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Come fate a sopravvivere al vostro corpo emozionale ?


Stefi1975

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zerozero

In questo senso, il gruppo, quello che fanno gli altri, è un forte sistema di calibrazione.

Se ho paura dei cavalli e mi trovo da solo con un cavallo, avrò paura.

Ma se sono con sei persone che li conoscono, e vedo che loro li toccano, ci giocano, ci scherzano, vedrò il comportamento come possibile e sicuro, e mi troverò a toccarne uno senza quasi ricordare che prima avevo paura.

Per questo, credo che scegliere il livello di persone che si frequentano sia importantissimo.

Perché c'è poco da fare... tendiamo ad allinearci alla media delle risposte emotive del gruppo.

Quanto è vera questa cosa...

Mi ricordo che prima avevo molta più paura di provarci con le ragazze... poi sono uscito un po' di volte con un gruppo di provoloni.

Tempo neanche due uscite ed ero lanciatissimo su una ragazza. Non è che avessi vinto la paura... mi ero proprio scordato di averla!!! Solo ripensandoci a freddo mi sono accorto di aver fatto qualcosa che in molte altre uscite avevo paura a fare. La cosa bella è che non c'è stato alcun faticoso conflitto interiore, pufff quella sera, paura dimenticata a casa.

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cabeleira

Ho eseguito alcuni di questi metodi, quelli che hanno avuto il maggior impatto nel farmi rilassare veramente sono stati i video ipnotici e lo yoga, così come il sistema di meditazione suggerito da Giacobbe.

Tutto quanto dipendeva dal linguaggio e dal mio grado d'interesse.

La presenza della musica, di una certa atmosfera.....

Eppure l'esperienza diretta, unita alla comprensione di pochi e buoni concetti è quella che ti cambia veramente ; a tutti i livelli.

Il succo è...

Che sono tecniche atte a togliere il marker emotivo da un ricordo traumatico.

Insomma, se per te EFT funziona, quello che farà sarà di rendere meno stressogeno il ricordo ad esempio della tua donna che si bacia con un tizio.

Se prima il ricordo ti faceva male 10, ora lo vedi come un film in bianco e nero senza connotazione emotiva.

E le visualizzazioni ?

Ne ho eseguite alcune, suggerite da te e sono state molto efficaci .

Ho notato che il tuo linguaggio mi da una forte spinta a seguire le "istruzioni"

Quelle di altri libri o di vari manuali di pnl ecc.... contengono istruzioni troppo "meccaniche", solo cambiandone il contenuto riesco a seguirle.

Ma la domanda è un altra.

Qual'è il potere reale delle visualizzazioni, la loro vera funzione ? Il vantaggio che ne può conseguire.

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Stefi1975

caspita ... le visualizzazioni sono potentissime se sai come e quando farle ....

ma ne fa una netta differenza sempre la chimica sopracitata !!!

abbiamo ,a differenza di qualsiasi altro animale terrestre ,un lobo frontale molto più sviluppato .... ed è lui che ti aiuta nella visualizzazione ....associato poi ad una corretta stimolazione della ghiandola pineale hai fatto un terno al lotto!!!

ma esistono accorgimenti essenziali che in questa tecnica pochissimi insegnano ... legati a condizioni particolari del cervello

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cabeleira

caspita ... le visualizzazioni sono potentissime se sai come e quando farle ....

ma ne fa una netta differenza sempre la chimica sopracitata !!!

abbiamo ,a differenza di qualsiasi altro animale terrestre ,un lobo frontale molto più sviluppato .... ed è lui che ti aiuta nella visualizzazione ....associato poi ad una corretta stimolazione della ghiandola pineale hai fatto un terno al lotto!!!

ma esistono accorgimenti essenziali che in questa tecnica pochissimi insegnano ... legati a condizioni particolari del cervello

Ovvero ?

Ho sempre usato la fantasia, sia a scuola che nella vita. Eppure certe visualizzazioni non funzionano, per esempio quelle in cui mi vedo seduto al cinema, intervengono pensieri ecc...perche dovrei vedermi seduto al cinema ? Ecc.....

Altre invece, funzionano benissimo, come quella suggerita da V di visualizzarsi come un animale chiuso in gabbia e capire se si vuole uscire o meno ....

