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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


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drake00

Voglio chiedere una cosa agli esperti, a chi ci è cascato e ha saputo riconoscerle. Voglio chiedere più per prevenzione che per reale esigenza.

Nella pagina 1 sono descritte una serie di caratteristiche tipiche di queste donne.

Ebbene, credo sia scontato che non tutte presentano tutti i tratti descritti, o meglio, in molte non li fanno notare almeno inizialmente.

La domanda è quindi: quali sono i comportamenti, i contesti ai quali bisogna prestare più attenzione?

Sebbene sia consapevole che solo quando ci caschi impari a riconoscerle con l’esperienza, quali possono essere i fattori che fanno scattare un campanello d’allarme?

Se l’obiettivo è evitarle il più possibile, allora bisogna cercare di riconoscerle nel primo, nel secondo, al terzo mese. Ebbene, in un lasso di tempo così breve, quale può essere un metodo valido per smascherarle prima che ti strappino l’anima?

Ho pensato che magari i trascorsi familiari e sentimentali siano ciò che più difficilmente possono nascondere, però forse sarebbe pretestuoso affidarsi solo a ciò, o sbaglio? Non tutte le persone con genitori divorziati o con rapporti difficili con il padre diventano poi vere e proprie psycho... o sbaglio? 
 

Tutto ciò sempre partendo dall’assunto che credo tutti noi, uomini e donne, abbiamo la nostra dose di “pazzia” con la quale dobbiamo imparare a convivere, sia con la nostra che con quella degli altri. Non mi preoccupa trovare una persona con dei problemi che rientra comunque nei limiti della normalità, mi preoccupa trovarne una che, i limiti, li oltrepassa.

Modificato da drake00
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De Rues
1 ora fa, drake00 ha scritto:

Voglio chiedere una cosa agli esperti, a chi ci è cascato e ha saputo riconoscerle. Voglio chiedere più per prevenzione che per reale esigenza.

Nella pagina 1 sono descritte una serie di caratteristiche tipiche di queste donne.

Ebbene, credo sia scontato che non tutte presentano tutti i tratti descritti, o meglio, in molte non li fanno notare almeno inizialmente.

La domanda è quindi: quali sono i comportamenti, i contesti ai quali bisogna prestare più attenzione?

Sebbene sia consapevole che solo quando ci caschi impari a riconoscerle con l’esperienza, quali possono essere i fattori che fanno scattare un campanello d’allarme?

Se l’obiettivo è evitarle il più possibile, allora bisogna cercare di riconoscerle nel primo, nel secondo, al terzo mese. Ebbene, in un lasso di tempo così breve, quale può essere un metodo valido per smascherarle prima che ti strappino l’anima?

Ho pensato che magari i trascorsi familiari e sentimentali siano ciò che più difficilmente possono nascondere, però forse sarebbe pretestuoso affidarsi solo a ciò, o sbaglio? Non tutte le persone con genitori divorziati o con rapporti difficili con il padre diventano poi vere e proprie psycho... o sbaglio? 
 

Tutto ciò sempre partendo dall’assunto che credo tutti noi, uomini e donne, abbiamo la nostra dose di “pazzia” con la quale dobbiamo imparare a convivere, sia con la nostra che con quella degli altri. Non mi preoccupa trovare una persona con dei problemi che rientra comunque nei limiti della normalità, mi preoccupa trovarne una che, i limiti, li oltrepassa.

Credo di essere il meno qualificato perché ho solo frequentato una tipa del genere per pochissimo tempo e solo dopo aver visto determinati atteggiamenti veramente strani mi sono fatto qualche domanda. Avevo già letto qualcosa su questo argomento quindi sono stato anche fortunato.

non credo che ci sia il luogo o l’ambiente dove è più facile trovarle. Io la mia l’ho conosciuta in un ambiente tranquillo dove almeno a prima vista c’erano persone tranquille e socievoli. Poi leggendo le varie storie sto notando che il durante e l’epilogo sono identici poi alcuni le hanno conosciute sul luogo di lavoro, altri in un locale, altri sulla spiaggia.

forse il problema vero è che devi uscirci un po prima di capire qualcosa. 

Il vero allarme che ho sentito io è stato comunque sentirmi provocato continuamente e soprattutto la sensazione strana di essere accusato di qualcosa che non avevo fatto.

ero tranquillo a fumare e lei mi punzecchiava con continue lamentele, ho solo chiesto di stare tranquilli e lei mi ha accusato di essere una persona violenta.niente rispetto ad altre testimonianze ma credo rende bene l’idea.

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Il 24/12/2019 alle 00:00 , purple pill ha scritto:

Leggiti René Girard.

La violenza e il sacro, Il Capro espiatorio, la religiosa irrazionalità della folla.

