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Ti friendzono: verità o bugia per coprire altro?


MrUavo

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Uhm....

Ho notato che fai molto affidamento su quello che lei verbalizza.

Lei dice che è ninfomane, e tu ti fai un'immagine della cosa.

Ovvero, lei sta guidando la tua immaginazione.

E sarebbe bello se lei fosse un romanzo con un inizio, uno svolgimento, un finale.

Ma lei è una creaturina falsa e manipolatrice, con se stessa prima che con gli altri.

Dovresti sentire bla bla bla quando parla, e leggere bla bla bla quando scrive. E invece di reagire ai suoi drammi, dovresti drammatizzarli, espanderli, se urla farla urlare di più, se dice che è ninphomaniac, drammatizzare la cosa e dirle che è gravissimo e sconveniente e che dovrai farle delle iniezioni di tanax per bestie, così da mettere fine alle sue sofferenze.

lei: bla bla bla.

Tu: BLA BLA BLA!!!, ma è meglio parlarne davanti ad un caffè.

Lei: bla bla bla

Tu: Ma dai! BLA BLA BLA!!!! Mi sta venendo il tunnel carpale con sta chat, ti passo a prendere alle 19.

Al bar

Lei: Bla bla bla

Tu: BLA BLA BLA!!! Kino escalation

Lei: bla bla bla

Tu BLA BLA BLA!!! ma qui c'è troppo casino, è un argomento che merita la massima attenzione, andiamo a stare più tranquilli, perché qui c'è troppo via vai.

ecc.

Ora.

Oltre al fatto che lei dice bla bla bla che non vuol dire nulla che abbia un'attinenza con la realtà dei fatti che agisce nella sua vita, c'è il fatto che le parole per lei sono diverse che per te.

Lei dice "sono ninfomane" E intende "quando sto con un ragazzo nuovo, dopo due settimane cominciamo a fare l'amore e per i primi mesi mi piace un casino, credo di essere diversa dalle altre in questo, una volta col mio ex ho pure visto un film porno, eravamo ubriachi.

Tu leggi "sono ninfomane" e capisci "ho un problema che mi porta a fare sesso disperato con tutta la gente che mi guarda negli occhi più di sette secondi, questa cosa mi ha portato notevoli momenti di imbarazzo nella vita, fino a che mi sono chiusa in me stessa, allontanata dalle donne cui finivo per soffiare il fidanzato, circondata da amici maschi che mi usano come un kleenex, senza i quali non saprei come fare....vuoi essere mio amico?"

Ed ecco che lei ti dice: ti friendzono ed intende: "bla bla bla vediamo cosa riesco a cavare da questo, sentiamo che vantaggi offre, bla bla bla, ma chissà, è piacevole, ma no, bla bla bla, ho letto falli soffrire, deve stare punito, bla bla bla cazzo devo studiare, ah, un messaggio, chi è? Alberto... sentiamo cosa dice... ah, ciao Max, che fai? Sì, anch'io sono appena uscita dalla doccia bla bla bla quindi sono in accappatoio che mi metto lo smalto alle ditina dei piedi bla bla bla. E dai! ti scaldi per così poco... mi fai arrossire, ah ciao Alberto, no, era mia madre nell'altra chat, sai, dopo quel che è successo ci sentiamo di continuo, le sto vicino bla bla bla.

Tu senti "ti friendzono" e capisci: "sono ninfomane, ma scelgo i miei amici di sesso con cura per timore che giri la voce in facoltà, devo assicurarmi la tua discrezione, e potrei diventare la tua ragazza prima, la tua schiava sessuale poi, e potrei portarti le mie amiche a letto, loro vanno con tutti...oppure...non lo so....ho solo paura di sbilanciarmi...metto le mani avanti....usciamo, conosciamoci, poi magari partivo dall'idea di friendzonarti e invece divento la tua fidanzata per passare il natale insieme a guardare film romantici e fare l'amore".

Eppure era solo... bla bla bla.

Roba che non esiste.

Un f-close esiste.

La kino escalation esiste.

Il resto credo sia un problema pneumatico che hanno, gli esce l'aria dai polmoni di getto e devono produrci dei suoni prima che finisca. Deve essere dura.