Modificato da cabeleira
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Stefi1975

vediamo se provando con queste cose migliora il risultato ...

cerca di deprivare completamente i tuoi occhi dei fotorecettori con una maschera ... altrimenti la pineale non potra sintetizzare la melatonina in beta- carbolina e pinealina : essenziali a darti quel tocco " magico " alla visuslizzazione ( sono allucinogeni naturali autoprodotti ) e poi non creare mai immagini correlate al tuo passato .... fatti, luoghi , eventi devono essere una esperienza mai avuta in precedenza

inizia cosi

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^'V'^

Ne ho eseguite alcune, suggerite da te e sono state molto efficaci .

Ho notato che il tuo linguaggio mi da una forte spinta a seguire le "istruzioni"

Quelle di altri libri o di vari manuali di pnl ecc.... contengono istruzioni troppo "meccaniche", solo cambiandone il contenuto riesco a seguirle.

Ma la domanda è un altra.

Qual'è il potere reale delle visualizzazioni, la loro vera funzione ? Il vantaggio che ne può conseguire.

Nel primo modulo del Clan Sto per inserire 5 visualizzazioni guidate che sono un orgasmo a fontanella... :-)

E partono da quella della gabbia.

Ma a parte questo, parliamo delle funzioni della visualizzazione.

Diciamo che la mente non sa capire se un'esperienza è reale o vividamente immaginata.

Quando sogni, infatti, ci credi.

Uno dei vantaggi delle visualizzazioni è che puoi familiarizzare con qualcosa che devi fare, come se fosse una cosa che fai abitualmente.

Parlo di visualizzazione uguale per mezz'ora al giorno per 21 giorni.

Se devi andare a fare la spesa e non lo hai mai fatto, la prima volta che ci andrai avrai una serie di atteggiamenti da pivello.

Se invece vai a fare la spesa per 21 volte, la 22 esima volta ti comporterai in un modo molto più sciolto e naturale, meno automonitorato ed attento a tutto.

Così, se invece di andarci 21 volte davvero lo immagini vividamente 21 volte, non sarai naturale come se lo avessi fatto davvero, ma avrai già un inizio di filamento tra i neuroni tale da rendere quell'attività più facile.

Inoltre possono rendere i percorsi del movimento fisico più economici.

Mi spiego. Se sollevi dei manubri in palestra per le prime volte, il tuo cervello manda dei segnali poco economici coinvolgendo fibre che non centrano nulla e facendo il giro dell'oca con gli impulsi. Secondo la logica del meglio abbondare che mancare.

Dopo un mese che ti alleni, il tuo cervello saprà reclutare proprio quelle fibre necessarie e secondo percorsi lineari e veloci.

Anche visualizzando l'esercizio avviene un surrogato di questa trasformazione. Un abbozzo. Che poi ti rende più facile farlo davvero.

L'esperienza reale è migliore.

Ma non tutte le cose sono disponibili all'esperienza reale come andare a fare la spesa o sollevare ghisa.

Se devi incontrare il presidente degli stati uniti fra un mese... non puoi incontrarlo 21 volte di fila davvero per poi essere più a tuo agio e padrone della conversazione la 22 esima volta.

Però puoi passare mezz'ora al giorno ad immaginare VIVIDAMENTE con tutti i sensi il vostro incontro e il suo svolgersi.

Così quando lo incontri davvero lo percepisci come già fatto, conosciuto, naturale, famigliare, non stressogeno.

Qui va fatta una precisazione:

Non è che la visualizzazione serva sempre.

Uno studio che la affossa prevedeva due gruppi di ragazzi che preparavano un esame.

Un gruppo studiava diverse ore al giorno, l'altro gruppo si rilassava, visualizzava l'esame positivamente con esisti di successo, e meditava per arrivarci senza tensione.

Risultato?

Buoni voti a chi studiava e cattivi voti a chi invece di studiare si masturbava il cervello con l'idea di farcela.

Insomma, se per andare a fare la spesa devi sapere a memoria la lista delle cose da comprare, è meglio che studi quella, che immaginare la situazione.

Se per parlare col presidente devi memorizzare una serie di argomenti da discutere e le possibili obiezioni, è meglio che le studi e ti alleni su quelli.

Se poi ti rimane tempo per visualizzarlo un po', ben venga.

Ma la visualizzazione non sostituisce la preparazione.