Domanda forse banale, c'è un ordine particolare in cui leggerli per averne una migliore fruizione, o sono già nell'ordine più conveniente? Mi hai molto incuriosito

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De Rues

Sì, genitori abusivi non per forza devono generare problemi indelebili ai figli.leggevo un articolo che parlava dell’infanzia di tutti i dittatori e ognuno di loro ha avuto un’infanzia di merda poi quando sono cresciuti l'hanno fatta pagare al mondo. Questo significa che l'infanzia violata lascia sempre un segno ma non per forza in negativo.

tantissime persone che hanno avuto successo (e non parlo del successo blando legato ai soldi) erano partiti con meno di zero a causa di famiglie schifose in cui erano nate eppure molti di loro sono diventati famosissimi. Hanno trovato in loro uno sprone e una leva su cui fare balzi enormi e uscire da quello schifo.

la differenza secondo me la fa la forza interiore che ognuno di noi ha e in parte anche l’intelligenza.

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28 minuti fa, purple pill ha scritto:

No, non è per nulla banale.

più o meno è quello l’ordine, se parli di Girard.

l’ultimo lemma in realtà faceva riferimento a un altro libro, “La vittima e la folla”, che comunque mi sa che è fuori stampa ormai.

Gli altri due li trovi su Adelphi.

Molto bello è anche “Delle cose nascoste fin dalla fondazione del mondo”.

L’unica è che se vuoi leggerli devi prima far pratica con il concetto di “mimesi” del desiderio, che lui cominciò a formulare anni prima in opere di filologia e critica letteraria. Ma, a parte il fatto che, se sei più interessato all’aspetto antropologico, sono testi che possono risultare un po’ pesanti; il problema è che in molti casi si tratta di opere andate fuori catalogo.

in ogni caso, anche nei testi del filone antropologico, il meccanismo della “mimesi” è comunque argomentato. Poi se vuoi approfondire, pigli e ti scarichi un sunto universitario di quelli fatti bene.

e sennò guardati il discorso del Dott Lechter nel silenzio degli innocenti, quando spiega alla Foster com’è che tutti quanti - psicopatici inclusi - iniziamo a desiderare, che lì praticamente è condensato in 50 secondi secchi 

Ho visto la scena e ho iniziato a dare una letta a questo concetto, che ora come ora (come penso sia fisiologico) sta generandomi più dubbi che altro. Dubbi che probabilmente derivano dall'interazione superficiale che ho avuto ora come ora con l'argomento... Ad esempio il pensare che desidero una determinata donna perché lei è desiderata dall'Altro. 

Ti ringrazio della tua risposta, recupereró l'edizione Adelphi de La violenza e il sacro

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Assolutamente, ho premesso il rischio di farla troppo semplice, per questo prima vedrò di informarmi meglio sull'argomento. Era più una constatazione fine a se stessa la mia

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Rivaroxaban
1 ora fa, purple pill ha scritto:

Scusa ma sono domande un po’  senza senso.

qual è il modo migliore per prevenire che una tegola ti cada in testa?

è meglio camminare al centro della strada, stando attenti a schivare le macchine o evitare proprio di uscire di casa?

Tra l’altro, occhio con sta storia dei trascorsi familiari. Quelli che vengono chiamati genitori “dimmerda” quasi sempre sono dei  medioman qualsiasi, che proprio in quanto tali erano in certa misura inadeguati al ruolo di genitori. Come quasi tutti, visto che i figli in natura si fanno per programmazione biologica e non per vocazione.

I genitori possono essere inadeguati quanto volete, ma a meno di abusi gravi, sta sempre all’individuo fare i conti con se stesso e cercare di saltarci fuori.

Inoltre il mondo è pieno di uomini e donne che, nonostante un’infanzia “dimmerda”,  e sono comunque venuti su belli centrati. 

Occhio, che state giocando con dei concetti enormi 

Se esistono dei manuali diagnostici direi che non sono domande senza senso.

Cavolo per fare il mio lavoro devo individuare degli item che rientrano nel DSM se no come faccio a fare diagnosi precoce e trattare il paziente di conseguenza?

Essendo che esistono degli item, essi rappresentano per forza quello che vengono chiamati campanelli d'allarme:

Criteri diagnostici per il disturbo borderline di personalità:

1. Il criterio generale per definire un disturbo di personalità deve essere soddisfatto:

a. Dimostrazione che i modelli caratteristici e permanenti dell'individuo dell'esperienza e del comportamento interiori si discostano marcatamente nel suo insieme dalla gamma (o 'norma') culturalmente attesa e accettata. Tale deviazione deve manifestarsi in più di una delle seguenti aree:

(1) cognizione (cioè modi di percepire e interpretare cose, persone ed eventi; interpretare gli atteggiamenti e le immagini di sé e degli altri);

(2) affettività (gamma, intensità e adeguatezza dell'eccitazione emotiva e della risposta);

(3) controllo sugli impulsi e necessità di gratificazione;

(4) relative ad altri e modalità di gestione delle situazioni interpersonali.

b.. La deviazione deve manifestarsi pervasivamente come comportamento inflessibile, disadattivo o altrimenti disfunzionale in una vasta gamma di situazioni personali e sociali (vale a dire non limitarsi a uno specifico stimolo o situazione "scatenante").

c. Vi è un disagio personale o un impatto negativo sull'ambiente sociale, o entrambi, chiaramente attribuibile al comportamento di cui al punto b

d. Devono esserci prove che la deviazione è stabile e di lunga durata, avendo inizio nella tarda infanzia o nell'adolescenza.

