Giurisprudenza e poi?

[Eurogianlu [Partecipante] 187]

Io credo che se tu non abbia intenzione di fare il notaio non sia il caso di intraprendere quella carriera, peraltro spendibile solo sul mercato nazionale.

Il fatto che ci siano tanti laureati che guadagnano poco, sono sfruttati ecc.e' dovuto sia al mercato (troppi avvocati, inutile negarlo) sia alla sostanziale "inutilita'" di queste risorse umane: nessuna conoscenza informatica, nessuna conoscenza di diritto "vivo", mai scritto una lettera figuriamoci un contratto, cultura generale scarsa, nessuna competenza settoriale...

Poi mettiamo un mercato ed un paese che sono in condizioni di difficolta' economiche, con scarsa propensione al rischio e alla meritocrazia, ma questo e' forse un alibi....

[comeback [Partecipante] 3050]

la passione sta svanendo a causa del "sistema", amici gia laureati lavorano in societa di recupero crediti dove il loro compito è millantare decreti ingiuntivi, la sola possibilita di finire cosi mi fa venire i brividi..

non che io voglia o pretenda chissa cosa, pero cavolo non si puo studiare una vita fare mille sacrifici e trovarsi a fare poco piu che un call-center per si e no 600€

Avere una passione aiuta a raggiungere risultati impensabili, superiori sia alle attese che alle capacità.

Abbinare la passione agli studi è l'ottimo, ma è prerogativa veramente di pochi.

Tornando nel mondo reale, io a casa degli altri non guardo mai, anche io ho amici laureati in giurisprudenza che si grattano le palle dal mattino alla sera o passano la vita a spendere il patrimonio dei loro genitori, o millantano di essere uomini in carriera perchè lavorano non pagati allo studio che dista a 50 metri da casa facilmente raggiungibile a piedi alle 9.30.

Potrei raccontare successi e insuccessi (più insuccessi) di laureati in varie discipline, e tra l'altro parlerei anche di pochi amici che ad esempio laureati in Medicina stanno facendo tanta e tanta fatica. Ci sono storie e storie, ma io nessuna storia bella o brutta la prendo sul serio.

La cosa più bella però è che ci sono uno sparuto gruppo di giovani che lottano e vederli pian piano realizzarsi mi da una gioia incredibile.

Indubbiamente c'è una inflazione di laureati in Giurisprudenza, e non possiamo certo ampliare la domanda di divorzi o cause civili, o burocratizzare ancor di più il sistema per dare lavoro a tutti loro. Palese che allo stato di cose sia molto difficile, a meno che faccio il classico esempio non hai padre e nonno con lo studio con un nome ben avviato e conosciuto sulla piazza.

Riguardo i call center, io i laureati che lavorano al call center, sono tutti ragazzi che è vero che prendono i 400/600 euro mensili, ma sono tra i pochi laureati che conosco che hanno trovato un lavoro vicino casa. Insomma hanno mediato due esigenze : non allontanarsi, ma guadagnare qualcosa.

Gli altri sono tutti andati via.

Modificato 27 Settembre 2014 da comeback

[ciub [Partecipante] 17]

il consiglio dato prima è il migliore che si possa dare;lingue!

inglese prima di tutto, poi, magari, anche altro. il discorso specializzazione mi piace ma può essere un'arma a doppio taglio; è vero che il diritto è estremamente vario ma se già ad inizio carriera inizi ad avere un'esperienza troppo settoriale....non so

se non vuoi fare l'avv, cerca di fare dei tirocini all'estero e magari anche un master (oggi la laurea ce l'hanno tutti)

[Eurogianlu [Partecipante] 187]

Una precisazione sulla specializzazione... essere molto preparati in un data materia non vuol dire non poter lavorare su altre cose.... allora anche una specializzazione in medicina e' nociva? Stessa cosa per uno storico...

Per lo stesso motivo fare un master potrebbe essere un'arma a doppio taglio: nei master ti specializzi proprio in poche materie, se no sono master "fuffa" anche li se fai un master fallo solo se all'estero e presso law school prestigiose se no meglio iniziare lavorare....