A dir la verità io me ne sono fregato delle cose che mi disse in chat, infatti risposi "va bene va bene, però io oramai ti ho chiesto di uscire, come la mettiamo?:)" ;

però le ho dovute riportare perchè magari, se vere, contribuiscono alla situazione che si è venuta a creare (e non ne sono sicuro, altrimenti non avrei chiesto aiuto qui).

Per quanto riguarda la kino escalation...non l'ho mai studiata ma so che cos'è, a grandi linee. Beh ecco, penso di averla attuata sin dal primo appuntamento, magari molto lentamente, ma l'ho fatto. Alla fine i contatti fisici sono stati più o meno questi:

1° uscita: coscia, mani, avambracci

2° uscita: idem come sopra + vita, fianchi, viso

3° uscita: lo sappiamo tutti (collo, mani, addome, gambe, interno coscia, viso, ecc.)

Dopo tutto ciò siamo stati naso a naso a pochi cm di distanza. Per SUA iniziativa.

Il tentativo di bacio da parte mia , dopo questo gesto, era inevitabile, e pensavo che oramai lei ci stesse...e invece mi ritrovo a scrivere qui! Roba che non esiste per davvero....

Ho risposto al primo messaggio, in cui chiedevi cosa (volesse?) dire. Ora sono andato avanti a leggere gli sviluppi e ti offro un altro punto di vista estremo.

Le donne che ho conosciuto che agivano e facevano come lei, erano di tre tipi.

  • Quelle che odiavano il padre per qualcosa che aveva fatto, non fatto, alla madre e alla famiglia. Il padre era sempre presente nei loro discorsi, e spesso parlavano di come stesse male, fingendosi dispiaciute, mentre era una sorta di masturbazione verbale, sadica, col vantaggio di farle percepire come bisognose di coccole ed attenzioni per via del dolore del padre. E ventilando il messaggio (fingendo di non capire che lo stavano ventilando) "ho il padre lontano-malato-defunto, cosa che rende una donna molto sexy perché molto più facile alle gravidanze indesiderate (leggi sesso occasionale)". Un po' come quando si fingono più ubriache di quello che sono per far leva sulla fragilità ed ottenere vantaggi insinuando il pensiero fisso che potrebbero essere più facili. Questo tipo di donne odia i maschi, in un modo molto sottile, vuole vederli correre come cagnolini e sa benissimo su cosa far leva, vuole controllare il proprio padre, attraverso di loro, vuole umiliare, evirare e castrare, e vuole farlo paradossalmente attraverso la leva sessuale.
  • Quelle che avevano subito abusi ripetuti. Di quelli che solo uno zio o un amico di famiglia stretto possono portare avanti, nella paura e nella vergogna di parlare. Non parlo di quel cugino più grande che prende senza chiedere, ma che dopotutto era quello che più intimamente desideravano (salvo poi fare le vittime se la cosa salta fuori per una confidenza di troppo, per ricevere accudimento ed attenzioni fino ai 40 anni). Parlo dello zio grasso e peloso che sbava.

Questo tipo di donne non è che odi i maschi, solo, si è sentita controllata sessualmente e ora vuole controllare, vuole far reagire, vuole sentire sugli altri maschi il controllo che ha sentito su di se, e vuole farlo col potere che ha scoperto di avere. Tenderà a stare in braccio, ad addormentarsi sulle gambe di un amico, facendoglielo scoppiare, a giocarci fisicamente, ad avvicinare spesso la bocca al suo viso, il naso al naso, e a stupirsi (fintissima) se lui "travisa" il significato di tali avances e fa un passo avanti per chiudere la pratica con mutuo vantaggio.

Occhio che questa è più infida della rizzacazzi o profumiera da drink offerto. La rizzacazzi gioca col suo potere seduttivo e prende potere dai maschi, ricevendo le conferme che la sua bassa autostima non le offre internamente.

Questa invece non cerca conferme, cerca controllo emotivo per via sessuale.

I maschi che cercano questo vanno in prigione. perché hanno un modo più maschile e diretto per farlo. Usano quindi la paura, il controllo sulle emozioni forti, vogliono sentire che una persona strilla e piange per mezzo di qualcosa che loro hanno fatto, e vogliono scoparla ma solo se lei non ci sta.

In prigione un maschio normale può, dopo un anno di seghe, prendere un altro un po' effemminato e farselo, per esigenza di sesso.

Uno di questi invece si farà uno in prigione al solo scopo di farlo sentire una merda, di portarlo all'ideazione suicida, di controllare le sue emozioni forti.

