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Cosa spaventa nell'apertura di un set?


bellavista

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Ades
A volte invece siamo con la mente aperta, ci stiamo divertendo, non pensiamo a rimorchiare, salutiamo tutta la gente che ci passa a fianco ed ecco che rimorchiamo una HB10 senza bisogno del canned (purtroppo io non riesco ancora spiegarmi come succeda!).

Succede perchè in quei momenti non stai facendo metagame, cioè non ti stai problematizzando mentalmente sul significato del game ( esempio di discorso interno di chi fa metagame: adesso che le dico? oddio, se poi non le piaccio? sono già passati più di tre secondi o sono indeciso tra vari canned ), piuttosto la tua attenzione è rivolta naturalmente verso il mondo, manifestando il frame che stai bene con te stesso.

Mi capita di pensare che il materiale didattico, tutto ciò che si legge sul game, non sia un semplice insieme di lemmi logicamente correlati, non possa essere visto solo dal punto di vista della sintassi e della semantica, ma contenga anche un qualcosa in più, un elemento che mi piace chiamare " tertium genus " perchè è conoscenza ancora da venire, esperienze ancora da fare, comportamenti ancora da tenere, stati d'animo ancora da manifestare.

Se si legge la teoria con lo giusto stato d'animo proattivo, succede che questa sostanza lentamente viene digerita, viene assimilata, si compenetra in noi.

I lemmi, le frasi, i paragrafi dopo averli letti li si deve dimenticare, per poi senza pensare al significato delle nostre interazioni manifestare quelle attitudini naturalmente, perchè ora fanno parte del nostro bagaglio.

Non so se vi è mai successo di pensare, dopo aver fatto qualcosa in maniera non intenzionale, di dire a voi stessi: " Non mi sarei mai aspettato da me di poter dire/fare questa cosa così bene " mentre gli altri testimoniano : "Non sembravi nemmeno tu ".

Io mi aspetto sempre di sorprendermi piacevolmente.

Considero la trasformazione di ciò che è teorico in esperienza diretta uno degli aspetti maggiormente esoterici della vita, la stessa cosa vale nel puing, è come se ciò che si impara " leggendo " fosse una serie di incantesimi, se si leggono nel giusto modo ( atteggiamento mentale ) producono effetti magici ( il f-close :) ).

Il punto è secondo me trovare un modo per riuscire a pompare il frame quando ne abbiamo bisogno e ci sentiamo in crisi! consigli per l'uso della nostra schizzofrenica mente??

Io ho imparato a conviverci. In una sera posso aprire 100 set e la sera successiva neanche uno...

Devi cercare secondo me una leva facile all'ancoraggio.

Nel senso che, secondo il più recente dibattito in materia di cognizione, il cervello e la mente fanno parte di una macchina, il corpo, quindi hanno " leve e pulsanti " che è possibile utilizzare per creare lo stato mentale voluto.

Esempio tipico, non avere il frame a mille in occasioni dove il frame fa la differenza ( una festa, uscita di sarging ); in questi casi si può utilizzare la PNL.

Banale ( ma utile ) esempio: prima di andare a conoscere una hb ( pochi istanti prima ) me la immagino seduta in bagno per questioni fisiologiche.

Questo basta a distruggere il suo frame metaimposto, cioè il fatto che mi possa concentrare troppo sulla sua avvenenza sprecando risorse preziose.

Poi mi ricordo l'ultima volta che sono andato a letto con una Hb così ( vero che me lo ricordo? :-P ) e le vado a dare una chance di me.

Se merita, io sono un ragazzo difficile.

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  • 3 mesi dopo...
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Miglior contributo in questa discussione

  • Andreino

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  • serjiolin

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  • prieras

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  • bellavista

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Miglior contributo in questa discussione

serjiolin

Sottoscrivo diversi reply, in particolare Ades, Festadanzante e soprattutto Help4Desk.

Io ho elaborato questa teoria, che è ciò per cui ho sto abbracciando il Puing. Con esso potrò perlomeno corcoscriverne gli effetti.

Un giorno mi sono reso conto che ero stufo che i media mi proponessero in continuazione la Canalis, la Satta, la Moreira, la modella X e la strafiga Y. Perchè? Perchè ero stufo che me la imponessero. Non è una proposizione amichevole e innocua, loro VOGLIONO che ci imponiamo un certo standard. E non ho detto "loro CI IMPONGONO uno standard", la realtà è che loro vogliono farlo fare a noi stessi. In pratica, è il robot-socialismo. :)

Bene, e questo è un fatto. Cosa ne deriva? Che la nostra concezione di bellezza e attrazione sopratutto si riduce a una situazione e sensazione di impotenza: lei è strafiga, ed è solo sul cartellone -quindi NON POSSO COMUNICARE CON LEI, la devo accettare là dov'è, e io POSSO SOLO RESTARE FERMO- , si tromba solo i calciatori coi miliardi, è impossibile arrivarci. E qui tra l'altro si trovano anche le radici della social proof.

