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sfogo: consigli e rassicurazioni ben accetti per recuperare presto


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megres84
Ciao a tutti, ho 29 anni e sto scrivendo qui il mio primo post per lo più per sfogo dato che ormai tutti gli errori (enormi) che potevo fare li ho ormai commessi e sto cercando di recuperare (con grandissima difficoltà) il mio benessere psicologico appellandomi a tutti i consigli che ci sono nella sezione.


Premetto, e questo mi da un pò di vergogna, che NON siamo mai stati insieme.

Ah e ovviamente, come trasparirà da quello che scriverò, non sono un seduttore e molto lunga e difficile sarà la strada.


E' stato un anno molto strano, a volte brutto mi viene da pensare,da quando lo scorso Giugno ho cominciato a corteggiare una ragazza con cui ho seguito un corso. Quello che ho sentito è stato lento e progressivo, un sentimento che giorno dopo giorno montava sempre di più...un corteggiamento durato un mese e mezzo...io travolto dal sentimento, già innamorato di lei mi sono ritrovato a corteggiarla già con la strizza di non farcela, desideravo baciarla ogni momento che mi era vicina e poi ho scoperto che anche lei lo voleva ma per un motivo o per un altro, vuoi la vergnogna(?) verso gli altri, vuoi perchè lei usciva da qualche mese da una storia di circa dieci anni, le cose sono sempre partite in maniera zoppa o comunque non libere da condizionamenti. Ci sono stati poi dei cambiamenti, è arrivato in estate un lavoro e lei, esattamente il giorno dopo che io seppi di questo mio impiego, uscì con me. Fu una serata bellissima, il solo ricordarla mi fa stare molto male per come poi siano andate le cose: la baciai, fu un bacio meraviglioso, ne sarebbero seguiti tanti e tanti altri e di li a poco sarebbe arrivato con prepotenza anche l'amore (almeno per me) fisico.

E già qui iniziarono i primi problemi. Sono una persona estremamente sensibile ed emotiva e sono riuscito a fare l'amore completo con lei solo poco dopo Natale scorso: fino a quel momento continui problemi di erezione, riuscivo a fare solo petting e preliminari ma al momento della penetrazione sentivo salire un'ansia terribile con l'adrenalina sparata a mille che avrebbe bloccato tutto, avevo già paura di perderla.


Tutti questi problemi fisici erano già, credo, la spia che qualcosa non andava per il verso giusto. Sentivo che purtroppo non c'era sintonia tra di noi, io ero innamorato, a lei piacevo e mi voleva bene ma non mi amava. Tante e tante volte avrei voluto dirle TI AMO ma lei non avrebbe risposto lo stesso. Mi limitavo a dirle ti voglio bene e lei faceva altrettanto. Mi convinsi a dire le fatidiche parole il 20 Dicembre scorso, lei pianse, non riusciva a dirmi ti amo perchè non lo sentiva. Mi diceva "non lo so", voleva capire dove saremmo potuti arrivare, se si fosse col tempo innamorata ma stavo facendo un grosso errore dato che di tempo ne era passato già abbastanza, cinque mesi di frequentazione sono un periodo abbastanza lungo per capire se ami una persona.


Fatto sta che, come se mi sentissi libero dal peso di quelle parole, giusto sette giorni più tardi finalmente riuscì a sbloccarmi e a cominciare a fare pienamente l'amore con lei. Cominciammo a fare l'amore regolarmente ma le cose non andavano bene, già per arrivare fino a Natale molte volte ho dovuto rinunciare a vederla perchè lei non c'era perchè aveva organizzato con le amiche o con altri amici e alla fine mi sono sempre ritagliato un posto marginale.Non potevamo vederci se non il fine settimana dato che ho lavorato lontano da lei,capitava di vederci spesso due giorni o uno a volte ma lei non era innamorata, le faceva piacere vedermi ma non ero una priorità.


Sarà stato proprio questo il problema di questa relazione, il limbo in cui si è mantenuta e che ho concorso anche io a creare non capendo di star facendo del male a me stesso continuando a non capire che cosa stavamo facendo: se fidanzati, se amanti, se amici... fatto sta che sono andato nel pallone completamente e le cose si sono confuse. Lei ha cominciato ad uscire con me e ad essere presente anche con i miei amici in occasioni tipiche di persone fidanzate (compleanni, feste, etc. etc.). Io sono andato a compleanni di sue amiche, conosciuto qualcuno della sua compagnia insomma quasi fidanzati di fatto ma in fondo c'era qualcosa di completamente distorto, un mostro fatto di caos.