Per sentire di avere quel controllo, sul mondo esterno, che forse in passato ha subito impotente. (forse, non è una formula matematica).

Alcune attrici porno provengono da questa categoria, il fatto di sapere che molte persone si masturberanno vedendo il loro video le stimola, non per esibizionismo, ma per il senso di controllo che sentono di avere sulla loro sessualità.

  • Quelle che sembrano uscite da un cartone animato e a 20 anni non hanno ancora capito un cazzo di niente e della vita, e che veramente non lo fanno apposta ad essere così stupide e socialmente disabili. Troveranno uno tipo te, che però l'uccello in mano glielo mette davvero, si imbarazzeranno, lui si ecciterà del loro imbarazzo, ci percepirà una sensuale ritrosia femminile simbolica e vedrà nero perché ormai ce l'ha duro ed è dimostrato che durante l'erezione non siamo fatti per soppesare le situazioni, ma solo per ficcare, e la traumatizzerà un po'. Lei si chiuderà a riccio, diventerà un po' acida e cattiva coi prossimi, poi conoscerà uno un po' zerbino, si convincerà che l'altro era solo una mela marcia, e andrà avanti tra delusioni, mezzi traumi e incontri "felici" con dei rincoglioniti senza mai mettere in discussione se stessa e il proprio ruolo in questi "traumi" fino ai 40 anni. Età in cui lo xanax prenderà il posto del ragionamento lucido che stava dolorosamente facendo capolino sulla verità allo specchio.

Come puoi capire se alla tua piace di più umiliare, avere il controllo o non capire nulla?

...come posso capirlo? Non ne ho assolutamente idea. Escluderei il secondo tipo perchè non mi è sembrata così possessiva, ma potrei sbagliarmi totalmente.

Però dopo aver letto queste righe, sembra quasi che non conviene farci niente a prescindere con questa ragazza, nè scopamicizia nè LTR....

e la cosa mi sconforta, perchè il feeling verbale e fisico c'è e lo sento, cazzo!

Ti sta trascinando nel suo mondo.... stai cercando di decifrare un random code con stringhe di mutazione basate sul contesto in modo caleidoscopico... (chiedo scusa per l'apparente supercazzola)

Il tuo scopo è farci sesso. Poi eventualmente provare sentimenti post coito, per via dell'ossitocina. Non perderlo di vista in quel labirinto di rovi e scimmie urlatrici.

Non dovresti chiederti se una cosa è normale o meno, nessuno lo è.

Se prendi un cane rosso, uno nero, uno bianco e uno marrone e fai la media, la norma, ottieni un cane che sembra arlecchino, e quello è "normale", rappresenta la media. Ma non esiste quel cane. Avrai sempre comunque un cane rosso, uno nero...

Potresti chiedere a te stesso, invece, se con quelle domande ha avuto delle reazioni in te, se ti ha messo a disagio, se ti ha stupito, direi che non sono domande che mirino ad umiliarti, ma domande che puntano ad avere reazioni emotive, per avere un po' di controllo su di te, forse la fine della trombamicizia estiva è stata traumatica, forse ha percepito assenza di controllo, e questo potrebbe porla nella posizione in cui desidera sentire le tue reazioni per guidare ed avere il controllo.

Ora, allontanati un attimo dai dettagli.

La tua bussola segna la sua figa.

Quello è il polo magnetico assoluto.

Il resto sono labirinti senza senso.

Può darsi. Non è matematica. Ma può essere che abbia registrato qualche ferita. Umiliazione, rifiuto, tradimento, ingiustizia, abbandono.

Per ottenere i permessi di Admin del suo sistema psicoemozionale, devi cercare un punto di ripristino precedente alla situazione che l'ha sbilanciata.

Ora tu stai pagando probabilmente per cose che non hanno a che fare con te.

Se l'avessi conosciuta quando aveva cinque anni in meno, probabilmente sarebbe stata diversa con te.

Una passeggiata alle giostre, l'ideale sarebbero quelle in cui ha giocato da bambina, ma comunque se abita lontano un parco con le giostre dei bambini e una serie di racconti d'infanzia, devi farla operare dalla posizione di pensiero di quando aveva un'età precedente.

Ora ha un problema, la sua mente deve andare alla configurazione di quando quel problema non ce l'aveva.