Molte persone che credono alla legge di attrazione, a volte vedono accadere una cosa che hanno visualizzato molto e credono sia per effetto di leggi elettromagnetiche influenti sull'universo.

Il fatto è che è più facile che accada una cosa per cui hai già le connessioni neuronali pronte, perché la vivi con familiarità e la sai gestire, quindi hai più chance di successo.

Se per un mese visualizzi una cosa, quella cosa ti riuscirà più familiare.

E quindi avrai più chance che ti succeda, ovvero che quando se ne presenta l'opportunità non te la bruci.

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^'V'^

Se per un mese visualizzi una cosa, quella cosa ti riuscirà più familiare.

E quindi avrai più chance che ti succeda, ovvero che quando se ne presenta l'opportunità non te la bruci.

Quando parlo di questo, mi viene spesso mossa un'obiezione che capisco benissimo:

Ma come, io sono 10 anni che almeno mezz'ora al giorno penso intensamente e vividamente a due ragazze, una bionda e una mora, bisex, con cui faccio sesso.

Questa è esperienza comune di chiunque abbia tra gli 11 e i 90 anni.

E allora, come mai non mi accade? Come mai non incontro due ragazze che mi si fiondano a letto?

Al che rispondo: hai mai provato a visualizzare con la stessa intensità per mezz'ora al giorno... non tanto il sesso successivo, ma la gestione iniziale dell'interazione con le due tipe?

Perché è quella, che ti porta al sesso.

Pensare a loro due in ginocchio davanti a te che ti slacciano i pantaloni è più utile per venire, ma non è la parte che devi imparare a gestire con sicurezza e naturalezza.

E' ciò che fai prima, che porta a quel momento.

( - Momento che, fossimo in un paese civile, dovrebbe avere una cadenza ALMENO bisettimanale )

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cabeleira

Farei così, di notte, prima di dormire visualizzo, di giorno mentre non dormo, mi preparo ahahah. Grazie !!!!! :)

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Stefi1975

Farei così, di notte, prima di dormire visualizzo, di giorno mentre non dormo, mi preparo ahahah. Grazie !!!!! :)

già ma non scordare i 21 giorni .... è realmente basilare ... è scienza pura applicata !!!

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-AgentOrange-

già ma non scordare i 21 giorni .... è realmente basilare ... è scienza pura applicata !!!

Ciao, mi piacerebbe avere delle delucidazioni in merito a questa teoria dei 21 giorni.

Cercando per 10 minuti su Google ho scoperto che c'è stato un articolo pubblicato sull'European Journal of Social Psychologyè che, tramite un'esperimento su 96 soggetti, demoliva completamente questa teoria.

I dati di questo esperimento hanno dimostrato che per costruire un'abitudine ci vogliono in media 66 giorni ed il tempo necessario varia in base ai seguenti fattori:

- Complessità dell'azione da compiere: ci vorrà molto meno tempo per abituarsi a bere un bicchiere d'acqua al giorno prima di colazione che per fare 50 addominali al giorno prima di colazione;

- Convinzioni personali: alcuni tipi di persone con personalità "resistenti" ci impiegavano più tempo rispetto agli altri.

Dici di non scordare i 21 giorni, che è scienza pura applicata, cioè qualcosa di esatto e provato, ma sembra non sia proprio così..

Non voglio assolutamente criticare, io non sono per niente esperto in questo campo ma sono curioso di capire dove sta la verità perché vorrei applicare questa teoria a molte cose che faccio.

Poi ho una domanda da rivolgere a te Aivia: il discorso sulle visualizzazioni mi ha affascinato non poco e mi si è accesa una lampadina, anzi un faro in testa.

Cioè tu mi stai dicendo che quello che il mio cervello ha sempre fatto automaticamente per anni e anni (ed io ho sempre ripudiato) in realtà è un esercizio che se applicato con costanza correttamente può risultare utilissimo per affrontare situazioni nuove?

Parlo del fatto di visualizzare nella propria mente come avverrebbe ipoteticamente, per esempio, un imminente colloquio di lavoro o un approccio ad una ragazza.

Il mio cervello lo fa di continuo, incessantemente, non sono mai riuscito a fermarlo in questo ed ho sempre pensato fosse una cattiva abitudine perché poi quando quella situazione si verificava realmente non corrispondeva mai a come l'avevo visualizzata.

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