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LTR fra Teoria e Pratica


^'V'^

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^'V'^
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Intanto ti faccio i complimenti per il tuo splendido intervento. Hai spiegato in modo molto chiaro certe cose che io in parte avevo intuito ma a cui non riuscivo ancora a dare una ''forma''.

A parte questo.... potresti approfondire (bastano 2-3 righe) la frase che ho quotato?

Più nello specifico..... può voler dire che se io sono in un gruppo sociale composto da n hb alcune delle quali impegnate, altre no e so che sono il miglior maschio disponibile (sempre nei limiti delle frequentazioni di ciascuno) inevitabilmente alla lunga mi scoperò tutte quante perchè la loro donna primitiva le dirà che solo con me faranno i figli sani?

Perchè secondo la mia esperienza ho visto che al limite provano tutte a sedurti, ma i filtri che hanno in testa le portano nella maggior parte dei casi a tentare di controllare se stesse e quindi non si verifica la copula come la biologia vuole.... cosa ne pensi? :)

Tesoro...scappa.

Se sei il maschio più sano in un Social Circle, questo significa solo che le 5 più fighe del Social Circle cercheranno di sedurti come Provider, per poi fidanzarsi con te e farti terra bruciata intorno.

E' facile farsi una delle 5 più carine nel proprio Social Circle, farsele tutte e 5 invece...no.

Perché le donne di un Social Circle tendono a cercare provider dentro il SC e Lover al di fuori di esso.

Nel Social Circle manterranno la facciata di purezza che gli serve per avere una LTR con lo Skyluke di turno.

Questo significa che non faranno sesso occasionale?

No, significa solo che lo faranno con gente estranea al loro SC e che dia loro garanzie di discrezione.

Ora potresti obiettare: ma a me va benissimo fidanzarmi, sono monogamo.

Ok, ma le uniche LTR sane e con equilibrio di potere sono quelle che nascono da una situazione Lover che poi evolve quando i sentimenti fanno parlare LEI di relazione.

Startare una situazione LTR dal punto di vista del maschio in vista di un Social Circle porta a quelle dinamiche di azzerbionamento e di sottomissione al frame di lei ed alla sua agenda che ben conoscono i migliori maschi Alpha, con buona pace di Savoy, di Love System e del suo sistema Social Circle Mastery basato sul concetto di connectors che è un abbaglio mostruoso che prese Gladwell scrivendo The Tipping Point sulla base di uno studio del 1976 poi smentito da molti anni di studi sociali e da uno studio gemello del 2003.

Se sei valido, sii il Principe Oscuro che viaggia fra i Social Circle, sii il Lover misterioso e discreto.

Se poi ne nasce una bella LTR, è una cosa che deve nascere col tempo e col buon sesso.

Vorrei...dirti molto di più...ma finirei per fare pubblicità ad un altro sito per cui sto scrivendo articoli, report, manuali...proprio su questo concetto. E non so se si può.

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Va bene.

Possiamo stare qui a dire che gli uomini preferiscono le bionde e che le donne amano i gioielli.

Possiamo stare a dire che agli uomini piacciono le curve e che alle donne piacciono le auto di lusso.

E staremmo dicendo il vero.

Ma poi salterebbe fuori Roberto che dice che gli piacciono le ciccione, e che odia le bionde. Salterebbe fuori Ilaria che dice che odia i ricchi e che vuole un punkabbestia come fidanzato.

E starebbero dicendo il vero.

Esistono linee guida che accomunano la massa e che definiscono una tendenza nella popolazione, e questo è reale, come dire che le donne hanno le ovaie e che queste ovaie determinano alcune tendenze comportamentali.

Quindi possiamo dire che tutti i player e le prede sono uguali, nella stessa frase in cui diciamo che le persone sono diverse e uniche, lo sono i player, lo sono i target, lo sono le situazioni ed i contesti che elicitano comportamenti più o meno allineati agli atteggiamenti.

Non c'è vera contraddizione.

Dire che le donne sono tutte puttane è vero quanto dire che le donne sono tutte selettive. Non c'è contraddizione reale.

L'unica vera contraddizione è il voler schematizzare queste differenze, creando categorizzazioni. Come dire: le persone sono diverse, ma rientrano tutte in queste dieci categorie.

E' utile e comodo, sembra logico...ma tiene in troppa considerazione l'identità individuale come fonte dei comportamenti, mentre fin troppi studi in Psicologia Sociale ci mostrano che l'identità - quella che può essere categorizzata - non ha l'influenza che si crede nel senso comune sul comportamento finale, che è molto influenzato dagli eventi e dalle circostanze, più di quanto il nostro cervello voglia farci vedere.

E' un bias cognitivo, quello di attribuire molta identità alle nostre scelte comportamentali, ci ripara dalla depressiva consapevolezza che gli eventi e le circostanze abbiano parte del controllo. Ci fa sentire dalla parte dei bottoni.

