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Vorrei tanto morire tramite il suicidio assistito in Svizzera (schizofrenia e disturbo bipolare)


I was hoping

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life and light

I was hoping,

non fare cazzate. Prima tenta di tutto per star bene. Entra in qualche cazzo di associazione, vai in africa a fare volontariato, vai in sud america come infermiere. Gli psicologi sono una razza infame, ti appioppano addosso nomi che feriscono la tua anima. E poi ti dicono io ho studiato, io so come funzionano le cose, tu sei malato. Ma non è vero. E' la società ad essere malata, e tu non sei così per causa tua.

Prima di ucciderti fai questo: vattene come volontario, per due, tre, quattro mesi in un posto spertuto nel mondo, lontano da questo occidente marcio e velenoso. Ama la vita. Quando ritornerai e se ritornerai, prendi le tue scelte. Ma non prima.

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Heavy

Rispondi in modo troppo intelligente, ponderato e con senso logico per essere uno che vuole morire.
Scusami, ma non mi fido neanche di una parola che hai detto ;)

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I was hoping

I was hoping,

non fare cazzate. Prima tenta di tutto per star bene. Entra in qualche cazzo di associazione, vai in africa a fare volontariato, vai in sud america come infermiere. Gli psicologi sono una razza infame, ti appioppano addosso nomi che feriscono la tua anima. E poi ti dicono io ho studiato, io so come funzionano le cose, tu sei malato. Ma non è vero. E' la società ad essere malata, e tu non sei così per causa tua.

Prima di ucciderti fai questo: vattene come volontario, per due, tre, quattro mesi in un posto spertuto nel mondo, lontano da questo occidente marcio e velenoso. Ama la vita. Quando ritornerai e se ritornerai, prendi le tue scelte. Ma non prima.

Certo, mandiamo un depresso con il terrore degli altri in posto sconosciuto dove nemmeno so la lingua :D

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cabeleira

Questa mattina mi sono recato alla sede legale dell'associazione Exit a Torino, che è associata con Dignitas in Svizzera per il suicidio assistito.

In sostanza i passi da seguire sono 4: devo fargli pervenire tutte le mie cartelle cliniche e una perizia psichiatrica recente, tutto tradotto in tedesco; devo poi vedere se un medico svizzero è disposto a collaborare con DIGNITAS per il mio caso e a rilasciare la ricetta per il pentobarbital, che è il barbiturico che (in overdose) mi causerà la morte più avanti; devo poi trasferirmi a Forch (Zurigo) dove passerò 30 giorni all'interno dello stabile dell'associazione, parlando ogni giorno con più medici. Questo penultimo gradino è il più importante: DIGNITAS è anzitutto un centro di aiuto alla vita, e durante questi 30 giorni i medici faranno di tutto per convincermi a cambiare idea e a tornare in Italia vivo. Ma se io insisterò, non si opporranno. L'ultimo gradino è la somministrazione del barbiturico, dove verrò filmato e dovrò ripetere una frase che esprime la mia coscienza che l'ingestione di quel barbiturico mi causerà la morte. Dopodiché.. il barbiturico verrà somministrato, verrò anestetizzato e dopo 30 minuti circa sopraggiungerà la morte, in maniera totalmente indolore e mentre starò dormendo (eutanasia). Quanto vorrei poter essere già a questo gradino..

Il diritto alla morte volontaria delle persone affette da malattie psichiatriche era già stato ribadito nel 2006, ma non si era trovato fino a poco tempo fa nessuno psichiatra disposto a rilasciare la ricetta per malati psichiatrici. Oggi ho telefonato in Svizzera: uno c'è. È la mia unica speranza.

E così, mentre mia madre minaccia azioni legali contro quell'associazione e la mia psichiatra non si esprime e anzi si arrabbia quando gliene parlo, io sono confuso. So benissimo che da una parte vorrei cambiare, ma so altrettanto bene che anni non mi hanno cambiato.. perché dovrebbero farlo in futuro? Non mi sembra di aver imparato niente e di essere cambiato granché in anni di psicoterapia e farmaci diversi...

La cosa che più mi terrorizza è che non sapendo relazionarmi con gli altri, non avendo nulla di cui parlare e condividere, non potrò mai avere amici (ancora peggio una fidanzata) e quando morirà mia mamma sarò completamente solo (a parte la compagnia dei miei curanti per quei 45 minuti - 1 ora di visita). Sarà già una bella grazia se riuscirò ad avere un lavoro. Dubito molto sullo studio all'università in quanto ci vuole responsabilità e determinazione, parole che sembrano dei grattacieli per me, e in confronto alla loro altezza io misuro giusto 10 centimetri...

Prima di considerare il tuo sacrosanto diritto alla morte, considera il tuo diritto alla Vita !.

Il diritto alla morte ti da una scelta : raccogliiere le forze per ritrovare te stesso, oppure oppure dichiararti per quello che hai SCELTO di essere fino ad ora : un'uomo che non sa scegliere, che nella sua vita non ha mai deciso , ne parlato, ne espresso il suo pensiero.

