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Sliding doors: La turista francese... Aivia ha ragione!


TADsince1995

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black mamba

Sono un pessimo sergente. Incapace sia di dare che di prendere ordini :)

una cosa sola ho imparato: a diffidare di chi incolpa altri (o altro) per i propri insuccessi. la responsabilità è sempre nostra, in ultima analisi. Non fosse altro che per poca lungimiranza...

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Frankso

Sono un pessimo sergente. Incapace sia di dare che di prendere ordini :)

una cosa sola ho imparato: a diffidare di chi incolpa altri (o altro) per i propri insuccessi. la responsabilità è sempre nostra, in ultima analisi. Non fosse altro che per poca lungimiranza...

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black mamba

Mi hai smontato, Frankso :(

La solita italiana menosa :D

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The President
Meglio le italiane. Fosse solo perché si parla la stessa lingua.

L'importante è crederci [cit.] :D

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TADsince1995

Capisco il tuo discorso e mi suggerisci così, all'improvviso, una riflessione:

seduzione seriale, di quantità, dozzinale vs seduzione mirata, di qualità, di soddisfazione.

La parola chiava è la tua: PAZIENZA.

Senza si è seduttori dozzinali, che acchiappano, senza scegliere, tutto quel che capita. Con Pazienza, ma con un solido innergame e un enorme rispetto per se stessi, si possono giocare le partite più difficili, che dànno maggiori soddisfazioni, che arricchiscono l'animo e che ti fanno desiderare di non morire mai.

Assolutamente d'accordo, al 1000%. Hai detto una parola chiave che è il fulcro del mio nuovo innergame: rispetto per se stessi. E io posso dire che sto facendo un gran lavoro. Perché una cosa è avere pazienza, e va bene, una cosa è insistere un po', quanto basta per non avere rimpianti e va bene anche quello, tutt'altra cosa è essere assillanti, appiccicosi e alla fine ridicoli. Se io vedo che dopo un po' di game non c'è feedback allora freezo e buonanotte e non penso di potermi incolpare di non avere avuto pazienza, semplicemente penso che oltre una certa soglia sia controproducente e vada a minare l'autostima. Così sto facendo con una tizia che prima mi ha aperto lei ma che poi è corsa a nascondersi, l'ho rincorsa per un po', ora la mollo e al limite vedo se reagisce.

Riguardo il discorso straniere vs italiane, non volevo assolutamente esaltarle perché le ritengo più "facili", a me le cose troppo facili non piacciono, la mia ex LTR mi saltò letteralmente addosso e infatti non la ricordo per niente come una seduzione di qualità. Però nemmeno deve diventare un braccio di ferro o una partita a scacchi, perché da gioco piacevole e intrigante poi si trasforma in uno stress.

Quello che intendevo è che, al di la di quello che poteva essere l'esito dell'incontro, l'interazione è stata spontanea e piacevole, cosa che a primo impatto noto molto difficile con le italiane, che non sempre, ma molto spesso prima di aprirsi richiedono un fine lavoro di grimaldello dialettico. Lavoro che, tra l'altro, molte volte non vale la candela.

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cotechila

Be' ... stai un pezzo avanti: sapere quanto portare avanti un tentativo e poi, in caso negativo, saper perdere accettando che non ce n'è, senza intaccare l'autostima, è la maniera per vincere sempre con se stessi: saper perdere per vincere.

però Tad? tornando alla generalizzazione ... stai parlando di una francese. UNA. Per una che ti ha aperto ce ne saranno moltissime che ti diranno "merd" dopo aver tentato l'approccio. Dai Tad ... non generalizziamo. io ti seguo, lo so che hai sale in zucca. non scivolare su una buccia di banana. Lascia stare queste scivolate a chi non sa fare due passi da solo ma deve appoggiarsi al bastone del luogo comune.

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cotechila

quanto a te, black mamba, che dire ... prendiamoci un drink. Anzi, ora, visto che ci siamo conosciuti, che ne dici se passo a casa tua?

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TADsince1995

Be' ... stai un pezzo avanti: sapere quanto portare avanti un tentativo e poi, in caso negativo, saper perdere accettando che non ce n'è, senza intaccare l'autostima, è la maniera per vincere sempre con se stessi: saper perdere per vincere.