Per una distorsione cognitiva tendiamo ad attribuire i nostri successi all'azione nell'ambiente della nostra identità vincente, e i nostri insuccessi all'azione degli eventi nefasti su di noi.

E per contro, si tende ad attribuire il successo dell'avversario a fortuna, ad eventi favorevoli, e il suo insuccesso ad un fallimento personale, identitario, delle sue convinzioni o del suo modello della realtà.

E' comodo.

Fa meno male.

Ma è un'illusione.

Prima tagliando un pezzo di frase non mi sono accorto che ha perso significato, non posso più modificare. Ecco la frase giusta.

Certo che la realtà non è in continua contraddizione. Lo è soltanto agli occhi di chi la osserva secondo i suoi atteggiamenti e convinzioni, secondo i suoi costrutti. E proprio per questo ho dovuto chiarire che, agli occhi di chi guarda, chi parla di realtà sembrerà contraddirsi di continuo. Perché la realtà appare in continua contraddizione se osservata attraverso gli schemi rigidi nella quale la si vuole far rientrare.

Perfetto!

E siccome ci troviamo in un oceano di manuali che parlano di biglie e di piani inclinati, di schematizzazioni, ho voluto sottolineare che chi esce da questo ridicolo seminato pare contraddirsi spesso.

Un altro impegno che prendo, e lo prendo col cuore, è quello di evitare oltre ad un' assurda coerenza anche il bisogno di buttare fumo culturale in faccia al lettore per erigere un muro di incomprensibilità che lo faccia sentire inferiore. Lo faceva Don Abbondio...

Ogni cosa che spiego, deve essere comprensibile per mia nonna che vive in campagna, o per qualcuno che ha due lauree in ingegneria e non ha mai masticato nulla di psicologico o simili.

Il tuo ultimo messaggio era indirizzato a me e va benissimo così, ce ne fossero, come te.

Ma se penso di scrivere una roba così complicata e così farcita di ipse dixit per un normale lettore, uno che magari è espertissimo nel suo campo ma dovrebbe googlare ogni nome e ogni parola, mi sento buffo.

Soprattutto mi sentirei buffo tra 50 anni se sarò ancora vivo, a rileggere, quando metà delle convinzioni che ho espresso saranno state spazzate via da nuove scoperte, scoperte che se ne sbattono di quello che ha detto un filosofo negli anni 60 del 900.

La buona teoria, oltre ad essere comprensibile per la nonna, con concetti chiari e spiegati in modo semplice, non deve insegnare, ma deve insegnare ad apprendere.

Perché le nozioni, le teorie, i concetti, cambiano continuamente mentre cercano di sposare i paradigmi scientifici del loro tempo per ammantarsi di scientificità, ogni conoscenza è obsoleta in poco tempo, al giorno d'oggi.

Già leggere con quanta parsifaliana sicumera molti manuali insistano nello spiegare al lettore la mitologica divisione tra emisfero destro e sinistro, fa sorridere.

Fa sorridere chi? La nonna che nemmeno capisce la parola emisfero? il laureato in psicologia di 10 anni fa che ci crede perché l'ha studiato a memoria?

No, fa sorridere il semplice magazziniere dell' Ikea che ha imparato una cosa fondamentale: ad apprendere.

E apprendendo con flessibilità di pensiero e senso di meraviglia si è trovato già da anni per le mani la smentita di questo falso mito dell'estrema specializzazione degli emisferi.

Saper Sapere.

Ovviamente, ho scritto a te. Se devo scrivere per la cassiera del supermercato, uso altri termini e altre parole. Ci si regola a seconda dell'interlocutore. Poi, se quello che ho scritto non ti è chiaro, colpa mia che ti ho sopravvalutato.

Dai, che la specializzazione emisferica è roba dell'800... non c'è più nessun neuropsicologo serio che oserebbe parlare di stretta localizzazione delle funzioni cognitive... forse un neurologo ubriaco potrebbe farlo... :-)))) nell'800, non esisteva l'fMNR, né la PET o la SPECT. Ciò che si teorizzava, comprendeva ciò che si sapeva all'epoca...

La buona teoria. La buona teoria è quella che "funziona". E' quella che ti permette di "anticiparti" gli eventi in maniera corretta ed efficace.

Non è detto che una buona teoria debba essere compresa da tua nonna. Dubito che la teoria della relatività ristretta sia comprensibile a tua nonna ma ad alte energie e a velocità prossime a quella della luce, "funziona". Quindi, tua nonna non la comprende, ma la teoria della relatività ristretta è una BUONA teoria. Funziona.

