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"mi manca qualcosa"


wittgenstein

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lalucebianca

la storia era gia finita da tempo.

il suo esser insopportabile era una richiesta di "aiuto", aveva bisogno di sentirti maschio, di vederti prender in mano in rapporto e guidarla dove Tu volevi.

questo l'avrebbe riaccesa e avrebbe risvegliato l'attrazione.

perché non ti ha mollato prima? un detto recita "le donne sono come le scimmie, non mollano un ramo se non ne hanno un altro in mano" ed è verissimo, ha tentato a suo modo di spronarti a riprendere il comando mentre aspettava di veder spuntare un nuovo partner...

tu cos'hai fatto? hai parlato, parlato, parlato, chiesto, fatto supposizioni, discorsi.. tutto ottimo................................ tra donne.

avresti ottenuto di più allontanandoti da lei e cercandola solo per scopare.. avresti visto due occhi a cuoricino.

stampati una legge in testa: non ascoltar ciò che dice.

quando è "confusa" etc. lo sa che ti sta raccontando robe senza capo né coda e s'aspetta che non le caghi e tiri dritto per la tua strada.

è patetico stare ai suoi giochini? CERTO! per questo te li fa per vedere se non ci caschi.

la prossima volta sai già cosa fare: tappa le orecchie, sparisci e sentila solo per trombare.

vedrai che non ti molla più.

ps:

questa ormai è andata e già lo sai

vale pure a parti invertite?

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wittgenstein

Credo che effettivamente seguirò il tuo consiglio Gustav, salterò per questa volta, non mi sento di condividere una serata di divertimento con una persona che non mi diverte manco per il c**zo.

Luce credo che teoricamente il discorso possa funzionare a parti inverse, se non fosse per un piccolo problema di base: un uomo che sia uomo davvero non affronterebbe mai in questo modo una separazione mentre, non per essere misogino, per la donna è ordinaria amministrazione. è un meccanismo di difesa prettamente femminile. per cui se il tuo uomo si è comportato così con te, tranquillizzati, non ti sei persa granché.

Tra l'altro, voglio precisare una cosa, dell'intervento di Andreas che hai citato: io non sono, proprio in termini ideologici, molto vicino alla sua posizione. è vero a volte i fatti contano più di mille parole, però la donna che interessa a me è quella capace di sostenere le sue scelte e motivarle, anche se con difficoltà.

"avresti ottenuto di più allontanandoti da lei e cercandola solo per scopare.. avresti visto due occhi a cuoricino" dice Andreas, ma come si può agire così nei confronti della persona che ami?

dunque se per salvaguardare un rapporto, il rapporto di base deve essere prêt-à-porter, preferisco aspettare un po' e non accontentarmi di un cagnolino da ammaestrare con bastone e carota.

per tutto il resto del discorso, la questione dell'imperturbabilità:

"stampati una legge in testa: non ascoltar ciò che dice.

quando è "confusa" etc. lo sa che ti sta raccontando robe senza capo né coda e s'aspetta che non le caghi e tiri dritto per la tua strada", tutto verissimo. statua d'oro e mi ha già cambiato in meglio applicare questo principio.

Modificato da wittgenstein
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ponzy99

Penso che tu ti sia comportato davvero bene, ma mi chiedo: è stato "facile" per te staccartici? Il titolo di questa discussione fa pensare che ti manchi, no?

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wittgenstein

il titolo è una citazione da Lei. "mi manca qualcosa" è la frase che ha detto per chiudere la storia. l'ho messa come titolo proprio perchè secondo me racchiude perfettamente l'idea illogica di emozione che la donna ricerca nell'uomo. "mi manca qualcosa, non so cosa" significa "cazzo non ti voglio più e non so perchè ma non ho il coraggio di dirtelo o di pensarci attentamente altrimenti potrei scoprire che boh forse non so cosa voglio, forse mi piace quell'altro li che ho visto l'altra sera, però poi forse mi manchi e ho paura di restare sola ma non lo so boh aiuto".

cmq ovviamente no, non è stato "facile" ma nemmeno difficile. ho cercato di mettere subito a posto quello che ho vissuto nella mia testa. di separare il buono dal cattivo, il giusto dallo sbagliato e farne esperienza.

mi sento a posto con me stesso, sono contento dell'amore che ho dato e sono in pace.

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lalucebianca

Credo che effettivamente seguirò il tuo consiglio Gustav, salterò per questa volta, non mi sento di condividere una serata di divertimento con una persona che non mi diverte manco per il c**zo.

