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Come la tecnologia ha cambiato i rapporti sociali, per me rovinandoli


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E'storia di non troppi anni fa : aria natalizia, siamo nelle ultime due settimane del 2005.

Avevo una discreta passione per il pc. Lo utilizzavo bene, tanto che già minorenne ero solito guadagnare parecchi extra.

Siamo nell'epoca del boom dei computer-fissi : tutti ne hanno uno, grande e grosso in un angolo di casa.

In quei giorni di fine 2005, poco più che 17enne, acquistai il primo pc "portatile". Eravamo mosche bianche, i portatili avevano costi proibitivi (in media da 1100/1200 a salire), venivano comprati da tre categorie di persone : professionisti, appassionati e quelli che viaggiavano (spesso professionisti).

L'addetto alle vendite per spronarmi all'acquisto del mio portatile da 1500 euro, sottolineo' più volte "c'è anche il wifi". Cos'è un wifi? Ne sapevo di cose, pero' non ero sicuro davvero di cosa fosse.

Pensai : sarà qualcosa di passeggero!

Non prima di uscire dal negozio, per altro con un mouse mini in omaggio (prezzo 20, in una importante catena di negozi) ne approfittai per girare il resto del negozio.

Era il periodo di Natale, qualche sconto accattivante e una crisi economica ancora lontana, avevano creato delle vendite sempre crescenti di "strumenti" tecnologici.

Nel reparto dei cellulari (ebbene si erano solo cellulari) iniziava ad esserci una lenta diffusione e a prezzi più accessibili dei primi cellulari dotati di fotocamera. Anche qui : prezzi ancora troppo alti, o più precisamente troppo alti rispetto alle decisioni di spesa delle persone. In altre parole, era assurdo se non da squilibrati spendere oltre 400 euro per un cellulare. Qualcuno avrebbe detto "e' pur sempre un cellulare!".

Andava molto il Motorola v3, bel design, belle linee, prezzo accettabile, se vogliamo anche di tendenza e in più faceva delle foto, leggermente sfocate ma le faceva.

Troppo per me che già avevo il mio portatile e un Nokia con tanto di snake tra i giochi. Gli sms li faceva, le telefonate pure, ero più che in carrozza specie per le faccende sentimentali.

Forte invece era l'interesse verso le fotocamere digitali, grande diffusione in quel 2005, dove divenne gettonato regalo delle feste di 18 anni. Guai però a regalarlo a persone con poca dimestichezza col pc : il problema e' caricare le foto sul computer.

Tornato a casa, installai per primo msn. Una sorta di primordiale social, che permetteva di gestire il proprio network di amicizie (e non) previa conoscenza del "contatto".

Si diffonde msn, biondo88, sara90, marco891, come nickname ma almeno evito che si sappia per esteso il mio cognome in giro. Intanto apro il my space, un angolo di riservatezza da condividere col proprio mondo.

Alcuni usano layout elaborati, altri canzoni, pensieri, suoni, ognuno crea la propria immagine da dare agli altri e perché no carica anche le foto della vacanza. Emozioni indelebili.

I rapporti sociali sono ancora diretti, una produzione irragionevole di faccine su msn, canzoni e parole, spesso ti portava a colpire la ragazza interessata. Gli sms sono ancora la base di supporto per la comunicazione. Per chiedere informazioni sulla vita di una persona, non c'è altra soluzione che chiederle alla diretta interessata, "dove sei stata ieri?" "Qual'e il tuo cantante preferito?" "..ma Laura e' una tua amica?". Domande banali che creavano atmosfera in un discorso reale, ormai sono ruderi di una società passata. Anni dopo si sarebbero ottenute queste informazioni in un millesimo di secondo risalendo dal giorno della nascita ad oggi. La stanzetta di casa come distaccamento dell'fbi.

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2006: Mio padre mi sgrida perché sto fino a tarda ora al pc, fra qualche mese avrò la maturità, meglio andare a letto.. ma cosa posso farci se mi piace troppo quella tipa con cui parlo ogni sera su msn.

Accetto il suo rimprovero per poi proseguire la conversazione tramite sms. Messaggi corti ma efficaci e ci metto qualche minuto per trovare le parole giuste.

In generale di te si sa quello che dici, nessuno può saper nulla di te. Esistono ancora le "voci" che girano su una persona, alcune persone immaginano di te qualcosa. Il mistero piace, specie alle donne.

A Ottobre 2006, maturato e 18enne, trovo un lavoro in una grande città italiana. Di crisi nemmeno l'ombra se hai voglia di fare. Mi offrono un contratto da 1200, roba che quando spero a breve di diventare ingegnere (laurea completa) sembra un miraggio. Mi occupo di informatica, prendo casa da solo, mi avanzano persino soldi a fine mese.

Il wifi in giro non si prende facilmente, i portatili sono diffusi ma non troppo, i cellulari iniziano a far le foto ma nonostante in molti abbiano anche le fotocamere, anche in una grande e bella città raramente trovi facce inebetite che si fanno foto in ogni posto.