E' giusto quello che dici: le conoscenze e le teorie cambiano. Ma questo è il risultato del metodo scientifico. Questo accade perché la scienza, nella sua avventura, "confuta" delle conoscenze per produrne delle altre. A vecchie costruzioni, subentrano nuove e più "buone" costruzioni. E' un punto di forza delle scienze, non un punto di debolezza. La ricerca scientifica, nel suo cammino infinito, produce novità, produce eventi inaspettati, eventi che non trovano spiegazione nella vecchia teoria e che sollecitano la produzione di nuove costruzioni teoriche. Scienza è tutto ciò che usa il METODO SCIENTIFICO.

Vengo ora "all'apprendere ad apprendere". Se ti fermi a questo, sei in ritardo pure tu, amico mio. :-)))

Il "Deuteroapprendimento", perché è così che si chiama l'"apprendere ad apprendere" è un vecchio concetto introdotto da G. Bateson circa... quarant'anni fa. Era il 1977. Pensa un po'. Roba vecchia, eh? Nulla di nuovo... In realtà, il vecchio Bateson, figlio di William, grande genetista e marito della Mead, grande antropologa, teorizzava persino un TERZO livello: "apprendere ad apprendere ad apprendere". Bateson riteneva che i delfini e forse, le scimmie antropomorfe, potessero arrivare al secondo livello ("apprendere ad apprendere") ma che l'uomo, potesse addirittura arrivare ad "apprendere ad apprendere ad apprendere". Al terzo livello.

Lodevole il fatto che tu abbia toccato questo tema del deuteroapprendimento dato che ha una portata che va ben oltre il tema specifico delle relazioni umane ma investe il complesso dei nostri rapporti con il mondo.

Personalmente, credo che il tema del deuteroapprendimento, in fondo, abbia a che fare con il tema della "resilienza".

Quello della "resilienza psicologica", se ci pensi, è un argomento di grande importanza per le persone che si trovano a vivere eventi traumatici quale può essere un abbandono o la fine di una storia affettiva importante. E non solo.

Riverisco.

FMJ

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Tiro un sospiro di sollievo: dopo aver vissuto l'onta di scoprire che Tony Blauer aveva copiato i miei studi sulle reazioni automatiche spontanee del corpo umano davanti agli attacchi improvvisi 18 anni prima di me, avendo pure il cattivo gusto di farli nel mio anno di nascita,

Dopo aver visto Batman al cinema muoversi in combattimento col mio programma derivato dalla seconda reazione automatica, che avevo insegnato ad uno sparring partner istruttore di JKD che era andato poi in Spagna ad un seminario della Keisy Academy dove li aveva istruiti sul mio programma che gli piaceva un casino, perché funzionava davvero contro i pugili...grande incubo dei marzialisti fino ad allora...ed aver scoperto che la Keisy Academy che promuoveva i sistemi di Dan Inosanto con enfasi sula Kali, il Silat e la lotta, ha cambiato nome in Keisy Fighting Method e cancellando tutta la sua provenienza dalla scuola di Dan Inosanto ora rivendica di essersi inventata un sistema di combattimento ex novo imparando sulla strada, e con i suoi contatti ad Hollywood è arrivata ad insegnare il programma della mia seconda reazione automatica a Batman per il film... ( dopo averlo sviluppato per anni con dedizione e capacità, lo riconosco).

Ci mancava pure uno stronzo che mi copiasse Fangs & Roses prima che lo coniassi io.

Uff! Mi hai fatto prendere un colpo.

Ma Inosanto, oltre a partecipare al noto film di Bruce Lee, che cazzo ha mai fatto? Io l'ho visto. Non mi ha fatto una grande impressione. E' una specie di Ed Parker alla carta carbone, un ottimo affarista. Tra l'altro, mi risulta fossero pure amici...

Io sono "alla vecchia". Il combattente lo voglio vedere sul ring, e non ai seminari e alle lezioni in palestra. Tantomeno in ufficio.

FMJ

Modificato da FMJ
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skyluke

Tesoro...scappa.

Se sei il maschio più sano in un Social Circle, questo significa solo che le 5 più fighe del Social Circle cercheranno di sedurti come Provider, per poi fidanzarsi con te e farti terra bruciata intorno.

E' facile farsi una delle 5 più carine nel proprio Social Circle, farsele tutte e 5 invece...no.

Perché le donne di un Social Circle tendono a cercare provider dentro il SC e Lover al di fuori di esso.

Nel Social Circle manterranno la facciata di purezza che gli serve per avere una LTR con lo Skyluke di turno.

Questo significa che non faranno sesso occasionale?

No, significa solo che lo faranno con gente estranea al loro SC e che dia loro garanzie di discrezione.

Ora potresti obiettare: ma a me va benissimo fidanzarmi, sono monogamo.

Ok, ma le uniche LTR sane e con equilibrio di potere sono quelle che nascono da una situazione Lover che poi evolve quando i sentimenti fanno parlare LEI di relazione.