Luce credo che teoricamente il discorso possa funzionare a parti inverse, se non fosse per un piccolo problema di base: un uomo che sia uomo davvero non affronterebbe mai in questo modo una separazione mentre, non per essere misogino, per la donna è ordinaria amministrazione. è un meccanismo di difesa prettamente femminile. per cui se il tuo uomo si è comportato così con te, tranquillizzati, non ti sei persa granché.

Tra l'altro, voglio precisare una cosa, dell'intervento di Andreas che hai citato: io non sono, proprio in termini ideologici, molto vicino alla sua posizione. è vero a volte i fatti contano più di mille parole, però la donna che interessa a me è quella capace di sostenere le sue scelte e motivarle, anche se con difficoltà.

"avresti ottenuto di più allontanandoti da lei e cercandola solo per scopare.. avresti visto due occhi a cuoricino" dice Andreas, ma come si può agire così nei confronti della persona che ami?

dunque se per salvaguardare un rapporto, il rapporto di base deve essere prêt-à-porter, preferisco aspettare un po' e non accontentarmi di un cagnolino da ammaestrare con bastone e carota.

per tutto il resto del discorso, la questione dell'imperturbabilità:

"stampati una legge in testa: non ascoltar ciò che dice.

quando è "confusa" etc. lo sa che ti sta raccontando robe senza capo né coda e s'aspetta che non le caghi e tiri dritto per la tua strada", tutto verissimo. statua d'oro e mi ha già cambiato in meglio applicare questo principio.

vuoi dirmi che sono solo le donne che prima di mollarti vogliono avere per le mani un altro ramo?

personalmente non ho mai agito così.

invece ho trovato questo atteggiamento negli uomini, praticamente sempre

"sono confuso"

"non so cosa voglio"

"voglio te ma anche essere libero di vedere gli amici quando e come mi va" (della serie esco, vado per locali e cerco una tipa che mi piaccia più dite, intanto ti tengo buona)

...

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wittgenstein

guarda, effettivamente generalizzare non va mai bene e forse in questo ho espresso male il mio pensiero. quello che intendevo dire è che, molto spesso, la pratica del "prendere per sfinimento" o del non concretizzare le proprie sensazioni in una decisione è più costume della donna che dell'uomo e per la maniera che, mediamente, ha la donna nel rapportarsi all'uomo è anche più ammissibile.

non intendo cmq difendere il genere maschile, stronzi lo si è per nascita non per genere e quindi no, nn credo sia prerogativa della donna aspettare di avere un ramo sotto mano, anche se la donna ha sempre più timore di ritrovarsi da sola e ripartire da capo rispetto all'uomo. però siamo nel 2014 e le cose stanno cambiando anche in tal senso.

cmq sottoscrivo quanto sopra detto: se ti ha trattata così non meritava più di tanto.

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Atlas

la perdita di un genitore da piccola

1+

un ragazzo conosciuto in età adolescenziale e finita solo un anno prima di me e questo ragazzo l ha profondamente traumatizzata in quanto era un poco di buono disprezzato e odiato da tutti che l ha sempre trattata malissimo, lo conosco anche io ed è un cretino

1=

Per provocazione le chiesi se il suo precedente ragazzo che l ha trattata da schifo e per lei non c era mai, questo qualcosa l aveva. Lei disse di si.

2

Caro wittgenstein, anzitutto mi unisco al coro dei complimenti di chi ti ha detto che hai gestito la cosa in modo esemplare, però lascia che ti dica che stai sbagliando modo di approcciarti alla situazione. Quando una ti dice che ha perso un genitore (in questo caso il padre o chi in famiglia aveva il ruolo di padre) da piccola ed è stata per, quanto? 6-7 anni? Con un cretino che la trattava malissimo, in testa ti si dovrebbe accendere non una lampadina ma un proiettore da stadio.

Il suo passato avrebbe dovuto dirti: BASSA AUTOSTIMA. La bassa autostima è tipica di chi non ha avuto una figura paterna in quanto è (in buona parte) la figura paterna che serve a formare l'autostima. Senza di essa, inconsciamente ci si ritiene persone degne di poco, che meritano poco o che meritano di stare male. E quindi si diventa schiavi dell'approvazione altrui e ci si avvicina a persone che ci fanno stare male perchè in noi non è costruita una sana autostima che ci dà la consapevolezza di cosa sia meglio per noi. Capisco che nell'adolescenza il delinquentello può attirare ma se ci stai per anni e anni allora quel delinquentello te lo vuoi tenere. Guarda i fatti: con lui che è un subumano c'è stata per anni; con te che sei un ragazzo maturo e in gamba uno.