Questo accade sia sotto pressione, quando la pressione psicologica è insopportabile, la mente regredisce ad una configurazione, ad un punto di ripristino considerato sicuro, di quando quel problema non c'era.

E' l'esempio tipico degli interrogatori di controspionaggio, si mette sotto pressione la persona fino a quando non regredisce per sentirsi al sicuro ad un'età in cui non era in quella situazione stressogena, e di solito è un'età in cui aveva deferenza per le autorità, i grandi, gli esperti.

A quel punto l'interrogatore si fa autoritario e genitoriale, e la via della resa è spianata.

E accade anche quando la persona rivive ricordi, racconta esperienze, di quell'età.

L'ideale è il mix dei due approcci: applicare pressione psicologica e fornire una via di fuga nell'infanzia mediante rievocazione e ricordi, la passeggiata alle giostre dove è cresciuta è ottima come contesto.

Nel prossimo Webinar, Target Avatar II, la seconda parte sarà interamente dedicata a questo processo, e a come applicarlo alle diverse tipologie di soggetto.

Pensa che fortuna che ho... le giostre dove è cresciuta la mia bimbetta psycho sono esattamente sul tragitto a piedi da casa sua a casa mia.

La seconda parte di questo messaggio non l'ho ben capita (sarà per l'ora)...mi sono perso a "La tua bussola segna la sua figa. " :D

scherzi a parte , non ho capito qual è l'approccio che dovrei adottare e cosa intendi per giostre.

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...come posso capirlo? Non ne ho assolutamente idea. Escluderei il secondo tipo perchè non mi è sembrata così possessiva, ma potrei sbagliarmi totalmente.

Però dopo aver letto queste righe, sembra quasi che non conviene farci niente a prescindere con questa ragazza, nè scopamicizia nè LTR....

e la cosa mi sconforta, perchè il feeling verbale e fisico c'è e lo sento, cazzo!

Controllo non è possesso.

Controllo le tue emozioni se salto fuori da dietro un angolo e ti faccio "buh!" al che tu trasali e mi sento padrone delle tue reazioni. Allo stesso modo, voglio esserci quando apri un mio regalo perché frizzo nell'attesa di vedere la tua faccia quando lo apri.

Per le donne è facile controllare le reazioni di un maschio, mediante allusioni, contatto fisico, gesti ambigui. Mediante il sesso, insomma.

La seconda parte di questo messaggio non l'ho ben capita (sarà per l'ora)...mi sono perso a "La tua bussola segna la sua figa. " :D

scherzi a parte , non ho capito qual è l'approccio che dovrei adottare e cosa intendi per giostre.

Per giostre intendo... lo scivolo, il bilico, l'altalena, quelle strutture per bambini che ci sono nei parchi pubblici, con le panchine vicino dove le mamme fanno finta di guardarli, e i bambini sclerano perché la mamma non guarda quanto vanno veloci sullo scivolo.

E' un esempio di qualcosa che può farla andare indietro nel tempo coi ricordi e le sensazioni.

Può essere il profumo di un tipo di albero nella sua fioritura, che le ricorda le estati dai nonni coi suoi cuginetti, ma questo non puoi saperlo, una passeggiata con lei nel quartiere dove è cresciuta, passando accanto ai suoi ricordi, alle giostre, è facile. Se impossibile, basta un parco qualsiasi con le giostre, e qualche discorso che tuffi nei ricordi.

Quando l'hai fatta tuffare nei ricordi, e l'ideale è se prima delle giostre o del tuffo sottolinei qualche tensione o problema che sta vivendo, in modo che cerchi rifugio in quella configurazione sicura, allora potrai guidarla più facilmente, perché reagirà meglio all'autorità, alla guida.

Per quanto riguarda la kino escalation...non l'ho mai studiata ma so che cos'è, a grandi linee. Beh ecco, penso di averla attuata sin dal primo appuntamento, magari molto lentamente, ma l'ho fatto. Alla fine i contatti fisici sono stati più o meno questi:

1° uscita: coscia, mani, avambracci

2° uscita: idem come sopra + vita, fianchi, viso

3° uscita: lo sappiamo tutti (collo, mani, addome, gambe, interno coscia, viso, ecc.)

Molto bello nei film e nei romanzi rosa quando le persone si conoscono per 100 pagine poi fanno l'amore.

Nella vita reale se non la chiavi subito è dura recuperare.