Credi che la tua vita non sia pari a quella degli altri ? Come fanno gli altri a sopportare le stesse pene che tu soffri ? Guardano al presente ed a se stessi. E vanno avanti, fino alla fine, tentennando tutti i giorni e riprendendosi un giorno alla volta.

Tutti potremmo diventare disturbati, bipolari, psicotici ecc...basta dare un'attenzione eccessiva ad un singolo aspetto, positivo o negativo della nostra vita.

La colpa può essere anche per intero dei tuoi genitori, credila come vuoi, ma la Responsabilità è tua.

Quando anche scegliessi per il suicidio assistito , non cambierebbe nulla. Moriresti sofferente, e per di pù sconfitto.

Non ti rispondo perchè spero che tu non ti suicidi, credo che tu sia un uomo.

Prova a guardare la tua vita sino ad ora, e poi in prospettiva : la tua marcia ora è in discesa, le tue scelte sono state fino ad ora quelle che ti hanno portato ad imboccare questa strada. Ora sei al varco, sta a te di scegliere.

Puoi avere ancora 50, 60 anni di possibilità, oppure nessuna scelta. Se muori in fondo che scelta hai.

La morte è un fatto così certo, talmente semplice che non vale nemmeno la pena di considerarla.

La tua testimonianza mi dimostra che la felicità e la vita sono solo una scelta.

Decidi tu per una volta.

  • Grazie! 1
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Jumpy

ho una fimosi abbastanza grave, tale da rendermi persino le erezioni dolorose)

Diagnosi finale: schizofrenia e disturbo bipolare, che, a parole del mio psichiatra, sono stati fortemente aggravati dalle innumerevoli pastiglie di antidepressivi SSRI che ho assunto da aprile 2012 a dicembre 2012 di mia iniziativa, senza prescrizione medica (avrò provato circa 4 molecole diverse di SSRI, leggevo i nomi dei medicinali su internet e chiedevo al mio medico di base di prescrivermeli: lui lo faceva senza problemi).

Sono certo di avere una personalità dieci volte più potente dei farmaci.

Come ti han già detto, curare la fimosi è ormai quasi ambulatoriale.

E' un problema che puoi risolvere molto rapidamente.

Se è vero quel che faceva il tuo medico di base è da espulsione dall'ordine: gli antidepressivi non son come lo sciroppo per la tosse, lo dovrebbe sapere molto bene.

Hai personalità, ti è stato consigliato un percorso psicoterapeutico.

Segui il consiglio: hai i mezzi per uscirne fuori da solo.

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Fraz

Se non hai le palle per lanciarti da un ponte non le avrai neanche per andare là.

C'è gente che ti convincerà in tutti i modi possibili che quello che stai facendo è sbagliato. Vuoi ucciderti? Davvero non trovi altra soluzione ai tuoi problemi?

O forse sei troppo pigro per cercarla una soluzione. Così stai prendendo la via più facile... Pensa a quali altre vie hai.

Sei proprio sicuro di non averne nessuna??

Ti faccio presente che stai scrivendo qua e su altri forum... Ergo cerchi speranza! Altrimenti che lo faresti a fare? Cerchi qualcuno che ti sia vicino e ti capisca... osserva ciò che fai! Non lasciarlo al caso...

Ucciderti non ti farà avvicinare a ciò che vuoi ma allontanare da ciò che non vuoi!

Per arrivare a ciò che vuoi devi faticare... ma ne vale la pena

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OdisseoIV

Questa mattina mi sono recato alla sede legale dell'associazione Exit a Torino, che è associata con Dignitas in Svizzera per il suicidio assistito.
In sostanza i passi da seguire sono 4: devo fargli pervenire tutte le mie cartelle cliniche e una perizia psichiatrica recente, tutto tradotto in tedesco; devo poi vedere se un medico svizzero è disposto a collaborare con DIGNITAS per il mio caso e a rilasciare la ricetta per il pentobarbital, che è il barbiturico che (in overdose) mi causerà la morte più avanti; devo poi trasferirmi a Forch (Zurigo) dove passerò 30 giorni all'interno dello stabile dell'associazione, parlando ogni giorno con più medici. Questo penultimo gradino è il più importante: DIGNITAS è anzitutto un centro di aiuto alla vita, e durante questi 30 giorni i medici faranno di tutto per convincermi a cambiare idea e a tornare in Italia vivo. Ma se io insisterò, non si opporranno. L'ultimo gradino è la somministrazione del barbiturico, dove verrò filmato e dovrò ripetere una frase che esprime la mia coscienza che l'ingestione di quel barbiturico mi causerà la morte. Dopodiché.. il barbiturico verrà somministrato, verrò anestetizzato e dopo 30 minuti circa sopraggiungerà la morte, in maniera totalmente indolore e mentre starò dormendo (eutanasia). Quanto vorrei poter essere già a questo gradino..

