Sliding doors: La turista francese... Aivia ha ragione!

[Anonimo.92 [Partecipante] 3765]

Sono d'accordo con EricStratton!

Vorrei aggiungere che i segnali di chiusura tipici delle ragazze italiane (ma appartenenti a tutto il genere umano), spesso non rispecchiano altro che una forte insicurezza interiore, come pure l'aggressività.

una persona che attacca lo fa perché, spesso, si sente attaccata, minacciata. Ribadisco: SI SENTE.

Come mai alcune persone sono sempre in conflitto con tutti ed altre si sentono a loro agio in tutti in contesti?

Andrea.

Modificato 7 Ottobre 2014 da Anonimo.92

[cotechila [Partecipante] 78]

Dando per scontato che tu non creda alle razze, in base a quale meme culturale le italiane sarebbero interiormente insicure e aggressive?

estendi la cornice, allarga il quadro, mettici dentro più aspetti e alla fine potrai renderti conto della visione limitante delle tue considerazioni. Limitante per te, non per me, che baso le mie "fortune" proprio sulla differenza di pensiero fra me e te. Avrei quasi la tentazione di non parlarti come ti sto parlando, per mantenere il mio vantaggio su te e quelli che la pensano come te.

Ad ogni modo, sono ricco ed è facile essere generosi e speciali quando si è ricchi.

Qualsiasi persona, quando cambia contesto, subisce anche una distorsione nel modo di pensare. vacanza all'estero, nessuno che ti giudica, voglia di conoscere e di esplorare, l'entusiasmo del nuovo e del diverso, l'urgenza del vivere subito e ora perché il tempo è a termine. L'emancipazione, il carisma, il fascino che ne consegue rende la persona in terra straniera più interessante dell'autoctona, oppure più odiosa; di certo non lascia indifferente (a meno che non sia una spia che si mimetizza).

Un'italiana all'estero risulta più accattivante. Prova a chiedere a qualsiasi amico tuo straniero. Così come una straniera in Italia risulta più disponibile. Ma è lo stato d'animo, non la razza o il dna.

Stesso discorso se tu vai all'estero. cambia il tuo stato d'animo e risulti diverso agli occhi degli autoctoni.

Il resto sono menate di chi sta qui a non comprendere le basi, ma a seguire le menate di chi pensa di essere stato all'estero solo perché ha bevuto dieci birre a barcellona in un fine settimana.

(il poetto è bellissimo. non credo ci sia bisogno di andare all'estero)

Modificato 7 Ottobre 2014 da cotechila

[Anonimo.92 [Partecipante] 3765]

E perché dai per scontato che non creda alle razze? Per caso mi conosci?

Ah no, forse (forse) fa parte della differenza di pensiero tra te e me. Sono proprio uno sbadato io!, che cerco di non dare mai nulla per scontato!

Estendiamo dunque la cornice, allarghiamo il quadro, mettiamoci più aspetti. Per lo meno ci provo.

Hai abilmente commentato due sole parole del mio discorso (tra l'altro le due meno rilevanti: "ragazze" "italiane") tralasciando altrettanto abilmente le più importanti, che altrimenti non mi sarei preso la briga di mettere tra parentesi ---> "tutto il genere umano".

Presumo perché su quelle ci sia poco poco materiale su cui ricamare un discorso autocelebrativo.

Mi spiace ma non condivido questo tuo modo di rapportarsi all'altro come un concorrente da schiacciare:

- "visione limitante delle tue considerazioni."

- "baso le mie "fortune" proprio sulla differenza di pensiero fra me e te"

- "il mio vantaggio su te e quelli che la pensano come te."

- "sono ricco"

Non mi è ben chiaro il perché di queste affermazioni, cosa vuoi lasciare intendere?

Mi è chiaro invece che con queste premesse non abbia la ben che minima voglia di intavolare un dialogo costruttivo, forse parli così perché ho 22 anni? Mi pare di aver letto in un tuo precedente post che sei quasi arrabbiato con gli under-35. O forse perché mi reputi un pastore sardo, persona che "imitavi" quando volevi, a tuo dire, sono PAROLE TUE, apparire rozzo e selvaggio?

Quello che ho scritto ANCHE sulle ragazze italiane, l'ho scritto in base alla mia esperienza, non alla prima cosa che mi è passata per la testa.

E non voleva di certo essere una critica, ma una considerazione estremamente positiva, che ovviamente hai preferito glissare e travisare.

Se si riesce a capire che spesso (come ho già scritto prima comunque, non ho mica detto SEMPRE ) quella che appare esteriormente come chiusura o aggressività, guarda un po'---> è insicurezza, poi ci si rapporta diversamente con queste persone!

Che non è esclusiva delle ragazze italiane, ma ---> del genere umano... come ho già scritto guarda un po'

Forse la voglia di aggredire era superiore a quella di comprendere.

Un ultima cosa signor ricco dalla visione lungimirante. Chi vuol brillare si metta in ombra.

Andrea.

P.S. Anche Roma è bellissima, di sicuro la mia città preferita.