Startare una situazione LTR dal punto di vista del maschio in vista di un Social Circle porta a quelle dinamiche di azzerbionamento e di sottomissione al frame di lei ed alla sua agenda che ben conoscono i migliori maschi Alpha, con buona pace di Savoy, di Love System e del suo sistema Social Circle Mastery basato sul concetto di connectors che è un abbaglio mostruoso che prese Gladwell scrivendo The Tipping Point sulla base di uno studio del 1976 poi smentito da molti anni di studi sociali e da uno studio gemello del 2003.

Se sei valido, sii il Principe Oscuro che viaggia fra i Social Circle, sii il Lover misterioso e discreto.

Se poi ne nasce una bella LTR, è una cosa che deve nascere col tempo e col buon sesso.

Vorrei...dirti molto di più...ma finirei per fare pubblicità ad un altro sito per cui sto scrivendo articoli, report, manuali...proprio su questo concetto. E non so se si può.

premesso che me le devo ancora scopare effettivamente di quello che hai detto è già capitato un buon 30% ...... cioè la partita è con le 4 più fighe, le altre pur dandomi l'idea di voler partecipare sono rimaste spettatrici e giusto qualche giorno fa mi stavo interrogando proprio sul motivo di ciò.... visto che non è dipeso solo da me ma anche dalla loro iniziativa.

Per il resto io ero partito invece dall'idea la loro donna primitiva si eccitasse nel sapere che tu ti scopi un altra e stavo provando a metterle in competizione.... ma ok mi fermo qui, grazie del chiarimento ;)

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^'V'^
Inviato (modificato)

Ma Inosanto, oltre a partecipare al noto film di Bruce Lee, che cazzo ha mai fatto? Io l'ho visto. Non mi ha fatto una grande impressione. E' una specie di Ed Parker alla carta carbone, un ottimo affarista. Tra l'altro, mi risulta fossero pure amici...

Io sono "alla vecchia". Il combattente lo voglio vedere sul ring, e non ai seminari e alle lezioni in palestra. Tantomeno in ufficio.

FMJ

Non è un attore, ha fatto quella parte per amicizia con Bruce, per il resto ha dedicato la vita con la sua Inosanto Academy a far conoscere negli States il Kali, qualcosa del Silat, l'evoluzione del sistema JKD seguendone i concetti e non le antiche prassi, opponendosi così alla scuola di pensiero JKD original. Secondo me come insegnante ha avuto molto successo perché ha sfornato grandi nomi del JKD che sembrano venire tutti da scuole diverse, ognuno con la propria personale impostazione.

Ed Parker ha invece sfornato mille mila persone che emulano Ed Parker.

Nel '94 quando conobbi Paul Vunak, allievo di Dan, per me che avevo 15 anni fu una folgorazione, la sua Progressive Fighting Systems era eccezionale per chi come me era rivolto al combattimento reale, con armi improvvisate e contro più avversari.

Poi ci si evolve, anni dopo lo presi amichevolmente in giro facendo ridere tutti gli altri istruttori presenti perché ci stava ad insegnare un concetto meno semplice e diretto di un altro. Gli dissi...Paul, non ce la menare...ma mi permisi solo perché eravamo a porte chiuse lontano dal pubblico.

Dan non l'ho mai conosciuto e non ho mai sperato segretamente di conoscerlo, però gli riconosco di aver saputo sfornare allievi che sono diversissimi l'uno dall'altro.

Riguardo al ring... quando sul ring si potranno usare lame, manganelli, catene e si potrà vedere un combattente contro più aggressori senza categorie di peso e senza tempo, senza arbitro e con possibilità estreme (e le MMA non danno, possibilità estreme), allora vedrò chi vale di più sul ring.

Senza ring il mio metodo era semplice: andavo da uno che aveva fama, ci combattevo al meglio delle mie capacità, se le prendevo mi fermavo ad imparare.

Ho sempre trovato un sacco di persone da cui imparare, e ultimamente avevo trovato un filone chiuso al pubblico di poche persone in Europa che mi massacravano senza nemmeno sudare. Avrei voluto tanto seguire quel filone esclusivo e solo su invito, oltre che gratuito... ma dopo il frontale in moto mi son dovuto mettere a giocare a thay ed mma perché quelli mi fanno a pezzi, non gliene frega nulla se ho un braccio che è tornato intero per miracolo ed è più delicato dell'altro.

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^'V'^
Inviato (modificato)

Ovviamente, ho scritto a te. Se devo scrivere per la cassiera del supermercato, uso altri termini e altre parole. Ci si regola a seconda dell'interlocutore. Poi, se quello che ho scritto non ti è chiaro, colpa mia che ti ho sopravvalutato.

Certo, avevo specificato:

Il tuo ultimo messaggio era indirizzato a me e va benissimo così, ce ne fossero, come te.

Il cuore del discorso è che secondo me quante più teorie, nozioni, concetti uno padroneggia, quanto più deve essere in grado di spiegarle a sua nonna.