Complice l'inizio dell'amore (sesso) fisico pieno, vado comunque quasi vigliaccamente avanti e le cose continuano ad andare così nei mesi. Ci sentiamo tutti i giorni a telefono ma sono spesso io a cercarla, meno lei che si è comunque abituata a sentirmi e quindi se provo a testarla non chiamandola qualche volta, mi chiama lei. Ma non avrebbe signficato niente comunque dato che la situazione non cambiava. Alla fine ci vedevamo quando si poteva, si stava bene o almeno così sembrava. Io dentro di me non ero soddisfatto, la volevo al 100% ma lei non si sbloccava. Intanto vigliaccamente mi accontentavo del sesso mentre il tutto si confondeva con le uscite "da coppia". Ormai la mia bussola, se mai ne ho avuta una in tutto questo casino, era completamente persa.


Verso Pasqua semi litigio dato che avrei voluto passare qualche momento in più con lei che invece sarebbe andata a Pasquetta con i suoi amici fuori. Ci rivediamo, ne parliamo e le ribadisco i miei sentimenti ma lei ancora non riesce a dare una definizione, pianse di nuovo e voglio credere che erano lacrime sincere ma magari non lo erano. Fatto sta che mi commossi quasi anche io. Andiamo ancora avanti, e sempre così arriviamo all'estate appena trascorsa. Lei va a lavorare fuori questa volta mentre io invece lascio il mio lavoro quindi torno a casa. Siamo così ancora una volta lontani e costretti a poterci vedere solo il fine settimana ma arriviamo agli sgoccioli ormai. Da Maggio/Giugno anche il sesso diventa sempre progressivamente di meno, 2-3 volte al mese. A fine Luglio vado a stare da lei dove lavora per due giorni e li dormiamo insieme per la prima volta facendo l'amore tutti e due le notti. Ma anche la sento qualcosa di strano, quella sensazione di non capire se si è voluti pienamente o meno. Sta di fatto che si avvicina lei a me e il sesso confonde di nuovo tutto. Ma qualcosa si è rotta definitivamente, non saprei dire cosa, forse aveva preso coscienza del fatto che in fondo non mi voleva. Arriviamo a vederci praticamente dopo quasi due settimane, l' 11 Agosto scorso e la comincia lei a tirare fuori l'argomento di cosa siamo, di dare una definizione a questa relazione, ma ancora non prende una decisione.


Io comincio a stare veramente male perchè capisco che era il preambolo per dirmi che la storia non poteva andare avanti così. La per la però mi innervosisco e voglio che sia lei a dirmi di chiudere questa relazione dato che non volevo farmi scaricare di questa incombenza.Volevo che fosse stata lei ad avere il coraggio di dirmi BASTA e...BOOM, ennesimo mio errore.


Comincio a non dormire bene (ancora attualmente ho disturbi del sonno), comincio a svegliarmi al mattino presto ed automaticamente penso a questa situazione.Lei va in vacanza con i suoi amici, con me non si è organizzato niente ma era palese e normale dato che stava per finire tutto. Ci rivediamo quando torna dalla vancaza un giorno così da pseudo-coppia al mare con alcuni miei e suoi amici e poi ci rivediamo per l'ultima volta il 29 Agosto.


Li mi dice di non voler continuare a vederci come amanti ma di poter decidere insieme se rimanere amici, non vuole perdermi e a quel punto non ce la faccio più. Mi innervosisco, le dico un sacco di cose brutte che non gliene è mai importato nulla di me etc. etc.


I giorni seguenti capisco di aver sbagliato anche io in quanto non avrei mai dovuto permettere che si instaurasse una relazione del genere e che dopo cinque mesi di frequentazione al mio "TI AMO" del Natale scorso, avrei dovuto chiudere dicendole che se non sapeva di amarmi avrebbe dovuto farsi sentire quando si fosse schiarita le idee ma non ce l'ho fatta. E come sono arrivato adesso, a pezzi, è anche colpa mia. Qualche giorno dopo la rottura, a inizio del mese scorso, abbiamo continuato a sentirci tramite qualche messaggio e le dissi anche che mi avrebbe fatto piacere vederla. Ma poi giorno dopo giorno ho capito che se volevo davvero uscire da questa brutta situazione, dallo stare male, dal sentirmi non corrisposto, avrei dovuto cancellare ogni contatto. Con grossa difficoltà lo sto facendo dato che devo recuperare la mia indipendenza emotiva nei suoi confronti. L'ultimo contatto tre settimane fa, due suoi messaggi in cui diceva di non capire come riuscissi ad essere così freddo e distaccato (a tal proposito ho letto in qualche altro post che il fatto che lei si sia continuata a far sentire in maniera così, diciamo immediata, sia indice di scarso interesse, di volere mantenere un amicizia o comunque di palese non coinvolgimento sentimentale). Non le ho più risposto, ho dovuto fare i salti mortali per trattenermi dal dire che la amo ancora e che avrei voluto vederla, ho poi pianto. Continuo a dormire male, sto cercando di affrontare al meglio questi giorni e cerco di non pensarci il più possibile ma ci sono momenti (come questo) che la situazione mi pesa ancora come un macigno.