Esistono ancora forti i rapporti umani, la gente chiede di te, ti invia un sms o ti telefona. Msn e' ancora ben saldo nelle preferenze delle persone, ma questa comunicazione non risulta uno strumento invadente.

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Jumpy

I rapporti sociali sono ancora diretti, una produzione irragionevole di faccine su msn, canzoni e parole, spesso ti portava a colpire la ragazza interessata. Gli sms sono ancora la base di supporto per la comunicazione. Per chiedere informazioni sulla vita di una persona, non c'è altra soluzione che chiederle alla diretta interessata, "dove sei stata ieri?" "Qual'e il tuo cantante preferito?" "..ma Laura e' una tua amica?". Domande banali che creavano atmosfera in un discorso reale, ormai sono ruderi di una società passata. Anni dopo si sarebbero ottenute queste informazioni in un millesimo di secondo risalendo dal giorno della nascita ad oggi. La stanzetta di casa come distaccamento dell'fbi.

1996, le prime chat IRC in Italia, i canali delle città... si usavano spesso per fare "i raduni del canale"... ossia, 9 volte su 10 ritrovarsi tutti insieme per una pizza ed una birra.

Degenerarono nel giro di qualche anno perché invase dai soliti idioti che sommergevano di messaggi tutti i nick con nome di donna.oppure per adolescenti/falliti nella vita reale, cercavano riscatto in rete con le "irc war",

Si diffuse poi TimCafè (si è desertificato nel momento stesso in cui è diventato a pagamento).

Qui conobbi numerose HB, con un paio delle quali son in contatto ancora ora.

Idem per i gruppi usenet (molti ormai quasi deserti o spariti: surclassati da FB).

Anche qui ho conosciuto persone con cui son ancora in contatto.

E' vero, fino ad alcuni anni fa chat/internet/sms erano giusto da supporto alla vita reale, senza sostituirla.

Ora telefono un'HB, non mi risponde, richiamo dopo un paio d'ore, non risponde.

Stufato, le mando un messaggio su Whatsapp: mi risponde nel giro di pochi secondi.

Siamo una razza malata.

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2007 : chissà cosa starà facendo il mio ex migliore amico ? Forse dovrei chiarire.

E quella tipa che tanto mi piace che vedo alla fermata, chi è'?

Mi farò venire il coraggio di affrontare in modo diretto entrambe le cose.

Con quella ragazza mi presenterò, con il mio amico ci vedremo e parleremo.

Intanto ero tornato nella mia città.

La comunicazione e' ancora sui soliti binari : sms, telefonate, rapporto diretto, msn, qualcuno il blog.

Le persone ascoltano molta musica, spopolano da qualche anno ormai i lettori mp3, qualcuno legge libri durante i viaggi, oppure vede film al pc, qualcuno gioca al cellulare ma nulla di eccessivo. Qualcuno ha internet sul cellulare ma raramente qualcuno rischia la vista su uno schermo minuscolo o e' disposto a finire tutto il credito. E' raro vedere persone con lo sguardo perennemente basso. Quando non sei a casa, siamo tutti off line.

I rapporti sociali sono belli, le persone si guardano negli occhi senza grande ipocrisia sono impegnate a chiedere dettagli delle loro vite, "cosa ne pensi?" "Con quale ragazza esci?" "Dove sei stato in vacanza?". Finisce che ci vuol tempo prima di conoscersi, ma quel tempo diventa meravigliosamente interessante sia se di fronte si abbia una bella ragazza o un nuovo amico.

Ci si saluta spesso e quando ci si incontra spesso e volentieri le persone si intrattengono a parlare "ciao, ci staresti per un calcetto giovedì?" "Si! Ti lascio il mio numero".

Nei giorni di festa, ricevo pochi auguri ma sono felice di quelli che me li fanno . I miei non sanno nulla della mia vita, i miei familiari lo stesso, i cugini chiedono ancora cosa faccia e dove sia finito...e quella ragazza con cui sto uscendo va in paranoia se non le mando l'sms del buongiorno.

Il periodo più bello della comunicazione ma la nuova era e' alle porte.

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2008 : Nella prima parte dell'anno non ci sono grossi cambiamenti nel modo di comunicare. Qualcuno si da delle arie perché la sua fotocamera integrata nel cellulare fa foto più nitide, altri perché hanno un bel design ma in breve i cellulari fanno ancora i cellulari, come le fotocamere fanno le fotocamere e la macchinetta del caffè fa solo il caffè. Tutti vivevamo nella ragione che ogni cosa servisse a qualcosa da utilizzare in qualche momento della giornata. La vita e' regolare, noi giovani passiamo un bel po' di tempo al pc, di internet, a sentire musica ma è' un mondo ancora delineato.

Dall'altra parte del mondo, un uomo definito un genio, ma che per me non è' tale ma solo un grande imprenditore, decide di mescolare cellulare, pc, musica, accesso internet e ogni altra cosa in un unico apparecchio. Il prezzo proibitivo di quell'aggeggio lo tiene ancora a distanza di sicurezze, tanto che in pochi sanno cosa sia.

Sempre dall'altra parte mondo qualcuno sperimenta una piattaforma dove è' possibile stare in contatto con tutti, e sapere tutto di tutti, a patto che si abbia la voglia di lasciare la propria finestra aperta a tutti (o quasi).

