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Sondaggio: Quanti F-Close hai ottenuto?


shinobi

Numero F-Close  

351 utenti hanno votato

  1. 1. Quanti F-Close hai ottenuto nella tua vita seducendo le donne?

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Jumpy
18 hours ago, .screen said:

L'unica differenza è che le religioni hanno come obiettivo il farti entrare nel loro sistema di valori. Il mio sistema di valori è eliminare ogni valore. Ad alcuni piace, ad altri no.

No, al contrario. Svuoto delle credenze eliminandole. Non è la solita storia di installare nuove credenze. Molti mantra sono volutamente opposti. Tipo "voglio essere monogamo e fedele" e poi "voglio sposarmi più donne". L'obbiettivo è basare a zero qualsiasi credenza.

[...]

A parte che dei principi etici mi frega gran poco.. "people over tools". Puoi avere il martello più valido al mondo ma se lo usa un coglione, farà danni.

Non credo negli psicologi. Poi la psicoterapia in se magari è fenomenale, non ne ho idea. È chi la usa che mi preoccupa.

Vedi, il mio problema è che non li voglio proprio i principi etici. Meno che meno qualcuno che mi induca a rispettarli. Sarebbe un'inutile gran frustrazione.

In guerra e in amore (e nel business) i principi etici sono la prima cosa che va a puttane. Preferisco stare senza.

In questo ambito etica non è nel senso che viene comunemente dato, socialmente.

E' intesa nella sua essenza più pura e semplice: la ricerca del benessere personale e dei proprio simili.

Cosa di cui è capace, naturalmente, anche un'ameba. Figuriamoci un bipede dal pollice opponibile che capisce la regola del fuorigioco e le equazioni differenziali (semicit.)

Praticamente tutti i problemi nascono dal fatto che questo meccanismo naturale viene "incrostato" da preconcetti morali/religiosi/pippe mentali/credenze limitanti.

17 hours ago, .screen said:

Non è che la uccido ovviamente. Anche se di fatto potrei.

Perché l'istinto di porta a rispettare il principio etico, appunto ;)

12 hours ago, .screen said:

Poi magari mi scopo un uomo, mi si apre un mondo e addio figa. Ma non credo. E' anche il motivo per cui finora non ho provato... semplicemente non ne vedo il motivo e non ne ho il minimo interesse. Se tu hai voluto farlo, buon per te. Lo farei in futuro giusto per fare un po' di scena durante un MMF, ma morta lì.

Mah... io ho fatto un MMF, la presenza dell'altro non mi ha influenzato più di tanto, forse perchè è un amico di infanzia.

Come esperienza la ricordo più come la versione adulta di quando, alle medie, trovavi un giornalino porno per strada e ci si rintanava da qualche parte per una smanettata di gruppo.

Con la differenza che invece del giornalino, hai una tipa vera :P

3 hours ago, .screen said:

Ho conosciuto una psicologa ad un corso di public speaking che diceva che non voleva neanche provare a fare gli esercizi con noi di parlare in pubblico perché si sarebbe giudicata troppo nel farlo. "Forse perché sono la prima a giudicare tantissimo chi esce"

Psicologa forse appena laureata, difficile sentire una roba del genere da uno psicoterapeuta (la specializzazione in psicoterapia non è esattamente una passeggiata: per impegno e difficoltà è quasi un'altra laurea).

In quanto l'atteggiamento "non giudicante" è la prima cosa insegnata.

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Kain
29 minuti fa, Jumpy ha scritto:

In quanto l'atteggiamento "non giudicante" è la prima cosa insegnata.

 

16 minuti fa, .screen ha scritto:

Il "non giudicare", per quanto mi riguarda, non è un qualcosa che si può insegnare.

E' un pensiero puramente personale, ma penso che l'atteggiamento "non giudicante" o il "non giudicare" siano un po' presi nel senso sbagliato.

Un primo grado di giudizio esce automatico. Che lo vogliamo o no.