Ho conosciuto ragazze dalla memoria di ferro, capaci di citarti nomi, date e nozioni con una ricchezza lessicale specifica da fare invidia, ma erano come google: gli puoi chiedere una cosa, ma non di spiegartela perché non ci hanno capito una mazza, non l'hanno tradotta in soldoni e non la integrano con le proprie esperienze o con concetti derivanti da altri campi.

Questo non è riferito a te o a me, ma solo al fatto che nello scrivere un manuale è importante secondo me evitare di spruzzare una barriera di inchiostro per mostrare la propria cultura. (cultura che nel giro di 100 anni farà sorridere i posteri).

Sai, è come quando stai parlando ad un pubblico e alla fase delle domande un tizio alza la mano e chiede una cosa...e ti rendi subito conto che lo scopo della sua domanda non è avere una risposta, ma mettersi in mostra con le proprie conoscenze ed essere riconosciuto come uno che ne sa a tronchi dell'argomento.

E' triste, lo è nel porre domande e lo è nel comunicare col pubblico.

Ho da poco tolto la firma in cui spronavo gli utenti a non mettere mi piace se credevano che la loro nonna non avrebbe capito ciò di cui parlavo, e il tuo messaggio - che nel contesto di parlare a me andava benissimo - me lo ha fatto tornare in mente, tutto qui.

Dai, che la specializzazione emisferica è roba dell'800... non c'è più nessun neuropsicologo serio che oserebbe parlare di stretta localizzazione delle funzioni cognitive... forse un neurologo ubriaco potrebbe farlo... :-)))) nell'800, non esisteva l'fMNR, né la PET o la SPECT. Ciò che si teorizzava, comprendeva ciò che si sapeva all'epoca...

Un neurologo no, ma incontrai il concetto della specializzazione emisferica ad un corso nel vicino '99 e ci credetti per alcuni anni perché era un medico psicologo, quello che teneva quel corso.

E se molti psicologi - non neuroscienziati - ne parlavano come di un fatto assodato solo 15 anni fa, non c'è da stupirsi se il mio amato Bad Boy fa un manuale che, ben lontano dall'800, si basa per un terzo su detta specializzazione.

La buona teoria. La buona teoria è quella che "funziona". E' quella che ti permette di "anticiparti" gli eventi in maniera corretta ed efficace.

Non è detto che una buona teoria debba essere compresa da tua nonna. Dubito che la teoria della relatività ristretta sia comprensibile a tua nonna ma ad alte energie e a velocità prossime a quella della luce, "funziona". Quindi, tua nonna non la comprende, ma la teoria della relatività ristretta è una BUONA teoria. Funziona.

Definiamo buona allora. Per te significa efficace, e va benissimo. Per me significa adatta a funzionare e ad essere compresa ed applicata da un utente medio che non faccia il neuroscienziato e il fisico nucleare insieme. Perché sto specificamente parlando di teoria per corsi e manuali nel campo della seduzione, inner game ed outer game.

Per fare un esempio, se devo sposare Teoria e Pratica non serve a nulla che scriva la dimostrazione della relatività. A parte che non ne sarei in grado ma è solo un esempio.

Quello che serve è che scriva un sistema di passi facili da applicare per costruire nella pratica un sistema di ritardo orario per segnale GPS che si basa su detta teoria.

Parimenti, se uno conosce tutto lo scibile umano in fatto di psicobiologia ed altro, a parte fargli i miei complimenti ammirati, vedo la capacità laddove sia in grado di applicare alle relazioni sociali i concetti che padroneggia, e laddove sia in grado di sintetizzarli in concetti semplici da comprendere e adattabili alla prassi di altre persone diverse da lui.

Se no potrebbe al massimo scrivere un manuale per 5 lettori in italia che finirebbero per dedicarsi a commentarlo e a criticarlo trovandosi in consesso con sigari, pipe e wiskey senza di fatto andare a figa, mentre il primo scemo che si mette una maglietta figa e va a ballare sta scopando quella che piace a loro.

E' giusto quello che dici: le conoscenze e le teorie cambiano. Ma questo è il risultato del metodo scientifico. Questo accade perché la scienza, nella sua avventura, "confuta" delle conoscenze per produrne delle altre. A vecchie costruzioni, subentrano nuove e più "buone" costruzioni. E' un punto di forza delle scienze, non un punto di debolezza.

:-) :-) Certo! Che è un punto di forza. Quando gli scienziati più illuminati prenderanno in esame il mondo del pick up con vero spirito scientifico, diventerò un loro ghiotto follower.