Adesso, voglio anche far passare per buona fede la sua confusione e il non sapere cosa si vuole, voglio anche darle per buono il fatto che non mi ha mai detto "stiamo insieme o siamo fidanzati" e quindi la sua volontà di non prendermi in giro. Ma nei fatti, lei si è comportata esattamente facendo quello che voleva (parole sue) in maniera egoistica e tutto ciò non ha portato assolutamente niente di buono, anzi mi ha fatto stare molto male ed è proprio da questa rabbia, da questo male che mi sono inflitto che voglio e devo ripartire. Adesso sono IO quello che sta male (lei no o sicuramente molto meno di me, probabilmente avrà già riposto tutto nel dimenticatoio e vive come ha sempre fatto, tranquilla. Magari con un "amico" in meno ma amen. Se ne farà una ragione.) e voglio recuperare la mia serenità imparando dai tantissimi errori che ho commesso. Ho completamente azzerato qualsivoglia tipo di contatto diretto. (è durissima emotivamente ma razionalmente non fa una piega e in fondo so che non posso nemmeno puntare a ritornarci "insieme", anche se paradossalmente la rivorrei ancora. Ma poi mi domando: per continuare a stare così di merda? No, è solo un rivolere l'idea di ciò che vorrei cosa fosse quella persona). Diciamo che è un freeze totale per incazzatura, verso lei e verso me stesso. Spero di naturalizzarlo al più presto.


Ma sapete il bello qual'è? E' come se io fossi stato sempre al corrente di tutto, come se avessi sempre saputo che tutto questo era un disastro colossale, una gigantesca illusione, una farsa, qualcosa di non reale ma non ho fatto niente per evitare che accadesse. Questo è quello che mi fa avere rabbia nei confronti di me stesso. Di come ho potuto far si che ciò si verificasse.


Questo è stato il mio ultimo anno o poco più, reale eppure tutto non vero, momentaneo. Adesso sono a terra.


Mi scuso per la lunghezza del post e ringrazio tutti quelli che hanno letto fino alla fine.


Pace e serenità a tutti.





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Rev

Prima di risponderti voglio che tu sia al corrente della mia situazione, dai una letta a un paio di discussioni che ho scritto, così potrai capire se accetti dei consigli da me o no. La mia presentazione e un mio contenuto.

Ti rispondo perchè in qualche parte mi sono rivisto.

Io penso che tu abbia fatto 2 errori principalmente, legati tra loro.

Il primo è esserti aspettato che le ricambiasse tutto ciò che tu provavi per lei. Tu le hai detto ti amo, e lei si è messa a piangere. Pretendevi che lei ti dicesse altrettanto? Pretendevi un rapporto paritario? I rapporti paritari, emotivamente parlando, sono rari.

Io ho imparato a dire ciò che provo senza aspettarmi nulla in cambio.

Se una ragazza mi piace, glielo dico senza aspettare che lei mi risponda "anche tu mi piaci".

Se amo una donna, glielo dico senza aspettare che lei risponda "anche io".

Se penso sia il caso di dire qualcosa, non mi aspetto una risposta che equilibri la situazione.

Fanculo l'equilibrio.

Non ho bisogno di contrappesi. Io sono l'unico dal quale voglio sentirmi dire "ti amo", dal quale ne ho davvero bisogno.

Le donne... fa piacere, certo... se capita...

Non siamo dei bisognosi che devono aspettare la conferma di qualcosa. Tu non devi aspettare la conferma di nulla.

Ringrazia di provare TU quel sentimento, e non aspettarti nulla da lei.

Il secondo errore è legato al primo. Hai investito davvero davvero molto in lei, più di quanto lei riuscisse a sopportare.

Non sei riuscito a limitare la tua spinta che ti attraeva a lei, soprattutto dopo l'errore del "ti amo" bisognoso.