Se qualcuno "fa o dice qualcosa", immediatamente viene catalogato come giusto o sbagliato per noi.

Riflette tutta una scala di valori acquisiti e sviluppati. 

... e va bene cosi.

Da li entra in gioco la parte razionale e l' unica, secondo me, allenabile.

Quella che ti fa capire che i tuoi parametri non sono universali e, pertanto, il giudizio tuo puo' essere diverso da giudizio altrui. 

E magari ugualmente valido o sbagliato.

Ma non puoi sottrarti al tuo giudizio individuale. 

 

 

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Jumpy
37 minutes ago, .screen said:

Il "non giudicare", per quanto mi riguarda, non è un qualcosa che si può insegnare.

 

15 minutes ago, Kain said:

Un primo grado di giudizio esce automatico. Che lo vogliamo o no.

Ci sono delle strategie per tenere a bada il giudicare e l'autogiudicarsi... al corso di teatro sopratutto ora, verso la fine del primo anno, ci stiam lavorando tantissimo.

Da come ho capito sopratutto gli attori ci lavorano tantissimo per imparare a entrare nei ruoli senza condizionamenti.

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Kain
14 minuti fa, Jumpy ha scritto:

 

Ci sono delle strategie per tenere a bada il giudicare e l'autogiudicarsi... al corso di teatro sopratutto ora, verso la fine del primo anno, ci stiam lavorando tantissimo.

Da come ho capito sopratutto gli attori ci lavorano tantissimo per imparare a entrare nei ruoli senza condizionamenti.

Probabilmente ci sono molti gradi di giudizio.

E' un esempio estremo, ma se vedo una persona che ne sta ammazzando un'altra, preferisco avere comunque un riconoscimento immediato e non limitato di cio' che è giusto e cio' che non lo è per , eventualmente, intervenire.

Modificato da Kain
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Jackal69
4 ore fa, .screen ha scritto:

Il mio è (era?) un problema di abbandono. Se so già che la abbandonerò mi piglia male e non mi tira. Ma ci sto lavorando.

E prendersi il cialis non è una gran idea perché:

  • ci vuole del tempo prima che agisca. Nel mentre che fai, briscola? O lo prendi prima o sennò è un po' ridicola la situazione.
  • ripeto, succede. Molte volte non era calcolato. Sei a una festa, becchi una che fisicamente ti piace, ti rendi conto che ha 20mila problemi.. ma ti invita a casa sua. E' figa. Non ci vai?
  • il cialis costa. Non so quanto il cialis di preciso, ma 10€ per una scopata mediocre non li spendo.

ridurla al fatto di potersi fare una sega con la figa della ragazza che non ti piace, è riduttivo a dire poco. Dico qualche concetto in modo schematico non ho tempo per dilungarmi, chi ha un q.i appena sufficiente sicuro mi capira'.

Partendo dal presupposto, che la tensione sessuale tra uomo e donna è automatica, è una cosa insita in natura che non si puo eliminare, tra qualunque uomo e qualunque donna(anche un cesso con le ruote, anche tra madre e figlio) anche senza fare un cazzo , ci sara' sempre tensione sessuale. Decidiamo noi se accendere l'interuttore o meno.

Freud diceva  che i destini pulsionali dipendono dall’organizzazione narcisistica dell’Io e portano con sé un’impronta di questa fase, che coincide con i meccanismi di difesa tipici delle fasi di sviluppo più avanzate.

Le pulsioni nascono da una necessita' non soddisfatta, tralasciando la connessione tra sessualita'e nevrosi, voglio accennare al legame tra odio-aggressivita' e pulsioni sessuali.

La genesi dell’odio è più antica di quella dell’amore, esso infatti, nasce , durante la fase del narcisismo primario. In questo senso, l’odio si può considerare sempre in rapporto alle pulsioni di autoconservazione.