Tu per tre volte le hai dato la stimolazione emotiva e tattile, l'attaccamento, il contatto che voleva depredarti... senza spruzzare... e per tre volte sei tornato a casa con un mal di palle da ghiaccio.

Una buona Kino escalation va intesa nello stesso appuntamento, se farà sesso con te razionalizzerà che sei il tipo giusto, se non finite a darvi piacere razionalizzerà che sei un tipo che lei non vuole, su cui nutre dubbi, e comunque un tipo che è disposto a farsi trattare come un merlo e a tornare a casa col mal di palle.

L'ideale sarebbe fare sesso immediatamente, il prima possibile, al massimo entro sei ore da quando la conosci o entro la fine del primo appuntamento.

Sarebbe l'ideale per te e per lei.

Però poi dovresti rivederla e approfondire la conoscenza, il problema è che ci sono un sacco di maschi che se fanno sesso subito si fanno un'idea della ragazza per cui la relegano a numero da whatsappare alle 4 di venerdì sera quando sono ubriachi.

E per via del loro comportamento molte donne si trattengono e si trattengono, creando frizioni psicologiche e finendo per razionalizzare che se non avete fatto sesso è perché non le piaci.

Il Kino andrebbe gestito a ping pong.

Sali di livello appena lei ricambia sullo stesso livello tuo.

L'escalation dovrebbe essere rapida quanto permesso da lei con le sue risposte.

Non esiste un'escalation troppo veloce, se lei risponde colpo su colpo.

E anche un'escalation lenta è troppo veloce, se lei non risponde.

Ping Pong.

L'importante è la logistica.

Se inizi una Kino escalation, non puoi sapere se risponderà bene.

Se lo fa e non hai una location per appartarvi e fare sesso?

Finisce che smetti di salire di livello frustrandola, e frustrandoti, e rimandando al prossimo appuntamento l'escalation, però nel frattempo lei avrà razionalizzato il fatto che non avete fatto sesso e che non sei salito di livello come prova provata che non le piaci e che non sei uno che nella vita sa prendere.

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Se lo fa e non hai una location per appartarvi e fare sesso?

Finisce che smetti di salire di livello frustrandola, e frustrandoti, e rimandando al prossimo appuntamento l'escalation, però nel frattempo lei avrà razionalizzato il fatto che non avete fatto sesso e che non sei salito di livello come prova provata che non le piaci e che non sei uno che nella vita sa prendere.

Bel post Aivia.

Ma... davvero è questo il processo mentale?

E se la logistica non c'è? Se non c'è soluzione di appartaggio e conosci una ragazza?

Non posso sfiorarla altrimenti rischio che si bagni al primo contatto innocente?

Che cosa si deve fare per tenerla calda per il prossimo appuntamento, non capisco...

Qualche giorno fa ho interrotto un ditalino (direi uno dei massimi livelli del contatto) fatto al parco su una panchina, in pieno giorno, con la gente che passava e i bambini che correvano. Attenti che non ci scoprissero.

Ho interrotto perché la posiziona era scomoda, c'era freddo etc etc, isomma non ne avevo voglia

La troia sul momento stava uscendo fuori di testa: era infoiatissima. Si è messa a cercare per tutto il parco un posto nascosto dove succhiarmelo. La giornata è andata a finire che lei stessa mi ha dato appuntamento, tra qualche giorno, per andare a scoparla a casa sua; intanto si è fatta molto più docile e servizievole nei miei confronti.

Scrivo col dubbio di aver travisato quello che intendevi dire, ma non posso fare a meno di vedere questa discrepanza tra ciò che hai detto e quello che mi è successo: Primo perché nessuno dei due è tornato a casa frustrato, Secondo mi sa che lei l' ha inteso più come una privazione spietata ma simpatica. Una bastardata. :diablo: E non una prova del suo disinteressa nei miei confronti.

Comunque finché non me la trombo potrebbe benissimo dirmi che si è sbagliata di quello che ha fatto, con la conseguenza che tutto quello che scritto qui sia una minchiata.

