Si è mai organizzato un seminario sul campo, stile mystery?

[TAuRus [Amministratore] 102590]

intendevo dire che non si può sperare di diventare come van gogh solo osservandolo e sperando di carpire i suoi trucchi.

E avendo van gogh come trainer personale?

Non dovete vedere il mondo solo in bianco o solo in nero...

[XAX [Partecipante] 58]

Detto questo, ritengo sicuramente che ci sia da imparare da TUTTI (sia AFC -> cosa NON bisogna fare che dai PUA -> cosa bisogna fare ) e da tutto, di fatto ogni cosa è potenzialmente un'ottima ispirazione.

Il mio maestro dice una cosa molto interessante

Dice che per una mente semplice potrebbe essere addirittura pericoloso attenersi ai testi dei grandi maestri.

Questo perchè i grandi maestri scrivono i loro testi dopo aver fatto il loro percorso di vita e quello che scrivono è ciò che loro hanno imparato.

Un novizio potrebbe ritenere tutto estremamente facile andando a scontrarsi inevitabilmente contro insuccessi senza spiegazione.

Quello che va fatto, invece, è imparare da chi si ha intorno e rifarsi ai discepoli dei grandi maestri praticando insieme a loro e creando un proprio metodo personale.

Solo noi stessi possiamo imparare a fare qualcosa, nessuno ce lo può installare direttamente in testa.

Quindi, vedere Mystery sarà sicuramente ilumminante ma non determinante. Praticare personalmente giorno per giorno, imparare dai propri errori, imparare dai propri compagni e da chi è più esperto intorno a noi, ci permette di fare errori e ottenere successi con i nostri tempi e nostri modi.

Grazie a te Arachno, grazie a Taurus e tutti gli altri sexy admin che ci avete dato questa posibilità di creare una comunità da cui imparare l'uno dall'altro

[Pifferaio magico [Élite] 36]

Credo che provare a quantificare quanto si possa apredere o meno da un maestro, non sia possibile.

E' vero che un bravo insegnate si vede dai suoi allievi, ma è anche vero che gli allievi che per un motivo o per l'altro sentono di non imparare nulla, prima o poi se ne vanno. (quindi accanto all'insegnate restano solo gli allievi freschi o i più anziani e istruiti).

Questo però è un discorso che si può fare quando si ha modo di passare molto tempo col proprio istruttore come avviene ad esempio nelle arti marziali. (è quello che succedeva sempre nella mia palestra, da cui ho tratto questo esempio)

Nel p.u. almeno di non avere una guida personale che ti stia dietro sargiata dopo sargiata, (ma in questo caso, altro che soldi, e ci mancherebbe...) le possibilità di apprendere sono molto limitate e dipendenti dall'indole della persona.

Es. io e un qualsiasi altro utente del forum andiamo allo stesso seminario di mystery, io imparo X, colgo determinate cose, faccio certi nessi, avvio alcuni processi di crescita interni, l'altro utente impara 2X, l'insegnante e il bootcamp fatto è lo stesso.

Per questo secondo me è poco utile fare una discussione generale (che porta cioè a generalizzazioni) su quanto sia utile o meno frequentare un corso con un guru.

Dipende da ciascuno di noi diversamente, (l'acqua calda), allora la cosa migliore, imo, è concentrarsi sulle capacità che ci portano a cogliere e a imparare il più possibile dagli altri. (e quidni come diceva aRaChNo, sia da chi riteniamo più esperto di noi, sia da chi riteniamo più principiante).

Un attegiamento di "umiltà", intesa non come caratteristica di cui far sfoggio, ma come frame interiore, che aiuta a mettere da parte il sempre presente orgoglio in favore di un analisi il più obbiettiva possibile dei fatti (es. sargio e mi rendo conto che una cosa in cui non avrei mai creduto, funziona alla grande) ci permette di diventare delle spugne da un punto di vista dell'apprendimento.

[mercuzio [Partecipante] 4]

Io, ovviamente, parlo da Lurker... e rimango un po' perplesso...