Modificato 7 Ottobre 2014 da Anonimo.92

[cotechila [Partecipante] 78]

tad:

io sono un convinto sostenitore della potenza del caso e dell'imprevedibilità delle cose, che è l'antitesi della generalizzazione.

black mamba:

rifletto sul film che citi nel titolo. E mi accorgo che spesso ne dimentico il finale. E' vero che una metropolitana persa può scatenare una serie di eventi che alla fine portano alla rottura di una relazione. Ma è altrettanto vero che ci sono mille modi diversi perché succedano le cose. Non credo nel destino. Credo a noi che sfruttiamo quello che il destino ci presenta.

Caos e libero arbitrio.

BlackMamba, Tad,

cosa aggiungere sul tema dopo che i giganti della filosofia hanno provato a scandagliare le profondità del caos ed a razionalizzare l'imprevedibilità nel libero arbitrio?

Mi sento a metà strada dalle vostre posizioni: certe cose sono immodificabili e imprevedibili; su altre abbiamo un po' di controllo.

Ad ogni modo, dalla nostra prospettiva, ci sentiamo liberi. Ma credo sia proprio una questione di prospettiva. Visti dall'alto, se il Dio dell'amore ci osservasse davvero, ammesso che esista ... credo si farebbe un sacco di risate sulle nostre convinzioni.

Se Dio fosse un romantico francese, penderei più dalla parte di Tad; se invece fosse un macchinista della metropolitana, starei più dalla parte di black_mamba.

(se Dio fossi io, staremmo tutti a giocare a briscola, parlando e bevendo. Ma senza bestemmie che mi offendo)

[TADsince1995 [Élite] 10639]

Mi sento a metà strada dalle vostre posizioni: certe cose sono immodificabili e imprevedibili; su altre abbiamo un po' di controllo.

Che è esattamente la mia posizione. In un altro post che non riesco a trovare scrivevo che il risultato di ogni interazione dipende in maggior percentuale dal caso, il resto ce lo dobbiamo mettere noi, l'unione di queste due forze, una che non possiamo controllare, l'altra che possiamo controllare e migliorare, è ciò che porta al risultato, sia esso positivo che negativo. E' questo il fulcro dell'equilibrio interiore di cui scrivevo prima.

Ma il caso dobbiamo anche stimolarlo, da qui la mia citazione al film Sliding Doors, se io fossi stato a casa a guardare il soffitto (come ero intenzionato a fare) non avrei avuto quella piacevole quanto sorprendente interazione dopo appena mezz'ora. Se rimani a casa nessuna ragazza verrà a bussarti alla porta. Bisogna aumentare le probabilità di incontri e interazioni senza che questo diventi un assillo, ma con la serena consapevolezza delle proprie capacità e del fatto che la vita è piena di sorprese.

[butterfly [Partecipante] 118]

Un po' di tempo fa, lessi su un libro che mi passò un mio amico un passaggio che mi piacque molto.. e che condivido..

"Noi possiamo muoverci in questo grande flusso come una piccola canoa in mezzo alla tempesta. Non facciamo noi le onde, né le modifichiamo. Noi possiamo tenere il mare, gioiosamente o a fatica, o in entrambi i modi, e arrivare a riva, oppure non arrivarvi, e trovare gioia nell'arrivare o nel non arrivare."

Francesco Alberoni, "Innamoramento e Amore"

[cotechila [Partecipante] 78]

Di sicuro uno che non ha avuto il coraggio di provarci.

Un amico che presta un libro d'amore è un amico sospetto. Era francese, tanto per restare in tema?

(invidio la tua firma)

[Frankso [Partecipante] 1067]

Un po' di tempo fa, lessi su un libro che mi passò un mio amico un passaggio che mi piacque molto.. e che condivido..

"Noi possiamo muoverci in questo grande flusso come una piccola canoa in mezzo alla tempesta. Non facciamo noi le onde, né le modifichiamo. Noi possiamo tenere il mare, gioiosamente o a fatica, o in entrambi i modi, e arrivare a riva, oppure non arrivarvi, e trovare gioia nell'arrivare o nel non arrivare."

Francesco Alberoni, "Innamoramento e Amore"

Nooooo butterfly

spunta la farfalla... che bello.

Ops.

Ben ritrovata.

[butterfly [Partecipante] 118]

Di sicuro uno che non ha avuto il coraggio di provarci.

Un amico che presta un libro d'amore è un amico sospetto. Era francese, tanto per restare in tema?

(invidio la tua firma)

No no, un romanaccio verace, altro che francese ;-)

Nooooo butterfly

spunta la farfalla... che bello.

Ops.

Ben ritrovata.

Grazie!!

[Resilienza.... [Élite] 1781]

Il Monday, October 06, 2014 alle 00:35 , cotechila ha scritto:

Capisco il tuo discorso e mi suggerisci così, all'improvviso, una riflessione:

seduzione seriale, di quantità, dozzinale vs seduzione mirata, di qualità, di soddisfazione.

La parola chiava è la tua: PAZIENZA.

Senza si è seduttori dozzinali, che acchiappano, senza scegliere, tutto quel che capita. Con Pazienza, ma con un solido innergame e un enorme rispetto per se stessi, si possono giocare le partite più difficili, che dànno maggiori soddisfazioni, che arricchiscono l'animo e che ti fanno desiderare di non morire mai.

Sacrosanto....