L'aggressività non è solo un'emozione o un comportamento, bensì è la manifestazione di una pulsione che vive e si muove nell'inconscio condizionando le nostre scelte e i nostri comportamenti a causa della tensione generata dalla fonte somatica di questa eccitazione.

Tutto questo per dire, che lo sborrare non è un processo fisico, ma psico-fisico e la sessualita' è legata a sentimenti, di aggressivita', di dominanza di frustrazione. 

Sulle ossessioni voglio esplicare un semplice concetto...

Nascono da una sorta di fantasia, quasi un’ipotesi su ciò che vorremmo o non vorremmo fare ,quando esse non sono consone con la nostra morale ci spaventano, diventano tabù con la convinzione che questo pensiero potremmo metterlo davvero in pratica e ci sforziamo affinchè esso non si presenti più ma è proprio questo timore che lo mantiene in vita dal momento in cui la paura verso qualcosa fa si che esso sia sempre presente e quindi l’oggetto principale della nostra attenzione.Per concentrarsi a non pensare a qualcosa si è costretti a pensare proprio a questo qualcosa. 

O.T questo meccanismo potrebbe essere utilizzato, per generare dipendenza emotivo, suggestionare con immaginare mentali o giochi di ruolo la preda, non tanto per renderla ossessionata da noi, ma per vederla nella sua vera natura, senza difese in balia dell'istinto e delle pulsioni, anche quelle piu' nere. Potrebbe rivelarsi pericoloso ma noi non abbiamo coscienza.

Concludo dicendo che non voglio generalizzare, ma la maggior parte degli impulsi, nasce da sentimenti come frustrazione, dominanza, aggressivita',(autoconservazione) sono impressi a fuoco nel nostro patrimonio genetico, condizionati moltissimo dalle nostre esperienze, e da i nostri modelli.

In parole povere è inutile dire a uno che non sente l'istinto di dominare, di possedere di dilaniare una donna in quanto tale, di scoparsi ogni cosa, o farlo in un determinato modo.

 

Modificato da Jackal69
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senza nome
22 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Questa è una. 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15811504

In Ita ho un testo con gli atti di un convegno su identità e orientamento di genere (da non confondersi) in cui ne erano citate ben di più, ma ora non saprei ritrovarle. 

Grazie.

@Jumpy hai del.materiale o siti/libri/corsi/ecc. da cui posso attingere per imparare a "giudicare di meno"/" non giudicare"?

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Deconstructed Reality

Come fai a smettere di giudicare senza giudicare il giudicare negativo a priori? Comunque devi continuare a giudicare e quindi non puoi smettere di giudicare.

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21 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Se io sono il Vocabolario, questo indica soltanto che Tu sei il vocabolario. 

Anche se la palindromica V ha una twilight... 

Perché in fondo lo sai che non parlavo di me, come un pacchetto di fazzoletti nel dire rettangolo non parla di sé ma parla di sé. 

Che c'è ben di meglio come doppio volto di V che porta la Luce. 

A livello archetipico. 

Ma poi saltano fuori le torce e i forconi. Diciamo Venus.. 

 

Beh, Branduardi ha cantato una cosa bella sulle parti implicate. 

 

Tutto l'Ordine di sua discendenza è autorizzato a camminare nell'Outword, a ricevere cibo, il miglior vino, le migliori stoffe e riparo.

Come se fubunritsu, il fiume sotterraneo... 

Avesse una sola fonte e mirasse a tornare UNO. 

 

Lo so che si scrive Outworld... 

 

Ma c'è sempre questa twilight... 

 

Vedi in questo video l'ombra superiore e l'ombra inferiore, il recinto delle genti che gioca agli specchi e si spaventa di sè? 

Senti quelle parole... 

 

"Da loro per sempre avrai cibo e mai più nella vita avrai fame"

 

Li avremmo protetti, guidati nella caccia, guidati nel sesso

 

Se solo ci avessero lasciato gli avanzi della cucina invece che le torce e i forconi... 