Quindi, anche quando la strafiga (ma anche meno, magari la nostra collega, compagna di scuola, vicina di casa, o ragazza incontrata casualmente al centro commerciale o in discoteca) è accessibile, il virus anti-comunicazione che i nostri bravi media ci hanno accuratamente inoculato facendoci "annusare" di continuo l'odore della Venere entra in funzione e ci blocca. Il punto è: rendersi conto di questo, e vivere questo millennio di conseguenza. Sapere di avere la stessa voglia di aprire che hanno loro di essere aperte. Sapere che siamo tutti "malati" allo stesso modo, in tutti i rapporti - quante volte abbiamo paura di dire la nostra, in situazioni che col rimorchio non c'entrano niente? E via di sarging e frame alle stelle ;)

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due.di.picche

bella domanda. cosa spaventa? a volte, penso, mi spaventa l'idea che potrei aver successo... per tutto quello che verrebbe dopo...

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serjiolin

Dopo l'opening? O dopo il primo x-close?? Se parli del dopo l'opening, mi sembra ridondante come discorso... al dopo ci si pensa DOPO! :)

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auron

La risposta a questo problema nel MM si trova nelle prime pagine: non che debba essere presa come ora colato, ma mi pare la piu' probabile:

Mettiamoci nello stato dei nostri antenati. Essi facevano parte di un ristretto circolo sociale, all'interno del quale era presente un esiguo numero di femmine. Ora, supponiamo che un uomo venga rifiutato dopo averci provato con una donna: nessun'altra femmina lo accettera', dal momento che la preselezione lo ha gia' tagliato fuori e in un gruppo piccolo e' fondamentale l'accettazione delle proprie azioni.

Ovviamente ai giorni nostri il problema del gruppo sociale ristretto non sussiste piu', ma la paura resta uguale :)

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Andreino

io credo che non si sia centrato bene l'obiettivo. perché tutta questa paura ? da dove nasce se sappiamo che lei mica morde? eppure quanti di noi non riescono a controllarsi? io ho degli amci che dicono di essere disinvolti ma appena vedono una ragazza diventano impacciati il doppio di me. e allora che cosa ci fa stare così male?

Andri

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prieras
io credo che non si sia centrato bene l'obiettivo. perché tutta questa paura ? da dove nasce se sappiamo che lei mica morde? eppure quanti di noi non riescono a controllarsi? io ho degli amci che dicono di essere disinvolti ma appena vedono una ragazza diventano impacciati il doppio di me. e allora che cosa ci fa stare così male?

Andri

un'infinità di cose tipo la paura della reazione che uno sconosciuto potrebbe avere di fronte ad un nostro approccio oppure il timore che gli altri possano pensare male di noi.

a me piace fare riferimento agli esami universitari. molti di noi studiano all'università o hanno finito gli studi, magari anche da poco. ebbene, ricordate come eravate tesi al primissimo esame? ricordate i mille pensieri, le mille paranoie che avete avuto?

finito l'esame e registrato il voto ricordate come vi sentivate sollevati e in pace con voi stessi? man mano che andavate avanti con gli esami l'ansia e la paura via via diminuiva, a tal punto che ogni esame, anche quello più tosto diventava una passeggiata.

ecco, nel sarge è la stessa. la prima apertura vi crea ansia, timore, ma appena vedete che il set vi segue ogni preoccupazione svanisce e lascia lo spazio ad un senso di rilassamento e benessere....per non parlare poi dell'adrenalina che vi scorre verso le gambe quando, dopo il #close, abbandonate il set.

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Andreino

"ecco, nel sarge è la stessa. la prima apertura vi crea ansia, timore, ma appena vedete che il set vi segue ogni preoccupazione svanisce e lascia lo spazio ad un senso di rilassamento e benessere....per non parlare poi dell'adrenalina che vi scorre verso le gambe quando, dopo il #close, abbandonate il set."

Hai ragione. pero' ricordo che ci sono anche molti ragazzi che non la provavano l'ansia. e come mai? e perché loro NO e gli altri SI? per quale ragione? stavo riflettendo su questo. come mai sono privi di preoccupoazione prima di ogni esame?? come lo si risolve questo inghibbo??

Andri

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rotello

personalmente - i problemi che ho quando approcio sono ..

- che cazzo gli dico poi? ( e qui ti studi 3-4 storielle / routine e sei a posto)

- se sta facendo qualcosa gli rompo le palle ( e qui pero basta un po di PNL)

- viene il tipo e mi da botte ( qui bisogna stare piu attenti o cambiare zone dove si approcia)

il modo che sto usando per "superare" questo limite è quello postato qui: aprire SOLO per il gusto di aprire. e poi andarsene.

in questo modo al massimo la mia vocina da afc mi dice " penseranno che sei strano.. ma inerme"

dato che il scopo e imparare ad aprire e calibrare mi basta.

Rotello

ps sono ancora in fase di open and eject.. :-)

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rogermorse

condivido quello che ha detto Rotello....apro con una qualsiasi cavolata che mi permetta di mantenere un po' alto l'interesse del set....ma poi come si fa a prolungare il tutto? Si improvvisa principalmente...e li' mi sa che ci vuole solo esperienza.

Chiaramente tutto dipende dal contesto. In un locale c'è gente che ci va per divertirsi e per fare nuove conoscenze. Difficilmente in treno si #chiuderà con la stessa facilità.

In discoteca un kiss-close arriva presto, ma riuscireste a kiss-closare la stessa identica persona quando la incontrate in treno? Non credo proprio.

A parte questo, nello street trovo sempre difficile, una volta aperto, riuscire a mantenere interesse, ed eventualmente far crollare lo shield per proseguire e magari riuscire a #chiudere.

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