Fino ad allora... davanti all'evidenza che in questo settore si sparano un sacco di cazzate, si rimescola materiale confutabile e superato, si cambiano concetti per fini soltanto commerciali lasciando intatte le premesse da confutare che li hanno generati, davanti all'evidenza che in questo settore si considera la pseudoscienza PNL come qualcosa di eccezionale, davanti all'evidenza che molti dei metodi propugnati nei circoli esclusivi del settore sono funzionali al player che li ha scritti, al suo modo di essere, ai suoi punti di forza, al tipo di target e di situazioni che lui incontra, e non si possono estendere a persone diverse e target diversi... beh, allora in attesa degli scienziati veri, qualcuno deve iniziare ad arricchire un po' la teoria che soggiace a tutto questo, sperando che altri più illuminati non imparino a fare quello che lui dice, ma che imparino a fare quello che lui ha fatto, ovvero sfrondare, pulire, perfezionare.

E in questo, gente come te potrebbe aiutare molto.

Vengo ora "all'apprendere ad apprendere". Se ti fermi a questo, sei in ritardo pure tu, amico mio. :-)))

Il "Deuteroapprendimento", perché è così che si chiama l'"apprendere ad apprendere" è un vecchio concetto introdotto da G. Bateson circa... quarant'anni fa. Era il 1977. Pensa un po'. Roba vecchia, eh? Nulla di nuovo... In realtà, il vecchio Bateson, figlio di William, grande genetista e marito della Mead, grande antropologa, teorizzava persino un TERZO livello: "apprendere ad apprendere ad apprendere". Bateson riteneva che i delfini e forse, le scimmie antropomorfe, potessero arrivare al secondo livello ("apprendere ad apprendere") ma che l'uomo, potesse addirittura arrivare ad "apprendere ad apprendere ad apprendere". Al terzo livello.

Sì, sono in ritardo di 10'000 anni, e non ho intenzione di arrivare a metalivelli di apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere per un motivo semplicissimo: un cane può imparare nuovi giochi ma non può imparare nuovi modi di imparare nuovi giochi.

Una scimmia può forse arrivare ad apprendere ad apprendere nuovi modi di imparare nuovi giochi.

Ed è ancora qualcosa che può fare con la coscienza del corpo, con il suo essere, con la parte di lei che scopa e che seduce.

Arrivare a metariflessioni su livelli successivi, è qualcosa che appartiene al campo dell'astratto puro, qualcosa che rimane confinato nel cervello e che non credo abbia potenziali riscontri nelle sensazioni viscerali o nel modo di fare.

Per me è già troppo passare dal paradigma corrente nel mondo del pick up, che è quello di apprendere prassi altrui, al paradigma dell'apprendere ad apprendere dalle informazioni e dall'esperienza.

Anche perché....il più delle volte si tratta semplicemente di togliere, condizionamenti e cose apprese che sono disfunzionali, non tanto di imparare stuff.

Quelli più illuminati che verranno dopo di me, forse insegneranno ad apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere.

Io non sono capace e dal basso della mia animalità non lo trovo utile per farsi fare un bocchino.

Quello della "resilienza psicologica", se ci pensi, è un argomento di grande importanza per le persone che si trovano a vivere eventi traumatici quale può essere un abbandono o la fine di una storia affettiva importante. E non solo.

Credo che le persone sottovalutino la potenza del sistema immunitario psicologico contro i traumi, credo che le persone sottovalutino molto la propria resilienza.

E credo che il successo di molti terapeuti, dispensatori di consigli, counselor, e via dicendo sia dovuto al fatto che fanno delle cose mentre contemporaneamente la mente umana si riassesta, e così il paziente finisce per credere che quelle cose, fatte o dette dallo sciamano, dal terapeuta, ecc, siano state fondamentali per il ripristino di sistema.

Per questo credo nell'insegnare alle persone a contare sulla propria mente e ad essere Master di se stesse. Cosa che comprende anche il concetto di imparare ad apprendere.

Se poi la gente apprendesse cosa può fare un giro in giostra con 10 puttane per dimenticare un amore infinito terminato in modo traumatico...

Allora tutta la teoria dovrebbe cedere il passo a chi fa il mestiere.

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.....................Cari Aivia e FMJ avete rotto il cazzo con ste robe per parlare di ste cazzate fate pm altrimenti se invece è l'inizio per vedere un duro scontro fra due giganti sbrigatevi vi voglio vedere scannare............

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life and light

In realtà, il vecchio Bateson, figlio di William, grande genetista e marito della Mead, grande antropologa, teorizzava persino un TERZO livello: "apprendere ad apprendere ad apprendere".

OT

Se non ti secca, ti va di spiegare un po' meglio il concetto di "apprendere ad apprendere ad apprendere". Oppure se riesci ad indicare qualche riferimento bibliografico.

Perchè se "apprendere ad apprendere" mi è chiaro, il terzo livello mi sfugge proprio concettualmente cosa significhi e che implicazioni abbia.

Infinite grazie.

Fine OT

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Certo, avevo specificato:

Il cuore del discorso è che secondo me quante più teorie, nozioni, concetti uno padroneggia, quanto più deve essere in grado di spiegarle a sua nonna.