Tu cercavi in lei qualcosa che devi cercare invece in te stesso.

L'accettazione.

L'amore.

Quando ti ami e ti accetti, quando dici "ti amo" perchè sei sorpreso di questo strano sentimento che è uscito e non perchè hai bisogno di sentirti rispondere "ti amo anche io", quando lei capisce che tu ti ami e che lei è un piacevole satellite che orbita intorno a te... allora si, che le cose cominciano a funzionare un po' meglio...

Ma se sei tu che cominci ad orbitare intorno a lei... boom.

Sei a terra, hai scritto...

Non è meraviglioso?

Sei già morto forse?

Il tuo dolore è stato proporzionato al tuo amore?

Te lo auguro... quando sei morto, non ti interessa più di nulla.. la paura non esiste... non esiste il timore.. non esiste nulla... solo te stesso...

Sei già morto, che hai da perdere?

E' tutto qualcosa in più.

E' avere l'illusione di essere ancora vivi... è tornare a vivere, per un po', fino alla morte terrena..

Ora inizia la tua vita illusoria. Ora inizia la vita dove puoi recuperare tutto ciò che non hai fatto nella prima. Senza paure.

In fondo.... sei già morto.

Modificato da Rev
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sifter

Mi sono ritrovato recentemente in una situazione mooolto simile alla tua. Il fatto che tu stia attuando il freeze spontaneamente, mirando innanzitutto a rimettere in sesto la cabeza, non è affatto da poco. Né è da poco il fatto che tu abbia inquadrato la situazione in modo così oggettivo e lucido. Perché provare rabbia nei confronti di sé stessi (in senso buono) in questi casi è l'ultima cosa che ti passa per l'anticamera del cervello.

Sei consapevole di quello che hai fatto, di quello che hai provato e di quello che non vuoi più provare.

Direi che sia un inizio. E fidati se ti dico che il non sentirla può solo che fare del bene, parola di uno che ci è ancora dentro.

Per il resto direi che Rev abbia ragione soprattutto su una cosa: l'investimento (emotivo) che fai su una persona in occasioni come questa è, la maggior parte delle volte, un azzardo.

La chiave è davvero stare bene prima di tutto con sè stessi. E, su queste basi, capire per conto proprio quando poter investire seriamente su qualcuno, senza la morbosa paura di dover ricevere badilate sui denti ad ogni piccola dimostrazione di affetto nei confronti della pulzella di turno.

Tienici aggiornati e stai su!

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megres84

@Rev: ho letto i tuoi post e devo dire che, oltre ad avere uno stile di scrittura molto interessante, sono pieni di significato e molto profondi. Volentieri voglio accettare i tuoi consigli.

Hai ragione, dovrei imparare a voler bene di più a me stesso e non aspettarmi molto dalle persone (donne). In un certo senso essere un pò più egoista. Sono stato, purtroppo, palesemente il suo satellite per troppo tempo e di questo probabilmente, in fondo e alla fine, ne ha anche approfittato.

Ho scritto che sono a terra perchè è quello che sento da più di un mese a questa parte, la sensazione di vuoto, di aver comunque perso qualcosa. Di aver perso una persona di cui mi ero sinceramente innamorato. Credo che si, il mio dolore è stato ed è attualmente proporzionato all'amore che ho provato nei suoi confronti.

Ma è il momento di fare i conti con la realtà, di dover necessariamente distruggere tutto quello che c'è stato, di azzerare la sua immagine e fare in modo che il suo ricordo non mi rechi più dolore. Se dovessi rivederla adesso sarei nuovamente punto e a capo, so che ripiomberei nel malessere più nero. Devo cancellarla dalla mia vita, far si che resti soltanto un ricordo di "quando ero ragazzo". E lo faccio con la morte nel cuore.

Sembra che non abbia la spinta necessaria per conoscere altre donne (con tutte le difficoltà del caso dettate dall'assenza di situazioni favorevoli), così come sento di aver un calo del desiderio sessuale. Spero passi presto. Ma come si dice: "volere è potere". Probabilmente sono ancora in quella fase in cui voglio crogiolarmi in questo dolore o forse è ancora tutto troppo fresco.

A volte mi capita di pensare di "dover pensare a lei" dato che in quel momento non lo sto facendo. Pazzesco.

@sifter: ti ringrazio che apprezzi il modo in cui sto cercando di reagire al tutto. Ma credimi è dannatamente difficile. Sembra che ogni giorno ci sia da combattere contro qualcosa che hai nella testa e che non puoi controllare.