Probabilmente lei si è stufata di quel tipo e ha cercato di correggere la rotta, ma il suo passato l'ha braccata come un lupo che si acquatta nelle tenebre e alla fine, quando è passata l'euforia della novità, il lupo è uscito e l'ha presa. E la riprova è che lui ha quello che a te manca: il farla stare male. Ho visto ripetersi tali meccanismi con una tale frequenza che ormai tra le prime cose che mi faccio dire da una tipa è il rapporto con la sua famiglia (ovviamente di indiretto). Io stesso purtroppo ne soffrivo e ne soffro ancora ma una volta che se ne prende coscienza non è impossibile uscirne.

Non dico che ciò che è stato scritto prima in merito alla psicologia femminile sia falso, ma non darle della stronza o della pazza, è solo vittima del suo passato. Il punto è che non è una persona con la quale si possa costruire qualcosa, almeno fino a che non si rende conto di questa tara. Comunque, quanto detto lo dico per esperienza personale, lungi da me farne un dogma; ci sono persone che sono cresciute e maturate in modo sano nonostante avessero alle spalle situazioni familiari disastrose. E ora due storielle prese dal mio archivio personale:

1) Ad una ragazza che aveva perso il padre dico che certi suoi comportamenti erano dettati da questa perdita. Successe il finimondo, urla, pianti, strepiti e insulti a go go: segno che avevo centrato un nervo scoperto;

2) Un tipo all'improvviso si accorge che riesce a stringere dei rapporti stretti solo con persone con famiglie problematiche. Quando se ne rende conto capisce che forse c'è qualcosa che non va in lui...

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wittgenstein

guarda Atlas, innzanzitutto grazie a te e al resto degli utenti che mi accordate supporto in merito a questa brutta faccenda, mi da molta forza.

venendo a noi, fin ora nessuno ha centrato in pieno il mio pensiero come hai fatto tu con il tuo post.

ed è vero, non una lampadina ma un riflettore da stadio avrebbe dovuto accendersi, se non fosse che queste cose io le ho scoperte pian piano quando il mio amore aveva tolto troppa lucidità alle mie considerazioni.

a parte questo abbiamo amici in comune che la conoscevano da più tempo di me e mi assicuravano che aveva avuto una grande maturazione che avevano notato un cambiamento straordinario da quando stava con me e da queste considerazioni devo essermi fatto rassicurare un po' troppo.

ripeto, condivido in pieno le tue considerazioni e se leggi i post precedenti vedrai che sono proprio le mie stesse considerazioni che purtroppo ho saputo fare solo a posteriori (mea culpa mea maxima culpa)

nn la reputo nè stronza nè pazza, provo affetto e spero che distrugga presto questi fantasmi che, è evidente, non fanno spazio alla felicità.

il problema è che lei, ho la presunzione di pensare, non ha affrontato la cosa come un "problema" ma semplicemente come un, appunto, "mi manca qualcosa, non so cosa".

quando ci siamo lasciati, lei l ha fatto con sofferenza, ripeteva che era una stupida e che abbandonava una persona speciale. ovviamente per me quelle parole contavano zero, e sono certo che non avessero un reale valore per lei, dette in quel momento. ma forse nascondevano una verità.

in ogni caso non è più un problema mio.

spero cmq che questa storia possa, insieme alle tante altre del forum, essere d'aiuto a chi vuol comprendere certi meccanismi e ad essere più forte e preparato.

l'amore a volte è un cazzo di boss di fine livello e devi essere armato fino ai denti.

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IlPasseggeroMisterioso

Rileggendo con più lucidità il tuo topic, sono ben sicuro che qualcosa l'ha trovata in un altro.

Ma poco importa.

La verità è che oggi siam seduti a un banchetto, io, te ed altri che negli ultimi mesi han subito cose simili e siamo a brindare metaforicamente.

Perché so già che anche nel tuo caso se dovessi pensare alla tua relazione, non è che ti mancava qualcosa ma di più. Tra l'altro negli ultimi tempi forse ti mancava anche te stesso.

Una volta superato il livello del boss definitivamente potremo benissimo iniziare un nuovo gioco e divertirci con questo.

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wittgenstein

Guarda Passeggero, per quella dignitià che mi resta e che mi permette di provare ancora affetto, spero che non abbia trovato nulla di tutto quello che cerca, perchè quello che cerca è solo autodistruzione e infelicità ( per le ragioni rimando al puntualissimo intervento di Atlas)

Cmq certo che si brinda, alla facciaccia di chi ci vuol male ( o di chi semplicemente non ci vuole)

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