Poi torno a dire vedo laureati che non sono capaci di fare una telefonata o scrivere una lettera... altro che master

[pretoriano [Partecipante] 42]

Il discorso "estero" ci può stare tuttavia sarà la mia ultima possibilità, la mia ultima spiaggia.. non so quale rilievo possa avere una laurea in legge conseguita in italia che ne so in Francia.

Il consiaglio: specializzarsi in un certo ramo regge. Puo essere una soluzione. Dare qualche punto in più rispetto agli altri competitors. Discorso analogo per le lingue l'inglese ormai va saputo.. quindi si parla di una terza lingua..

Anche le soft skills dal fare una telefona al riceve un cliente hanno il loro rilievo. Non ci avevo mai pensato, Eurogianlu ha sicuramente ragione su questo punto.

Quando ho aperto la discussione il punto non era lamentarmi del corso di laurea o lamentarmi della situazione italiana, ma era quali professioni sono accessibili con una laurea in legge.

[ciub [Partecipante] 17]

allora anche una specializzazione in medicina e' nociva? Stessa cosa per uno storico...

in medicina i posti per gli specializzandi sono contati, quindi hanno più possibilità di lavorare nel dato settore. storico? seriously?

Per lo stesso motivo fare un master potrebbe essere un'arma a doppio taglio: nei master ti specializzi proprio in poche materie, se no sono master "fuffa" anche li se fai un master fallo solo se all'estero e presso law school prestigiose se no meglio iniziare lavorare....

esistono gli LLM in private law, specialistici, ma non troppo, per esempio.

Poi torno a dire vedo laureati che non sono capaci di fare una telefonata o scrivere una lettera... altro che master

magari chi ha consentito loro di arrivare alla laurea dovrebbe porsi qualche domanda.

[Eurogianlu [Partecipante] 187]

Quando parlavo dello storico specialista intendevo quello specializzato in un periodo particolare... nello specializzarsi vedo solo vantaggi questo perche' chiaramente se ti specializzi non "perdi" le altre conoscenze...

Per i vari LLM Ovvero legum magister, credo che valga la pena farli solo se davvero prestigiosi e di contenuto... diversamente meglio fare buona gavetta magari estera...

Per il fatto di laureati (spesso a pieni voti) che non sanno fare una telefonata ecc. Non e' colpa dell'universita' che non e' una scuola per centraliniste o segretarie ma del fatto che molti giovani non sono coinvolti in nessuna attivita' sociale, economica, politica e/o lavorativa che permetta di sviluppare tali capacita'

[ciub [Partecipante] 17]

se è per questo molti 'tirocini' e, in alcuni casi, la stessa pratica forense sono de facto attività di segreteria. sorvoliamo.

non mi riferivo solo all'università ma anche a monte, se uno non sa scrivere una lettera nella propria madrelingua non potrebbe e dovrebbe laurearsi (e di esempi ce ne sono)

ps, l'università dovrebbe essere il luogo di aggregazione sociale e politico per antonomasia

ma forse siamo OT

[Eurogianlu [Partecipante] 187]

Il problema e' che nelle universita' italiane ti puoi laureare con 110 e lode pur essendo un totale inetto nella vita...

Ragazzi vi dico solo che ci sono ragazzi che ai colloqui dicono che devono chiedere a mamma per accettare... oppure gente che la stanza fuori sede fanno telefonare a papa'....

Vogliamo poi parlare di prendersi responsabilita' e mantenere impegni.... scusate sono fuori discorso....

Modificato 4 Ottobre 2014 da Eurogianlu

[ciub [Partecipante] 17]

Perdonami ma credo che l'Università non sia per nulla responsabile dei problemi che sottolinei; se uno deve telefonare alla mamma per un colloquio... Credo che la mamma ( e forse anche il papà) abbiano delle responsabilità nell'aver reso il figlio poco autonomo.