Hai ragione anche tu quando mi dici di stare innanzitutto bene con se stessi. Probabilmente non riesco a farlo al 100% perchè sento che, in fondo, nonostante sia un single scafato - prima di questa pseudo storia praticamente non ho mai avuto una fidanzata o comunque una relazione che non sia andata oltre un bacio o un altro paio di "amori" non corrisposti e mai partiti - sono solo. E la solitudine è una brutta bestia.

Mi frega anche il fatto che non sono uno che ci "prova con tutte" o "tanto per", se ci provo è perchè ho un reale interesse verso la persona. In questo caso specifico è stato ancora più forte il coinvolgimento in quanto vedevo ed ero in contatto attivo con questa persona praticamente tutti i giorni. Pensa che all'inizio, per almeno 2-3 mesi avremmo scambiato si e no qualche battuta ed io non ero interessato. E difficilmente riesco a difendermi quando ci sono dei sentimenti di mezzo.

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Rev

@Rev: ho letto i tuoi post e devo dire che, oltre ad avere uno stile di scrittura molto interessante, sono pieni di significato e molto profondi. Volentieri voglio accettare i tuoi consigli.

Hai ragione, dovrei imparare a voler bene di più a me stesso e non aspettarmi molto dalle persone (donne). In un certo senso essere un pò più egoista. Sono stato, purtroppo, palesemente il suo satellite per troppo tempo e di questo probabilmente, in fondo e alla fine, ne ha anche approfittato.

Ho scritto che sono a terra perchè è quello che sento da più di un mese a questa parte, la sensazione di vuoto, di aver comunque perso qualcosa. Di aver perso una persona di cui mi ero sinceramente innamorato. Credo che si, il mio dolore è stato ed è attualmente proporzionato all'amore che ho provato nei suoi confronti.

Ma è il momento di fare i conti con la realtà, di dover necessariamente distruggere tutto quello che c'è stato, di azzerare la sua immagine e fare in modo che il suo ricordo non mi rechi più dolore. Se dovessi rivederla adesso sarei nuovamente punto e a capo, so che ripiomberei nel malessere più nero. Devo cancellarla dalla mia vita, far si che resti soltanto un ricordo di "quando ero ragazzo". E lo faccio con la morte nel cuore.

Sembra che non abbia la spinta necessaria per conoscere altre donne (con tutte le difficoltà del caso dettate dall'assenza di situazioni favorevoli), così come sento di aver un calo del desiderio sessuale. Spero passi presto. Ma come si dice: "volere è potere". Probabilmente sono ancora in quella fase in cui voglio crogiolarmi in questo dolore o forse è ancora tutto troppo fresco.

Come dice Aivia, da certi amori è un miracolo se ne esci vivo... figurati se hai voglia di scopare.. (cito a memoria).

Parlando di desiderio sessuale, io sono stato tempo fa, in mezzo al dolore, per un paio di settimane senza nessun tipo di erezione, compresa quella mattutina. Nessuna.

Mi sforzavo di conoscere donne e poi, dopo aver preso i contatti, non mi facevo più vivo.

Oppure, se avevo fissato un day1 sforzandomi di farlo, non vedevo l'ora che finisse.

E' normale.

Datti tempo.

A volte mi capita di pensare di "dover pensare a lei" dato che in quel momento non lo sto facendo. Pazzesco.

All'inizio è così... col tempo, riuscirai a trovare il tuo equilibrio.

Stai per iniziare un percorso che può farti diventare molto più di un uomo... goditelo.. farà male... cadrai... ma dato che devi farlo... fallo bene.

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sifter

Mi stai simpatico dal momento che mi riconosco in quello che dici, ci sto passando anche io.

La frase "pensa a te stesso", almeno all'inizio, a me suonò come una terribile presa per il culo. E' ovvio che tu ora ti senta solo, bastonato, sfiduciato. Ma è proprio da questo che devi partire. Vedila come una questione di sopravvivenza. Ci vorrà del tempo, parecchio, ma ne uscirai senz'altro più scafato.

Come avevo già consigliato ad un altro utente, buttati su qualche attività sportiva: gioca a calcio, corri, vai in palestra. E poi leggi (magari Hemingway o Bukowski), buttati sullo studio, insomma tieniti impegnato.

Parlando di solitudine, esci con gli amici, vai a ballare. E se non te la senti nessuno ti vieta, almeno per ora, di stare in casa per prenderti il tuo tempo nello smaltire il dolore. Impara a conviverci, nel bene e nel male.