Hai azzeccato in pieno, è assolutamente il cardine del mio game e, soprattutto, del mio innergame di questo periodo della mia vita. Un periodo difficile ma bellissimo allo stesso tempo, non tornerei mai indietro. Sto riuscendo a trovare l'equilibrio che hai descritto, ti da forza, sicurezza e anche quella serenità indispensabile per mantenerlo.

però Tad? tornando alla generalizzazione ... stai parlando di una francese. UNA. Per una che ti ha aperto ce ne saranno moltissime che ti diranno "merd" dopo aver tentato l'approccio. Dai Tad ... non generalizziamo. io ti seguo, lo so che hai sale in zucca. non scivolare su una buccia di banana. Lascia stare queste scivolate a chi non sa fare due passi da solo ma deve appoggiarsi al bastone del luogo comune.

Ok, ammetto che forse, nella foga di raccontare la piacevole esperienza, ho concluso col luogo comune. Non intendevo generalizzare, cosa che generalmente non faccio anche perché, come ho già detto qui e in altri post, io sono un convinto sostenitore della potenza del caso e dell'imprevedibilità delle cose, che è l'antitesi della generalizzazione.

Ti ringrazio per la bacchettata, ci stava.

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black mamba

quanto a te, black mamba, che dire ... prendiamoci un drink. Anzi, ora, visto che ci siamo conosciuti, che ne dici se passo a casa tua?

[OT] perché non c'è mai un frecciarossa disponibile, quando una donzella ne ha bisogno? :D

Perdonami l'OT TAD, prometto che adesso la pianto di provarci smaccatamente con cotechila [/OT]

Per tornare al titolo del thread, e un po' più nei binari, rifletto sul film che citi nel titolo. E mi accorgo che spesso ne dimentico il finale. E' vero che una metropolitana persa può scatenare una serie di eventi che alla fine portano alla rottura di una relazione. Ma è altrettanto vero che ci sono mille modi diversi perché succedano le cose. Non credo nel destino. Credo a noi che sfruttiamo quello che il destino ci presenta. Senza affannarsi dietro a un fidanzato che torna dal bancomat un minuto troppo presto o dietro una donna che fa troppo la preziosa. E, certo, dando una mano al "destino" scegliendo di uscire anche dopo una giornata pesante :)

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EricStratton

Spendo i miei due centesimi per fare una piccola osservazione di fondo.

Sono d'accordo sul fatto che le generalizzazioni sono sbagliate e che cominciare a fare differenze fra italiane e straniere può dare -in sé- deviazioni strumentali ad un linguaggio, quello della seduzione, che dovrebbe essere universale.

Ma è altrettanto vero che qui ci troviamo di fronte ad un atteggiamento, quello della coppia straniera, "molto sui generis".

- il tipo chiede una informazione sapendo che la sua tipa può rimane a chiacchierare con un estraneo a cui a chiesto una informazione. E con lui la lascia.

- la tipa fa una apertura che è così spontanea da sembrare davvero innocente (e probabilmente lo sarà anche stato). Così spontanea, nella sua innocenza, che al nostro amico, allevato in Italia, vengono (ovviamente) certe deduzioni.

- il tipo ritorna, si dimostra simpatico -e dunque tutt'altro che geloso/sospettoso- proprio con la persona che ha lasciato a chiacchierare con la sua ragazza (e devo supporre che il nostro amico italiano fosse tutt'altro che bruttino e impacciato)

- il nostro amico è cosi' convinto dell'assenza di gelosia al punto da sottolineare ("lei conosce poco l'inglese rispetto a te") che effettivamente si è trattenuto con lei senza alcun timore che possa innescare un feedback di gelosia.

Quanto c'è di italiano in tutto ciò? Io dico ben poco, o nulla.

Ragazzi, lo scenario è ben diverso, IMHO.

E se il contesto non è quello abituale, non possono esserlo le nostre argomentazioni, credo.

Ciò detto, è chiaro che un AFC è tale anche in Islanda ed un PUA è tale perfino in Alaska. Però gli ingredienti cambiano.

Modificato da EricStratton
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