E' un msn con una filosofia più spinta e meno intima, che associa il desiderio umano di sapere e far sapere, in più sentendosi al centro del mondo con il proprio ego sparato in mondovisione.

Il vecchio modo di comunicare cambia intorno all'autunno del 2008.

Si diffonde a macchia d'olio Facebook, a cui pero' devi consegnare le tue generalita', spendendo almeno il nome e cognome. Cosi' in meno di qualche tempo, ti trovi a risentire il vecchio amico di giochi dell'asilo che nel frattempo a 20 anni ha avuto un bambino, poi ti ritrovi tutti gli amici delle elementari, medie e ricompatti tutti quelli delle superiori.

Poco male, e visto che la moda di Facebook impazza poco prima di Natale, sono di moda le rimpatriate.

Puoi mettere quel che vuoi, meglio e più attraente se metti la tua situazione sentimentale! Ti iniziano a chiedere l'amicizia ragazzi e ragazze che ogni giorno incontri per strada ma che non hai mai salutato. Bello che ti aggiungono le ragazze, ma peccato che tu la ragazza ce l'hai già e nel giorno di Natale al posto degli auguri ti becchi un quarto grado sulle tue amicizie su facebook. Peggio ancora se la gelosia dilaga anche te, perché a lei hanno chiesto l'amicizia tutti i suoi ex!

Le porte dell'inferno della sovra comunicazione sono ben spalancate e c'è la fila fuori.

Però c'è un lato positivo, dopo averci passato su facebook qualche ora di troppo, spento il pc sei di nuovo libero e la gente riprende a vivere come sempre.

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BackToLife

Mi hai fatto sentire la nostalgia dei vecchi tempi ormai andati...

ma daltronde, è così ... tutto passa o si evolve.

Tra 10 anni quelli che ora sono adolescenti saranno nostalgici di facebook/twitter.

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Smashed

Le sargiate che non mi facevo su IRC... quando per vedere la foto di una eri costretto a chiederla e se te la mandava lei lo prendevi per uno IOI.

E non sapevo un cazzo di seduzione.

Altri tempi!

Sono felice comunque di aver escluso dalla mia vita la gente che non risponde al telefono ed avere incluso persone che per sapere come sto, alzano la "cornetta" e chiamano :)

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BackToLife

Le sargiate che non mi facevo su IRC... quando per vedere la foto di una eri costretto a chiederla e se te la mandava lei lo prendevi per uno IOI.

E non sapevo un cazzo di seduzione.

Altri tempi!

Sono felice comunque di aver escluso dalla mia vita la gente che non risponde al telefono ed avere incluso persone che per sapere come sto, alzano la "cornetta" e chiamano :)

io stavo sul chan della mia città, nickname : d4rkl0rdz

alle ircHB piaceva il dark un po' nerd e un po' asociale... che tempi.

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Smashed

Io non so che epoca hai frequentato tu di IRC, caro Back.


alle ircHB piaceva il dark un po' nerd e un po' asociale... che tempi.

Hai presente Love&Death script? ;)

Eccoti l'autore.

Ero un pischello e ci sargiai qualche splendida Darklady ;)

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comeback

2009 : lo smartphone e facebook entrano quasi stabilmente nel linguaggio comune. I primi ancora prezzi proibitivi e ragionevolmente per come non cambiano la vita, non sono in tantissimi ad acquistarli.

Sono prodotti ancora di nicchia, per una fascia di consumatori tendenzialmente più benestanti a meno che non si voglia acquistare uno status symbol ad un prezzo abbastanza alto.

Poco male, facebook e'gratis, e rimango ancora al mio cellulare che fa foto orribili ma almeno manda gli sms.

La migrazione da msn a facebook ormai e' sempre più massiccia. Entra nel gergo comune la parola social, per descrivere una scissione virtuale del mondo in una piattaforma irreale in cui far apparire bella e splendente la propria vita.

In fin dei conti la gente comunica ancora male su facebook. In molti usano ancora il linguaggio di msn con faccine e status incomprensibili se non a se stesso. La faccenda qui e' cambiata, se su facebook scrivi " w la gnocca" lo stai dicendo al mondo e non più ai tuoi amici di msn che ti conoscono come il più pazzo del villaggio.

Facebook offre diversi strumenti per comunicare, c'è uno strano tasto "mi piace" (e il suo opposto) che testa il polso di quanto seguito ti abbia.

Puoi inserire foto, canzoni, note ma per la comunicazione con foto esiste ancora l'intralcio di dover prendere la fotocamera e scaricarle su pc, per poi caricarle su facebook. Tutto troppo lento per il linguaggio della comunicazione moderna. Così ti trovi solo nel gennaio del 2009, le foto che hai fatto a Natale 2008!

La diffusione di pensieri e status e' ancora lenta, se hai passato una bella serata, lo puoi scrivere solo una volta giunto a casa.

Facebook e' raggiungibile da qualsiasi postazione ma la totalità delle persone o quasi, non ne ha un accesso diretto in qualsiasi istante.

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