e. La deviazione non può essere spiegata come una manifestazione o conseguenza di altri disturbi mentali negli adulti

f. Malattia, lesione o disfunzione organica del cervello devono essere escluse come possibile causa della deviazione 

2. Devono essere presenti almeno tre dei seguenti:

(1) Una marcata tendenza ad agire in modo imprevisto e senza tener conto delle conseguenze

(2) Una marcata tendenza a comportamenti litigiosi e a conflitti con gli altri, specialmente quando gli atti impulsivi vengono contrastati o criticati

(3) Tendenza ad avere esplosioni di rabbia o violenza, con incapacità di controllo sulle stesse

(4) Difficoltà nel mantenere qualsiasi azione volontaria che non offra ricompensa immediata

(5) Umore instabile e capriccioso

3. Devono essere presenti almeno due dei seguenti oltre i tre suddetti:

6) Disturbi e incertezza sull'immagine di sé, obiettivi e preferenze interne (incluso quello sessuale)

(7)  Essere coinvolti in relazioni intense e instabili, che spesso portano a crisi emotive

(8) Sforzi eccessivi per evitare l'abbandono

(9) Minacce ricorrenti o atti di autolesionismo

(10) Sensazioni croniche di vuoto.

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Rivaroxaban
1 ora fa, purple pill ha scritto:

 

Ok, ma ti pare che qualcuno qui faccia lo psichiatra o debba “trattare” un paziente?

Un profano che abbia voglia di entrare nella testa di un altro come avesse una laurea molto spesso finisce per scrivere delle bestialità, che in queste pagine non mancano, e qualcuna probabilmente l’avrò scritta pure io. O peggio ancora, per andarle a dire in giro, magari a sproposito.

Sapere che esistono determinati pattern di comportamento, clinicamente descritti, può essere molto utile per alcuni - per i quali la conoscenza diventa un po’ la chiave di un’enigma -  ma può essere deleterio per altri.

È un bollo pesante da appiccicare a qualcuno quello di “disturbato”. E lo so bene perché, nelle mia vicenda, ad esempio, inizialmente era stato appiccicato addosso a me - paranoico, sadico, narcisista, visionario e chi più ne ha più ne metta -  proprio in virtù della condotta del silenzio che all’epoca mi ero imposto. 

Fatto è che comunque il tutto era partito da una domanda molto più ampia, che tirava in ballo il contesto ambientale e familiare. E si, secondo me bisogna andarci piano a sparare nel mucchio in questo modo 

 

 

Non penso che l' ira sia un buon modo per inziare un discorso.

Qua non si tratta di entrare nella testa delle persone. Nemmeno uno psichiatra con cinquanta anni di esperienza potrebbe farlo.

Proprio per evitare di sparare cazzate randomiche ho postato i criteri diagnostici del DSM. Sicuramente alcuni di essi sono facilmente riconoscibili anche da un profano e proprio lo stesso profano che ne è a conoscenza puo aiutare il medico nel percorso diagnostico e il familiare o coniuge che sia che è affetto dal disturbo. Il consulto familiare è parte integrante dell'iter da seguire.

Mi spiace che tu sia stato messo alla gogna ma la stupidità umana non è qualcosa di controllabile ne tanto meno arginabile ma non per questo dobbiamo prendercela con il mondo.

Sparare nel mucchio non è mai giusto certo, ma un corretto spirito critico e una corretta osservazione sono mezzi utili a tutti in questi casi

Modificato da Rivaroxaban
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Rivaroxaban
5 minuti fa, purple pill ha scritto:

Neanche proiettare stati d’animo sull’interlocutore per screditarlo preventivamente, che è un vecchissimo stratagemma retorico.

comunque ti metto una faccina felice preventiva  🥳

Idem come sopra.

Con quale mondo me la sarei presa, di grazia?

ah dimenticavo 

faccina 🥳

 

A me pare di aver a che fare con qualcuno con una fervida immaginazione.

Mi son per caso mai riferito a te? 

Poi di grazia la retorica la lascio a chi fa il politico di mestiere. Difficile desumere da un semplice post lo stato d'animo di una persona non credi?

P.s: anche il sarcasmo è il padre dell'ira ma sono troppo vecchio per mettere delle faccine di circostanza

 

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Rivaroxaban
6 minuti fa, purple pill ha scritto:

Quindi questo lo ha scritto tuo fratello mentre eri al cesso?

 

O era  una constatazione generica,  tipo “difficile scalare un ghiacciaio in ciabatte”

Comunque guarda... anche no eh.

ciao, buona serata 

No l'ho scritto proprio io. Certo che hai un eleganza innata non c'è che dire.

Assolutamente adoro generalizzare ogni volta che introduco un discorso, è un modo come un altro per apporre la propria firma dietro ogni virgola

Poi mi spiace dissentire con te ma visto che l'autore originale del post ha scritto da titolo di entrare e contribuire penso di averlo fatto e sono ben contento di essere utile a qualcuno in futuro.

Il tempo è galantuomo ma a volte si dimentica l'educazione

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