 

Una goccia d'amore, invece che litri di paura ed ignoranza.

 

Quella goccia d'amore, quel petalo, è il vocabolario unificato. 

 

E poi...ladro e assassino non è vero.

 

Loro, lo sono. E in fondo lo sanno. 

 

E sono le due cose di cui cercano di privarsi per vivere dentro le mura insieme, per cui le vedono nell'Outworld. 

 

Ma si può essere ladri di fuoco. 

 

Assassini di dei. 

 

Vivendo nell'ombra per servire la luce. 

Se Io è il vocabolario, devo lasciarMi scrivere il mio linguaggio, ma è proprio Là, che la mia penna si ferma.

Ma almeno abbiamo là seconda nota..

Anche se tra il Mi e il La, c'è il , e il Sol.

Ho suonato il Fa di recente, in questo modo ho toccato il Sol

Ma la melodia mi rapisce completamente, e rischio di rimanere incastrato al Fa(r)-Sol.

Per questo la mia penna si ferma, perché sono rapito dalle note di mezzo, in realtà da ogni nota, ma non riesco a suonare l'Accordo con cui suonarle tutte assieme.

Forse anche adesso sono Là, in questo momento, mentre ti scrivo,

Ma ci capiamo io e te, forse.

...


Protetti, guidati nella caccia, guidati nel sesso...

depositphotos_12836929-stock-photo-beaut

Il mio petalo ha il copyright di qualcun altro :)

Era l'accesso autorizzato alla fonte prima di cui domandavo,

Anche se probabilmente quell'accesso autorizzato posso darmelo solo Io stesso, aggiungendo altre due note :


Do

La via del Re.

Ed in questo modo non posso che trovarmi d'Accordo :)

...
...

La cosa irritante, è trovarsi ad entrare ed uscire dallo State autorizzato, continuamente.

Avrai capito che ho trovato la V che guida i marinai dell'oceano, grazie :

"Sognare non è vivere e desiderare non è sognare. Spingere invece il desiderio fino a sentire il bisogno assoluto di una determinata cosa, spingerlo al punto da sentire di non poter vivere senza di essa: ecco la Chiave che ci apre le porte più massicce, la Forza che demolisce gli ostacoli più insuperabili."

Anche se ai miei occhi restava una domanda, non una risposta.

Perseverando, la V che guida i pirati delle acque, mi ha portato qui :

"Per intraprendere bisogna Sapere; per compiere occorre Volere; per Volere veramente si deve Osare; per Raccogliere in pace i frutti della propria audacia bisogna tacere"


Il che mi riporta al percettivo...

Al :




...

C'è stato altro in mezzo, 

Ma allungherei troppo,

Mi auguro con te che le torce siano guida per tutti, ed i forconi, vengano usati per creare nutrimento. 

Se non torno, tanto mi annoiavo <3

P.s.  :

petalo-di-rosa-san-valentino_19-119092.j

 

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Jumpy
17 hours ago, senza nome said:

hai del.materiale o siti/libri/corsi/ecc. da cui posso attingere per imparare a "giudicare di meno"/" non giudicare"?

Neanche a farlo apposta... feci questa domanda al mio insegnante un paio di lezioni fa... mi deve far sapere.
Lo scrivo anche come mio promemoria :)

14 hours ago, .screen said:

Ti faccio un esempio palese. Un mio amico doveva venire in vespa con me e l'ho fatto montare dietro. Fra poco non mi toccava neanche quanto aveva paura del contatto fisico con me. Perché aveva una forte repulsione per il contatto fisico maschile.

Ora, lui non l'ho mai sentito dire male di gay o comunque dell'idea di farsi maschi o cose simili. Mai. Quindi non l'ho mai sentito giudicare questa cosa. Eppure se qualcuno gli svelasse che gli piacciono gli uomini.. non sarebbe probabilmente la miglior persona per gestire questa cosa.