Ho conosciuto ragazze dalla memoria di ferro, capaci di citarti nomi, date e nozioni con una ricchezza lessicale specifica da fare invidia, ma erano come google: gli puoi chiedere una cosa, ma non di spiegartela perché non ci hanno capito una mazza, non l'hanno tradotta in soldoni e non la integrano con le proprie esperienze o con concetti derivanti da altri campi.

Questo non è riferito a te o a me, ma solo al fatto che nello scrivere un manuale è importante secondo me evitare di spruzzare una barriera di inchiostro per mostrare la propria cultura. (cultura che nel giro di 100 anni farà sorridere i posteri).

Sai, è come quando stai parlando ad un pubblico e alla fase delle domande un tizio alza la mano e chiede una cosa...e ti rendi subito conto che lo scopo della sua domanda non è avere una risposta, ma mettersi in mostra con le proprie conoscenze ed essere riconosciuto come uno che ne sa a tronchi dell'argomento.

E' triste, lo è nel porre domande e lo è nel comunicare col pubblico.

Ho da poco tolto la firma in cui spronavo gli utenti a non mettere mi piace se credevano che la loro nonna non avrebbe capito ciò di cui parlavo, e il tuo messaggio - che nel contesto di parlare a me andava benissimo - me lo ha fatto tornare in mente, tutto qui.

Un neurologo no, ma incontrai il concetto della specializzazione emisferica ad un corso nel vicino '99 e ci credetti per alcuni anni perché era un medico psicologo, quello che teneva quel corso.

E se molti psicologi - non neuroscienziati - ne parlavano come di un fatto assodato solo 15 anni fa, non c'è da stupirsi se il mio amato Bad Boy fa un manuale che, ben lontano dall'800, si basa per un terzo su detta specializzazione.

Definiamo buona allora. Per te significa efficace, e va benissimo. Per me significa adatta a funzionare e ad essere compresa ed applicata da un utente medio che non faccia il neuroscienziato e il fisico nucleare insieme. Perché sto specificamente parlando di teoria per corsi e manuali nel campo della seduzione, inner game ed outer game.

Per fare un esempio, se devo sposare Teoria e Pratica non serve a nulla che scriva la dimostrazione della relatività. A parte che non ne sarei in grado ma è solo un esempio.

Quello che serve è che scriva un sistema di passi facili da applicare per costruire nella pratica un sistema di ritardo orario per segnale GPS che si basa su detta teoria.

Parimenti, se uno conosce tutto lo scibile umano in fatto di psicobiologia ed altro, a parte fargli i miei complimenti ammirati, vedo la capacità laddove sia in grado di applicare alle relazioni sociali i concetti che padroneggia, e laddove sia in grado di sintetizzarli in concetti semplici da comprendere e adattabili alla prassi di altre persone diverse da lui.

Se no potrebbe al massimo scrivere un manuale per 5 lettori in italia che finirebbero per dedicarsi a commentarlo e a criticarlo trovandosi in consesso con sigari, pipe e wiskey senza di fatto andare a figa, mentre il primo scemo che si mette una maglietta figa e va a ballare sta scopando quella che piace a loro.

:-) :-) Certo! Che è un punto di forza. Quando gli scienziati più illuminati prenderanno in esame il mondo del pick up con vero spirito scientifico, diventerò un loro ghiotto follower.

Fino ad allora... davanti all'evidenza che in questo settore si sparano un sacco di cazzate, si rimescola materiale confutabile e superato, si cambiano concetti per fini soltanto commerciali lasciando intatte le premesse da confutare che li hanno generati, davanti all'evidenza che in questo settore si considera la pseudoscienza PNL come qualcosa di eccezionale, davanti all'evidenza che molti dei metodi propugnati nei circoli esclusivi del settore sono funzionali al player che li ha scritti, al suo modo di essere, ai suoi punti di forza, al tipo di target e di situazioni che lui incontra, e non si possono estendere a persone diverse e target diversi... beh, allora in attesa degli scienziati veri, qualcuno deve iniziare ad arricchire un po' la teoria che soggiace a tutto questo, sperando che altri più illuminati non imparino a fare quello che lui dice, ma che imparino a fare quello che lui ha fatto, ovvero sfrondare, pulire, perfezionare.

E in questo, gente come te potrebbe aiutare molto.

Sì, sono in ritardo di 10'000 anni, e non ho intenzione di arrivare a metalivelli di apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere per un motivo semplicissimo: un cane può imparare nuovi giochi ma non può imparare nuovi modi di imparare nuovi giochi.

Una scimmia può forse arrivare ad apprendere ad apprendere nuovi modi di imparare nuovi giochi.

Ed è ancora qualcosa che può fare con la coscienza del corpo, con il suo essere, con la parte di lei che scopa e che seduce.