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Syndrome

E cosa avevi detto? Mi ha colpito così tanto che me lo sono dimenticata :)

Comunque io ho semplicemento risposto al tuo post con un ' potrebbe beccarsi uno schiaffo, visto che neanche si sono baciati e mettergli la mano lì sarebbe eccessivo, creare intimità un po'alla volta è meglio' stoooooop ! non ho detto una cosa fuori dal mondo, ma se dovete andare contro alle altre persone perchè se no non state bene è un altro discorso. E poi chissenefrega se a te una ti faceva di tutto nonostante non volesse baciarti, non siamo fatte con lo stampino e anche il problema pneumatico è diverso per ognuna, fortunatamente

:air_kiss:

E poi chissenefrega se a te...

Beh...allora chissenefrega delle tue opinioni; poi francamente le opinioni di una donna in un forum di seduzione maschile contano come il due di coppe quando a briscola comanda bastoni :p

E cosa avevi detto? Mi ha colpito così tanto che me lo sono dimenticata.

...e anche il problema pneumatico è diverso per ognuna, fortunatamente

Forse sarà diverso per le altre ma, a quanto pare, non per te.

:air_kiss: :air_kiss:

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Valentyna

Sì ok ma adesso smettila di rispondere a me inquinando il thread

Ti do un bacio affettuoso sul collo così taci

:air_kiss:

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zerozero

Sono d'accordo con Aivia su tutto tranne che sulla questione appuntamenti...

Secondo me il condizionamento sociale è talmente forte che conviene quasi sempre aspettare un appuntamento tra il secondo e il quarto per concludere.

Prima si rischia di incorrere nel rimorso, in lei che pensa "mi vuole solo per quello" (lo so, non ha senso perchè uno che vuole solo quello aspetterà lo stesso 3 o 4 appuntamenti, ma loro la pensano così)...

Almeno le mie esperienze mi spingono in questa direzione... nel tentare addirittura di rallentare se le cose diventano troppo calde troppo presto. Sicuramente esistono le ragazze che fanno sesso senza problemi al primo appuntamento, ma per me sono una minoranza... e con queste spesso concluderai al secondo che non è un gran danno. Con le altre invece, a mio parere, e per il mio modo di fare, si rischia proprio il game over se si bruciano le tappe.

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Bel post Aivia.

Ma... davvero è questo il processo mentale?

E se la logistica non c'è? Se non c'è soluzione di appartaggio e conosci una ragazza?

Non posso sfiorarla altrimenti rischio che si bagni al primo contatto innocente?

Che cosa si deve fare per tenerla calda per il prossimo appuntamento, non capisco...

Qualche giorno fa ho interrotto un ditalino (direi uno dei massimi livelli del contatto) fatto al parco su una panchina, in pieno giorno, con la gente che passava e i bambini che correvano. Attenti che non ci scoprissero.

Ho interrotto perché la posiziona era scomoda, c'era freddo etc etc, isomma non ne avevo voglia

La troia sul momento stava uscendo fuori di testa: era infoiatissima. Si è messa a cercare per tutto il parco un posto nascosto dove succhiarmelo. La giornata è andata a finire che lei stessa mi ha dato appuntamento, tra qualche giorno, per andare a scoparla a casa sua; intanto si è fatta molto più docile e servizievole nei miei confronti.

Scrivo col dubbio di aver travisato quello che intendevi dire, ma non posso fare a meno di vedere questa discrepanza tra ciò che hai detto e quello che mi è successo: Primo perché nessuno dei due è tornato a casa frustrato, Secondo mi sa che lei l' ha inteso più come una privazione spietata ma simpatica. Una bastardata. :diablo: E non una prova del suo disinteressa nei miei confronti.

Comunque finché non me la trombo potrebbe benissimo dirmi che si è sbagliata di quello che ha fatto, con la conseguenza che tutto quello che scritto qui sia una minchiata.

No aspetta.

Parlavo di date, di appuntamento. Se conosci una in street, in disco, in un bar, è chiaro che forse non avevi pronta la logistica.

Nel caso della panchina e del parco, ok, ma lì la logistica l'avete avuta in un certo senso, hai comunque avuto una escalation fino al contatto sessuale, che poi non sia stato completo non importa, ora lei dovrà per forza scoparti, se no penserà di essere una troia.

E mi sembra che, per come la chiami, tu non faccia nulla per farla sentire diversamente.

Se invece sei in un bar per un appuntamento - intendo con una ancora non fatta - e inizi l'escalation, poi lei risponde bene ma non avete modo, e non arrivi a nulla... sarebbe meglio tenere l'escalation per luoghi e momenti in cui, se risponde, c'è possibilità di spostarsi in un luogo appartato.