Non vorrei rifarmi al solito punto, che molti di voi hanno già criticato costruttivamente: il libro di Style.

Perchè? Beh, perchè mi sento un po' come lui in questa fase del game... (quando era agli esordi...)

Nel senso che: sto leggendo ogni post, ogni scheda, ogni resoconto, ogni libro di cui vengo in possesso, ogni guida... direi che in questa fase sono come una spugna che è assetata di conoscenza. E più vengo a conoscere, più vorrei sperimentare.

D'altro canto, ho ben presente i consigli che gente esperta ha dato in varie occasioni: cioè, fare un passo per volta.

Detto questo, però, mi rifaccio a ciò che Style descrisse nel suo libro e, soprattutto, al suo iter d'apprendimento.

In pratica, ciò che gli fece fare il "gran salto" fu proprio conoscere e seguire Mystery. Ma non solo... egli volle conosere TUTTI i grandi e APPRENDERE da loro.

In ogni caso, sono più che d'accordo che la vera esperienza la si fa sul campo. Un esempio è Tyler Durden... ma pure lui era una spugna assetata di sapere e conoscenza... e si "accodò" a chiunque potesse infondergli sapere.

Per migliorare, sono d'accordo con chi ha detto che è bene imparare da "maestri".

Forse, il punto di contatto tra le due idee che avete espresso è:

PRIMA imparare la teoria, le basi e acquisire sicurezza nell'aprire set e imparare molto bene un buon numero di routine, opener e testare se stessi.

SUCCESSIVAMENTE (ma può andare a pari passo con il primo punto) uscire con chi ha già esperienza e può correggere eventuali errori direttamente sul campo.

INFINE imparare dai migliori e raffinare il proprio back ground.

Ok! Questo dovrebbe essere il giusto modo, no?!

Eppure, mi rimane questa perplessità... in particolare, sul primo punto.

So bene che spesso, quando si fa pratica in qualsiasi disciplina - possa essere la guida dell'automobile, qualsiasi sport - è essenziale che ci sia qualcuno che sia in grado di correggere gli inevitabili errori dall'esterno. E' vero che l'esperienza aiuta, ma si sa, spesso le cattive abitudini sono poi molto difficili da "ripulire" e da togliersi... Quindi, imparare in modo errato, sebbene adottando uno stile personale, potrebbe essere anche deleterio.

Per chiarezza: è ovvio che ciò che si ottiene sia il miglior indicatore del risultato... Ottenere il numero, un *close o f-close, la stessa buona interazione col set... o, viceversa, due schiaffi, l'inabilità nella gestione, ecc... sono tutte cose che uno capisce da sè.

Diverso, però, è il giusto BL (lettura e proposizione) o il capire quando sia giusto isolare il target o il modo migliore per ottenere il numero o il gestire una routine (parlo anche di frasi, battute, ecc)...

Per queste ultime cose, a mio parere, sarebbe meglio verificarle e confrontarle sul campo sì, ma con un esperto...

Del resto... Neil Staruss sarebbe diventato Style senza Mystery? Stesso discorso per Tyler Durden o Papa... o De Angelo senza Ross Jeffries... ecc...

Vero è, comunque, che di PUA stratosferici ne esistono anche senza l'ausilio di sti guru... (o meglio... senza la pratica di costoro... perchè la teoria deriva quasi tutta da loro!)

Rimango perplesso... più che altro su quale sarebbe il modo migliore... tutto qui.

E per questo, chiedo ai moderatori che fanno eccezionale questo forum, come Arachno, Taurus, JokerB e magari Jazz e tutti gli altri, di raccontarci un po' come sono diventati dei grandi... ma soprattutto, come hanno capito dove sbagliavano.

Parlando chiaro: eravate dei natural che hanno raffinato il metodo oppure è stato necessario l'interazione con qualcuno più esperto di voi nel dirvi dove e cosa sbagliavate o ancora era tutta farina del vostro sacco?

Se ciò è già stato detto altrove, scusate... ma sono umano e non posso ancora aver letto tutto...