Arrivare a metariflessioni su livelli successivi, è qualcosa che appartiene al campo dell'astratto puro, qualcosa che rimane confinato nel cervello e che non credo abbia potenziali riscontri nelle sensazioni viscerali o nel modo di fare.

Per me è già troppo passare dal paradigma corrente nel mondo del pick up, che è quello di apprendere prassi altrui, al paradigma dell'apprendere ad apprendere dalle informazioni e dall'esperienza.

Anche perché....il più delle volte si tratta semplicemente di togliere, condizionamenti e cose apprese che sono disfunzionali, non tanto di imparare stuff.

Quelli più illuminati che verranno dopo di me, forse insegneranno ad apprendere ad apprendere ad apprendere ad apprendere.

Io non sono capace e dal basso della mia animalità non lo trovo utile per farsi fare un bocchino.

Credo che le persone sottovalutino la potenza del sistema immunitario psicologico contro i traumi, credo che le persone sottovalutino molto la propria resilienza.

E credo che il successo di molti terapeuti, dispensatori di consigli, counselor, e via dicendo sia dovuto al fatto che fanno delle cose mentre contemporaneamente la mente umana si riassesta, e così il paziente finisce per credere che quelle cose, fatte o dette dallo sciamano, dal terapeuta, ecc, siano state fondamentali per il ripristino di sistema.

Per questo credo nell'insegnare alle persone a contare sulla propria mente e ad essere Master di se stesse. Cosa che comprende anche il concetto di imparare ad apprendere.

Se poi la gente apprendesse cosa può fare un giro in giostra con 10 puttane per dimenticare un amore infinito terminato in modo traumatico...

Allora tutta la teoria dovrebbe cedere il passo a chi fa il mestiere.

Quello che descrivi tu, però, è quello che mia nonna chiamava nozionismo.

E' sempre esistito. Quattro nozioni, due date, tre nomi e via col vento! :-)))

Sull'antilocalizzazionimo corticale, le prime dispute si registrarono addirittura nel 1810. In fin dei conti, dipende da cosa stiamo considerando. Per esempio, che il linguaggio abbia dei centri localizzati, è un dato di fatto (area di Broca, area di Wernicke). Poi, invece, se consideri altre funzioni cognitive, parlare di localizzazione è improprio. Per esempio, la percezione musicale: per ora, dagli studi condotti a Montreal, non sembra che si possa localizzare granché e l'amusia, non trova ancora una precisa spiegazione localizzazionista. Insomma, il dibattito è aperto. Ci si muove tra approcci riduzionistici e approcci olistici.

E' chiaro che se tu devi trattare un argomento in relazione ad un certo tipo di lettore, dovrai usare un linguaggio più semplice, meno tecnico. Insomma, è come la biochimica spiegata da Lenningher e la biochimica spiegata da Alberto Angela. Tu mi stai dicendo che vuoi fare l'Alberto Angela della seduzione. Va bene anche così... :-))))

Il tema del deuteroapprendimento lo conosco molto bene. Sono stato anche alla scuola di Palo Alto. Quello che volevo dire è che la questione non è nuova. E' roba vecchia, eh! mi sembrava che tu la enfatizzassi un po' troppo. Tutto qui. Sono concetti che oramai hanno quarat'anni e che, in psicologia, sono noti e applicati da decenni. Il messaggio era: non vendiamo roba da rigattiere, come se fosse roba nuova. Tutto qui.

Il nostro sistema cognitivo ha senz'altro una capacità resiliente notevole, non ci sono dubbi. Ma, a volte, non è sufficiente. L'intervento psicoterapeutico ha senso solo là dove la persona è in difficoltà e non sa più che pesci pigliare. Sta male. Sviluppa sintomi. Da solo, non ce la fa. Allora, serve una mano. Che sia il terapeuta, lo sciamano, l'uomo della medicina, o un puttanone da combattimento, ognuno sperimenterà le sue soluzioni e le sue medicine. Se funzionano, ha visto giusto. L'importante è che funzioni.

Alla fine, amico mio, di tutte le chiacchiere e la fuffa che possiamo fare sulla seduzione, una cosa sola è certa e salda: bisogna essere ASSERTIVI.

ASSERTIVITA' significa: «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».

Semplice a dirsi, molto difficile a farsi.

FMJ

Modificato da FMJ
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OT

Se non ti secca, ti va di spiegare un po' meglio il concetto di "apprendere ad apprendere ad apprendere". Oppure se riesci ad indicare qualche riferimento bibliografico.

Perchè se "apprendere ad apprendere" mi è chiaro, il terzo livello mi sfugge proprio concettualmente cosa significhi e che implicazioni abbia.

Infinite grazie.

Fine OT

Vuoi una spiegazione un po' più tecnica o la vuoi all'Alberto "Aivia" Angela? :-))))

FMJ

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