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megres84

Ho provato a fare una ricerca su google di questo Aivia, sembra interessante. Gli darò sicuramente una scorsa più approfondita.

Attenderò che il tempo faccia la sua parte.

Pensavo di essere pronto per una cosa del genere essendo abituato alle situazioni sentimentali non corrisposte.

Ricordo come se fosse ieri la prima botta forte che presi: poco più di dieci anni fa, da poco diciottenne, ricordo che il no di una coetanea per cui avevo perso la testa scatenò una reazione così forte che decisi di cambiare radicalmente il mio aspetto fisico. Mi incolpavo del fatto che il mio essere diciamo...abbondante...fosse stata la causa determinante di quel fallimento. Cambiai radicalmente. Mi misi in testa di voler dimagrire, persi 20 kg nel giro di non molti mesi (sbagliando di molto nei modi). In qualche modo era come se mi stessi punendo per essere la causa del mio aspetto esteriore che generò il fallimento.

Oggi godo di una più che discreta forma fisica.

Due anni fa l'altra botta, meno forte ma comunque in grado di mettermi in ginocchio per altro tempo. Ricordo di essermela passata brutta per tipo 5-6 mesi. La solita sensazione di amarezza che accompagna il disinteresse dell'altra persona. Anche in quel caso tanti errori da parte mia ma la lei di turno era piuttosto psycho. Ne diedero conferma anche molti miei amici e conoscenti a cui ho raccontato come erano andate le cose.

Questa volta sono finito proprio completamente sotto il treno.

Fortunatamente sono una persona che, forse anche per quello che mi è capitato in passato, ci tiene molto alla sua forma fisica quindi l'attività sportiva unita ad un attento regime dietetico che seguo spesso, mi danno una grande mano a livello di disciplina. Fosse anche solo per distrarmi.

Oggi mi alleno per piacermi, per stare meglio, bene con me stesso non più per punirmi come fu all'epoca.

Proverò a leggere gli autori citati.

Non sono un discotecaro anche se ogni tanto non disdegno una ballata ma quei pochi amici che ho non sono tipi che frequentano quindi vado molto poco.

Ragazzi, forse sarà una domanda stupida ma...qual' è il trucco per non ricadere eventualmente negli stessi errori? Ho il terrore di, nonostante la lezione l'abbia ricevuta, rifare le stesse cazzate in futuro!

Mi avete già dato una grossa mano, spesso vengo a rileggere quello che c'è scritto qua e mi faccio forza.

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megres84

Piccolo aggiornamento. Poco fa, dopo quasi un mese dal suo ultimo contatto al quale non risposi e che decretò l'inizio del mio freeze totale per dimenticarla, si fa risentire tramite un messaggio nel quale mi scrive che sperava che stessi meglio e che un giorno mi fossi reso conto dell'atteggiamento che ho avuto nei suoi confronti in maniera distaccata e oggettiva.

Non ho ovviamente risposto. Non so a cosa punta, dato che mi ha chiaramente detto di non essere presa da me e di non voler altro che un rapporto di amicizia. Peccato che della sua amicizia, anche volendo, non posso farmene niente.

Continuo nel mio "ignore" totale.

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ponzy99

ti consiglio il freeze, secondo me un messaggio del genere è perchè lei si sente in colpa per qualcosa

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megres84

è quello che sto infatti facendo, non saprei nemmeno cosa rispondere se volessi farlo.

Secondo me più che sentirsi in colpa mi suona più come un messaggio per instillare in me il senso di colpa, del fatto che da quel famoso 29 Agosto in cui mi disse che così non si poteva andare avanti l ho praticamente cancellata dalla mia esistenza, non cercandola più e non rispondendo più al suo cercarmi.

Mi da anche un certo per così dire fastidio il fatto che lei mi dica che speri che io stia meglio...cos è, compassione? Non mi serve la sua pietà o il suo umano dispiacersi, io cercavo altro, io volevo essere suo partner. Se proprio deve dispiacersi deve farlo perchè un giorno magari (o mai) si renderà lei conto di aver perso me.

Ma probabilmente, se mi manda sms del genere, lei non ha mai capito il mio sentimento o non si è mai innamorata veramente di nessuno, nemmeno del suo ex con cui è stata per tutti quegli anni.

Con grossa (ancora) amarezza...ma devo sforzarmi a distruggere la sua immagine. Il non avere contatti e non sentirla sperò mi aiuterà presto dato che ho ancora dei momenti di cedimento.

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