! :p

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Venusaur

"E ora spiegami"? Beh, non si usa più chiedere per favore? -_-

Ahahah :D

Dai... era un test, l'hai superato ;)

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  • 2 settimane dopo...

Un piccolo regalo per chi sta seguendo questo thread :give_rose:

"Schematicamente parlando e riducendo la questione ai minimi termini, si può osservare che le persone parlano sempre di ciò che temono o di ciò che desiderano. La mente e il cuore non rinunciano mai a pensare che le cose dovrebbero essere diverse da come sono. Ciò emerge continuamente dai discorsi. Prestando dunque molta attenzione, la bocca del nostro interlocutore agirà coma una spia doppiogiochista che mette a nudo le sue disposizioni interiori. Così, pur non disponendo di spie vere e proprie, sapremo ugualmente le intenzioni dell'avversario. Scrutando il suo pensiero, avremo gioco facile nell'orientarci di conseguenza e nel disgregare il suo modo di vedere le cose. È in questione l'arte dell'ascoltare, il modo di spiare la mente e il cuore dell'interlocutore e non solo dell'interlocutore, ma anche di se stessi. Si tratta di un compito ambizioso, ma non velleitario."

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