Non so se sia la stessa cosa. In example, faccio balli latini ormai da alcuni anni.

Ci son ragazze che ti abbracciano e ti si strusciano addosso senza tanti problemi, indifferentemente dal fatto che siano fidanzate o che il fidanzato possa o no vederle.

Altre che proprio non riescono ad arrivare ad un tale livello di condivisione e di intimità con un uomo che non sia il marito o il fidanzato.

Come se non riuscissero a isolare il fatto che il trasporto che c'è nel ballo, nel 70-80% dei casi, è un trasporto che nasce, cresce e finisce con il ballo.

E viceversa, quasi un colmo dei colmi, un gay dichiaratissimo che balla senza problemi... con le donne ovvio :P

Credo più che altro siano imbarazzi o pippe mentali personali.

14 hours ago, .screen said:

Ho fatto 3 anni di improvvisazione teatrale e ci dicono appunto di non giudicare le proposte e accettarle. Oggi sono entrato in una scena prendendo una scarpa dal pavimento (l'aveva lanciata una ragazza) guardando un mio compagno e urlandogli "ma cazzo Giulio! Tieni sempre in disordine le tue cose!!".

Solo che dato che lui ha un blocco emozionale pazzesco... mi ha rifiutato la proposta con un "ma dai sempre a pensare a ste cose.. vieni ad aiutarmi con i mobili".

[...]

Non è un caso, lo fa sempre. L'alta settimana un mio amico è entrato, gli ha detto "si.. ho scopato tua moglie". E lui ha sorriso senza dire nulla. Maccheccazzo!

Ribattezzai il corso di teatro: "l'arte di cercarsi le figuredimmerda senza farne un problema" :P

Come compitino di fine anno, ho un monologo in dialetto siciliano (da ragazzo passai un mese ad Agrigento: al rientro parlavo mezzo siciliano :P ).

Di prima impronta, fatto senza pensarci tanto, venne neanche tanto male.

Ora che lo devo migliorare e raffinare... sono in difficoltà: mi scatta il giudizio di continuo ed ho una parte del cervello continuamente impegnata a tenerlo a freno :P

Ovvio che, se ti capita durante la recitazione... dall'esterno si nota.

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senza nome
7 minuti fa, Jumpy ha scritto:

Neanche a farlo apposta... feci questa domanda al mio insegnante un paio di lezioni fa... mi deve far sapere.
Lo scrivo anche come mio promemoria :)

Non so se sia la stessa cosa. In example, faccio balli latini ormai da alcuni anni.

Ci son ragazze che ti abbracciano e ti si strusciano addosso senza tanti problemi, indifferentemente dal fatto che siano fidanzate o che il fidanzato possa o no vederle.

Altre che proprio non riescono ad arrivare ad un tale livello di condivisione e di intimità con un uomo che non sia il marito o il fidanzato.

Come se non riuscissero a isolare il fatto che il trasporto che c'è nel ballo, nel 70-80% dei casi, è un trasporto che nasce, cresce e finisce con il ballo.

E viceversa, quasi un colmo dei colmi, un gay dichiaratissimo che balla senza problemi... con le donne ovvio :P

Credo più che altro siano imbarazzi o pippe mentali personali.

Ribattezzai il corso di teatro: "l'arte di cercarsi le figuredimmerda senza farne un problema" :P

Come compitino di fine anno, ho un monologo in dialetto siciliano (da ragazzo passai un mese ad Agrigento: al rientro parlavo mezzo siciliano :P ).

Di prima impronta, fatto senza pensarci tanto, venne neanche tanto male.

Ora che lo devo migliorare e raffinare... sono in difficoltà: mi scatta il giudizio di continuo ed ho una parte del cervello continuamente impegnata a tenerlo a freno :P

Ovvio che, se ti capita durante la recitazione... dall'esterno si nota.

Grazie. Se mi facessi sapere in seguito, te ne sarei grato.

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