Sono d'accordo con Aivia su tutto tranne che sulla questione appuntamenti...

Secondo me il condizionamento sociale è talmente forte che conviene quasi sempre aspettare un appuntamento tra il secondo e il quarto per concludere.

Prima si rischia di incorrere nel rimorso, in lei che pensa "mi vuole solo per quello" (lo so, non ha senso perchè uno che vuole solo quello aspetterà lo stesso 3 o 4 appuntamenti, ma loro la pensano così)...

Almeno le mie esperienze mi spingono in questa direzione... nel tentare addirittura di rallentare se le cose diventano troppo calde troppo presto. Sicuramente esistono le ragazze che fanno sesso senza problemi al primo appuntamento, ma per me sono una minoranza... e con queste spesso concluderai al secondo che non è un gran danno. Con le altre invece, a mio parere, e per il mio modo di fare, si rischia proprio il game over se si bruciano le tappe.

L'ideale sarebbe il terzo appuntamento. E vissero tutti felici e contenti, e nessuna si sentì troia.

Io preferisco bruciarle che finire innamorato di una che ad un altro l'ha data la sera che l'ha incontrato e a me dopo tre serate perse a parlare di niente. E' una cosa che mi fa sentire finocchio, menomato nella mia virilità, usato.

Ma sto parlando di un'escalation a ping pong con reazione buona sua.

Se non c'è reazione a ping pong sua, posso pure aspettare due mesi, non mi corre dietro nessuno.

Non sto dicendo di spingere nella direzione del sesso ad ogni costo.

Sto parlando di quegli appuntamenti in cui la logistica è pronta - se no non è un appuntamento - lei risponde colpo su colpo e tu aspetti per seghe mentali riguardo alla sua "programmazione sociale".

E ora.... uno spin off per parlarne, di questa programmazione sociale. Nel pomeriggio lo scrivo.

Modificato da ^'V'^
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Dani89

Io preferisco bruciarle che finire innamorato di una che ad un altro l'ha data la sera che l'ha incontrato e a me dopo tre serate perse a parlare di niente. E' una cosa che mi fa sentire finocchio, menomato nella mia virilità, usato.

Ma non è una manifestazione egoica questa cosa? Le conseguenze sul tuo benessere psichico del venire "preceduto sui tempi", intendo. (o è solo un riflesso "biologico"? vedi sotto)

Non che a me faccia piacere (concordo moltissimo sul "sentirmi usato"), in parte ti capisco, però...

detta così sembra una competizione con il mondo a chi fa prima... E sì, d'accordo siamo animali geneticamente progettati per diffondere il patrimonio genetico ma... A un certo punto si razionalizza (in quanto animali evoluti) e si dice: ma chi se ne frega. E si agisce come si ritiene giusto.

No?

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E mi sembra che, per come la chiami, tu non faccia nulla per farla sentire diversamente.

Voleva essere una critica?

E ora.... uno spin off per parlarne, di questa programmazione sociale. Nel pomeriggio lo scrivo.

Non vedo l'ora

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Voleva essere una critica?

Non a te, ma a questo costume dilagante, che vedo molto di moda negli stati di fb, di dare della troia ad una perché ha voglia di farti una bella pompa al parco.

E questa abitudine fa passare la voglia alle donne di lasciarsi andare.

E questo inacidisce noi. Che siamo costretti a subire schermaglie manipolatore di flirt e controflirt per poter far loro e a noi un favore.

Vedila così, da uomo:

Antonio ti sta simpatico, lo conosci da poco ma lo stimi già.

Si mette una sigaretta in bocca e vedi che rovista nelle tasche per trovare da accendere.

Tu ce l'hai a portata di mano e così per gentilezza gli porgi il tuo accendino.

Come ti sentiresti se leggessi su un forum dove lui scrive, che racconta l'episodio dandoti dello zerbino e del sottomesso?

Daresti volentieri da accendere alla gente in futuro?

E se uscissi con un'amica e la aiutassi con lo zaino un po' pesante...

Come ti sentiresti se scoprissi che alle amiche ti descrive come sottomesso e accondiscendente?

Finirebbe che diventeresti un cafone e col tempo non daresti una mano nemmeno quando c'è bisogno, per paura di essere deriso.

Nemmeno quelle volte in cui hai proprio voglia di dare una mano, ma ti autocensuri.

Non è una critica a te.

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