Accettare il passato: Primo passo per essere quello che si è sempre desiderato

[Junkhed [Partecipante] 625]

Bradley Cooper in Limitless. E' di ispirazione quel film per me perchè mi sento molto come il suo personaggio prepillola e sto cercando di trovare la mia NZT (metaforicamente, perchè purtroppo una pillola del genere non esiste) poichè alla mia età non ho più molto tempo da perdere e TANTISSIME cose da recuperare (in primis stabilità economica ed indipendenza totale e alzare il numero e la qualità delle donne scopate).

[CrazyTony [Élite] 579]

Il problema del passato è che ogni delusione/fallimento che otteniamo nel presente fa da ancora alle delusioni/fallimenti del passato, rischiando di compromette tutto un percorso di crescita perchè alla fine "tanto i risultati sono sempre gli stessi".

E' meglio non aver mai perso. O avere avuto un bilancio normale di sconfitte/vittorie.

La maggior parte dei brutti anatroccoli non diventa cigno.

Non condivido...

Qui occorre cambiare punto di vista...

se tu non avessi avuto tutte quelle delusioni/fallimenti, non avresti realizzato che qualcosa non andava, che occorreva far necessariamente qualcosa per migliorare... personalmente il mio percorso ha come punti forti quello che ero in passato... ogni tanto mi fermo a guardare indietro e dico: "cazzo come sono cambiato! in questi 10 mesi di sarge ne ho viste di cotte e di crude", poi guardo le mie foto passate e le confronto con quelle di adesso... risultato: un tempo non trasmettevo voglia di vivere, ci credo che poche persone volevano starmi vicino... ora mi piaccio ora mi dico che sono un figo davanti allo specchio e bada che questo non lo dico solo io, ma anche i miei vecchi amici che da un sacco di tempo non mi vedono...

Ricorda: ogni tuo errore, ogni tuo fallimento devi utilizzarlo per capire cosa non è andato bene e non commettere più quell'errore...

NON SPRECATE LA VOSTRA VITA, METTETEVI IN GIOCO E IMPARATE DAI VOSTRI ERRORI!!!

Un abbraccio,

CrazyT

[Junkhed [Partecipante] 625]

Veramente non ho mai trovato spiegazioni e mai imparato lezioni da ogni fallimento/delusione, se non in minima parte.

Per il resto, sono migliorato tantissimo se mi guardo indietro di 10 anni. Ma il processo è troppo lento. Semplicemente 10 anni fa ero un subumano da dargli l'eutanasia.

E si invecchia velocemente.

Per quello ti dico che avrei preferito avere un percorso molto meno accidentato, che mi potesse far perdere molto meno tempo. Anche perchè il mio sogno è arrivare a 35/40 anni e dire "Ora posso anche morire, ho fatto/vissuto tutto quello che c'è da fare/vivere nella vita".

Invece mi ritrovo con le esperienze di un 16enne.

Modificato 19 Ottobre 2014 da Junkhed

[CR7 [Partecipante] 353]

Veramente non ho mai trovato spiegazioni e mai imparato lezioni da ogni fallimento/delusione, se non in minima parte.

Per il resto, sono migliorato tantissimo se mi guardo indietro di 10 anni. Ma il processo è troppo lento. Semplicemente 10 anni fa ero un subumano da dargli l'eutanasia.

E si invecchia velocemente.

Per quello ti dico che avrei preferito avere un percorso molto meno accidentato, che mi potesse far perdere molto meno tempo. Anche perchè il mio sogno è arrivare a 35/40 anni e dire "Ora posso anche morire, ho fatto/vissuto tutto quello che c'è da fare/vivere nella vita".

Invece mi ritrovo con le esperienze di un 16enne.

Questo perché pochi e dico POCHI si fermano ogni tanto a riflettere, a pensare dove vogliono andare e dove sono ora...

Riflettere, capendo chi si è, chi si è stati e chi si vuole divenire, ti da una mano per comprendere gli errori del passato che ti hanno portato ai vari fallimenti e a non ricommetterli più...

Avendo chiaro quello che si vuole ottenere dalla vita, tenendo presente il passato, di dà quello spirito e quella forza di volontà che non può far altro che avvicinarti sempre di più al tuo Destino a cui tanto ambisci!!

[Junkhed [Partecipante] 625]

Io ho benissimo chiaro cosa voglio. Il problema è che il percorso che ho davanti è disseminato di mine e filo spinato.

[Andrè988 [Partecipante] 42]

Bel post iniziale. Io sto facendo un percorso con il fine di migliorarmi come persona, sentirmi "a posto con me stesso" e riuscire a socializzare e rimorchiare con scioltezza, come fosse la cosa più naturale del mondo.

Però negli ultimi giorni mi sento anch'io bloccato, ho letto un paio di libri sull'inner game che hanno avuto in me un grande effetto all'inizio, mentre ora sento che sto tornando al modo di pensare di mesi fa. Sto leggendo Mystery in questo momento e ho una gran confusione in testa, troppi schemi da ricordare e soprattutto sentendomi così non mi sento nella condizione di applicare, per la testa mi girano le frasi come "non ce la puoi fare", oppure l'idea di sargiare mi imbarazza.

Non un grandissimo momento ecco, ma scommetto che in molti ci sono passati, consigli? (scusa se ti inquino il topic ma non mi sembrava il caso di aprirne un altro, e questo mi sembra collegato)

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

il Mystery spiega una linea da seguire.

Perche' l'autore (il buon Erin) l'ha fatta sua e ne ha tratto risultati.

Infatti spiega anche che non e' obbligatorio osservare tutti gli schemi,lui e' il

primo a sottolinearlo.

Da delle dritte,non e' che il suo metodo sia un ordine da osservare in fondo.

Molte cose devono diventare automatiche col tempo e l'esperienza sul campo.

[Anciaki [Élite] 221]

Una volta lessi da qualche parte che proprio le persone che hanno sofferto di più nella vita sono diventate grandi persone.

La sofferenza, ma come ogni altra cosa, non va giudicata come buona o cattiva perchè non è così che stanno le cose nel mondo reale: è solo una mera illusione.

Per questo la sofferenza se passata o ricordata con la mentalità giusta può essere un fonte di energia incredibile, molto più grande di quello che un'uomo felice può ottenere.

E' come se fornisse un valore aggiunto che se fatto valere senza vergogne e con fierezza, perchè se sono al mondo c'è un motivo, fa la differenza e gli altri lo notano... è quel non so che che attira la gente in generale.

Insomma: la sofferenza va vissuta con consapevolezza, presente o passata.