Il diritto alla morte volontaria delle persone affette da malattie psichiatriche era già stato ribadito nel 2006, ma non si era trovato fino a poco tempo fa nessuno psichiatra disposto a rilasciare la ricetta per malati psichiatrici. Oggi ho telefonato in Svizzera: uno c'è. È la mia unica speranza.

Trascuri un piccolo dettaglio. Non ti daranno mai quella medicina. E' impossibile che tu riesca a superare le selezioni. Credi si prendano la responsabilità di mandare a morire il primo che capita? Ci sono persone con molte più credenziali di te. Ti faranno interrogatori durissimo tutti i santi giorni. Dovrai parlare con tante persone diverse, soprattutto donne e tutti ti diranno che in realtà non sei così grave come credi di essere.
Pensaci: un sacco di tempo e fatica e soldi per arrivare lì, e poi ti scarteranno.
Fidati, se fai da solo fai molto prima.
P.S:
La cosa paradossale è che nella tua testa è più facile superare la selezione per il suicidio assistito che quella per entrare in una facoltà universitaria.
Modificato da OdisseoIV
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Venus

Ragazzi la schizzofrenia e il disturbo bipolare non sono una passeggiata, sono malattie psichiatriche e gli sono state diagnosticate. Ha subito un TSO, ma scherziamo!!!

I suoi ragionamenti e il suo isolamento sono derivanti dalle patologie di cui è affetto, inutile dargli addosso.

Devi assumere regolarmente i farmaci per avere una vita pseudo normale, come un iperteso deve assumere gli antiipertensivi, cazzo!!!

Modificato da Venus
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trout_man

Ragazzi attenzione... Esiste il reato di istigazione al suicidio. Bisogna stare sempre attentissimi a parlare di certe cose.

Altrimenti ne avrei da dire anche io.

Troll o meno che sia l'utente, penso che questa non sia affatto la sede adatta per cercare soluzioni a questo tipo di problemi.

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OdisseoIV

Questa mattina mi sono recato alla sede legale dell'associazione Exit a Torino, che è associata con Dignitas in Svizzera per il suicidio assistito.

In sostanza i passi da seguire sono 4: devo fargli pervenire tutte le mie cartelle cliniche e una perizia psichiatrica recente, tutto tradotto in tedesco; devo poi vedere se un medico svizzero è disposto a collaborare con DIGNITAS per il mio caso e a rilasciare la ricetta per il pentobarbital, che è il barbiturico che (in overdose) mi causerà la morte più avanti; devo poi trasferirmi a Forch (Zurigo) dove passerò 30 giorni all'interno dello stabile dell'associazione, parlando ogni giorno con più medici. Questo penultimo gradino è il più importante: DIGNITAS è anzitutto un centro di aiuto alla vita, e durante questi 30 giorni i medici faranno di tutto per convincermi a cambiare idea e a tornare in Italia vivo. Ma se io insisterò, non si opporranno. L'ultimo gradino è la somministrazione del barbiturico, dove verrò filmato e dovrò ripetere una frase che esprime la mia coscienza che l'ingestione di quel barbiturico mi causerà la morte. Dopodiché.. il barbiturico verrà somministrato, verrò anestetizzato e dopo 30 minuti circa sopraggiungerà la morte, in maniera totalmente indolore e mentre starò dormendo (eutanasia). Quanto vorrei poter essere già a questo gradino..

Il diritto alla morte volontaria delle persone affette da malattie psichiatriche era già stato ribadito nel 2006, ma non si era trovato fino a poco tempo fa nessuno psichiatra disposto a rilasciare la ricetta per malati psichiatrici. Oggi ho telefonato in Svizzera: uno c'è. È la mia unica speranza.

E così, mentre mia madre minaccia azioni legali contro quell'associazione e la mia psichiatra non si esprime e anzi si arrabbia quando gliene parlo, io sono confuso. So benissimo che da una parte vorrei cambiare, ma so altrettanto bene che anni non mi hanno cambiato.. perché dovrebbero farlo in futuro? Non mi sembra di aver imparato niente e di essere cambiato granché in anni di psicoterapia e farmaci diversi...

La cosa che più mi terrorizza è che non sapendo relazionarmi con gli altri, non avendo nulla di cui parlare e condividere, non potrò mai avere amici (ancora peggio una fidanzata) e quando morirà mia mamma sarò completamente solo (a parte la compagnia dei miei curanti per quei 45 minuti - 1 ora di visita). Sarà già una bella grazia se riuscirò ad avere un lavoro. Dubito molto sullo studio all'università in quanto ci vuole responsabilità e determinazione, parole che sembrano dei grattacieli per me, e in confronto alla loro altezza io misuro giusto 10 centimetri...

A proposito... questo post non è stato scritto da te.

E' il copia incolla, leggermente modificato, di un post scritto da un altro utente su un altro forum, in cui si parla di ansia ed altri distrubi psichici in data 13 agosto 2013. Il forum in questione è probabilmente il principale in Italia su questi temi.

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